L'emulazione di "Jenny in Thailandia" parte 1
di
joemirri
genere
esibizionismo
Ricevo e pubblico questo "racconto" che per motivi suoi l'autore ha chiesto a me di pubblicare. Se volete potete commentare qui o a me mirrijoe@gmail.com
L'emulazione di "Jenny in Thailandia" parte 1
Tempo fa avevo letto il racconto di Jenny in Thailandia e ne ero rimasto affascinato, a tal punto di andare in fissa e di volere ad ogni costo replicare, facendo fare più o meno le stesse cose alla mia ragazza.
Premetto che non so scrivere racconti, quindi, non aspettatevene uno, piuttosto sarà quasi una cronologia degli eventi, i dialoghi saranno all'incirca quelli avuti,Perché ebbene sì, tra titubanze e paure sono riuscito a realizzarlo.
Parto col dire che la mia ragazza è bella, davvero, 27 anni ma ne dimostra meno, capelli medio lunghi lisci, castano scuri. Alta quasi 1,70 ha una seconda soda di seno, quelle tettine che stanno nelle coppe da champagne. Culetto a mandolino bello sodo, gambe sottili, insomma, una bella figa.
Il primo passo doveva essere quello di convincerla, non sapendo da dove cominciare ad affrontare l'argomento, le ho comprato un libro dove si parlava in maggior parte di esibizionismo in pubblico, quando alla mia domanda su cosa ne pensasse e mi ha risposto interessante, a tratti eccitante, mi sono preso coraggio chiedendole se le sarebbe piaciuto o avrebbe voluto provare a mostrarsi in pubblico, niente sesso esplicito, solo esibire il suo corpo , la conversazione stava andando avanti tranquilla, lei non aveva avuto nessuna reazione istintiva negativa, mi ascoltava e valutava le mie parole.
La rassicurai che non si sarebbe trattato di niente di estremo, niente sesso esplicito in pubblico, solo mostrare il suo bel corpo ad estranei.
Mi chiese come mai questa mia "voglia", interessata, senza dire no a priori.A quel punto le ho fatto leggere il racconto che mi aveva fatto scattare.
Jenny in Thailandia (scritto in queste pagine da Jjoe)(Se volete sapere di cosa si tratta cercate Jjoe negli autori, il racconto va da Jjoe a Jjoe7 https://www.eroticiracconti.it/ricerca-autori/Jjoe/ )
Durante la lettura, mi guardava, a volte sorridendo, e alla fine mi ha chiesto se ero serio e se davvero volessi che lei facesse quelle cose.
Il nostro è un rapporto solido, 7 anni insieme, non siamo bigotti, ci piace divertirci e parliamo apertamente.Si, un sì netto le ho risposto.
Ma non qui nella nostra città, io voglio proprio farlo a Bangkok e in Thailandia.
Alla parola Thailandia le si sono illuminati gli occhi, è una meta alla quale ambiva da tanto.- Ok, allora le cose cambiano e potrei farci un pensierino.
Già questa sua risposta mi aveva rallegrato, non aveva detto di no, era già un buon inizio.Facemmo l'amore in maniera molto coinvolgente quel pomeriggio.
Per qualche giorno poi non tornammo sull'argomento finché fu lei, il venerdì sera, mentre aspettavamo amici a cena che mi chiese,
- Allora hai prenotato il volo per Bangkok?Con un sorrisetto malizioso sulle labbraUna vampata di calore mi pervase il corpo e il mio arrossamento del viso non le passò inosservato.
- Sei contento? Eccitato? Ma ne parliamo bene, voglio capire cosa ti aspetti davvero e ....non so se poi davvero ce la posso fare, o se posso solo in parte.
Beh, in quel momento quasi balbettando per l'emozione dissi solo si si, certo, ne parliamo.La serata non passava più la cena era lentissima, non vedevo l'ora che i nostri amici se ne andassero per poter parlare con lei, pensando bene a cosa dirle sulle mie aspettative.
Ma in me erano chiarissime, volevo esattamente vivere la stessa storia, a partire dall' abbigliamento in aereo a tutte le esibizioni che aveva fatto Jenny a Bangkok, mostrarsi al taxista, fare colazione in hotel in abiti non adatti, camminare in centri commerciali pieni di scale, andare in quella zona a luci rosse per comprare e provare i dildo e i plug, acquistare vestiti estremi in strada e provarli, andare nei locali dove le ragazze ballano mezze nude e farla partecipare.
L'unico dubbio che ancora avevo era se, nel caso capitasse, mi sarei spinto, e lei avesse accettato di farlo, ad avere rapporti con altri.
Il solo pensare a queste cose mi aveva fatto ipereccitare, e quando finalmente restammo soli, la presi in cucina sul tavolo ancora mezzo apparecchiato, fu sesso allo stato puro.
- Beh, se il solo pensiero di quello che vorresti ti fa diventare così focoso, non posso che accettare definitivamente, con queste parole mi rese l'uomo più felice del mondo.
Nei giorni successi leggemmo e rileggemmo più volte il racconto che mi aveva ispirato, lo leggevamo insieme, parlavamo, mi chiedeva se avesse dovuto davvero fare uguale, aveva dubbi, aveva comunque il timore che al momento non sarebbe riuscita.
E soprattutto si soffermava sulle parti dove Jenny aveva rapporti con personaggi sconosciuti, chiedendomi se avrebbe dovuto fare anche quello.
Le mie rispste erano sempre evasive, stando sul vago, anche lei evidentemente non sapeva come prendere quella parte o non sapeva se io avessi voluto. Insomma, lasciammo in sospeso.Una settimana prima della partenza le feci trovare sul letto quello che avrebbe dovuto indossare per il viaggio, questo era un momento cruciale.
La minigonna in cotone colore crema che non indossava da anni l'avevo fatta accorciare di 4 dita, ad occhio, e da quanto ricordavo, di questa lunghezza, tenendola a vita bassa sarebbe stata molto corta, il quanto, lo avremmo visto solo al momento di provarla.
