L'emulazione di "Jenny in Thailandia" parte 2

di
genere
esibizionismo

Ricevo da un lettore della pagina, e pubblico a nome mio, su sua richiesta, la seconda parte della loro avventura che vuole emulare il racconto di qualche tempo fa "Jenny in Thailandia" (vedi parte 1 per dove trovarli).
Ed eccomi qua a scrivere come abbiamo proseguito la nostra esperienza, ricordo che non sono uno scrittore e che questo non e' un racconto, bensi', tipo, piu' un resoconto. I dialoghi che riporto sono all'incirca quelli avvenuti, mentre i messaggi sono proprio quelli originali, copiati da whatsapp.

Finalmente atterrati, il solito tempo prima di poter sbarcare, Antonella (la mia ragazza si chiama cosi) ma io e tutti la chiamiamo Anto, si alza in piedi, si da una sistemata alla mini diventata fascia al bacino, tirandola giu', ma esponendo il culetto e il perizoma per qualche istante, alza le braccia per aprire i porta bagagli, le vedo io come le vedono quelli attorno a lei, le tettine coi capezzoli turgidi dall'aria condizionata, ci mette abbastanza tempo per aprire e tirare giu' i nostri 2 piccoli trolley, tutto tempo con le tette esposte, guardano tutti ma nessuno parla o commenta.
Camminiamo circa 10 minuti prima di arrivare al controllo passaporti, è un continuo quanto inutile abbassarsi la mini per non mostrare troppo, lei viene presa da parte da un ufficiale, il suo abbigliamento non e' passato inosservato ed e' risultato "sospetto", mi ha poi detto che le hanno fatto domande sul motivo della visita in Thailandia, quanto stava, con chi e dove poi l'hanno lasciata passare.
L'aeroporto di Bangkok e' veramente l'ideale per l'esibizione, pieno di scale mobili, balaustre in vetro, pieno di gente, ma noi ci dirigiamo verso i taxi al piano meno 1, non disdegnando comunque qualche salita e discesa extra di scale mobili, dove ha potuto far vedere il culetto a quelli dietro e sotto di lei, nonostante la stanchezza del viaggio, e' stata comunque reattiva, senza che le dicessi niente, stava con le gambe leggermente divaricate in modo che si vedesse chiaramente il perizoma entrare prima tra le chiappe per poi uscire dalla zona perianale e rientrare tra le labbra vaginali.
Tutto veramente molto chiaro.
Non c'è fila per i taxi, sono le 8 del mattino, ho prenotato nella stessa zona dove erano stati Jenny e il suo amico, SIAM, una zona di centri commerciali e hotel di un certo livello (anche se economici rispetto agli standard occidentali).
Lei seduta davanti, come nel racconto che stiamo emulando, io dietro al taxista leggermente al centro per poter "osservare", e qui Anto mi chiede,
- e quindi adesso dovrei, se lo vuole, fargli un pompino?
Questo era il primo scalino che mi trovavo un po' in difficoltà a gestire, sinceramente non sapevo se mi avesse fatto piacere o dato fastidio, non sapevo come l'avrebbe presa lei se avessi detto si.
- fai come ti senti, davvero non so.
Vedi come si evolve la situazione.
Penso di aver dato la miglior risposta possibile, perché nessuno dei due sapeva bene se ....
Antonella e' seduta con la minigonna che come tutte le volte che sta seduta e' diventata una fascia al bacino, quindi e' praticamente seduta sul perizoma, io lo intravedo dalla mia posizione, il tassista lo dovrebbe vedere chiaramente, e da come butta l'occhio direi che e' cosi', le tette le vedo bene attraverso l'apertura ascellare e direi che anche lui le puo' vedere, lei mi sembra a suo agio, o forse e' solo molto stanca.
