Incontro a Firenze - 3° Parte - Siria e Antonio
di
CNS
genere
scambio di coppia
Siria quasi correva per i corridoi del celebre museo fiorentino con Antonio che seguiva a fatica il passo rapido della sua compagna di visita e di gioco.
Arrivati a pochi passi dalle celebri sale che ospitavano i capolavori del Caravaggio si fermò e guardando dritto negli occhi Antonio disse:
"Ho avuto un'idea"
Difficile dire se fosse più pericoloso il sorriso malizioso che rivolse ad Antonio o il suo sguardo ma il marito di Emy ad una combo del genere non poteva far altro che obbedire.
Siria lo prese per mano e rapidamente lo guidò fino all'uscita.
Antonio era frastornato, ma il gioco non doveva svolgersi all'interno? Ma poi ad Emy cosa avrebbe detto?
Ormai erano lontani dal museo, nei pressi di Ponte Vecchio, Siria sembrava sapere con certezza dove erano diretti mentre Antonio era ancora piuttosto a disagio, un po' in ansia a seguire senza sapere dove la sua improvvisata compagna.
Improvvisamente Siria si fermò e disse "Aspettami qua" quindi in un bazar, il classico negozio cinese che vende un po' di tutto.
Antonio era sempre più confuso, guardava in continuazione il cellulare con la speranza di ricevere un messaggio da Emy ma nulla, tutto taceva.
Pochi minuti e Siria uscì dal negozio con, sotto braccio, un telo mare!
"Non fare domande e seguimi" gli disse sfoderando un sorriso che avrebbe messo k.o. un rinoceronte.
Dopo una passeggiata di una decina di minuti arrivarono al polmone verde di Firenze, il magnifico Giardino di Boboli.
"Questo è un posto bellissimo che porto nel cuore per le tante giornate passate qua a studiare durante l'università e a divertirmi coi miei fidanzati" disse Siria sorridendo "vieni, una giornata meravigliosa come questa mi era sembrato un peccato passarla al chiuso".
"Si dai" disse Antonio "ottima idea" e per la prima volta sembrò un po' allentarsi la morsa di tensione che lo rendeva palesemente impacciato e rigido.
Siria si muoveva nel grande parco fiorentino come fosse casa sua e in breve tempo arrivò in uno spiazzo di erba seminascosto da una serie di siepi e di maestosi cipressi.
"Vieni Antonio, ti va se ci sediamo qua?" Disse srotolando l'acquisto fatto poco prima chiaramente con l'idea di rilassarsi un po' sdraiati per terra, come i tanti turisti che affollavano il parco.
Antonio fece cenno di si aiutandola a stendere il telo e si mise seduto davanti a lei.
"Ahhhhh finalmente, queste scarpe sono infernali!!!" disse togliendosi le eleganti quanto scomode calzature.
Antonio non era proprio a suo agio ma cercava di mascherarlo simulando con poco successo un atteggiamento sereno e rilassato.
"Sai Antonio" disse Siria allungando le gambe
"Io venivo spesso qui ai tempi dell’università sai perché?"
"Ehm no..."
"Perché qui non c'è mai troppa gente, gli alberi riparano dal sole e anche da sguardi indiscreti perché sai...al Giardino di Boboli tante coppiette fiorentine vengono a ehm rilassarsi... ahahah"
"Ahahah… spiega meglio Siria"
"Beh...ad esempio...una volta venni qua con un ragazzo...ero vestita molto simile ad adesso"
"Ah, ok, e?"
"Ecco camminammo molto e quindi gli chiesi di massaggiarmi i piedi"
Disse Siria allungando i piedini verso Antonio ma tenendoli giù senza porgerli direttamente.
"Lui iniziò a massaggiarli, ti andrebbe di fare lo stesso anche tu?" Disse Siria.
"Ehm...si, certo "
Lo sguardo di Siria era micidiale, Antonio si fece coraggio e lentamente si avvicinò e prese tra le mani il curatissimo piedino di Siria.
Era evidentemente ancora non del tutto a suo agio ma sapeva massaggiare davvero bene.