Il perizoma rosso in pizzo trasparenteUna delle sue canottierine con le quali dorme d'estate con le bretelle sottili, un'ampia scollatura che lascia scoperta buona parte del seno coprendo in modo trasparente giusto i capezzoli, ampie aperture ascellari che se non tiene le braccia lungo il corpo, il seno risulta visibile.
L'avevo poi fatta accorciare, sempre ad occhio in modo che lasciasse scoperto l'ombelico.
- OHl'esclamazione di lei, seguita da una risatina. Questo è quello che devo mettere per il viaggio?
- Si! Risposi fermo e deciso, non volevo sembrare titubante, anche se lo ero, più si avvicinava il momento, più paure e timori avevo anche io.
Un conto è leggerlo, un conto è farlo.
-Indossali, le chiesi, e vediamo com'è.
- Senza reggiseno, immagino?- Immagini bene le risposi ridendo.sorrise maliziosa.
Il perizoma le entrava totalmente tra le natiche, e in parte entrando tra le labbra vaginali gliele separava, la trasparenza lasciava vedere il corto e curato pelo pubico a triangolino, ma questo lo sapevo già, ne ha diversi uguali e li usa spesso.
Infilo' la minigonna guardandosi allo specchio, poi si girava torcendo la testa per vedersi dietro.
- Senti, mi disse, lasciando un momento di sospensione, che mi fece subito pensare che avesse già cambiato idea,
- fammi una foto da dietro perché così dallo specchio non riesco a capire bene.
- No, devi fidarti di meMi guardò un po' sorpresa,
- Cioè devo indossare senza sapere come mi sta? Cosa si vede? Cosa mostro?
dovevo farmi vedere fermo, deciso e ben consapevole di quello che facevo e decidevo, le avrebbe dato sicurezza, oppure avrebbe lasciato l'idea.Mi guardò e
- Ok, mi fido di te, ma mi sento un bel po' a disagio, sento che non mi copre le chiappe.
Mentre davanti il tessuto copriva di un paio di dita oltre il livello del perizoma, dietro effettivamente la parte bassa delle natiche restava esposta.era davvero eccitante.Indossò poi la canottierina, non disse e chiese niente, se non, come stesse.
- Bene, ti sta più che bene.
- Si, certo, sta bene per lo scopo di fare veder le tette a tutti ! con tono leggermente stizzito,
- se sto ferma immobile si vedono solo i capezzoli in trasparenza, se faccio solo di muovermi, tutti mi vedranno le tette.
A te sta bene davvero questa cosa?
Aspettai un attimo a risponderle, dovevo ponderare la risposta, il suo tono era di quelli da domanda trabocchetto.
Prima che rispondessi, aggiunse,
- Se sta bene a te?!, ci provo!Sorrisi.Tenne l'outfit per una mezz'ora in casa, camminando, facendo prove, di movimenti, di sedersi, piegarsi era esattamente come volevo.Qualunque cosa facesse, in qualunque posizione restasse, qualche parte del suo corpo veniva esposto.
Ero eccitatissimo, scopammo più volte in sequenza.
L'unica cosa che mi chiese fu quella di indossarli solo prima di salire in aereo, dopo averne parlato alcuni minuti, ci accordammo che li avrebbe indossati appena entrati in aeroporto, prima del check in.
Il viaggio iniziava da lì Avrebbe fatto la fila al check in, la fila e i controlli di sicurezza e passaporto, camminato tra i duty free, seduta al gate fino all'imbarco, vestitta già così.Sapevo sarebbe stata la parte, il momento più difficile, se ce l'avesse fatta, ce l'avrebbe fatta anche dopo.
Scendendo dal taxi mi prese per mano, era particolarmente sudata, sentivo la sua agitazione spruzzare da tutti i pori, nel tragitto non aveva parlato, entrammo nell'aeroporto mano nella mano, senza parlare, la diressi verso i primi bagni e ci fermammo davanti.Mi guardò negli occhi,
- Sei sicuro? Davvero vuoi che faccio, che facciamo questa cosa? Sono agitatissima, terrorizzata.
Le strinsi di più la mano, baciandola sulle labbra senza rossetto, le allungai la borsina coi vestiti dentro,
- Vai e cambiati.
Dopo 10 minuti, forse più mi arriva un suo messaggio,
Copio pari la chat del momento
Lei - Cazzo, mi si vedono le natiche! La mini è troppo corta! Mi avevi detto di fidarmi di te! Già qui dentro mi guardano male, ho il cuore a mille e mi tremano le gambe.
Io - si, certo tesoro, devi fidarti di me, che ti si veda il culo fa parte del gioco. Prendi coraggio ed esci. Il gioco sta anche nello sfidare le bigotte.
Lei - la fai facile tu!!! Tu guardi come gli altri, sono io che devo uscire con mezze chiappe fuori e le tette che mi escono da ogni foro di sta cazzo di canotta!
Lascio un paio di minuti e poi le rispondoIo
- immagino sia difficile, ma è un gioco, un gioco erotico tra noi due, gli altri, tutti quelli che ti vedranno saranno invidiosi di me, le donne saranno invidiose del tuo bel corpo e del coraggio che hai.
E poi la mini copre quasi tutte le natiche.
Lei- col cazzo! Appena cammino sale e le chiappe si scoprono, anche davanti si vede il perizoma appena cammino.
Io - abbiamo ancora 20 minuti, scegli te, ma sai quanto ci tengo.
I 20 minuti se li prese tutti, e quando uscì fu un momento che non so spiegare, sentii il fuoco prendere il mio corpo, una scarica di adrenalina mai provata, mi giro' la testa.
Era lì e mi veniva incontro con quello che avevamo deciso.
Una visione, ma, reale, il mio sogno si stava avverando.La mia intenzione era quella di farla camminare da sola davanti a me di una ventina di metri in modo che io potessi guardare, guardare cosa mostrava, guardare la gente che la guardava e sentirne i commenti, ma appena mi arrivo' vicino, mi disse,
- stammi attaccato e tienimi la mano, ho le gambe che tremano e la testa mi gira, non so come faro'
la presi per mano e cominciai a camminare, una mano nella sua e un trolley per uno.
