Un amore che rinasce

di
genere
sentimentali


Magda

Magda, dopo un lungo e caldo abbraccio con l'acqua della doccia, emerge avvolta da un velo di vapore, i capelli castani appiccicati sulla fronte e le punte grigie che brillano come piccole stelle in un cielo nuvoloso. Si ferma davanti allo specchio, il suo sguardo affondando nell'immagine che riflette. In quel momento, il mondo esterno sembra svanire; c'è solo lei, il suo corpo e il peso del tempo che ha vissuto.
Osserva le curve del suo corpo, ancora toniche e piene, testimoni di una vita attiva e di una cura costante. Le sue spalle, leggermente curve, raccontano di notti insonni e giornate piene di impegni. Eppure, nonostante il passare degli anni, c’è una grazia innata nei suoi movimenti, un’eleganza che non ha mai abbandonato. Magda scorre le sue mani sulle braccia, sentendo la pelle morbida e al tempo stesso resistente, una superficie che ha accolto i baci dei suoi bambini e ha conosciuto il calore dell’amore, ma anche il dolore della perdita.
Il suo viso, incorniciato da capelli che mescolano con delicatezza il castano con il grigio, racconta storie di sorrisi e lacrime, di amore e di vulnerabilità. Le labbra, una volta tanto piene di passione, ora portano il segno di un'assenza che pesa sul cuore. Gli occhi, invece, brillano di una dolcezza malinconica, una luce che cerca risposte nel riflesso. Magda si chiede se, là fuori, esista un uomo in grado di infondere nuova vita in quell'intimità che ha messo da parte per troppo tempo.
“Ci sarà ancora qualcuno per me là fuori?” mormora, come se il proprio riflesso potesse rispondere. Le parole fluiscono nel silenzio, riempiendo l'aria di una speranza temuta, di una vulnerabilità inaspettata. In quel momento, mentre il vapore si dirada e il suo riflesso si fa meno sfocato, Magda avverte un vuoto profondo dentro di sé. Un desiderio di calore e di un amore che riaccenda la passione sopita e riporti la gioia nel suo cuore. Ma l’immagine che ha davanti è anche un ricordo di chi è stata: una giovane sposa che guardava negli occhi del suo Giovanni con la promessa di un futuro insieme, una dolcezza che ora le sembra lontana, quasi un eco di un passato che l’ha forgiata ma che ora, in silenzio, la lascia desiderare.

Mentre Magda osserva il suo riflesso nel vetro appannato, il pensiero di Giovanni irrompe con la forza di ricordi vividi e luminosi. Lo aveva incontrato per la prima volta al matrimonio di una lontana cugina, un evento festoso in cui il chiacchiericcio degli ospiti e il profumo di fiori freschi riempivano l'aria. Giovanni, con il suo carisma travolgente e un sorriso che poteva illuminare anche il giorno più grigio, l'aveva colpita come un fulmine a ciel sereno. In quel frangente, aveva solo ventuno anni e lui ne aveva dieci di più, ma la differenza di età sembrava nulla di fronte alla connessione che si era creata tra di loro.
Poche settimane dopo quel giorno magico, erano stati travolti da una passione: la loro intimità era esplosa come un fuoco d’artificio, bruciante e irresistibile. Per Magda, era un’esperienza nuova, intensa; il suo cuore batteva forte, e quel legame era diventato rapidamente qualcosa di più profondo, un sentimento che prometteva stabilità e amore incondizionato. La loro storia d'amore si era consumata in un batter d’occhio, e così, sei mesi dopo il loro primo incontro, si erano trovati a pronunciare il loro giuramento, circondati da amici e familiari, in una cerimonia che sembrava un sogno.
Avevano comprato un appartamento carichi di sogni e speranze, un luogo dove crescernno Giorgio e Angela, i loro due figli, che avrebbero riempito la casa di risate e giochi. I diciotto anni trascorsi insieme erano stati ricchi di felicità, fatti di piccoli gesti, di serate tranquille passate sul divano e di viaggi avventurosi e di sesso memorabile. Pronti a sfidare il Mondo uniti per sempre.

