Femboy in offerta

Sei stato in quel locale ad esplorare, ne hai fiutato l'aria e scandagliato le facce, valutato ad uno ad uno le voci e i gesti, per diversi giorni, fino a sentirti ormai parte di quell’ambiente.
Gli avventori sono uomini di diverse età, sono gay perlopiù, ma c’è anche qualche trans, e almeno un paio di donne che mostrano dei caratteri marcatamente maschli.
Alla fine ti sei lanciato come un pesce pazzo nella rete.
È un venerdì sera di luglio e verso le dieci arrivi al locale. Il tuo outfit è costituito da una canottiera senza maniche, nera, molto aderente, che ti lascia completamente scoperta la vita, e da un paio di minishort femminili blu, sinceramente indecenti. Stivaletti militari ai piedi.

Ammicchi, sorridi, lanci segnali inequivocabili di desiderio.
Due distinti signori, uomini di mezza età, eleganti, raffinati, ti si avvicinano.
“Quanto?”
“No, niente!”
“Ok, allora scusa per il disturbo…"
“No, no, intendo dire… che non voglio nulla… che per me è un piacere con voi...”

Già in macchina uno dei due ti leva la maglietta. Le sue mani e la sua bocca sono su tutto il tuo corpo. Ma è solo l'antipasto.

La casa è piccola, chiaramente è la garçonnière di uno dei due.
“Vuoi bere qualcosa?"
“No grazie, magari dopo!”
Ti metti nudo come si deve, e loro ti sollevano e ti gettano di peso sopra il letto. E mentre uno ti sfonda di brutto il didietro tu ti lavori di bocca quell’altro.
È come un ciclone che si abbatte sui tuoi sensi e alla fine tu resti lì, senza forze, con la sborra che ti bagna da una parte e dall'altra.

Adesso ti resta da farti una doccia, e poi bere qualcosa di forte per pulirti il palato. Ti rivesti (per quel poco che hai da vestire), e chiedi loro il favore di riportarti verso il locale.
“Ti sei divertito troietta?"
“Oh sì… moltissimo”
“La prossima potremmo farti di peggio…lo sai?”
“Eh, magari!”
Quando sei già nel tuo letto ripensi all’avventura e le fantasie corrono e si fanno via via più ardite e perverse: la prossima volta…