La serva dell'appartamento
di
sguatterapersempre
genere
dominazione
Mi chiamo Jessica e sto frequentando l’Università di Lingue a Milano. Dopo l’ennesima volta che mi lamentavo con la mia compagnia di quanto fosse dura la vita da pendolare, il ragazzo più bello della compagnia mi ha proposto di condividere l’appartamento con lui e altri suoi 3 amici che studiano Medicina. L’idea di andare a vivere con soli uomini non è che mi facesse impazzire ma Eduardo mi ha convinto dicendo che sono bravi ragazzi e che mi avrebbero fatto pagare poco d’affitto essendo la casa di sua proprietà. A questo punto accettai l’offerta e la settimana dopo mi trasferii da loro. Mi accolsero tutti e quattro molto gentilmente, facendomi i complimenti per la mia bellezza e anch’io ricambiai i complimenti dicendo loro che erano proprio fighi. Arrivai la mattina verso le 10 e fino a mezzogiorno fui lasciata in pace a sistemare le mie cose. A un certo punto entra Eduardo in camera e mi dice “come mai non stai preparando il pranzo?” in modo duro e io risposi che non sapevo che dovevo preparare il pranzo. Nel mentre entrano in camera mia anche gli altri 3 ragazzi. Lui mi disse che era ovvio che dovevo provvedere al pranzo, alla cena, alla colazione e alla pulizia essendo l’unica donna dell’appartamento. Mi fece notare che le donne in casa e anche fuori sono nate per servire l’uomo e in cambio lui non mi avrebbe fatto pagare l’affitto. Io rimasi un attimo sconcertata ma poi ci riflettei e pensai che tanto avevo fatto per anni la sguattera nel ristorante di mio padre in quanto femmina mi dovevo occupare delle pulizie senza fiatare. Acconsentii e domandai a Eduardo scusa e che avrei iniziato subito a cucinare e mettendo le mani dietro la schiena chiesi loro che cosa gradivo e Matteo mi rispose che dovevo pensare anche al menù. Se nel caso avessero voluto qualcosa di particolare glielo avrebbero detto. Mi misi subito ai fornelli e subito dopo venne Eduardo con un grembiule di lino e mi disse che in casa lo dovevo sempre indossare con una maglietta scollata di sotto e senza reggiseno. Io rimasi perplessa ma non me la sentii di disubbidire e quindi mi recai velocemente in camera per vedere se avevo qualche maglietta larga. Per fortuna avevo tenuto gli indumenti logori che indossavo al ristorante quando facevo la sguattera e mi misi addosso quelli. Mentre cucinavo i ragazzi erano in salotto a guardare la tv e quando fu tutto pronto li chiamai. Non avevo capito che loro non stavano cercando un’inquilina ma una sguattera e una serva al loro servizio infatti appena chiamati si sedettero a tavola e attesero che li servissi ma quando mi sedetti anch’io per mangiare Rocco mi disse che dovevo stare in piedi come le serve e che potevo mangiare solo dopo che avessero finito loro. Io all’idea di dover servire quattro uomini con un grembiule addosso e una spalla scoperta perché la maglietta era proprio larga mi sentivo umiliata e molto eccitata e allora feci una cosa che fece ridere tutti e che sigillò il mio stato di servitù ossia mi misi in ginocchio con le mani dietro la schiena proprio di fianco a Rocco e risposi “Padrone, essendo io una sguattera inutile, Vi chiedo di poter stare in ginocchio al vostro cospetto mentre mangiate e io vi servirò in rigoroso silenzio”. Tutti e quattro i ragazzi si misero a ridere e fecero i complimenti a Eduardo per avere trovato una serva. Eduardo mi disse che dovevo sentirmi onorata a essere al cospetto di quattro futuri medici e che avrei dovuto non solo a cucinare ma a pulire le stanze, i vestiti, le loro macchine etc. Mi ero concesso andare a lezione ma dovevo subito ritornare a casa a fare la serva e solo dopo aver finito tutto potevo ritirarmi nella mia stanza a studiare. Vivere con quattro ragazzi è molto faticoso perché lasciano tutto in giro e sporcano in una maniera indecente. Più di due volte al giorno sono inginocchiata sul water a pulire i residui di cacca e di piscia. L’altro giorno mentre ero ai fornelli per cucinare le crepes per la colazione, Eduardo mi ha spronato a muovermi con una pacca sul culo e io mi sono scusata dicendo che avrei fatto subito. Da allora, ricevo pacche sul culo più volte al giorno, quando per esempio porto la biancheria pulita in camera di Rocco mi ringrazia dicendo “serva, questo pomeriggio voglio che pulisci la mia macchina in cortile nuda, solo con il grembiule addosso” e io posso solo rispondere “come ordinate Padrone”. Così alle 14 dopo aver pulito i piatti e la cucina, ho tolto i miei indumenti da sguattera e completamente nuda con il solito grembiulone addosso mi sono recata con straccio e secchio pieno di acqua a pulire la macchina mentre i 4 ragazzi urlavano e mi schiaffeggiavano le natiche dicendo di sfregare con più forza. Ogni due per tre mi mandavo sopra a cambiare l’acqua per affaticarmi maggiormente. Io in tutto questo mi sentivo umiliata ma anche molto eccitata e non perdevo occasione per eccitare i miei padroni strusciandomi sulla macchina e bagnandomi il grembiule. A un certo punto, invece che pulire con lo straccio sfregavo le mie tette da vacca sulla macchina trasformandole in straccio ed Eduardo non riuscii più a trattenersi e mi prese dal dietro mentre mi strusciavo sulla macchina e tenendomi la testa contro la macchina mi stantufò seznza pieta e io in tutto questo ebbi un orgasmo potentissimo al tal punto che quando ebbe finito mi lasci giù in ginocchio sull’asfalto. Gli altri tre ragazzi pretesero subito un pompino che dovetti fare per non disubbidire.
