Mariateresa, conoscenza inaspettata capitolo 3º
di
Scraaatch
genere
confessioni
Volevo ringraziare chi ha letto i primi due capitoli. Volevo dirvi che ciò che leggete è vero e non è fantasia. In questo capitolo non troverete racconti di sesso ma è comunque il continuo della storia.
Una sera vado insieme a degli amici a mangiare un panjno. Ci sistemano infondo alla sala. Al tavolo difronte c’è seduta Tiziana la proprietaria del bar dove prendo il caffè dopo la mia solita passeggiata. La saluto e lei saluta me. Guardo chi altro c’è al suo tavolo, ma chi speravo ci fosse non c’era. Ci accomodiamo e ordiniamo i nostri panini. Nel mentre aspettiamo io esco fuori a fumare una sigaretta. Mentre sono fuori arriva, ancora una volta inaspettatamente Mariateresa. Questa volta mi saluta e ricambio, e lei entra dentro. Allora penso, se mi ha riconosciuto ora, lo avrà fatto anche l’altra volta fuori al bar e non mi ha salutato perché con me c’era Anna!? Finito questo pensiero è finita anche la sigaretta ed entro. Arrivano i panini. La serata trascorre tra discorsi più disparati e birre. Ad un tratto vedo Mariateresa che esce con un’altra donna, hanno una sigaretta in mano. Mi dico adesso devi andarci anche tu e magari riesci ad attaccare bottone. Così faccio, indosso il giubbino ed esco. Prendo una sigaretta dal pacchetto ma faccio finta di aver l’accendino. Mi avvicino a Mariateresa e le chiedo se lo avesse. Mi porge l’accendino e glielo ridò, sfiorando le sue mani. Ringrazio e mi scostò. L’amica le dice che per lei fa troppo freddo e getta la sigaretta mentre Mariateresa le dice; ok finisco e vengo. L’amica rientra e allora faccio la faccia tosta e con la scusa di dire che fosse una serata veramente fredda mi metto a chiacchierare con lei. Mi presento e le dico di chiamarmi Daniele e lei mi dice il suo nome. Le dico che il suo nome lo conoscevo già avendola sentita chiamare da Tiziana. Sì scusa ma mi dice che vuole rientrare perché fa freddo. Prima di lasciarla rientrare le chiedo almeno posso sapere il tuo cognome e me lo dice. Dopo poco rientro anche io, non prima però di averla cercata sui social e una volta trovata le invio la richiesta di amicizia. Sedutomi di nuovo al tavolo con i miei amici prendo ancora un’altra birra.Tiziana e Mariateresa con le altre amiche si alzano e se ne vanno, salutandoci. Noi invece siamo rimasti ancora per almeno una mezz’oretta. Rimessomi in macchina prima di partire controllo se per caso avesse accettato la mia richiesta di amicizia, ma niente. Arrivato a casa Anna sta già dormendo ma io non ho sonno e allora mi metto sul divano a scrollare un po sui social. Mentre sto quasi per prendere sonno con il telefono in mano mi arriva un messaggio nella chat del social. È Mariateresa. Non mi ero accorto che avesse accettato la mia richiesta di amicizia. Apro il messaggio: “non hai sonno neanche tu?” Tentenno su cosa rispondere ma poi le rispondo : “in tutta sincerità stavo prendendo sonno con il telefono in mano”. La conversazione va avanti ancora per pochi minuti ma poi le dico di volere andare a letto. Le do la buonanotte e le chiedo se l’avessi vista l’indomani al bar e mi risponde chissà, buonanotte. L’indomani vado al bar al mattino ma non la trovo e neanche dopo la mia passeggiata pomeridiana. Volevo mandarle un messaggio, ma non sapevo se fosse con qualcuno, se l’avessi disturbata o altro. Dopo cena io e Anna ci mettiamo a vedere un film sul divano, il telefono non lo prendo proprio. Dopo il film, Anna va a letto perché a differenza mia lei lavorava anche in inverno, ma io resto ancora un poco sul divano. Prendo il telefono, apro il