In fila al cinema
di
Whishwrite
genere
gay
Domenica scorsa sono andato al cinema per vedere Ballerina, l'ultimo capitolo della saga John week.
Mentre ero in fila per il biglietto ho sentito una leggera strusciata sul culo.
Non me ne sono curato pensavo di esser stato toccato dentro per sbaglio.
Pochi istanti dopo ho sentito una strusciata un po' più lunga e decisa.
Così accenno un movimento per girare il capo ma poi non mi giro per paura.
Una volta testata la mia mancanza di reazione l'uomo dietro di me'ha cominciato a premere il suo pacco duro contro il mio culo con una pressione decisa e continua.
Penso di essere diventato rosso dalla vergogna e non anevo il coraggio di girarmi.
Ad un certo punto l'uomo abbandona la fila e si dirige verso il bagno, io mi giro per guardarlo e lui mi fa'l'occhiolino ed un cenno di seguirlo con il capo.
Ero paralizzato in coda e non sapevo cosa fare... La cosa mi eccitava tantissimo ma mi faceva anche paura.
Ho fatto un bel respiro mi sono fatto coraggio e l'ho seguito in bagno.
Entro e lui stava pisciando nell'urinatoio, MI cade l'occhio sul suo cazzo ed era una cosa enorme.
Lui ha fatto un ghigno soddisfatto perché aveva capito di avermi impressionato.
Senza riporre l'arnese nelle mutande mi ha detto di seguirlo nel bagnetto dei disabili.
Lo seguo frettolosamente per paura che entri qualcuno e mi chiudo la porta alle spalle.
Ora siamo solo io e lui ed il suo arnese elefantesco che penzola.
Mi guarda con sguardo dominante e mi dice: - sai cosa devi fare troia.
In effetti lo so', mi metto in ginocchio lo sego e lo metto in bocca, bello umido e duro.
Sego e lecco con cura ogni cm.
Lui me lo toglie dalle mani mi afferra la nuca e comincia a scoparmi la bocca fino in gola.
Io provo un senso di vomito e soffocamento allora mi tiro indietro.
Lui non gradisce e me lo ripunta sulle mie labbra serrate.
Io tengo la bocca chiusa perché non voglio più provare quel senso di soffocamento, ma lui mi tappa il naso ed io sono costretto ad aprire la bocca per respirare.
Appena apro si infila e riprende a scopare ancora più forte.
Avrei potuto morderlo ma temevo la sua reazione, così da brava troia l'ho lasciato fare.
Intanto si sentiva fuori rumore di piscio e di via vai.
chissà cosa hanno sentito loro....
Il mio uomo della fila contitinua a scopare, ad intervalli lo tira fuori e mi da'qualche schiaffetto Sul muso Mentre io ormai non ho più la forza di oppormi.
Poi mi mette in bocca i coglioni mi fa'leccare il suo buco e di nuovo me lo sbatte tutto in bocca.
Scopa e sborra Ed io ingoio Una parte e sputo l'altra sul pavimento.
Lui non gradisce il mio gesto e mi fa'pulire il pavimento con la lingua.
Io pulisco poi mi dirigo alla porta per uscire, lui mi ferma e mi dice che il mio dovere di troia non è ancora finito.
Mi spinge faccia al muro, mi abbassa i jeans, le mutande, e mi punta la cappella sul buco del culo.
Spinge ma non riesce ad entrare, così sputa sulla mano e lubrifica la sua cappella ed il mio buco.
Ripunta, spinge con decisione ed entra a metà.
Sento la pelle strapparsi e bruciare ed un dolore molto forte che dura per un po'.
Lui infila ogni cm e poi mi scopa un po' forte un po' piano.
Il dolore svanisce ed ormai provo puro piacere, tanto che vengo dal pisello senza neanche toccarlo.
Lui non se ne accorge e probabilmente neanche gli interessa.
Continua a scoparmi ed I suoi movimenti sono guidati dal disprezzo.
Il suo corpo sembra dire:prendilo tutto brutta troia.
Ad un certo punto mi esplode una lunga sborrata calda dentro, lui lo tira fuori, lo ripone nei pantaloni, apre la porta sbirciando che non ci sia nessuno e se ne va'sensa neanche salutarmi.
Io mi chiudo e sto li seduto per terra un po'.
Cerco di pulirmi con la carta igienica anche se il seme continua a colare, mi ricompongo un minimo apro sbircio, non c'è nessuno e me ne vado.
Mentre cammino ancora mi tremano le ganbe per tutte le emozioni che ho provato e mi sento osservato, come se tutti sapessero che sono appena stato scopato.