Le chiedo se si ricorda le posizioni da copiare,
- si me le ricordo, ma mi sento veramente una puttana, non so ancora se la sensazione mi piace, mi da fastidio, o lo faccio solo per te. Comunque, si me le ricordo
e subito allunga le braccia verso la maniglia per reggersi, sopra la portiera, la canottiera si alza e si sposta, la tetta dalla parte del tassista e' quasi tutta fuori, il bordino ascellare e' a filo col capezzolo. 
Mi sto eccitando.
Resta cosi' diversi minuti, il traffico delle 8 del mattino e' terribile, avanziamo veramente lentamente, ma tanto in hotel prima delle 2 di pomeriggio non ci daranno la camera, quindi, abbiamo tempo e cerchiamo di usarlo al meglio per il nostro gioco.
- senti,mi dice- io non so se me la sento di fargli un pompino, pero' sto al tuo gioco e se vuoi puoi far sì che il tassista interagisca, vedi te come, io faccio finta di dormire, vediamo dove arriva la tua fantasia.
Stacca le mani dalla maniglia e tiene le braccia piegate verso la portiera, lasciando la canottiera in quella posizione col capezzolo ormai quasi fuori, chiude gli occhi, vedo che apre leggermente le gambe, abbassa leggermente lo schienale, facendo cosi' rimane con il pube coperto dal perizoma trasparente bello esposto.
Il tassista la guarda, ogni tanto guarda dietro verso di me, che fino a quel momento ho fatto finta di niente, dopo circa 10 minuti invece incrocio il suo sguardo, mi faccio coraggio (non e' facile farlo davvero) e gli chiedo,
- vuoi toccarla?
Lui mi guarda tra lo sbigottito, il sorpreso e l'eccitato, e col suo inglese approssimativo, mi chiede se davvero puo', e se lei vuole, che lei sta dormendo e se non vuole e si sveglia si arrabbia.
Gli dico di non preoccuparsi, che quando lei dorme non si sveglia, e gli confermo che puo' toccarla dove vuole.
Ho delle scariche di adrenalina mentre gli dico queste cose talmente forti che mi fanno girare la testa, davvero non e' facile, ma quanto e' eccitante cazzo!
Ho un'erezione che mi dura da quando sono salito in taxi.
Dopo qualche momento il tassista allunga la mano e le prende la tetta nel palmo,  guarda lei che non reagisce, guarda me dallo specchietto sorridendo.
- te l'ho detto che non si sveglia, stai tranquillo, toccala pure.
E' una sensazione strana, un mix di gelosia ed eccitazione, vedere uno sconosciuto che la tocca sotto i miei occhi e lei che si lascia fare, forse solo per me, o forse magari si sta divertendo, ma e' davvero una bella emozione forte.
Dopo averlo tranquillizzato, lui continua a toccarle entrambe le tette, gioca coi capezzoli che ancora sono turgidi (aria condizionata a manetta), buttando sempre un occhio a me come se volesse chiedermi qualcosa, immagino che voglia toccarla anche sotto e lo anticipo
- puoi toccarla anche sotto se vuoi
non ho neanche finito la frase che ridendo appoggia la mano sul triangolino del perizoma, io da dietro sollevo completamente la canottierina di Anto arrotolandola verso il collo e lasciandola col seno scoperto, lui mi fa segno di ok col dito pollice, sempre ridendo, guardo le auto a fianco in colonna se la vedono, se la guardano, e mi sembra proprio di si.
Non so se Anto sta davvero dormendo o se continua a fare finta, ha il sonno davvero pesante e potrebbe davvero dormire e lasciare fare senza svegliarsi, comunque allarga le gambe in un movimento lascivo, come se dormisse davvero, un ginocchio appoggiato allo sportello e l'altro appoggiato alla consolle centrale, completamente divaricate.Il tassista sta passando il suo dito tra le labbra vaginali da sopra il perizoma, facendolo entrare con una leggera pressione, una mano sul volante l'altra nella sua figa.
Dalla macchina che ci e' affiancata scende il finestrino, i due uomini all'interno fanno segno di abbassare il nostro, il tassista lo fa, gli dicono qualcosa in thailandese, lui prende il capezzolo di Anto e lo tira, ridendo, prende in mano tutta la tettina e la strizza delicatamente, ancora ridendo, pollice ok dall'altra auto e risate.