Eppure, il destino si era dimostrato crudele. Un funesto incidente aveva spezzato quel legame, portandole via Giovanni e lasciandola sola a navigare nel mare tempestoso della vita. Quella perdita aveva trasformato il suo mondo in un luogo desolato, un vasto deserto di ricordi e rimpianti. Gli anni di felicità si erano frantumati, e nel vuoto che si era creato, Magda si era ritrovata a combattere con il suo dolore, a rimanere in piedi per il bene dei figli e a rialzarsi ogni volta che il peso della tristezza la schiacciava.
Ora, mentre guarda il suo riflesso, la vaga immagine di Giovanni, con i suoi occhi brillanti e il suo sorriso contagioso, si materializza nella sua mente. Magda si chiede se l’amore possa davvero rinascere dopo una simile perdita. Le immagini della loro vita insieme danzano nel suo cuore, alimentando il desiderio di trovare qualcuno che possa nuovamente accendere quella scintilla, riportando non solo la gioia, ma anche una nuova passione. “Ci sarà ancora qualcuno per me là fuori?” ripete, ponderando la possibilità che, nonostante il dolore, il suo cuore possa ancora aprirsi a dare e ricevere amore.

Quando Angela le chiese un giorno: "Cosa ti manca di più di papà?", l'eco della domanda risuonò nel cuore di Magda come un dolce dolore. La risposta le venne naturale, un impulso che scivolò dalle sue labbra: "Il suo sorriso, la sua gentilezza e, sì, il sesso."
Le parole, pronunciate con una sincerità disarmante, fecero quasi sussultare Angela, che rispose con un finto scandalizzato: "Mamma!"
Magda scoppiò a ridere, una risata che nascondeva una malinconia profonda. "Oh, non fare la puritana, non è che voi siete nati sotto un cavolo!" rispose, con un occhiolino che tradiva la sua volontà di connettersi e scherzare, nonostante il dolore che portava dentro. Ma in quell’innocente scambio di battute, c'era anche il ricordo di lunghe notti abbracciati, la confidenza dei loro corpi uniti nella danza dell’amore. Magda chiuse gli occhi per un momento, strappata dai ricordi di quei momenti caldi e avvolgenti, che ora apparivano come un lontano miraggio, offuscati dalle nebbie del tempo.
Mentre i pensieri la travolgevano, inconsapevolmente cominciò ad accarezzarsi il corpo con delicatezza, un gesto che sembrava aver preso vita da solo. Le sue mani scivolarono lungo la pelle, rivisitando dolcemente le curve e le linee che raccontavano storie di amore e di passione. Quando il tocco giunse nella tra le sue gambe, un brivido le percorse la schiena. Si morse il labbro inferiore, osando per un momento entrare con un dito, per ritirarlo subito dopo, arrossendo per quel pensiero audace. Era un gesto tanto innocente quanto carico di significato, un richiamo a un desiderio profondo che, purtroppo, si stava sbiadendo nel corso degli anni.
"Mamma, hai bisogno di un uomo," le disse Giorgio un giorno, con una serietà che la fece riflettere. "Non lo diciamo per noi, ma tu hai bisogno di tornare a vivere." Le parole del figlio pesavano sull’aria, e Magda avvertì un miscuglio di tristezza e consapevolezza. Nonostante tutto, lui aveva ragione; stava vivendo in uno stato di limbo, imprigionata in ricordi di un amore che le sembrava sempre più distante.
Sorrise alla sua immagine riflessa, scosse la testa mentre si lasciò avvolgere da una leggera determinazione. "Non so se c'è qualcuno là fuori," pensò con un sospiro nel cuore, ma una scintilla di ribellione si accese dentro di lei. "Ma stasera ho deciso di uscire e farmi un giro per il centro."