Ogni tanto le guardavo il viso, paonazzo, chiaramente a disagio, ogni due passi mi tirava la mano per tirarsi giu' la parte posteriore della minigonna, al suo fianco vedevo le tettine attraverso le aperture ascellari, come le vedevo io le vedevano sicuramente quelli che la affiancavano, camminavamo lentamente verso la fila check in, dove restammo circa 20 minuti prima di ottenere le carte d'imbarco e dove lei cerco' di stare immobile il piu' possibile.
- senti, non credo di farcela, mi sento il viso in fiamme, mi guardano tutti.
Sapevo che sarebbe potuto succedere e la tranquillizzai parlandole di come ci saremmo divertiti e rilassati una volta arrivati, camminammo fino al primo bar dove brindammo con due calici di prosecco, in modo anche da farla sciogliere un po'.
Ed in effetti il vino ebbe il suo effetto.
- va meglio?- si, mi sto abituando all'idea, anzi ti diro' quasi comincio a divertirmi.
Ma eravamo fermi in piedi al bancone, e in quella posizione era solo una bella ragazza in abiti succinti molto sexy.
Al controllo sicurezza le fecero togliere le scarpe, io stavo dietro, piegandosi mostro' totalmente il culo col perizoma che le entrava nelle chiappe, pochi istanti, ma veramente hot.
Immagino che davanti le tette si mostrarono dalla scollatura.
Una volta dentro all'area dei gate si volle sedere,
- cazzo e' veramente ... oh... non so che dire, non ti so dire cosa sto provando, tu ti stai divertendo? eccitando?
- sono felice che tu stia riuscendo a farlo, sono fiero di te, ma ancora non mi sono ne divertito ne eccitato, standoti accanto tenerti la mano mi preclude di vedere cosa metti in mostra, di guardare la gente che ti guarda e sentire cosa dicono.
Te la senti di fare uno step in piu' e camminare per un po' da sola? Io ti seguo dietro di qualche metro.
- cosa dovrei fare?- niente di particolare per adesso, abbiamo un ora e mezza prima dell'imbarco, passeggia tra i negozi, comportati come fosse tutto nomale, poi piu' avanti ti dico com'e' andata.
- come fosse tutto normale....disse facendo una risatina e guardandosi la parte davanti del perizoma rosso che non era coperto dalla mini.
Ok, facciamolo!si alzo' in piedi, dandosi una inutile sistemata alla minigonna, e si avvio'.
Per i primi metri la mini resto' al suo posto lasciando scoperto solo la parte bassa delle natiche, poi piano piano comincio' a salire, dopo un paio di minuti, quando era a meta' chiappe lei se la abbassava.
Cammino' in questo modo mostrando buona parte del culetto per una decina di minuti, io la seguivo, vedevo lo spettacolo, la gente che incrociava si voltava a guardarla, alcuni sorridevano, altri bisbigliavano qualcosa ai compagni di viaggio, i commenti che sentivo andavano dal, che figa, al, che puttana, ma come si fa ad andare in giro cosi?!
Era eccitante!
Ci sedemmo in disparte, lei era visibilmente agitata, il cuore le batteva a mille.- hai visto? ce l'hai fatta! - oh, credevo di svenire, mi sentivo tutti gli occhi addosso, ho visto gente che mi guardava con aria schifata, lo avevano scritto in faccia che mi davano della puttana, poi la minigonna mi sale troppo e troppo in fretta, dovrei tenerla con la mano, ma poi sarei ridicola, me ne rendo conto.Si stava sfogando, lasciava uscire l'adrenalina parlando a raffica e raccontandomi le sue sensazioni, poi le chiesi,
- ma ti sei divertita?- no, almeno per adesso ancora non mi sto divertendo, forse mi ci vuole piu' tempo, o forse non fa per me.
Sentirmi dare della puttana non e' che mi faccia piacere, ma capisco che vestita cosi'..., anche io darei della puttana.La lasciai calmare, poi le chiesi di tornare indietro da sola, rifacendo la stessa passeggiata, facendo le stesse cose, ma senza di me dietro, io volevo vederla di fronte, incrociarla, per vedere cosa esibiva dal davanti.
- mandami un messaggio quando parti dall'altra parte che io parto da questa, quando mi vedi non mi guardare, rallenta senza fermarti e una volta che sono passato fermati a guardare il negozio che si trova in quel punto e aspetta un altro mio messaggio.
Senza rispondermi si alzo' e comincio' a caminare, la seguii con lo sguardo fino a dove potevo, le reazioni della gente erano sempre quelle, si voltavano, un paio di ragazzi apparentemente la seguirono.
Poco dopo ricevetti il messaggio,
- sto partendomi
mi alzai e mi avviai verso di lei, la vidi gia' da lontano, il perizoma rosso spuntava di un dito dal bordo della mini, man mano che si avvicinava e la mini saliva anche il perizoma diventava piu' visibile, un paio di dita, prima che lei si sistemasse la mini tirandola in basso.
Ad una ventina di metri, rallento' il passo, cosi' come le avevo chiesto, potevo vedere i capezzoli in trasparenza, e parte dell'areola dello stesso era sul bordo della canottierina, mi passo a fianco, incrociandola la guardai sul fianco, l'apertura dell'ascella non lasciava niente all'immaginazione, la tettina si vedeva tutta.
Mi girai, come tutti, per guardarla da dietro, in quel momento aveva la minigonna a meta' culo, ha un culetto stupendo! e lo stavamo condividendo, mi stavo eccitando.
Si fermò a guardare il negozio, come le avevo chiesto e la sistemo' per coprirsi al meglio.
Io andai avanti di qualche metro e mi fermai a mia volta e cominciai a scrivere il messaggio,riporto esattamente come copia e incolla il messaggio:
- torna indietro, sulla sinistra c'e' un negozio di vestiti, entra, scegline uno cortissimo, di una taglia inferiore alla tua ed entra nel camerino, lascia la tendina schiusa dalla parte della vetrina in modo che da fuori ti si possa vedere, spogliati completamente, togli anche anche il perizoma e indossa il vestito con molta calma, poi esci e cammina un po' dentro al negozio, piegati in avanti facendo finta di sistemare le scarpe, tieni le gambe leggermente divaricate, dai le spalle all'entrata, voglio vedere, voglio che mostri la figa a me e a chi si trovera' li in quel momento.