Il traffico continua a procedere lentamente dando modo al tassista di continuare a toccarla, ad un semaforo particolarmente lungo, decido per un ulteriore step e rivolgendomi a lui, 
- se vuoi toglierle le mutandine puoi, mi guarda ancora, girandosi questa volta, con un sorriso stampato sul viso, 
- ok, e .... posso tenerle?
Beh, a questo non avevo pensato, ma l'idea e' eccitante, lo sconosciuto avrebbe tenuto le sue mutandine e chissà quante volte ci si sarebbe masturbato sopra, lei sarebbe rimasta senza per tutto il resto del tragitto e finche' non ci avessero assegnato la camera.
- Si!
una risposta secca e decisa, un semplice sì che rendeva felici due uomini.
Sempre fermi al semaforo, si slaccia la cintura, si piega verso di lei, le chiude le ginocchia, poi con qualche difficolta' le abbassa prima un lato e poi l'altro del perizoma, con due mani le va sotto il culetto, lei si lascia fare, o dorme, tirando la parte posteriore del perizoma lo sfila da dietro poi, facilmente lo fa scivolare fino ai suoi piedi e tenendolo in mano me lo mostra, il suo trofeo.
Questa volte gli faccio io il segno dell'ok col pollice.
Le rimette le gambe nella posizione divaricata di prima appoggiando delicatamente le ginocchia alla portiera e alla consolle centrale e comincia a sgrillettarle la figa, vedo che la sta sditalinando con due dita, guardo lei per vedere che espressione ha, sembra rilassata, sorridente, tutto procede bene, mi sto divertendo, sono eccitato, il sogno sta diventando realta'. 
Per Il resto del viaggio (quasi 2 ore) il tassista ha continuato a giocare con la sua figa e le sue tette, tanti conducenti di motorini e di auto hanno potuto apprezzare la visione delle sue tette nude, i motociclisti anche la sua figa, un paio di volte il tassista ha aperto il finestrino e da fuori le mani di altri sconosciuti non hanno disdegnato di tastarla.
Capisco che stiamo per arrivare quando il tassista smette di toccarla, mi conferma che manca poco e di svegliarla, non prima di mostrarmi sghignazzando le sue dita bagnate del piacere di Antonella.
Le abbasso la canottierina e comincio a svegliarla, ci mette alcuni minuti, ancora non so se dormiva davvero o se fa tutto parte del gioco e lo sta facendo davvero bene.
- dormivi o facevi finta?
- ho quasi sempre fatto finta, però in alcuni momenti ho dormito davvero. 
- ti sei divertita?
- beh non saprei, ... strano..., una sensazione strana lasciarsi toccare cosi', e con te dietro poi. E adesso senza neanche il perizoma,.... in hotel,.... stronzo! 
Lo stronzo me lo sono beccato ma lo ha detto ridacchiando, un fondo di verita' ci sta sicuramente.
Lei guarda il tassista, fa finta di essere ancora mezza addormentata, si guarda in mezzo alle gambe e poi le chiude.
Si gira verso di me, guarda il suo perizoma appoggiato a fianco del cambio, ma siamo arrivati e dobbiamo scendere.
Il tassista ridendo mi ringrazia e mi lascia il suo biglietto da visita, 
- se avete bisogno...chiamatemi
Lo ringrazio e scendo.
Il concierge sta chiamando i ragazzi per scaricare i bagagli, apre la porta di Antonella e strabuzza gli occhi, immagino le abbia visto la figa nuda, io scendendo da dietro non ho la visuale.
Antonella scende e per i soliti istanti resta con la mini arrotolata, con la differenza che stavolta mostra completamente la propria nudita' a tutti quelli che sono li. La vedo in imbarazzo, notevole imbarazzo.