Samuel
Samuel è un uomo di 40 anni il cui fascino naturale e la personalità carismatica catturano subito l’attenzione di chiunque lo incontri. Con pochi colpi d’occhio, si può notare un aspetto sempre curato: capelli scuri, leggermente ondulati, che incorniciano un viso ben definito, ora segnato da qualche ruga di espressione che racconta storie di esperienze e avventure vissute. Gli occhi, penetranti e di un blu profondo, sembrano riflettere un’energia vibrante che contrasta con il suo animo.
Lavorando come agente immobiliare, Samuel ha costruito una carriera appagante, riuscendo a farsi un nome nel mondo competitivo delle vendite. La sua passione per lo sport lo mantiene in ottima forma fisica; è il tipo di uomo che frequenta la palestra regolarmente e si dedica a passeggiate all’aria aperta. Ogni muscolo tonico racconta non solo del suo amore per il fitness, ma anche di un’attenzione meticolosa a sé stesso che si riflette nella sua vita.
Dietro la facciata seducente, però, si nasconde un passato di relazioni effimere e avventure fugaci. Da giovane, era un irresistibile Casanova, in grado di conquistare chiunque con il suo sorriso affascinante e il suo approccio audace. Al liceo e all’università, non c’era ragazza che potesse resistergli, e le sue avventure amorose si susseguivano come una sequenza di momenti intensi ma temporanei. Quando incontrò Sandra, una ragazza di 23 anni, si sentì attratto da una stabilità che pensava potesse durare. Insieme, vissero un periodo di passione travolgente, ma dopo cinque anni, quando Sandra decise che era stanca, Samuel si ritrovò solo e profondamente ferito.
Nel tentativo di ricominciare, Samuel trascorse due anni in solitudine, riempiendo il suo vuoto interiore con brevi relazioni. Le donne nella sua vita — da Teresa, che si spense in pochi mesi, ad Angelina, che fuggì alla sola menzione del sesso, fino a Roberta, che era intensa ma altrettanto fugace — non soddisfacevano mai le sue esigenze più profonde. Ogni avventura era caratterizzata dalla stessa routine: notti consumate in motel o in auto, senza mai trovare un legame autentico.
A parte un figlio, frutto della relazione con Sandra, che non vede praticamente mai, Samuel desidera ardentemente una connessione significativa. Ma di fronte alle sue esperienze del passato, comincia a dubitare che ci sia davvero una donna giusta là fuori per lui. Anche se il suo corpo è ancora vigoroso come quando aveva vent’anni, l’entusiasmo e il desiderio di avventure nuove si stanno lentamente affievolendo, seppelliti sotto uno strato di rifiuti emotivi.

L’incontro

Samuel si trovava nel bel mezzo di una serata apparentemente tranquilla, quando il suo sguardo fu rapito da una figura alta e slanciata, che sembrava una giraffa in un elegante abito nero, perfettamente aderente, che esaltava ogni curva del suo corpo. La sua postura sofisticata, insieme alla grazia dei suoi movimenti, catturò subito l’attenzione di Samuel, che non poté fare a meno di immaginare le possibilità di un incontro più intimo. Ma il suo sogno di avventura si infranse in un attimo.
Un rumore sordo e poi quello dei vetri infranti interruppe la sua contemplazione. Un urlo di terrore seguito da una bestemmia maschile accese l’atmosfera in un attimo. "Ma accidenti, guardi dove va!" tuonò un uomo, evidentemente infuriato, rivolgendosi a una donna di mezza età in abito da sera, visibilmente scossa. Il suo vestito era macchiato e sul pavimento giacevano i cocci di un calice che, evidentemente, era stato ridotto in mille pezzi.
Sconcertata, la donna rispose con tono piccato: "Dove vado io? Dove va lei… bla bla e non guarda nemmeno dove mette i piedi. Ero ferma a guardare questo quadro, è lei che mi è arrivato addosso."
"Mi è venuta addosso lei," ribatté l'uomo, furioso, guardando il suo abito con disprezzo. "Quest'abito costa più di duecento euro, e guardi cosa è successo..."
Samuel, colpito dalla scena, non poté trattenere il suo istinto da cavaliere, spinto a intervenire. Con un passo deciso, si fece avanti. "Se lei non si distraeva troppo a parlare con la sua giovane amante, forse notava anche che ero ferma! A proposito, è maggiorenne la ragazzina?" lanciò la frecciatina con un sorriso provocatorio.
L’uomo, divenne paonazzo: "Adesso basta! Se non sai stare al tuo posto, io..."
"Lei cosa fa?" intervenne di nuovo Samuel, con un tono di sfida. "Sentiamo..."