Mentre durante la settimana sono molto impegnati con lo studio i miei Padroni e io devo assicurarmi solo che siano serviti e riveriti a dovere, il sabato e la domenica invece oltre che fare la sguattera devo fare anche la puttanella che li eccita e quindi per esempio non è sufficiente che io lavi il pavimento, ma lo devo fare in ginocchio, con una maglietta talmente lisa e scollata che è come se fossi nuda, muovendo le chiappe come un’ossessa in modo tale che se qualcuno vuole tirarmi uno scapaccione sia ancora più invogliato e se qualcuno mi vuole inculare per ricordarmi che sono solo una serva nata per servire il maschio che è il Padrone sulla mia vita lo possa fare. Solitamente, il sabato e la mattina cerco di pulire inginocchiata per terra il più possibile però so che anche durante la settimana, dopo cena hanno piacere a vedermi sfregare per terra mentre loro sono belli comodi a guardare la tv e quindi il pavimento sia con lo swifter giù in ginocchio sia con lo straccio poi lo passo ogni sera così come ogni sera sono piegata sul wc intenta a togliere ogni più piccola traccia di sporco. Amo essere la serva degli uomini, farli sentire i padroni della casa! So anche che si eccitano a vedermi stirare e quindi mi mi metto in testa lo straccio che ho usato per pulire la cucina e mi posiziono lì in salotto così che mi possano vedere che sfaccendo. Devo sempre stare attenta perché essendo dottori, devo provvedere a stirare anche tutti i loro camici oltre che le loro camice e quindi almeno due volte a settimana lavoro anche fino a mezzanotte per servire i miei Padroni. Tutti i giorni io devo svegliarmi prima di loro, in modo tale che quando si svegliano io sono già pronta a servirgli la colazione e sono l’ultima che va a letto a dormire perché fino quando non vanno a riposarsi io devo essere lì pronta a servirli. Un altro momento che mi eccita parecchio è quando devo servire il caffè in ginocchio mentre loro sono belli comodi sul divano perché solitamente mentre si godono il caffè io faccio loro da poggiapiedi oppure mi lanciano una pallina che io devo andare a prendere gattonando e prendendola con la bocca e poi riportarla al Padrone. Se ho fatto un errore durante la giornata perché magari non ho stirato bene una camicia oppure non ho lucidato le scarpe che voleva indossare uno dei miei Padroni, il momento del caffè diventa il momento della punizione in cui devo mettermi in ginocchio contro il muro, con le mani dietro la testa e chi ha subito la mia mancanza mi batte per 10 volte con al canna di bambù sul mio povero culo, già martoriato dalle pacche in continuazione mi prendo. Io, ad ogni frustata devo dire “grazie Padrone”. Finita la punizione, devo andare in bagno inginocchiarmi davanti al cesso e metterci la faccia dentro sempre con le mani dietro la nuca per mezz’ora. In quella mezz’ora i miei Padroni vengono a vermi mentre sono lì umiliata con i miei pensieri e mi possono toccare il culo o batterlo nuovamente. Fortunatamente non vengo picchiata molto, mi prendo tanti schiaffoni sul culo per ricordarmi che sono solo una donna sottomessa e mi fanno sempre indossare il grembiule con magliette ampie per ricordarmi che sono la serva della casa. Io stessa, amo servire i miei Padroni per esempio se gli cade qualcosa a qualcuno, sono io che accorro e mi getto a terra a raccoglierla, appena arriva qualcuno a casa sono io che gli tolgo le scarpe e sempre restano in ginocchio gli metto le ciabatte. Mi piace, quando fanno la doccia, con il grembiule addosso, insaponarli totalmente mentre loro stanno in piedi come se fossero degli adoni e poi asciugarli con amore, restano il più possibile in ginocchio di fronte a loro e baciandogli i piedi. Mi piace fare la cameriera mentre loro mangiano e poi mangiare gli avanzi in piedi come le serve di una volta.
