Luna una ragazza di periferia

di
genere
etero

Negli abbracci bui della periferia, una figura ondulata, miraggio di una bellezza senza nome, si muove tra le lenzuola sudate della camera di un adolescente. È Luna, una ninfa urbana, un succoso frutto della città che profuma le strade con il suo inebriante profumo di gelsomino e bitume. Il suo volto è un dipinto di espressioni selvagge, che dipinge i muri della sua angoscia e piacere con urla e gemiti.

I suoi capelli, una cascata di giaietto, si mescolano alla freddezza delle lenzuola in cui sono avvolte le ombre della passione. Le sue labbra, carnose e gonfie di baci, lasciano nell'aria l'eco del suo battito cardiaco, una sinfonia erotica che abbraccia gli angoli più bui della stanza. Il suo corpo, con la sua bellezza allo stesso tempo cruda e scolpita, si alza, si abbandona, si tende, si inarca negli spasmi della voluttà.

I suoi seni, due piccioni spaventati, cercano rifugio nelle palme di un amante desideroso, che li accarezza in una danza lasciva di dita e pelle. Il suo ventre, oceano di sensibilità, si solleva con il gonfiarsi di ogni suo sospiro, offrendo la sua tana alla conquista e alla tenerezza. Più in basso, le cosce, compresse insieme, si delineano alla luce tremolante di una candela, come una foresta misteriosa nel profondo di un sogno.

Il calore della stanza, carico dell'odore della carne che si scioglie, si mescola al fresco delle notti d'agosto, che s'insinua attraverso le fessure delle persiane mal chiuse. Il silenzio, disturbato dai lontani brontolii della vita notturna, si tende e si rompe con ogni suo gemito, con ogni sua risata febbrile.

Luna, la bellezza della periferia, lascia volare la sua essenza negli oscuri vortici del piacere. Il suo viso, con la pelle bruciata dal sole e dai venti, è una mappa di strade tortuose e sguardi senza fondo, un inno alla bellezza senza artificio, alla sensualità senza ritegno.

Il suo amante, un ragazzo dall'aspetto rude, con i muscoli sporgenti sotto i tatuaggi del passato, la guarda con le pupille dilatate, le mani tremanti. Egli è allo stesso tempo padrone e schiavo di questo corpo che si piega alla sua buona volontà, che si offre alla sua sete infinita.

Si divorano nelle pieghe dell'oscurità, negli angoli della passione sfrenata, nei confini della solitudine urbana che li univa nelle fiamme del momento. I loro corpi intrecciati, un mosaico di carne e sudore, raccontano una storia senza parole, una saga di vita di periferia, fatta di voci, risate, lacrime e carezze rubate negli angoli più inaspettati.

Luna, la bellezza selvaggia della città, si rannicchia tra le braccia del suo amante, tra le lenzuola aggrovigliate, entro i limiti del proibito. Insieme, nei confini della carne e negli abissi dell'anima, esplorano i segreti più intimi della vita, in un abbraccio che può cambiare tutto, bruciare tutto, cambiare tutto.

E quando il giorno spunta, lasciando nell'aria i miraggi della notte, Luna riprende il suo cammino per le strade addormentate.
scritto il
2025-08-18
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