La prof. e la sdraio P2
          
            
              di
Alex9x
            
            
              genere
voyeur
            
          
        
        
          Ormai era un automatismo, che fossi a piedi o in auto sbirciavo attraverso la ringhiera di Giulia, per ricevere quell' impulso di calore ed eccitazione. Un pomeriggio rincasando prima del solito  notai subito la novità: sulla ringhiera era comparso un telo verde scuro che isolava il suo giardino dalla strada. Ormai iniziavo ad abituarmi ed il mio vialetto di casa non mi causava più certe erezioni, conoscevo perfino la posizione della sdraio a seconda dell' ora del giorno. Stavolta però era diverso, lanciai uno sguardo e la vidi completamente nuda, quasi mi inciampai dalla sorpresa. La ringhiera che separava il suo giardino dal vialetto comune non era coperta, lei era sdraiata supina con le spalle rivolte a me, lo schienale del lettino quasi completamente abbattuto mi concedeva la vista su quello che fino ad allora avevo solo immaginato. Continuai camminando con già un accenno di erezione lanciandole occhiate in tralice: vedevo le sue tette appiattite sul corpo, perfettamente tonde e rese lucenti dall' olio abbronzante. I capezzoli turgidi che sembravano vibrare al calore del sole, così come la sua figa liscia che potevo solo intravedere tra le cosce semi chiuse. Arrivai al terrazzo e sbirciai nonostante il rischio di essere visto, 'perfetto' pensai, per quanto potessi pensare ancora a qualcosa,  'dal coprisole non mi vede'. Non ragionavo più, infilai la mano nei pantaloni strizzando le palle e la base del cazzo, sentivo le palpitazioni attraverso le vene che lo circondano e tutto ciò che stava tra il mio culo e la cappella pulsava da solo. D' un tratto vidi la sua mano alzarsi e raggiungere la sua figa, 'si sta masturbando cazzo' qui davanti a me, con l'altra mano afferra dolcemente la tetta sinistra che ondeggia un momento prima di alzarsi spremuta tra le dita. Non avevo mai provato un emozione così forte nemmeno durante un rapporto sessuale. Ripresi il controllo, vedere qualcuno su un terrazzo con la mano nei pantaloni ed uno sguardo assatanato avrebbe potuto incuriosire troppo...Mi sedetti al tavolo accendendo una sigaretta come diversivo, la vedevo contorcersi su quel lettino, le gambe ora piegate e divaricate mentre con due dita a forma di V indagava il contorno della sua figa pulsante. Il bacino seguiva i percorsi della mano destra mentre con l' altra sollevava la tetta sinistra stringendo il capezzolo, la tirava verso l' alto per poi lasciarla cadere. Tra le mie mani un misto di sudore e delle prime gocce di sperma che iniziavano ad uscire dalla cappella spargendosi ovunque nelle mutande. Lasciai uscire il cazzo da sotto i pantaloncini con le palle gonfie ancora strette tra le mutande, ero incredulo. Sentivo il rumore del bagnato che aveva tra le gambe, soprattutto dopo che iniziò ad infilare due dita nella figa. Nello stesso momento iniziarono anche i mugolii di piacere, stavo già per venire ma volevo godermi lo spettacolo fino in fondo, mi limitai quindi a stringermi le palle tirandole verso il basso e strusciarmi il cazzo tra le cosce. Provai a trattenermi ancora ma venni e sborrai li in terrazza, sotto al tavolino, col cazzo rosso che mi spuntava dal sotto dei pantaloncini. Mai un sogno erotico e la realtà si erano avvicinati cosi tanto, l' orgasmo mi scatenò due potenti spasmi che per poco non mi fecero far cadere il posacenere dal tavolo. Silenziosamente entrai in casa ancora con il cazzo duro e gocciolante, socchiudendo la porta vedevo ancora i suoi fianchi muoversi e sentivo i suoi gemiti soffocati misti al rumore della sua figa bagnata. Ora ero libero dai pantaloncini, il cazzo ancora perfettamente duro mentre immaginavo di avvicinarmi per infilarglielo in bocca, la sua mano unta di olio abbronzante che mi strizza le palle e le mie dita dentro di lei, la lingua che vorticava intorno alla mia cappella e le labbra attorno all' asta. La sua bocca bollente e bagnata come la sua figa. Finalmente la vedo accelerare il movimento della mano, la gamba sinistra scende dal lettino mentre il bacino spinge come se la stessero scopando, ancora due spinte poi l'intero corpo si irrigidisce tremando con la figa proiettata verso l'alto e verso di me, vedo la sua mano sinistra cercare di stringere una tetta e poi l' altra chiudendo a fatica le dita, riappoggia il culo sulla sdraio per un istante prima di inarcare nuovamente la schiena verso l' alto per alcuni secondi, ritorna sdraiata quasi cadendo sul prato, la gamba destra si stringe sulla mano e sulla figa mentre una serie di scosse di assestamento percorrono tutto il corpo, non mi trattengo più e lancio un nuovo fiotto di sperma mentre per metà guardo il suo orgasmo e per metà immagino di inondarle la gola con la mia calda sborra. Ci godiamo l'orgasmo insieme, lei divarica un' ultima volta le sue labbra arrossate e bagnate mentre io mi strizzo tutto il cazzo dalle palle fino alla cappella facendo fuoriuscire fino all'ultima goccia.        
        
        
            
            
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