- sei completamente fuori!!!
- no, sono eccitatissimo, dai fallo per favore.
non mi rispose, non sapevo se lo avrebbe fatto o che, poi la vidi entrare, mi portai alla vetrina, in modo da poter vedere il camerino, l'entrata e anche da lasciare spazio ad altre persone, stavo col telefono in mano.
La guardavo, dopo aver preso un vestito e parlato con la commessa entro' nel camerino, tiro' la tenda e poi la ritiro' indietro in parte per lasciare una buona visuale, proprio come le avevo chiesto.
Da dove ero io la vidi togliersi tutto e rimanere completamente nuda, una coppia che si era fermata vide la stessa cosa, poi la lei tiro' via il lui per un braccio.
Fece tutto lentamente, credo si stesse adattando al gioco, diverse persone si fermarono poi quando si accorgevano di lei, alcuni restarono e facendo finta di guardare la vetrina guardavano lei, i commenti erano quasi tutti simpatici e di apprezzamento, qualcuno disse anche di andare a dirle che la tendina non era chiusa bene e che lasciava vedere tutto, ma non lo fece nessuno.
Usci' dal camerino con un vestitino estivo corto, non quanto la sua mini, ma molto, fece qualche passo dentro al negozio, parlo' con la commessa che aveva cominciato a guardarla male, arrivo' davanti all'entrata e come le avevo chiesto si piego' in avanti.
Potevo io, e tre ragazzi che erano rimasti li, vedere la sua figa completamente nuda, le grandi labbra che avvolgevano il taglio della vagina, le gambe leggermente divaricate facevano si che si vedesse veramente bene.due dei ragazzi stavano filmando e facendo foto, io stavo per venire nei pantaloni.
Resto' gli istanti giusti in quella posizione, poi torno' nel camerino e sempre atendine schiuse si rimise il suo outfit porno esibizionista.
Io dovevo assolutamente scaricare le palle, avevo il cazzo duro che quasi mi faceva male.
Le mandai un messaggio dicendole di tornare a sedere dove eravamo prima e di aspettarmi.
- sono dovuto andare in bagno.... mi hai fatto eccitare in modo esageratola baciai in bocca e si lascio' coinvolgere in un bacio appasionato.
- E' stato...wow! non so come descriverti, sei stata bravissima, sembrava facessi tutto naturalmente, come se fosse davvero la normalita'.
- Beh, non e' stato proprio facile, ma l'ho fatto!era felice, sorrideva, non si curava neanche del fatto che era seduta con la minigonna completamente su, ormai come fosse una fascia sul bacino, il triangolino del perizoma tutto fuori e le gambe anche leggermente aperte per la gioia di quei due uomini di mezza eta' seduti di fronte.
Restammo li a parlare di questo fino al momento dell'imbarco, le raccontai che alcuni l'avevano filmata e fotografata mentre mostrava la figa e mentre era nuda nel camerino, le riportai i commenti che avevo sentito durante le passeggiate e mentre era nel negozio. In questo momento era rilassata, si stava divertendo.
Bene.
Io avevo il posto finestrino, lei in mezzo alla fila di 3, posti scelti appositamente, avrebbe dovuto scavalcare, con annessi e connessi, chiunque fosse stato seduto al suo fianco, ogni qualvolta avesse voluto o "dovuto" andare in bagno o raggiungere le assistenti di volo.
Speravo in un maschio ovviamente.
Salimmo appositamente quasi per ultimi in modo da dare la possibilita' a tutti di vederla sfilare per lo stretto corridoio dell'aereo, portandosi dietro il trolley e senza la possibilita' di sistemarsi la mini che piano piano saliva sempre piu.
Nella nostra fila c'era gia' seduto un uomo (bene) di mezza eta', arrivati in corrispondenza feci mettere da lei i trolly sopra nei ripiani, alzandosi, completamente la mini, appoggiandole quasi il perizoma sulla faccia, la canottiera che con le braccia alzate si e' alzata lasciando scoperte le tette.
Il signore si gira lateralmente per farmi passare, entro io e mi siedo, poi guardo lei che deve fare la stessa cosa, lui la guarda con gli occhi fuori dalle orbite, poi guarda me, gli sorrido, lei scavalca le sue gambe con un'ampia falcata aprendo le sue gambe e facendo vedere completamente il perizoma che entra dentro le labbra vaginali.
Sono nuovamente in erezione ed ho una voglia esagerata di scoparla.
Lei si siede, si da una sistemata per quello che puo', ma tanto in qualunque modo quel signore al suo fianco potra' guardarla per almeno 11 ore.
Dopo qualche ora di viaggio e dopo che le ho fatto fare diverse passeggiate per mostrarsi anche agli altri viaggiatori, le bisbiglio all'orecchio,-la prossima volta che ti alzi, te la senti di strusciare il culo su di lui? dove puoi, sulle mani, o sulle gambe, vedi te. poi quando torni struscia la figa e le tette. Se te la senti e se riesci.mi guarda sorridendo, poi si alza, che se fosse stato un altro passeggero, a quell'uomo gli avrebbe dato veramente fastidio, ma trattandosi di una bella figa mezza nuda...guardo con la coda dell'occhio se riesce o se lo fa, si piega in avanti verso il sedile davanti portando il culetto verso di lui, girato verso il corridoio, scavalcandolo, le appoggia le chiappe alla spalla e struscia, lo guarda e chiede scusa.
Il rientro, gli struscia le tette sul lato del viso, lo guarda e sorridendo chiede scusa.Lui, simpaticamente e molto probabilmente molto eccitato, gli dice, nessun problema, quando vuoi. e ride.Riusciamo a dormire entrambi per diverse ore, lei scoperta, con la minigonna arrotolata al bacino, in pratica seduta come se fosse col solo perizoma, piegata verso di me con la tettina fuori dalla canotta.E finalmente arriviamo a Bangkok,.....
nel seguito, parte 2, descrivero' piu' o meno con lo stesso stile (non fare di meglio) la nostra esperienza a bangkok
L'emulazione di "Jenny in Thailandia" parte 1
Tempo fa avevo letto il racconto di Jenny in Thailandia e ne ero rimasto affascinato, a tal punto di andare in fissa e di volere ad ogni costo replicare, facendo fare più o meno le stesse cose alla mia ragazza.