"Togliti di mezzo," sbottò l’uomo, cercando di mantenere la calma ma rivelando la sua crescente irritazione.
"O chiedi scusa alla signora, o quel vestito ti finisce in un posto che puoi immaginare benissimo," disse Samuel, gonfiando il petto per far risaltare la sua muscolatura, una mossa ben calcolata per intimidire il suo avversario.
L'uomo, indignato, bofonchiò qualcosa incomprensibile mentre indietreggiava, "Non mi minacciare…"
Samuel rispose: "Diamo un’occhiata alle telecamere e vediamo chi ha ragione." Le sue parole incisive lasciarono l’altro in un imbarazzo crescente, facendolo arrossire ulteriormente mentre decideva saggiamente di ritirarsi: batté in ritirata, mormorando tra sé e sé.
A quel punto, Samuel si girò verso la donna con l’abito bagnato di champagne, il cuore che batteva più forte. "Prima che dica qualcosa, so benissimo che sapeva cavarsela, ma ho la sindrome del cavaliere servente e, beh, tipi come quelli mi urtano i nervi," disse, cercando di stemperare la tensione con un sorriso.
"No, anzi, la ringrazio. Sono rari i cavalieri come lei al giorno d'oggi," rispose la donna, il viso illuminato da un sorriso radioso mentre tendava la mano. "Piacere, Magda."
Samuel ricambiò, afferrando la sua mano con fermezza. "Samuel, ma puoi chiamarmi Samuel."
Un'intesa scattò tra di loro, e lui si sentì come se il mondo intorno a loro fosse svanito. "Piacere di conoscerti, Samuel," disse Magda, con uno scintillio negli occhi che fece battere il cuore di Samuel.
"Credo sia meglio che tu ti dia una ripulita lì… davanti," disse lui, arrossendo come uno scolaretto, mentre indicava le macchie sul suo abito, mentre un sorriso timido gli si allargava sul volto.
"Ah, mi sa che non basteranno un paio di tovaglioli. Fortuna che non ho messo quella bianca," commentò Magda, ridendo e alleggerendo l'atmosfera. Il suono della sua risata affiorò come una melodia, un canto di sirena che catturò l'attenzione di Samuel

"Ti piace il museo?" chiese Samuel, rompendo il silenzio tra loro, il suo tono disinvolto mascherava una curiosità più profonda.
"Mah, non so... ci sono troppe cose astratte," rispose Magda con un sorriso nostalgico. "Ci andavo con il mio povero marito, ma io ero più da museo fotografico, per essere onesta. E tu? Oltre a fissare la fauna locale, che altri interessi hai?Oh, scusa, ma prima che quell'idiota mi arrivasse addosso, ti stavo notando mentre puntavi quella giraffona con quegli abiti aderenti..."
Samuel sorrise “È stato un caso, o mi stavi puntando?" il tono di voce audace e giocoso, quasi provocante.
"Mi stavo guardando intorno e ho visto un uomo che puntava qualcosa fuori dalla sua portata," rispose lei, mantenendo un sorriso malizioso e accattivante. Il suo modo di parlare rivelava una sicurezza seducente, una femminilità che Samuel trovava irresistibile.
"Fuori dalla mia portata? Pretenzioso da parte tua," disse Samuel, cercando di nascondere l'effetto che aveva su di lui, ma l'ironia nel suo tono accentuava l'attrazione reciproca.
"Sei in caccia anche tu?" chiese, la sua voce lievemente provocatoria.
"Non userei quel tono, ma sì, si può dire così. Sai, sono rimasta vedova per molto tempo e stasera ho deciso che era venuto il momento di smetterla di piangersi addosso," spiegò Magda, il suo sguardo che si fece più serio per un attimo. "Voglio vedere se c'è qualcuno qui fuori disposto a condividere qualcosa di sé, con me."
Samuel la osservò con attenzione, il suo interesse crescente. "E credi di aver trovato questo qualcuno?" chiese, un accenno di complicità nel suo sorriso.

"Non lo so, forse," rispose lei, il gioco di sguardi tra di loro si intensificò, come se l'aria tra loro fosse carica di elettricità. "Ma vorrei non correre troppo. Non sono più la ragazza del liceo che si rifugiava nei bagni delle scuole per rubare qualche bacio con lingua o qualche toccatina," aggiunse, ridacchiando leggermente.
"Beh, mi capita ancora qualche volta," commentò Samuel, lanciando un sorriso malizioso che lasciava trasparire il suo spirito da eterno ragazzo. "Io non sono mai stato tipo da relazioni serie. L'unica con cui ho convissuto abbastanza a lungo è stata la madre di mio figlio, che non vedo quasi mai. Il resto sono solo avventure fugaci ed effimere."
Magda annuì, comprensiva. "Beh, ti capisco. Hai mai pensato di fermare la giostra e provare a fare sul serio?" chiese, il suo sguardo penetrante e curioso, come se stesse cercando di scrutare nell’anima di Samuel.
"Ci sto pensando in questo momento," rispose lui, un sorriso che esprimeva più di quanto le parole potessero dire. "Ci facciamo una passeggiata al chiaro di luna?"
"Uh, romantico," fece lei accettando, il suo viso illuminato da un sorriso che prometteva nuove possibilità.


