Come una caduta cambia la vita p.4
di
Alatriste
genere
etero
Il mattino successivo a colazione, svanita l'eccitazione del giorno prima, abbiamo discusso se fare quanto ci aveva richiesto Roberto "tesoro - aveva esordito Giulia - ma davvero ci mettiamo la roba piena di sperma per andare a lavoro? Io almeno ho solo le calze sporche, tu hai i pantaloni a chiazze", le ho risposto mentre ero indaffarato con la moka "lo so, è da ieri che ci penso, l'idea di ubbidire a Roberto mi eccita da morire, ma ho paura che qualche collega lo noti, sai che sputtanamento poi?" mentre eravamo presi in questi discorsi ho sentito la sveglia suonare "merda" esclamo "é già ora di portare il piccolo al nido" e mi sono precipitato a svegliarlo, Giulia dal canto suo è andata in camera a vestirsi.
Giusto il tempo di preparare al volo Edo e le sue cose e sono tornato in cucina dove mia moglie ci aspettava, sono rimasto senza fiato quando ho visto che indossava esattamente gli stessi vestiti della sera prima, tacchi compresi. Accortasi della mia espressione sbalordita si è avvicinata, mi ha baciato e mi ha sussurrato all'orecchio "mi sono bagnata vestendomi, non potevo rinunciare" a quel punto ho preso coraggio e sono andato anche io a vestirmi come richiesto.
Venti minuti dopo, in autobus.
"Posso sedermi" è Roberto ovviamente, che indica il posto di fronte al mio; senza aspettare la risposta si è seduto fissando insistentemente la patta dei pantaloni coperta dalla giacca, "su fammi /vedere" - mi ha rimproverato - Giulia ha già fatto quello che doveva, "dannazione, devo aver tolto di nuovo la vibrazione e non ho sentito il cellulare", freneticamente lo estraggo dalla giacca e vedo una notifica nel gruppo. La apro con impazienza e vedo una foto di Giulia seduta alla cattedra, si inquadra i piedi, avvolti in calze di nylon nero con alcune evidenti macchie.
Ho alzato gli occhi dal telefono, guardando lentamente Roberto ho scostato la giacca rivelando la mia patta sborrata. "E bravi i miei porcellini - dice Roberto mentre mi scattava una foto da inviare nel gruppo - anzi, brava la mia porcellina, tu non mi hai soddisfatto, ci sarà una punizione per te. Forza alla prossima fermata scendiamo".
Eravamo seduti al tavolino del bar in cui ci eravamo conosciuti, Roberto era alla mia destra, mente stavo chiamando la direzione della mia società per comunicare che avrei lavorato in smart per un'emergenza (non volevo ricevere un ulteriore rimprovero per aver tardato di nuovo) ho sentito la mano di Roberto posarsi sul mio cazzo. È stato strano, nessun uomo mi aveva mai toccato li, finora, ma l'insieme delle cose mi stava di nuovo eccitando, "andiamo Luca, oggi mi accompagni in ufficio, ma prima sentiamo come sta Giulia" detto questo, iniziando una sorta di sega da fuori i pantaloni scatta un selfie di noi due e lo invia nel gruppo, sotto la foto aveva scritto " oggi ho trovato Luca andando a lavoro, sta per ricevere una piccola punizione per non aver mandato la foto in tempo", dopo esserci avviati verso il suo ufficio, all'improvviso Roberto a svoltato in un vicoletto, vicino ad alcune casa in costruzione i cui lavori erano bloccati da anni.
"Lo hai mai succhiato un cazzo Luca?" la domanda mi ha sconvolto, non l'avevo mai fatto e - soprattutto - non avevo mai nemmeno lontanamente pensato a farlo; però c'era qualcosa, forse il tono della sua voce, forse il fatto che mi eccitava il fatto decidesse per me, sta di fatto che mi sono sentito rispondergli "no Roberto, fino ad adesso no". A quel punto si è slacciato i pantaloni e si è appoggiato al muro, mi ha messo le mani sulle spalle e mi ha spinto in basso. Mi sono inginocchiato, avevo il suo cazzo all'altezza del viso, davanti agli occhi vedevo quel bel pezzo di carne depilato e duro, senza sapere come mi sono ritrovato ad iniziare a segarlo. Dopo qualche secondo di trattamento, dopo aver finito di inviare un messaggio, mi ha messo una mano dietro la nuca e mi ha spinto verso il cazzo, ho chiuso gli occhi e mi sono ritrovato a fare il mio primo pompino.