Premetto che non so scrivere racconti, quindi, non aspettatevene uno, piuttosto sarà quasi una cronologia degli eventi, i dialoghi saranno all'incirca quelli avuti,Perché ebbene sì, tra titubanze e paure sono riuscito a realizzarlo.
Parto col dire che la mia ragazza è bella, davvero, 27 anni ma ne dimostra meno, capelli medio lunghi lisci, castano scuri. Alta quasi 1,70 ha una seconda soda di seno, quelle tettine che stanno nelle coppe da champagne. Culetto a mandolino bello sodo, gambe sottili, insomma, una bella figa.
Il primo passo doveva essere quello di convincerla, non sapendo da dove cominciare ad affrontare l'argomento, le ho comprato un libro dove si parlava in maggior parte di esibizionismo in pubblico, quando alla mia domanda su cosa ne pensasse e mi ha risposto interessante, a tratti eccitante, mi sono preso coraggio chiedendole se le sarebbe piaciuto o avrebbe voluto provare a mostrarsi in pubblico, niente sesso esplicito, solo esibire il suo corpo , la conversazione stava andando avanti tranquilla, lei non aveva avuto nessuna reazione istintiva negativa, mi ascoltava e valutava le mie parole.
La rassicurai che non si sarebbe trattato di niente di estremo, niente sesso esplicito in pubblico, solo mostrare il suo bel corpo ad estranei.
Mi chiese come mai questa mia "voglia", interessata, senza dire no a priori.A quel punto le ho fatto leggere il racconto che mi aveva fatto scattare.
Jenny in Thailandia (scritto in queste pagine da Jjoe)(Se volete sapere di cosa si tratta cercate Jjoe negli autori, il racconto va da Jjoe a Jjoe7 https://www.eroticiracconti.it/ricerca-autori/Jjoe/ )
Durante la lettura, mi guardava, a volte sorridendo, e alla fine mi ha chiesto se ero serio e se davvero volessi che lei facesse quelle cose.
Il nostro è un rapporto solido, 7 anni insieme, non siamo bigotti, ci piace divertirci e parliamo apertamente.Si, un sì netto le ho risposto.
Ma non qui nella nostra città, io voglio proprio farlo a Bangkok e in Thailandia.
Alla parola Thailandia le si sono illuminati gli occhi, è una meta alla quale ambiva da tanto.- Ok, allora le cose cambiano e potrei farci un pensierino.
Già questa sua risposta mi aveva rallegrato, non aveva detto di no, era già un buon inizio.Facemmo l'amore in maniera molto coinvolgente quel pomeriggio.
Per qualche giorno poi non tornammo sull'argomento finché fu lei, il venerdì sera, mentre aspettavamo amici a cena che mi chiese,
- Allora hai prenotato il volo per Bangkok?Con un sorrisetto malizioso sulle labbraUna vampata di calore mi pervase il corpo e il mio arrossamento del viso non le passò inosservato.
- Sei contento? Eccitato? Ma ne parliamo bene, voglio capire cosa ti aspetti davvero e ....non so se poi davvero ce la posso fare, o se posso solo in parte.
Beh, in quel momento quasi balbettando per l'emozione dissi solo si si, certo, ne parliamo.La serata non passava più la cena era lentissima, non vedevo l'ora che i nostri amici se ne andassero per poter parlare con lei, pensando bene a cosa dirle sulle mie aspettative.
Ma in me erano chiarissime, volevo esattamente vivere la stessa storia, a partire dall' abbigliamento in aereo a tutte le esibizioni che aveva fatto Jenny a Bangkok, mostrarsi al taxista, fare colazione in hotel in abiti non adatti, camminare in centri commerciali pieni di scale, andare in quella zona a luci rosse per comprare e provare i dildo e i plug, acquistare vestiti estremi in strada e provarli, andare nei locali dove le ragazze ballano mezze nude e farla partecipare.
L'unico dubbio che ancora avevo era se, nel caso capitasse, mi sarei spinto, e lei avesse accettato di farlo, ad avere rapporti con altri.
Il solo pensare a queste cose mi aveva fatto ipereccitare, e quando finalmente restammo soli, la presi in cucina sul tavolo ancora mezzo apparecchiato, fu sesso allo stato puro.
- Beh, se il solo pensiero di quello che vorresti ti fa diventare così focoso, non posso che accettare definitivamente, con queste parole mi rese l'uomo più felice del mondo.
Nei giorni successi leggemmo e rileggemmo più volte il racconto che mi aveva ispirato, lo leggevamo insieme, parlavamo, mi chiedeva se avesse dovuto davvero fare uguale, aveva dubbi, aveva comunque il timore che al momento non sarebbe riuscita.
E soprattutto si soffermava sulle parti dove Jenny aveva rapporti con personaggi sconosciuti, chiedendomi se avrebbe dovuto fare anche quello.
Le mie rispste erano sempre evasive, stando sul vago, anche lei evidentemente non sapeva come prendere quella parte o non sapeva se io avessi voluto. Insomma, lasciammo in sospeso.Una settimana prima della partenza le feci trovare sul letto quello che avrebbe dovuto indossare per il viaggio, questo era un momento cruciale.
La minigonna in cotone colore crema che non indossava da anni l'avevo fatta accorciare di 4 dita, ad occhio, e da quanto ricordavo, di questa lunghezza, tenendola a vita bassa sarebbe stata molto corta, il quanto, lo avremmo visto solo al momento di provarla.
Il perizoma rosso in pizzo trasparenteUna delle sue canottierine con le quali dorme d'estate con le bretelle sottili, un'ampia scollatura che lascia scoperta buona parte del seno coprendo in modo trasparente giusto i capezzoli, ampie aperture ascellari che se non tiene le braccia lungo il corpo, il seno risulta visibile.
