Aghi nei capezzoli

di
genere
sadomaso

Non so mica come ho fatto a farlo, ma è andata così.
Tre anni fa G. ed io.
G. mi mostra sul tablet un paio d'immagini che ha scaricato da internet: si vede un ragazzo con degli aghi piantati nei capezzoli. "Va' che fico!" mi dice...
"Aha.." faccio io poco convinto.
Poi parliamo d'altro, e una birretta, e la tv, ma lui torna alla carica:
"Ma son solo aghi ipodermici...",
"Aghi? che aghi?! Ah sì... quegli aghi"
"Mi piacerebbe traforare i capezzoli a qualcuno"
"Fattelo sui tuoi... a me gli aghi fanno impressione"
"Non su di me su qualcuno, su uno..." e guarda me...
"Non guardare me, ti ho detto che non mi piacciono gli aghi..."

Ok, sembrava finita lì e invece no. Era così ossessionato dai suoi stramaledetti aghi che è andato avanti tutta la sera con 'sta storia. E...
"Sei sicuro che non posso? Proprio non vuoi!?"
"No, nn voglio! Piantala!"

Ma notte, nel dormiveglia ci ho sognato sopra e alle cinque di mattina mi son svegliato che ero un bagno di sudore. E allora... tac gli ho mandato in WhatsApp il messaggio: "Vada per gli aghi, ma fallo presto prima che cambi idea". E infatti alle otto non glielo proprio mandato il messaggo, ma ormai...

Ore quattro del pomeriggio: bondage, ball-gag, e... aghi ipodermici. E benda per non sentirmi male.
Piantarli li piantava bene, ma non riusciva a farli venir fuori dall'altra parte e ravanava, ravanava, ravanava. Non ne potevo più.
Alla fine è andata e mi è pure piaciuto, ma wow che tormento...
scritto il
2024-06-25
2 . 8 K
visite
1 6
voti
valutazione
3.6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Una sera di giugno

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.