"Mmm... certo che Emy è davvero fortunata ad avere un massaggiatore bravo come te..."
"Ahahah, non esageriamo sono sicuro che anche Simo non è male"
Finalmente Antonio si stava sciogliendo
"Be' si, a dire del vero è molto bravo anche lui... anche se..."
"Anche se?"
"Anche se raramente si ferma al massaggio ai piedi"
"Ah, e bravo il nostro Simo...e cosa fa?"
Adesso Antonio sembrava finalmente del tutto a suo agio
"Di solito inizia a risalire alla caviglia"
Siria fissava Antonio con uno sguardo così intenso che l'erezione di Antonio fu istantanea.
Anche lui iniziò a massaggiare la caviglia avvicinandosi sempre di più a lei.
"Si, proprio cosi, poi risale al polpaccio"
Antonio fece lo stesso
"Al ginocchio..."
E Antonio si trovò con le mani dentro all'ampia gonna di Siria
"Alle cosce..."
Antonio adesso tastava a piena mano la coscia destra di Siria, senza mai perdere il contatto col suo sguardo e avvicinandosi sempre di più.
"...e poi quel porco sale ancora più su..."
Antonio fece scorrere la mano fino all'interno coscia scoprendo che Siria non portava le mutandine.
La fica di Siria era liscia e vellutata, perfettamente depilata, oltre che bagnatissima.
"Si...proprio cosi..." disse leggermente ansimando.
Antonio non riusciva quasi a parlare mentre le sue dita accarezzavano le labbra passando poi a sfiorare clitoride.
"... è bagnatissima" disse Siria mentre con la mano destra iniziava ad accarezzare da sopra i pantaloni il cazzo di Antonio.
"Siria sei pazza..."
"No, affatto...solo un po' troia …ahahah"
Proprio in quell'istante squillo il cellulare.
Era Simo.
L'espressione da furbetta di Siria diceva chiaramente quanto la stuzzicasse quella situazione e ancora di più quella telefonata.
"Ciao Amore"
Mentre parlava al telefono guardò Antonio e solo muovendo le labbra in silenzio gli disse "fammi godere"
"Si, noi siamo usciti...avevo voglia di fare un giro all'aperto"
Adesso Antonio aveva due dita dentro la fica di Siria e la stava masturbando sempre con più ritmo
"Noi ora s.. s... siamo al giardino di ohhhhh...di Boboli"
Le dita di Antonio erano fradicie di umori mentre Siria ancora al telefono si mordeva le labbra
"Sssi stiamo facendo i bravi....come non ci credi.. ohhh ...cosa stiamo facendo di ... ohhh ...preciso? Be' mi sta facendo un meraviglioso massaggio...poi vi raccontiamo..."
Il medio e l'anulare di Antonio erano infilati completamente nella fica di Siria che stava godendo da morire al punto di doversi mettere le mani sulla bocca
"Oh oh ok...manda indirizzo ...ahh... arriviamo subito"
Staccò il telefono e lo Lancio sul telo, le cosce larghe mentre Antonio la masturbava sempre più forte e sempre più a fondo"
"Vengo...oddio vengo"
La mano di Antonio era ormai fradicia mentre le contrazioni di Siria accompagnavano un orgasmo che la fece quasi urlare.
Siria era scossa dal potente orgasmo, si avvicinò ad Antonio ancora con la mano fra le sue cosce e baciandolo sulla bocca gli sussurrò "grazie".
Antonio tirò fuori la mano da sotto la gonna di Siria ritrovandola fradicia dei suoi umori, la tentazione era irresistibile e succhio avidamente le dita gustandosi il sapore inebriante di quella fica calda e vogliosa.
Si guardarono in faccia e scoppiarono in una grassa risata, stemperando definitivamente l'imbarazzo che non li aveva mai abbandonati.
"Dobbiamo andare" disse Siria alzandosi.
"Emy e Simone ci aspettano per la sorpresa, hanno inviato un indirizzo su whatsapp. Simo ha scritto. La porta è aperta, entrate pure.