social e vedo che l’icona della chat mi dava un messaggio. Lo apro ed era Mariateresa. “Scusami ma oggi sono stata impegnata e non sono riuscita a venire al bar”. Purtroppo vedo che non è online ma lo stesso le rispondo: “non ti preoccupare non eri obbligata”. Chiudo la chat e dopo pochi minuti mi arriva un altro suo messaggio. Così iniziamo a chattare. Ci chiediamo le cose più ovvie, quanti anni avessimo, se fossimo impegnati e altre cose del genere. Lei mi dice che ha 40 anni, è separata e ha due figli. Io le dico di convivere ma di non avere figli. Ovviamente a me non interessava fare la sua conoscenza approfondita, ma mi interessava capire se ci fosse o meno la possibilità di approfondire un altro tipo di conoscenza. Le dico che il suo sorriso mi è piaciuto da subito e che ho fantasticato un poco sulla sua bocca larga e sulle sue labbra. La conversazione per me sta andando nella giusta direzione perché lei mi chiede cosa avessi pensato sulla sua bocca. Beh chiesto così non posso che essere esplicito. Le dico: “ho pensato che con quella bocca tu facesse dei gran pompini”. Ma cosa vai a pensare mi risponde, cioè tu vedi una donna per la prima volta e solo perché ha una bocca larga pensi che sia un gran pompinara? A questa risposta ho pensato di aver fatto un autogol nell’essere stato così esplicito. Le chiedo scusa se sono stato così diretto e le dico forse è meglio che la chiudiamo qui la conversazione. Mi ha risposto va bene e mi ha dato la buonanotte, ho ricambiato e ho chiuso la chat. Dentro di me ero certo di non aver sbagliato. È una gran pompinara mi son detto. Facendo questo pensiero mi si è indurito il cazzo. Avevo proprio voglia di un pompino ma non volevo svegliare Anna che l’indomani doveva andare a lavoro. Allora sono andato in bagno e ho immaginato un pompino fatto da Mariateresa e mi sono masturbato. La sborrata è stata copiosa, gliel’ho dedicata e poi sono andato a dormire.
Una sera vado insieme a degli amici a mangiare un panjno. Ci sistemano infondo alla sala. Al tavolo difronte c’è seduta Tiziana la proprietaria del bar dove prendo il caffè dopo la mia solita passeggiata. La saluto e lei saluta me. Guardo chi altro c’è al suo tavolo, ma chi speravo ci fosse non c’era. Ci accomodiamo e ordiniamo i nostri panini. Nel mentre aspettiamo io esco fuori a fumare una sigaretta. Mentre sono fuori arriva, ancora una volta inaspettatamente Mariateresa. Questa volta mi saluta e ricambio, e lei entra dentro. Allora penso, se mi ha riconosciuto ora, lo avrà fatto anche l’altra volta fuori al bar e non mi ha salutato perché con me c’era Anna!? Finito questo pensiero è finita anche la sigaretta ed entro. Arrivano i panini. La serata trascorre tra discorsi più disparati e birre. Ad un tratto vedo Mariateresa che esce con un’altra donna, hanno una sigaretta in mano. Mi dico adesso devi andarci anche tu e magari riesci ad attaccare bottone. Così faccio, indosso il giubbino ed esco. Prendo una sigaretta dal pacchetto ma faccio finta di aver l’accendino. Mi avvicino a Mariateresa e le chiedo se lo avesse. Mi porge l’accendino e glielo ridò, sfiorando le sue mani. Ringrazio e mi scostò. L’amica le dice che per lei fa troppo freddo e getta la sigaretta mentre Mariateresa le dice; ok finisco e vengo. L’amica rientra e allora faccio la faccia tosta e con la scusa di dire che fosse una serata veramente fredda mi metto a chiacchierare con lei. Mi presento e le dico di chiamarmi Daniele e lei mi dice il suo nome. Le dico che il suo nome lo conoscevo già avendola sentita chiamare da Tiziana. Sì scusa ma mi dice che vuole rientrare perché fa freddo. Prima di