Roberto aveva un bel cazzo, ad ogni affondo mi riempiva la bocca fino quasi alla gola, col naso andavo a sbattere contro il suo pube ed avevo un’erezione gigantesca; "leggi qua porcellino" Roberto, senza togliermi il cazzo dalla bocca, mi mette davanti agli occhi il suo cellulare, aveva scritto a Giulia: "il tuo maritino mi sta per fare un pompino come punizione per non avermi inviato la foto" e poi una foto di me col cazzo piantato in gola. "spero sia bravo" aveva scritto Giulia "sennò la prossima volta ci penso io" ero sconvolto, da quando Giulia era così troia? Ma soprattutto da quando a me piaceva il cazzo?
Continuo a spompinare ormai emetto un gh gh gh ritmico, vedo Roberto irrigidirsi, il suo cazzo mi riempie completamente la bocca mentre lui mi tiene a sé la testa, mi sta sborrando in bocca. La assaporo, il gusto è diverso da quello che avevo provato il giorno prima, è rovente e soprattutto è tantissima; prima che potessi far qualsiasi cosa Roberto mi blocca "non ingoiare ancora Luca, non vorrai privare Giulia della possibilità di vederti con la bocca piena no?" aveva già il telefono in mano, mi sono messo in posa per lui con la bocca semiaperta.
Ha scattato una foto e mi ha salutato avviandosi verso l'ufficio "vai a casa a lavorare porcellino, riceverete istruzioni in giornata" sono state le sue parole di commiato.
Gruppo WhatsApp
R: Giulia guarda il tuo maritino con la bocca piena. Che impressione ti fa? Hai ore buche questa mattina? E tu Luca stai lavorando?
G: ciao Roberto, mi fa strano quel che ha fatto mio marito, ma nel complesso sono molto eccitata. Ho un ora buca tra le 9 e le 10 perché?
R: molto bene, allora anche tu farai qualcosa per me questa mattina. Voglio che ti procuri un evidenziatore della stabilo o un uniposka, quello che preferisci. Ti togli le mutandine e te lo metti nella fica, le calze lo terrano al loro posto. Te lo potrà togliere solo Luca una volta che sarai arrivata a casa. Tutto chiaro?
L: si Roberto, sto lavorando, sono ancora in erezione da prima, vorrei masturbarmi, posso?
R: assolutamente no, lo potrà fare solo Giulia quando tornerà a casa
Giulia qui ha inviato prima la foto di un evidenziatore stabilo giallo, poi un breve video di lei che se lo sistemava dentro e si rivestiva.
G: ho fatto, mi da fastidio e mi stimola allo stesso tempo non so quanti orgasmi avrò di qui all'ora di uscire da scuola
R: facile, 0, anche tu come Luca non potrai venire finché non sarai arrivata a casa, vedi tu come fare.
G: va bene.
Giusto il tempo di preparare al volo Edo e le sue cose e sono tornato in cucina dove mia moglie ci aspettava, sono rimasto senza fiato quando ho visto che indossava esattamente gli stessi vestiti della sera prima, tacchi compresi. Accortasi della mia espressione sbalordita si è avvicinata, mi ha baciato e mi ha sussurrato all'orecchio "mi sono bagnata vestendomi, non potevo rinunciare" a quel punto ho preso coraggio e sono andato anche io a vestirmi come richiesto.
Venti minuti dopo, in autobus.
"Posso sedermi" è Roberto ovviamente, che indica il posto di fronte al mio; senza aspettare la risposta si è seduto fissando insistentemente la patta dei pantaloni coperta dalla giacca, "su fammi /vedere" - mi ha rimproverato - Giulia ha già fatto quello che doveva, "dannazione, devo aver tolto di nuovo la vibrazione e non ho sentito il cellulare", freneticamente lo estraggo dalla giacca e vedo una notifica nel gruppo. La apro con impazienza e vedo una foto di Giulia seduta alla cattedra, si inquadra i piedi, avvolti in calze di nylon nero con alcune evidenti macchie.
Ho alzato gli occhi dal telefono, guardando lentamente Roberto ho scostato la giacca rivelando la mia patta sborrata. "E bravi i miei porcellini - dice Roberto mentre mi scattava una foto da inviare nel gruppo - anzi, brava la mia porcellina, tu non mi hai soddisfatto, ci sarà una punizione per te. Forza alla prossima fermata scendiamo".