Antonio aiutò Siria a ripiegare il telo e mano nella mano si incamminarono verso l'indirizzo dove gli altri due li stavano aspettando.
Graditi commenti alla mail cns1975@libero.it
Arrivati a pochi passi dalle celebri sale che ospitavano i capolavori del Caravaggio si fermò e guardando dritto negli occhi Antonio disse:
"Ho avuto un'idea"
Difficile dire se fosse più pericoloso il sorriso malizioso che rivolse ad Antonio o il suo sguardo ma il marito di Emy ad una combo del genere non poteva far altro che obbedire.
Siria lo prese per mano e rapidamente lo guidò fino all'uscita.
Antonio era frastornato, ma il gioco non doveva svolgersi all'interno? Ma poi ad Emy cosa avrebbe detto?
Ormai erano lontani dal museo, nei pressi di Ponte Vecchio, Siria sembrava sapere con certezza dove erano diretti mentre Antonio era ancora piuttosto a disagio, un po' in ansia a seguire senza sapere dove la sua improvvisata compagna.
Improvvisamente Siria si fermò e disse "Aspettami qua" quindi in un bazar, il classico negozio cinese che vende un po' di tutto.
Antonio era sempre più confuso, guardava in continuazione il cellulare con la speranza di ricevere un messaggio da Emy ma nulla, tutto taceva.
Pochi minuti e Siria uscì dal negozio con, sotto braccio, un telo mare!
"Non fare domande e seguimi" gli disse sfoderando un sorriso che avrebbe messo k.o. un rinoceronte.
Dopo una passeggiata di una decina di minuti arrivarono al polmone verde di Firenze, il magnifico Giardino di Boboli.
"Questo è un posto bellissimo che porto nel cuore per le tante giornate passate qua a studiare durante l'università e a divertirmi coi miei fidanzati" disse Siria sorridendo "vieni, una giornata meravigliosa come questa mi era sembrato un peccato passarla al chiuso".
"Si dai" disse Antonio "ottima idea" e per la prima volta sembrò un po' allentarsi la morsa di tensione che lo rendeva palesemente impacciato e rigido.
Siria si muoveva nel grande parco fiorentino come fosse casa sua e in breve tempo arrivò in uno spiazzo di erba seminascosto da una serie di siepi e di maestosi cipressi.
"Vieni Antonio, ti va se ci sediamo qua?" Disse srotolando l'acquisto fatto poco prima chiaramente con l'idea di rilassarsi un po' sdraiati per terra, come i tanti turisti che affollavano il parco.
Antonio fece cenno di si aiutandola a stendere il telo e si mise seduto davanti a lei.
"Ahhhhh finalmente, queste scarpe sono infernali!!!" disse togliendosi le eleganti quanto scomode calzature.
Antonio non era proprio a suo agio ma cercava di mascherarlo simulando con poco successo un atteggiamento sereno e rilassato.
"Sai Antonio" disse Siria allungando le gambe
"Io venivo spesso qui ai tempi dell’università sai perché?"
"Ehm no..."
"Perché qui non c'è mai troppa gente, gli alberi riparano dal sole e anche da sguardi indiscreti perché sai...al Giardino di Boboli tante coppiette fiorentine vengono a ehm rilassarsi... ahahah"
"Ahahah… spiega meglio Siria"
"Beh...ad esempio...una volta venni qua con un ragazzo...ero vestita molto simile ad adesso"
"Ah, ok, e?"
"Ecco camminammo molto e quindi gli chiesi di massaggiarmi i piedi"
Disse Siria allungando i piedini verso Antonio ma tenendoli giù senza porgerli direttamente.
"Lui iniziò a massaggiarli, ti andrebbe di fare lo stesso anche tu?" Disse Siria.
"Ehm...si, certo "
Lo sguardo di Siria era micidiale, Antonio si fece coraggio e lentamente si avvicinò e prese tra le mani il curatissimo piedino di Siria.
Era evidentemente ancora non del tutto a suo agio ma sapeva massaggiare davvero bene.
"Mmm... certo che Emy è davvero fortunata ad avere un massaggiatore bravo come te..."