lasciarla rientrare le chiedo almeno posso sapere il tuo cognome e me lo dice. Dopo poco rientro anche io, non prima però di averla cercata sui social e una volta trovata le invio la richiesta di amicizia. Sedutomi di nuovo al tavolo con i miei amici prendo ancora un’altra birra.Tiziana e Mariateresa con le altre amiche si alzano e se ne vanno, salutandoci. Noi invece siamo rimasti ancora per almeno una mezz’oretta. Rimessomi in macchina prima di partire controllo se per caso avesse accettato la mia richiesta di amicizia, ma niente. Arrivato a casa Anna sta già dormendo ma io non ho sonno e allora mi metto sul divano a scrollare un po sui social. Mentre sto quasi per prendere sonno con il telefono in mano mi arriva un messaggio nella chat del social. È Mariateresa. Non mi ero accorto che avesse accettato la mia richiesta di amicizia. Apro il messaggio: “non hai sonno neanche tu?” Tentenno su cosa rispondere ma poi le rispondo : “in tutta sincerità stavo prendendo sonno con il telefono in mano”. La conversazione va avanti ancora per pochi minuti ma poi le dico di volere andare a letto. Le do la buonanotte e le chiedo se l’avessi vista l’indomani al bar e mi risponde chissà, buonanotte. L’indomani vado al bar al mattino ma non la trovo e neanche dopo la mia passeggiata pomeridiana. Volevo mandarle un messaggio, ma non sapevo se fosse con qualcuno, se l’avessi disturbata o altro. Dopo cena io e Anna ci mettiamo a vedere un film sul divano, il telefono non lo prendo proprio. Dopo il film, Anna va a letto perché a differenza mia lei lavorava anche in inverno, ma io resto ancora un poco sul divano. Prendo il telefono, apro il social e vedo che l’icona della chat mi dava un messaggio. Lo apro ed era Mariateresa. “Scusami ma oggi sono stata impegnata e non sono riuscita a venire al bar”. Purtroppo vedo che non è online ma lo stesso le rispondo: “non ti preoccupare non eri obbligata”. Chiudo la chat e dopo pochi minuti mi arriva un altro suo messaggio. Così iniziamo a chattare. Ci chiediamo le cose più ovvie, quanti anni avessimo, se fossimo impegnati e altre cose del genere. Lei mi dice che ha 40 anni, è separata e ha due figli. Io le dico di convivere ma di non avere figli. Ovviamente a me non interessava fare la sua conoscenza approfondita, ma mi interessava capire se ci fosse o meno la possibilità di approfondire un altro tipo di conoscenza. Le dico che il suo sorriso mi è piaciuto da subito e che ho fantasticato un poco sulla sua bocca larga e sulle sue labbra. La conversazione per me sta andando nella giusta direzione perché lei mi chiede cosa avessi pensato sulla sua bocca. Beh chiesto così non posso che essere esplicito. Le dico: “ho pensato che con quella bocca tu facesse dei gran pompini”. Ma cosa vai a pensare mi risponde, cioè tu vedi una donna per la prima volta e solo perché ha una bocca larga pensi che sia un gran pompinara? A questa risposta ho pensato di aver fatto un autogol nell’essere stato così esplicito. Le chiedo scusa se sono stato così diretto e le dico forse è meglio che la chiudiamo qui la conversazione. Mi ha risposto va bene e mi ha dato la buonanotte, ho ricambiato e ho chiuso la chat. Dentro di me ero certo di non aver sbagliato. È una gran pompinara mi son detto. Facendo questo pensiero mi si è indurito il cazzo. Avevo proprio voglia di un pompino ma non volevo svegliare Anna che l’indomani doveva andare a lavoro. Allora sono andato in bagno e ho immaginato un pompino fatto da Mariateresa e mi sono masturbato. La sborrata è stata copiosa, gliel’ho dedicata e poi sono andato a dormire.
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