L'avevo poi fatta accorciare, sempre ad occhio in modo che lasciasse scoperto l'ombelico.
- OHl'esclamazione di lei, seguita da una risatina. Questo è quello che devo mettere per il viaggio?
- Si! Risposi fermo e deciso, non volevo sembrare titubante, anche se lo ero, più si avvicinava il momento, più paure e timori avevo anche io.
Un conto è leggerlo, un conto è farlo.
-Indossali, le chiesi, e vediamo com'è.
- Senza reggiseno, immagino?- Immagini bene le risposi ridendo.sorrise maliziosa.
Il perizoma le entrava totalmente tra le natiche, e in parte entrando tra le labbra vaginali gliele separava, la trasparenza lasciava vedere il corto e curato pelo pubico a triangolino, ma questo lo sapevo già, ne ha diversi uguali e li usa spesso.
Infilo' la minigonna guardandosi allo specchio, poi si girava torcendo la testa per vedersi dietro.
- Senti, mi disse, lasciando un momento di sospensione, che mi fece subito pensare che avesse già cambiato idea,
- fammi una foto da dietro perché così dallo specchio non riesco a capire bene.
- No, devi fidarti di meMi guardò un po' sorpresa,
- Cioè devo indossare senza sapere come mi sta? Cosa si vede? Cosa mostro?
dovevo farmi vedere fermo, deciso e ben consapevole di quello che facevo e decidevo, le avrebbe dato sicurezza, oppure avrebbe lasciato l'idea.Mi guardò e
- Ok, mi fido di te, ma mi sento un bel po' a disagio, sento che non mi copre le chiappe.
Mentre davanti il tessuto copriva di un paio di dita oltre il livello del perizoma, dietro effettivamente la parte bassa delle natiche restava esposta.era davvero eccitante.Indossò poi la canottierina, non disse e chiese niente, se non, come stesse.
- Bene, ti sta più che bene.
- Si, certo, sta bene per lo scopo di fare veder le tette a tutti ! con tono leggermente stizzito,
- se sto ferma immobile si vedono solo i capezzoli in trasparenza, se faccio solo di muovermi, tutti mi vedranno le tette.
A te sta bene davvero questa cosa?
Aspettai un attimo a risponderle, dovevo ponderare la risposta, il suo tono era di quelli da domanda trabocchetto.
Prima che rispondessi, aggiunse,
- Se sta bene a te?!, ci provo!Sorrisi.Tenne l'outfit per una mezz'ora in casa, camminando, facendo prove, di movimenti, di sedersi, piegarsi era esattamente come volevo.Qualunque cosa facesse, in qualunque posizione restasse, qualche parte del suo corpo veniva esposto.
Ero eccitatissimo, scopammo più volte in sequenza.
L'unica cosa che mi chiese fu quella di indossarli solo prima di salire in aereo, dopo averne parlato alcuni minuti, ci accordammo che li avrebbe indossati appena entrati in aeroporto, prima del check in.
Il viaggio iniziava da lì Avrebbe fatto la fila al check in, la fila e i controlli di sicurezza e passaporto, camminato tra i duty free, seduta al gate fino all'imbarco, vestitta già così.Sapevo sarebbe stata la parte, il momento più difficile, se ce l'avesse fatta, ce l'avrebbe fatta anche dopo.
Scendendo dal taxi mi prese per mano, era particolarmente sudata, sentivo la sua agitazione spruzzare da tutti i pori, nel tragitto non aveva parlato, entrammo nell'aeroporto mano nella mano, senza parlare, la diressi verso i primi bagni e ci fermammo davanti.Mi guardò negli occhi,
- Sei sicuro? Davvero vuoi che faccio, che facciamo questa cosa? Sono agitatissima, terrorizzata.
Le strinsi di più la mano, baciandola sulle labbra senza rossetto, le allungai la borsina coi vestiti dentro,
- Vai e cambiati.
Dopo 10 minuti, forse più mi arriva un suo messaggio,
Copio pari la chat del momento
Lei - Cazzo, mi si vedono le natiche! La mini è troppo corta! Mi avevi detto di fidarmi di te! Già qui dentro mi guardano male, ho il cuore a mille e mi tremano le gambe.
Io - si, certo tesoro, devi fidarti di me, che ti si veda il culo fa parte del gioco. Prendi coraggio ed esci. Il gioco sta anche nello sfidare le bigotte.
Lei - la fai facile tu!!! Tu guardi come gli altri, sono io che devo uscire con mezze chiappe fuori e le tette che mi escono da ogni foro di sta cazzo di canotta!
Lascio un paio di minuti e poi le rispondoIo
- immagino sia difficile, ma è un gioco, un gioco erotico tra noi due, gli altri, tutti quelli che ti vedranno saranno invidiosi di me, le donne saranno invidiose del tuo bel corpo e del coraggio che hai.
E poi la mini copre quasi tutte le natiche.
Lei- col cazzo! Appena cammino sale e le chiappe si scoprono, anche davanti si vede il perizoma appena cammino.
Io - abbiamo ancora 20 minuti, scegli te, ma sai quanto ci tengo.
I 20 minuti se li prese tutti, e quando uscì fu un momento che non so spiegare, sentii il fuoco prendere il mio corpo, una scarica di adrenalina mai provata, mi giro' la testa.
Era lì e mi veniva incontro con quello che avevamo deciso.
Una visione, ma, reale, il mio sogno si stava avverando.La mia intenzione era quella di farla camminare da sola davanti a me di una ventina di metri in modo che io potessi guardare, guardare cosa mostrava, guardare la gente che la guardava e sentirne i commenti, ma appena mi arrivo' vicino, mi disse,
- stammi attaccato e tienimi la mano, ho le gambe che tremano e la testa mi gira, non so come faro'
la presi per mano e cominciai a camminare, una mano nella sua e un trolley per uno.
