Mariateresa, conoscenza inaspettata. Capitolo 4º

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genere
confessioni

Dopo quella sera, in cui interruppi la conversazione con Mariateresa, passarono dei giorni prima che io le inviassi un messaggio. Ci provai, speranzoso in una sua risposta. Il messaggio fu di quelli semplici, solo un ciao come va. Il messaggio le arrivò ma non lo visualizzò subito. Fatta sera non era arrivato ancora nessun messaggio né tantomeno era stato visualizzato. Ero sul divano a guardare la televisione quando Anna la mia compagna mi chiama e mi dice: amò ma non vieni a letto? Vieni che ti conviene! Capisco il messaggio, spengo tutto e vado a letto. Anna era distesa e nuda, e aveva la fica completamente rasata. Di solito lasciava un poco di pelo, ma questa volta no. Mi abbasso subito pantaloni e mutande e le avvicino subito il cazzo alla bocca. Lo accoglie subito, le piaceva succhiarlo e anche accoglierlo fino in gola. E anche questa volta lo prende tutto in bocca e con la lingua tocca le palle. Io allungo il braccio destro e con le dita inizio a toccarle il clotoride per poi metterle due dita dentro e penetrarla. Ogni tanto si ferma a succhiarlo trattenendo il cazzo in bocca ansimando. Aumento il ritmo della masturbazione, Lei si sfila il cazzo dalla bocca e all’improvviso squirta. Sento tutto il suo liquido che schizza forte. Porto la mia facce tra le sue cosce e succhio letteralmente il liquido che ancora le cola dalle labbra della fica. Un sapore estasiante. La mano che la penetrava gliela porto alla bocca e le faccio assaggiare il suo liquido. E lecca avidamente. Ho cazzo durissimo e voglio penetrarla. Ma non in fica, nel culo. Le faccio sollevare il bacino e infilo un cuscino sotto le sue chiappe in modo che il buco del culo e più a tiro di cazzo. Prima di incularla le chiedo se volesse essere sborrata in culo o in bocca, e mi risponde che le devo inondare le viscere ma aggiungendo che dopo avrebbe ripulito il cazzo e bevuto la sborra schizzata fuori dal culo sulla mano. Il solo pensiero di questa scena mi fa arrapare ancora di più. Bagno il cazzo un poco con il liquido della fica e poi glielo infilo nel culo, senza altro lubrificante. Mi dice che sono bastardo perché così glielo spacco il culo. La scopo, forte. Ho le sue gambe sulle mie spalle, la stantuffo e con il pollice sinistro gioco con il suo durissimo clitoride. Arrivo, le sborro tanto sperma nelle viscere e lei squirta ancora una volta, schizzandomi sul petto. Ho svuotato completamente il cazzo nel suo culo e lo sfilo. Porto la mano destra sotto al buco del culo e le dico di spingere fuori la sborra. Lei spinge e piano piano tra una pernacchia anale e l’altra la mano si riempie di sborra. Scendo dal letto e mi avvicino a lei. Le dico di aprire la bocca e le faccio scendere la sborra in gola. Un poco ne resta sulla mano allora la risucchio io e gliela sputo in bocca. Ingoia tutto e poi passa a pulirmi il cazzo con bocca e lingua. Ci baciamo e andiamo a fumarci una sigaretta. Dopo esserci lavati lei torna a letto e mio ne resto ancora un poco sul divano. Apro il telefono e vedo che mi aveva risposto Mariateresa: “hey ciao, a me tutto bene. Vedo che è online e inizio a scriverle. Le chiedo ancora scusa per essere stato troppo diretto. Mi risponde che non era stato un problema e che io avevo frainteso le sue parole ma che in realtà non si fosse offesa. Leggendo questo messaggio capisco che allora posso provarci. Tra un messaggio e l’altro la conversazione scorre interessante. Si era fatto tardi, quando ad un certo punto mi fa: ma non devi andare a letto, la tua compagna non ti aspetta? Le rispondo di no, aggiungendo anche un: già dato 😂. E lei risponde: beato te 😛. Quella risposta non me l’aspettavo e mi ha dato il via per provarci definitivamente. Da lì la conversazione si è spostata completamente sul lato sessuale. Ho chiesto da quanto non lo facesse e mi ha detto da quando si era separata, da quasi 2 anni. E che in questi 2 anni si era procurata piacere soltanto masturbandosi. Le ho detto sfacciatamente che se voleva avremmo potuto ovviare abbastanza in fretta a questa mancanza e che in tutta verità io l’avrei voluta scopare dal primo giorno che l’avevo vista. Di certo non mi aspettavo un sì dai vieni a scopare, e infatti così non fu, ma mi rispose che non sembrava il caso visto che convivevo. Ma poi aggiunse anche un: “il paese è piccolo e qui nessuno si fa i cazzi suoi”. Questa chiosa mi diede una speranza in più che avremmo potuto scopare. Perché quindi il problema non era che io convivevo ma che si sarebbe potuto scoprire. Restammo ancora un poco a parlare poi ci salutammo e lei mi augurò la buonanotte ed io le risposi che avrei avuto una buonanotte magari dopo un suo pompino. Rise e mi ridiede la buonanotte. Io andai a letto con il solo pensiero di scoparmi Mariateresa e la sua bocca.
scritto il
2025-05-27
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