Mando avanti Antonella, lei sa il perché, mi piace da morire guardarla da dietro guardare come le natiche si scoprano in maniera così naturale, cammina quelle poche decine di metri, ma sufficienti a farle dover abbassare 2 volte la mini prima che superi la metà del culo, io la guardo quasi in estasi, osservo le persone nella hall che la guardano e bisbigliano, si danno colpetti di gomito, ridono o fanno smorfie di disgusto.
Al desktop della reception c'è un gruppo di turisti asiatici che probabilmente sta facendo il check out, Anto si gira verso di me come per chiedermi cosa fare, le faccio cenno di sedersi su un divanetto.
Mi siedo anch'io un paio di divani di fronte a lei, quelli di fronte erano già occupati e so bene cosa stanno vedendo.
Le mando un messaggio whatsapp:
- quando la reception è libera vai tu a fare il check in, ti appoggerai al bancone con i gomiti piegandoti in avanti, dovrai fare si che le tette ti escano leggermente, non farle uscire tutte, insomma, i ragazzi della reception te le devono vedere.
Piegandoti in avanti verrà da sé che dietro la mini ti si alzi, sistemala ma non tutta giù, divarica leggermente le gambe, il risultato deve essere che io da qui, come tutti nella hall ti vedano parte del culo e la figa nuda.
Ce la fai?
- e se ci cacciano?
- Non lo faranno, se lo fanno andremo in un altro hotel, non ti preoccupare di quello. 
Pochi minuti dopo quando la reception fu libera si alzò, camminò al solito modo, appoggiò i gomiti, immaginavo e vedevo dalle facce dei ragazzi che stesse mostrando le tette come le avevo chiesto.
Dietro si vedevano le chiappe oltre la mini ma non apriva le gambe, così le mandai un altro messaggio:
- Divarica le gambe, voglio vedere e che tutti ti vedano la figa.
Senza ricevere risposta seguì la mia richiesta.Era spettacolare, si vedeva tutta la sua figa da dietro, perfettamente chiara senza ostacoli tutti guardavano, alcuni fotografavano e facevano video, adesso il brusio dei commenti era udibile, in diverse lingue, anche se non capivo, si intuiva che parlavano o sparlavano di lei.
Stavo vivendo un vortice di emozioni, una vocina dentro di me mi diceva, ma cosa le stai facendo fare? lei perdera' la stima che ha di te, poi ti lascera', un'altra vocina mi diceva che stavo realizzando un sogno, un'idea, che era solo un gioco, che esibire il corpo della propria ragazza era eccitante.
Ed ea veramente tanto eccitante
Resto' li' in quella situazione, in quella poso per oltre 5 minuti, il tempo necessario per il check in.
Come gia' sapevamo non ci diedero la camera subito, avremmo dovuto aspettare le 14. 
Ci avrebbero tenuto in deposito le valigie, potevamo aspettare 3 ore li nella hall, al bar o al ristorante dell'hotel, oppure uscire, la zona e' ricca di centri commerciali.
Nonostante la stanchezza abbiamo optato per uscire e magari fare acquisti.
Io nella mia testa avevo gia' in mente cosa volevo comprare:indumenti indecenti per lei.
- senti, mi disse,- ma io devo venire fuori sempre cosi' da puttana? senza mutande? senza reggiseno? non aveva un tono negativo, mi sembrava proprio solo una domanda, cosi' le risposi di si, che il gioco sarebbe durato per l'intero periodo della vacanza, adesso avevamo appena iniziato e sarebbe stato piu' intenso, in qualche situazione piu' difficile o strano, ma col passare dei giorni forse ogni tanto l'avrei fatta vestire normalmente e non farla giocare. 
Mi guardo' con un sorrisetto strano, che non riuscii a capire, ma tant'e' che accetto'.
Sfilo' letteralmente attraverso la hall con tutti gli occhi addosso, io al suo fianco, uscimmo dall'hotel e ci buttammo nel caos della zona. 