Ogni tanto le guardavo il viso, paonazzo, chiaramente a disagio, ogni due passi mi tirava la mano per tirarsi giu' la parte posteriore della minigonna, al suo fianco vedevo le tettine attraverso le aperture ascellari, come le vedevo io le vedevano sicuramente quelli che la affiancavano, camminavamo lentamente verso la fila check in, dove restammo circa 20 minuti prima di ottenere le carte d'imbarco e dove lei cerco' di stare immobile il piu' possibile.
- senti, non credo di farcela, mi sento il viso in fiamme, mi guardano tutti.
Sapevo che sarebbe potuto succedere e la tranquillizzai parlandole di come ci saremmo divertiti e rilassati una volta arrivati, camminammo fino al primo bar dove brindammo con due calici di prosecco, in modo anche da farla sciogliere un po'.
Ed in effetti il vino ebbe il suo effetto.
- va meglio?- si, mi sto abituando all'idea, anzi ti diro' quasi comincio a divertirmi.
Ma eravamo fermi in piedi al bancone, e in quella posizione era solo una bella ragazza in abiti succinti molto sexy.
Al controllo sicurezza le fecero togliere le scarpe, io stavo dietro, piegandosi mostro' totalmente il culo col perizoma che le entrava nelle chiappe, pochi istanti, ma veramente hot.
Immagino che davanti le tette si mostrarono dalla scollatura.
Una volta dentro all'area dei gate si volle sedere,
- cazzo e' veramente ... oh... non so che dire, non ti so dire cosa sto provando, tu ti stai divertendo? eccitando?
- sono felice che tu stia riuscendo a farlo, sono fiero di te, ma ancora non mi sono ne divertito ne eccitato, standoti accanto tenerti la mano mi preclude di vedere cosa metti in mostra, di guardare la gente che ti guarda e sentire cosa dicono.
Te la senti di fare uno step in piu' e camminare per un po' da sola? Io ti seguo dietro di qualche metro.
- cosa dovrei fare?- niente di particolare per adesso, abbiamo un ora e mezza prima dell'imbarco, passeggia tra i negozi, comportati come fosse tutto nomale, poi piu' avanti ti dico com'e' andata.
- come fosse tutto normale....disse facendo una risatina e guardandosi la parte davanti del perizoma rosso che non era coperto dalla mini.
Ok, facciamolo!si alzo' in piedi, dandosi una inutile sistemata alla minigonna, e si avvio'.
Per i primi metri la mini resto' al suo posto lasciando scoperto solo la parte bassa delle natiche, poi piano piano comincio' a salire, dopo un paio di minuti, quando era a meta' chiappe lei se la abbassava.
Cammino' in questo modo mostrando buona parte del culetto per una decina di minuti, io la seguivo, vedevo lo spettacolo, la gente che incrociava si voltava a guardarla, alcuni sorridevano, altri bisbigliavano qualcosa ai compagni di viaggio, i commenti che sentivo andavano dal, che figa, al, che puttana, ma come si fa ad andare in giro cosi?!
Era eccitante!
Ci sedemmo in disparte, lei era visibilmente agitata, il cuore le batteva a mille.- hai visto? ce l'hai fatta! - oh, credevo di svenire, mi sentivo tutti gli occhi addosso, ho visto gente che mi guardava con aria schifata, lo avevano scritto in faccia che mi davano della puttana, poi la minigonna mi sale troppo e troppo in fretta, dovrei tenerla con la mano, ma poi sarei ridicola, me ne rendo conto.Si stava sfogando, lasciava uscire l'adrenalina parlando a raffica e raccontandomi le sue sensazioni, poi le chiesi,
- ma ti sei divertita?- no, almeno per adesso ancora non mi sto divertendo, forse mi ci vuole piu' tempo, o forse non fa per me.
Sentirmi dare della puttana non e' che mi faccia piacere, ma capisco che vestita cosi'..., anche io darei della puttana.La lasciai calmare, poi le chiesi di tornare indietro da sola, rifacendo la stessa passeggiata, facendo le stesse cose, ma senza di me dietro, io volevo vederla di fronte, incrociarla, per vedere cosa esibiva dal davanti.
- mandami un messaggio quando parti dall'altra parte che io parto da questa, quando mi vedi non mi guardare, rallenta senza fermarti e una volta che sono passato fermati a guardare il negozio che si trova in quel punto e aspetta un altro mio messaggio.
Senza rispondermi si alzo' e comincio' a caminare, la seguii con lo sguardo fino a dove potevo, le reazioni della gente erano sempre quelle, si voltavano, un paio di ragazzi apparentemente la seguirono.
Poco dopo ricevetti il messaggio,
- sto partendomi
mi alzai e mi avviai verso di lei, la vidi gia' da lontano, il perizoma rosso spuntava di un dito dal bordo della mini, man mano che si avvicinava e la mini saliva anche il perizoma diventava piu' visibile, un paio di dita, prima che lei si sistemasse la mini tirandola in basso.
Ad una ventina di metri, rallento' il passo, cosi' come le avevo chiesto, potevo vedere i capezzoli in trasparenza, e parte dell'areola dello stesso era sul bordo della canottierina, mi passo a fianco, incrociandola la guardai sul fianco, l'apertura dell'ascella non lasciava niente all'immaginazione, la tettina si vedeva tutta.
Mi girai, come tutti, per guardarla da dietro, in quel momento aveva la minigonna a meta' culo, ha un culetto stupendo! e lo stavamo condividendo, mi stavo eccitando.
Si fermò a guardare il negozio, come le avevo chiesto e la sistemo' per coprirsi al meglio.
Io andai avanti di qualche metro e mi fermai a mia volta e cominciai a scrivere il messaggio,riporto esattamente come copia e incolla il messaggio:
- torna indietro, sulla sinistra c'e' un negozio di vestiti, entra, scegline uno cortissimo, di una taglia inferiore alla tua ed entra nel camerino, lascia la tendina schiusa dalla parte della vetrina in modo che da fuori ti si possa vedere, spogliati completamente, togli anche anche il perizoma e indossa il vestito con molta calma, poi esci e cammina un po' dentro al negozio, piegati in avanti facendo finta di sistemare le scarpe, tieni le gambe leggermente divaricate, dai le spalle all'entrata, voglio vedere, voglio che mostri la figa a me e a chi si trovera' li in quel momento.