Vado a casa e continuo a ripensarci, non mi è bastato né vorrei ancora.
Whishwrite@virgilio.it
Mentre ero in fila per il biglietto ho sentito una leggera strusciata sul culo.
Non me ne sono curato pensavo di esser stato toccato dentro per sbaglio.
Pochi istanti dopo ho sentito una strusciata un po' più lunga e decisa.
Così accenno un movimento per girare il capo ma poi non mi giro per paura.
Una volta testata la mia mancanza di reazione l'uomo dietro di me'ha cominciato a premere il suo pacco duro contro il mio culo con una pressione decisa e continua.
Penso di essere diventato rosso dalla vergogna e non anevo il coraggio di girarmi.
Ad un certo punto l'uomo abbandona la fila e si dirige verso il bagno, io mi giro per guardarlo e lui mi fa'l'occhiolino ed un cenno di seguirlo con il capo.
Ero paralizzato in coda e non sapevo cosa fare... La cosa mi eccitava tantissimo ma mi faceva anche paura.
Ho fatto un bel respiro mi sono fatto coraggio e l'ho seguito in bagno.
Entro e lui stava pisciando nell'urinatoio, MI cade l'occhio sul suo cazzo ed era una cosa enorme.
Lui ha fatto un ghigno soddisfatto perché aveva capito di avermi impressionato.
Senza riporre l'arnese nelle mutande mi ha detto di seguirlo nel bagnetto dei disabili.
Lo seguo frettolosamente per paura che entri qualcuno e mi chiudo la porta alle spalle.
Ora siamo solo io e lui ed il suo arnese elefantesco che penzola.
Mi guarda con sguardo dominante e mi dice: - sai cosa devi fare troia.
In effetti lo so', mi metto in ginocchio lo sego e lo metto in bocca, bello umido e duro.
Sego e lecco con cura ogni cm.
Lui me lo toglie dalle mani mi afferra la nuca e comincia a scoparmi la bocca fino in gola.
Io provo un senso di vomito e soffocamento allora mi tiro indietro.
Lui non gradisce e me lo ripunta sulle mie labbra serrate.
Io tengo la bocca chiusa perché non voglio più provare quel senso di soffocamento, ma lui mi tappa il naso ed io sono costretto ad aprire la bocca per respirare.
Appena apro si infila e riprende a scopare ancora più forte.
Avrei potuto morderlo ma temevo la sua reazione, così da brava troia l'ho lasciato fare.
Intanto si sentiva fuori rumore di piscio e di via vai.
chissà cosa hanno sentito loro....
Il mio uomo della fila contitinua a scopare, ad intervalli lo tira fuori e mi da'qualche schiaffetto Sul muso Mentre io ormai non ho più la forza di oppormi.
Poi mi mette in bocca i coglioni mi fa'leccare il suo buco e di nuovo me lo sbatte tutto in bocca.
Scopa e sborra Ed io ingoio Una parte e sputo l'altra sul pavimento.
Lui non gradisce il mio gesto e mi fa'pulire il pavimento con la lingua.
Io pulisco poi mi dirigo alla porta per uscire, lui mi ferma e mi dice che il mio dovere di troia non è ancora finito.
Mi spinge faccia al muro, mi abbassa i jeans, le mutande, e mi punta la cappella sul buco del culo.
Spinge ma non riesce ad entrare, così sputa sulla mano e lubrifica la sua cappella ed il mio buco.
Ripunta, spinge con decisione ed entra a metà.
Sento la pelle strapparsi e bruciare ed un dolore molto forte che dura per un po'.
Lui infila ogni cm e poi mi scopa un po' forte un po' piano.
Il dolore svanisce ed ormai provo puro piacere, tanto che vengo dal pisello senza neanche toccarlo.
Lui non se ne accorge e probabilmente neanche gli interessa.
Continua a scoparmi ed I suoi movimenti sono guidati dal disprezzo.
Il suo corpo sembra dire:prendilo tutto brutta troia.
Ad un certo punto mi esplode una lunga sborrata calda dentro, lui lo tira fuori, lo ripone nei pantaloni, apre la porta sbirciando che non ci sia nessuno e se ne va'sensa neanche salutarmi.
Io mi chiudo e sto li seduto per terra un po'.
Cerco di pulirmi con la carta igienica anche se il seme continua a colare, mi ricompongo un minimo apro sbircio, non c'è nessuno e me ne vado.
Mentre cammino ancora mi tremano le ganbe per tutte le emozioni che ho provato e mi sento osservato, come se tutti sapessero che sono appena stato scopato.
Vado a casa e continuo a ripensarci, non mi è bastato né vorrei ancora.
Whishwrite@virgilio.it
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