Non vedevo dietro, ma vedevo quelli che ci incontravano, sapevo che la mini ogni pochi passi saliva oltre il limite della figa, quindi sapevo che la vedevano, avevo la conferma da come la guardavano, era un mix di thailandesi, per lo piu' giovani, e di stranieri, di tutti i tipi, e tutti, ripeto tutti la guardavano.
Ero sempre troppo eccitato.Camminavamo come se niente fosse, parlammo di come gestire la giornata, di cosa fare e come, per la sera avevo gia' in mente il programma e bene o male lei lo conosceva avendo letto il racconto di Jenny che stiamo emulando, era da vedere fino a che punto saremmo riusciti a spingerci.
Eravamo d'accordo su questo, man mano avremmo valutato le situazioni, ma per il momento restammo che quando non camminavamo insieme, io l'avrei istruita come al solito tramite messaggi.
Ci trovammo di fronte alla prima scala, la zona era piena, scale ovunque, per attraversare la strada, per entrare nei centri commerciali, per prendere la metro, in quel momento era un parco giochi.
Le lasciai la mano e le dissi di salire.
Lasciai sfilare diverse persone, la zona era veramente affollata, con tutte queste persone tra me e lei non riuscivo a vedere bene, ma sapevo che quelli piu' vicino a lei avevano un'eccitante visuale.
Dopo altre 3 scalinate finalmente entrammo in uno dei centri commerciali piu' comuni tra i turisti, il MBK,  un paradiso per gli acquisti, sapevo che lei sarebbe andata giu' di testa e cosi' fu'.
Passammo 4 ore li dentro, la feci entrare in negozi e provare vestiti di ogni tipo, tutti estremamente porno e adatti al nostro gioco, compro' comprammo di tutto, la particolarita' dei negozi qui e' che quasi nessuno ha i camerini, quindi lei si doveva provare gli indumenti, li cercando di non farla troppo esplicita, m facendo in modo di mostrarsi nuda, completamente nuda in piu' occasioni.
Tengo a precisare e sottolineare la quantita' impressionante di persone che affolla questo centro commerciale, di conseguenza quante migliaia di persone l'hanno vista.
Io stesso non riuscivo a seguire tutti gli sguardi, tutti i commenti su di lei, quanti video e foto le avranno fatto, quanti di questi andranno o saranno gia' in rete, condivisi per .... quante centinaia di migliaia. Cosa stavo facendo? cosa le stavo facendo? 
Il suo corpo, il suo essere, sputtanato al mondo. Devo dire col senno di poi che mi sono imbattuto in solo 2 video su un sito e una serie di foto prese da quando eravamo in spiaggia (in seguito)
.Ma era troppo bello per fermarci, il suo bel culetto con la minigonna a meta' chiappe, la sua figa bella esposta sulle scale mobili, le tette che uscivano dalle aperture della canotta, le prove dei vestiti nuda o mezza nuda davanti ad occhi increduli, non vedevo l'ora di arrivare in camera per scoparmela, perche' avevo le palle gonfie e doloranti...
Rientrammo a passo veloce in hotel con non so quante sporte nelle mani, il che le precludeva di potersi aggiustare la minigonna, entrammo nella hall che era diventata la solita fascia al bacino, figa e culo nudi, la mandai all'ascensore mentre io prendevo la chiave, salimmo con altri 4 ospiti, 3 uomini ed una donna thailandese, non appoggio' le borse per sistemarsi, lascio' che la guardassero, come se niente fosse.
La scopai come mai avevo fatto, la sua soddisfazione fu tale da compensare ogni dubbio riguardo a quello che stavamo facendo.
- non vedo l'ora di uscire stasera.... mi scegli tu gli indumenti vero?
- certo tesoro, la serata sara' ancora piu' divertente
ero al settimo cielo
continua nella parte 3 con la descrizione della serata/nottata, che e' stata davvero la parte piu' eccitante dell'intera vacanza...

Come sempre sono ben accetti i commenti qui o via email tramite mirrijoe@gmail.com

scritto il
2025-05-07
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