Eravamo seduti al tavolino del bar in cui ci eravamo conosciuti, Roberto era alla mia destra, mente stavo chiamando la direzione della mia società per comunicare che avrei lavorato in smart per un'emergenza (non volevo ricevere un ulteriore rimprovero per aver tardato di nuovo) ho sentito la mano di Roberto posarsi sul mio cazzo. È stato strano, nessun uomo mi aveva mai toccato li, finora, ma l'insieme delle cose mi stava di nuovo eccitando, "andiamo Luca, oggi mi accompagni in ufficio, ma prima sentiamo come sta Giulia" detto questo, iniziando una sorta di sega da fuori i pantaloni scatta un selfie di noi due e lo invia nel gruppo, sotto la foto aveva scritto " oggi ho trovato Luca andando a lavoro, sta per ricevere una piccola punizione per non aver mandato la foto in tempo", dopo esserci avviati verso il suo ufficio, all'improvviso Roberto a svoltato in un vicoletto, vicino ad alcune casa in costruzione i cui lavori erano bloccati da anni.
"Lo hai mai succhiato un cazzo Luca?" la domanda mi ha sconvolto, non l'avevo mai fatto e - soprattutto - non avevo mai nemmeno lontanamente pensato a farlo; però c'era qualcosa, forse il tono della sua voce, forse il fatto che mi eccitava il fatto decidesse per me, sta di fatto che mi sono sentito rispondergli "no Roberto, fino ad adesso no". A quel punto si è slacciato i pantaloni e si è appoggiato al muro, mi ha messo le mani sulle spalle e mi ha spinto in basso. Mi sono inginocchiato, avevo il suo cazzo all'altezza del viso, davanti agli occhi vedevo quel bel pezzo di carne depilato e duro, senza sapere come mi sono ritrovato ad iniziare a segarlo. Dopo qualche secondo di trattamento, dopo aver finito di inviare un messaggio, mi ha messo una mano dietro la nuca e mi ha spinto verso il cazzo, ho chiuso gli occhi e mi sono ritrovato a fare il mio primo pompino.
Roberto aveva un bel cazzo, ad ogni affondo mi riempiva la bocca fino quasi alla gola, col naso andavo a sbattere contro il suo pube ed avevo un’erezione gigantesca; "leggi qua porcellino" Roberto, senza togliermi il cazzo dalla bocca, mi mette davanti agli occhi il suo cellulare, aveva scritto a Giulia: "il tuo maritino mi sta per fare un pompino come punizione per non avermi inviato la foto" e poi una foto di me col cazzo piantato in gola. "spero sia bravo" aveva scritto Giulia "sennò la prossima volta ci penso io" ero sconvolto, da quando Giulia era così troia? Ma soprattutto da quando a me piaceva il cazzo?
Continuo a spompinare ormai emetto un gh gh gh ritmico, vedo Roberto irrigidirsi, il suo cazzo mi riempie completamente la bocca mentre lui mi tiene a sé la testa, mi sta sborrando in bocca. La assaporo, il gusto è diverso da quello che avevo provato il giorno prima, è rovente e soprattutto è tantissima; prima che potessi far qualsiasi cosa Roberto mi blocca "non ingoiare ancora Luca, non vorrai privare Giulia della possibilità di vederti con la bocca piena no?" aveva già il telefono in mano, mi sono messo in posa per lui con la bocca semiaperta.
Ha scattato una foto e mi ha salutato avviandosi verso l'ufficio "vai a casa a lavorare porcellino, riceverete istruzioni in giornata" sono state le sue parole di commiato.
Gruppo WhatsApp
R: Giulia guarda il tuo maritino con la bocca piena. Che impressione ti fa? Hai ore buche questa mattina? E tu Luca stai lavorando?
G: ciao Roberto, mi fa strano quel che ha fatto mio marito, ma nel complesso sono molto eccitata. Ho un ora buca tra le 9 e le 10 perché?
R: molto bene, allora anche tu farai qualcosa per me questa mattina. Voglio che ti procuri un evidenziatore della stabilo o un uniposka, quello che preferisci. Ti togli le mutandine e te lo metti nella fica, le calze lo terrano al loro posto. Te lo potrà togliere solo Luca una volta che sarai arrivata a casa. Tutto chiaro?
L: si Roberto, sto lavorando, sono ancora in erezione da prima, vorrei masturbarmi, posso?
R: assolutamente no, lo potrà fare solo Giulia quando tornerà a casa
Giulia qui ha inviato prima la foto di un evidenziatore stabilo giallo, poi un breve video di lei che se lo sistemava dentro e si rivestiva.
G: ho fatto, mi da fastidio e mi stimola allo stesso tempo non so quanti orgasmi avrò di qui all'ora di uscire da scuola
R: facile, 0, anche tu come Luca non potrai venire finché non sarai arrivata a casa, vedi tu come fare.
G: va bene.
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