Mi piace essere la sguattera dei maschi Padroni e Signori.
Mentre durante la settimana sono molto impegnati con lo studio i miei Padroni e io devo assicurarmi solo che siano serviti e riveriti a dovere, il sabato e la domenica invece oltre che fare la sguattera devo fare anche la puttanella che li eccita e quindi per esempio non è sufficiente che io lavi il pavimento, ma lo devo fare in ginocchio, con una maglietta talmente lisa e scollata che è come se fossi nuda, muovendo le chiappe come un’ossessa in modo tale che se qualcuno vuole tirarmi uno scapaccione sia ancora più invogliato e se qualcuno mi vuole inculare per ricordarmi che sono solo una serva nata per servire il maschio che è il Padrone sulla mia vita lo possa fare. Solitamente, il sabato e la mattina cerco di pulire inginocchiata per terra il più possibile però so che anche durante la settimana, dopo cena hanno piacere a vedermi sfregare per terra mentre loro sono belli comodi a guardare la tv e quindi il pavimento sia con lo swifter giù in ginocchio sia con lo straccio poi lo passo ogni sera così come ogni sera sono piegata sul wc intenta a togliere ogni più piccola traccia di sporco. Amo essere la serva degli uomini, farli sentire i padroni della casa! So anche che si eccitano a vedermi stirare e quindi mi mi metto in testa lo straccio che ho usato per pulire la cucina e mi posiziono lì in salotto così che mi possano vedere che sfaccendo. Devo sempre stare attenta perché essendo dottori, devo provvedere a stirare anche tutti i loro camici oltre che le loro camice e quindi almeno due volte a settimana lavoro anche fino a mezzanotte per servire i miei Padroni. Tutti i giorni io devo svegliarmi prima di loro, in modo tale che quando si svegliano io sono già pronta a servirgli la colazione e sono l’ultima che va a letto a dormire perché fino quando non vanno a riposarsi io devo essere lì pronta a servirli. Un altro momento che mi eccita parecchio è quando devo servire il caffè in ginocchio mentre loro sono belli comodi sul divano perché solitamente mentre si godono il caffè io faccio loro da poggiapiedi oppure mi lanciano una pallina che io devo andare a prendere gattonando e prendendola con la bocca e poi riportarla al Padrone. Se ho fatto un errore durante la giornata perché magari non ho stirato bene una camicia oppure non ho lucidato le scarpe che voleva indossare uno dei miei Padroni, il momento del caffè diventa il momento della punizione in cui devo mettermi in ginocchio contro il muro, con le mani dietro la testa e chi ha subito la mia mancanza mi batte per 10 volte con al canna di bambù sul mio povero culo, già martoriato dalle pacche in continuazione mi prendo. Io, ad ogni frustata devo dire “grazie Padrone”. Finita la punizione, devo andare in bagno inginocchiarmi davanti al cesso e metterci la faccia dentro sempre con le mani dietro la nuca per mezz’ora. In quella mezz’ora i miei Padroni vengono a vermi mentre sono lì umiliata con i miei pensieri e mi possono toccare il culo o batterlo nuovamente. Fortunatamente non vengo picchiata molto, mi prendo tanti schiaffoni sul culo per ricordarmi che sono solo una donna sottomessa e mi fanno sempre indossare il grembiule con magliette ampie per ricordarmi che sono la serva della casa. Io stessa, amo servire i miei Padroni per esempio se gli cade qualcosa a qualcuno, sono io che accorro e mi getto a terra a raccoglierla, appena arriva qualcuno a casa sono io che gli tolgo le scarpe e sempre restano in ginocchio gli metto le ciabatte. Mi piace, quando fanno la doccia, con il grembiule addosso, insaponarli totalmente mentre loro stanno in piedi come se fossero degli adoni e poi asciugarli con amore, restano il più possibile in ginocchio di fronte a loro e baciandogli i piedi. Mi piace fare la cameriera mentre loro mangiano e poi mangiare gli avanzi in piedi come le serve di una volta.
Mi piace essere la sguattera dei maschi Padroni e Signori.
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