"Ahahah, non esageriamo sono sicuro che anche Simo non è male"
Finalmente Antonio si stava sciogliendo
"Be' si, a dire del vero è molto bravo anche lui... anche se..."
"Anche se?"
"Anche se raramente si ferma al massaggio ai piedi"
"Ah, e bravo il nostro Simo...e cosa fa?"
Adesso Antonio sembrava finalmente del tutto a suo agio
"Di solito inizia a risalire alla caviglia"
Siria fissava Antonio con uno sguardo così intenso che l'erezione di Antonio fu istantanea.
Anche lui iniziò a massaggiare la caviglia avvicinandosi sempre di più a lei.
"Si, proprio cosi, poi risale al polpaccio"
Antonio fece lo stesso
"Al ginocchio..."
E Antonio si trovò con le mani dentro all'ampia gonna di Siria
"Alle cosce..."
Antonio adesso tastava a piena mano la coscia destra di Siria, senza mai perdere il contatto col suo sguardo e avvicinandosi sempre di più.
"...e poi quel porco sale ancora più su..."
Antonio fece scorrere la mano fino all'interno coscia scoprendo che Siria non portava le mutandine.
La fica di Siria era liscia e vellutata, perfettamente depilata, oltre che bagnatissima.
"Si...proprio cosi..." disse leggermente ansimando.
Antonio non riusciva quasi a parlare mentre le sue dita accarezzavano le labbra passando poi a sfiorare clitoride.
"... è bagnatissima" disse Siria mentre con la mano destra iniziava ad accarezzare da sopra i pantaloni il cazzo di Antonio.
"Siria sei pazza..."
"No, affatto...solo un po' troia …ahahah"
Proprio in quell'istante squillo il cellulare.
Era Simo.
L'espressione da furbetta di Siria diceva chiaramente quanto la stuzzicasse quella situazione e ancora di più quella telefonata.
"Ciao Amore"
Mentre parlava al telefono guardò Antonio e solo muovendo le labbra in silenzio gli disse "fammi godere"
"Si, noi siamo usciti...avevo voglia di fare un giro all'aperto"
Adesso Antonio aveva due dita dentro la fica di Siria e la stava masturbando sempre con più ritmo
"Noi ora s.. s... siamo al giardino di ohhhhh...di Boboli"
Le dita di Antonio erano fradicie di umori mentre Siria ancora al telefono si mordeva le labbra
"Sssi stiamo facendo i bravi....come non ci credi.. ohhh ...cosa stiamo facendo di ... ohhh ...preciso? Be' mi sta facendo un meraviglioso massaggio...poi vi raccontiamo..."
Il medio e l'anulare di Antonio erano infilati completamente nella fica di Siria che stava godendo da morire al punto di doversi mettere le mani sulla bocca
"Oh oh ok...manda indirizzo ...ahh... arriviamo subito"
Staccò il telefono e lo Lancio sul telo, le cosce larghe mentre Antonio la masturbava sempre più forte e sempre più a fondo"
"Vengo...oddio vengo"
La mano di Antonio era ormai fradicia mentre le contrazioni di Siria accompagnavano un orgasmo che la fece quasi urlare.
Siria era scossa dal potente orgasmo, si avvicinò ad Antonio ancora con la mano fra le sue cosce e baciandolo sulla bocca gli sussurrò "grazie".
Antonio tirò fuori la mano da sotto la gonna di Siria ritrovandola fradicia dei suoi umori, la tentazione era irresistibile e succhio avidamente le dita gustandosi il sapore inebriante di quella fica calda e vogliosa.
Si guardarono in faccia e scoppiarono in una grassa risata, stemperando definitivamente l'imbarazzo che non li aveva mai abbandonati.
"Dobbiamo andare" disse Siria alzandosi.
"Emy e Simone ci aspettano per la sorpresa, hanno inviato un indirizzo su whatsapp. Simo ha scritto. La porta è aperta, entrate pure.
Antonio aiutò Siria a ripiegare il telo e mano nella mano si incamminarono verso l'indirizzo dove gli altri due li stavano aspettando.
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