- sei completamente fuori!!!
- no, sono eccitatissimo, dai fallo per favore.
non mi rispose, non sapevo se lo avrebbe fatto o che, poi la vidi entrare, mi portai alla vetrina, in modo da poter vedere il camerino, l'entrata e anche da lasciare spazio ad altre persone, stavo col telefono in mano.
La guardavo, dopo aver preso un vestito e parlato con la commessa entro' nel camerino, tiro' la tenda e poi la ritiro' indietro in parte per lasciare una buona visuale, proprio come le avevo chiesto.
Da dove ero io la vidi togliersi tutto e rimanere completamente nuda, una coppia che si era fermata vide la stessa cosa, poi la lei tiro' via il lui per un braccio.
Fece tutto lentamente, credo si stesse adattando al gioco, diverse persone si fermarono poi quando si accorgevano di lei, alcuni restarono e facendo finta di guardare la vetrina guardavano lei, i commenti erano quasi tutti simpatici e di apprezzamento, qualcuno disse anche di andare a dirle che la tendina non era chiusa bene e che lasciava vedere tutto, ma non lo fece nessuno.
Usci' dal camerino con un vestitino estivo corto, non quanto la sua mini, ma molto, fece qualche passo dentro al negozio, parlo' con la commessa che aveva cominciato a guardarla male, arrivo' davanti all'entrata e come le avevo chiesto si piego' in avanti.
Potevo io, e tre ragazzi che erano rimasti li, vedere la sua figa completamente nuda, le grandi labbra che avvolgevano il taglio della vagina, le gambe leggermente divaricate facevano si che si vedesse veramente bene.due dei ragazzi stavano filmando e facendo foto, io stavo per venire nei pantaloni.
Resto' gli istanti giusti in quella posizione, poi torno' nel camerino e sempre atendine schiuse si rimise il suo outfit porno esibizionista.
Io dovevo assolutamente scaricare le palle, avevo il cazzo duro che quasi mi faceva male.
Le mandai un messaggio dicendole di tornare a sedere dove eravamo prima e di aspettarmi.
- sono dovuto andare in bagno.... mi hai fatto eccitare in modo esageratola baciai in bocca e si lascio' coinvolgere in un bacio appasionato.
- E' stato...wow! non so come descriverti, sei stata bravissima, sembrava facessi tutto naturalmente, come se fosse davvero la normalita'.
- Beh, non e' stato proprio facile, ma l'ho fatto!era felice, sorrideva, non si curava neanche del fatto che era seduta con la minigonna completamente su, ormai come fosse una fascia sul bacino, il triangolino del perizoma tutto fuori e le gambe anche leggermente aperte per la gioia di quei due uomini di mezza eta' seduti di fronte.
Restammo li a parlare di questo fino al momento dell'imbarco, le raccontai che alcuni l'avevano filmata e fotografata mentre mostrava la figa e mentre era nuda nel camerino, le riportai i commenti che avevo sentito durante le passeggiate e mentre era nel negozio. In questo momento era rilassata, si stava divertendo.
Bene.
Io avevo il posto finestrino, lei in mezzo alla fila di 3, posti scelti appositamente, avrebbe dovuto scavalcare, con annessi e connessi, chiunque fosse stato seduto al suo fianco, ogni qualvolta avesse voluto o "dovuto" andare in bagno o raggiungere le assistenti di volo.
Speravo in un maschio ovviamente.
Salimmo appositamente quasi per ultimi in modo da dare la possibilita' a tutti di vederla sfilare per lo stretto corridoio dell'aereo, portandosi dietro il trolley e senza la possibilita' di sistemarsi la mini che piano piano saliva sempre piu.
Nella nostra fila c'era gia' seduto un uomo (bene) di mezza eta', arrivati in corrispondenza feci mettere da lei i trolly sopra nei ripiani, alzandosi, completamente la mini, appoggiandole quasi il perizoma sulla faccia, la canottiera che con le braccia alzate si e' alzata lasciando scoperte le tette.
Il signore si gira lateralmente per farmi passare, entro io e mi siedo, poi guardo lei che deve fare la stessa cosa, lui la guarda con gli occhi fuori dalle orbite, poi guarda me, gli sorrido, lei scavalca le sue gambe con un'ampia falcata aprendo le sue gambe e facendo vedere completamente il perizoma che entra dentro le labbra vaginali.
Sono nuovamente in erezione ed ho una voglia esagerata di scoparla.
Lei si siede, si da una sistemata per quello che puo', ma tanto in qualunque modo quel signore al suo fianco potra' guardarla per almeno 11 ore.
Dopo qualche ora di viaggio e dopo che le ho fatto fare diverse passeggiate per mostrarsi anche agli altri viaggiatori, le bisbiglio all'orecchio,-la prossima volta che ti alzi, te la senti di strusciare il culo su di lui? dove puoi, sulle mani, o sulle gambe, vedi te. poi quando torni struscia la figa e le tette. Se te la senti e se riesci.mi guarda sorridendo, poi si alza, che se fosse stato un altro passeggero, a quell'uomo gli avrebbe dato veramente fastidio, ma trattandosi di una bella figa mezza nuda...guardo con la coda dell'occhio se riesce o se lo fa, si piega in avanti verso il sedile davanti portando il culetto verso di lui, girato verso il corridoio, scavalcandolo, le appoggia le chiappe alla spalla e struscia, lo guarda e chiede scusa.
Il rientro, gli struscia le tette sul lato del viso, lo guarda e sorridendo chiede scusa.Lui, simpaticamente e molto probabilmente molto eccitato, gli dice, nessun problema, quando vuoi. e ride.Riusciamo a dormire entrambi per diverse ore, lei scoperta, con la minigonna arrotolata al bacino, in pratica seduta come se fosse col solo perizoma, piegata verso di me con la tettina fuori dalla canotta.E finalmente arriviamo a Bangkok,.....
nel seguito, parte 2, descrivero' piu' o meno con lo stesso stile (non fare di meglio) la nostra esperienza a bangkok
3
voti
voti
valutazione
8.7
8.7
Commenti dei lettori al racconto erotico