E la Luna si riflette nel laghetto

"Ho 40 anni e un sacco di avventure," commentò Samuel mentre camminava fianco a fianco di Magda, le loro ombre che danzavano insieme sulle rive del laghetto nel parco. La luna, un disco giallo tremolante, si rifletteva dolcemente sull'acqua, creando un'atmosfera da sogno. Intorno a loro c'erano persone: qualcuno con un cane al guinzaglio, coppiette affacciate sulle panchine, avvolte nei loro momenti d'intimità. "Chiamiamole galanti, anche se le ultime erano solo sfoghi di una notte," concluse, cercando di mantenere un tono leggero.
"Ne ho 51 e sono vedova da 12 anni," rispose Magda, il suo sorriso che si consumava lentamente sotto il peso del ricordo. "Dopo mio marito, ho chiuso la saracinesca sul sesso." La frase sembrava vibrare nell'aria, un segno della vulnerabilità che si nascondeva dietro la sua apparente sicurezza.
"Mi spiace per tuo marito. Posso chiederti com'è morto?" chiese Samuel, il suo sguardo che si fece serio e rispettoso.
"Incidente sul lavoro…" iniziò Magda, gli occhi che si velarono di tristezza. "Lavorava in un'industria chimica. Un giorno, un guasto a uno dei serbatoi che conteneva solventi per pulizie industriali ha fatto riversare il liquido... lui era sotto, insieme ad altri due operai." La voce le tremò, i ricordi che riaffioravano come ondate oscure. "Io sono stata in terapia per molti anni," aggiunse, il suo volto che si incupiva mentre il peso della perdita la avvolgeva.
"Mi spiace tanto," disse Samuel, la sua empatia palpabile. La gravità del momento si imponeva su di loro, ma Magda, in quel silenzio impregnante di emozioni, gli sfiorò delicatamente la mano. Un brivido la attraversò mentre lui le afferrò la mano con dolcezza, portandola verso una panchina.
Sedettero fianco a fianco, la mano di Magda ancora tra le sue. La luna illuminava i loro volti, creando un'atmosfera da favola, e Samuel si rese conto che, nonostante il dolore che circondava le parole di Magda, tra di loro c'era qualcosa di speciale. "Lo senti anche tu?" chiese, guardandola con sincerità.
"Che cosa?" chiese Magda, la curiosità che le brillava negli occhi.
"La magia che nasce e ci avvolge," sorrise Samuel, il suo sguardo intenso e penetrante, cercando di rompersi il ghiaccio delle rispettive esperienze.
"Vorrei baciarti," ammise lei, il viso illuminato da un ragazzino di audacia, ma l'insicurezza velata nei suoi occhi era innegabile. "Se non ti spaventa la nostra differenza di età..."
"Scherzi?" Samuel si girò completamente verso di lei, la tensione tra di loro si fece palpabile. E, in quell'istante, il mondo intorno sembrò sparire mentre si avvicinavano, le labbra che si incontrarono. Il bacio accese ogni fantasia, un atto di pura connessione che si nutriva di esperienze passate e desideri presenti.
"Baci bene," sorrise lei, il suo volto illuminato da una tenue felicità che si mescolava a una dolce nostalgia.
"Non siamo più ragazzini," disse Samuel, la sua voce calda e rassicurante. "Ma io te lo chiedo lo stesso: vuoi fare l'amore con me?" Nella sua proposta c'era un'urgenza, ma anche una delicatezza, come se stesse offrendo a Magda un'opportunità di riscoprire la vita, una nuova possibilità di sentirsi viva.
Magda sorrise, il suo cuore che si allargava per la prima volta dopo tanto tempo. "Purché non finisca nello spazio di una notte," disse dolcemente, baciandolo ancora, come se quel gesto sigillasse un accordo tacito tra loro. La luna continuava a brillare, testimone silenziosa della nascita di una nuova connessione, mentre il laghetto rifletteva i loro sogni e speranze, promettendo che oltre il dolore c’era ancora spazio per la gioia.

Loving
Magda accompagnò Samuel fino a casa, una deliziosa villetta su due piani con un giardino curato, dove alcuni fiori occhieggiavano tra l'erba verde. Mentre si avvicinavano, un grosso gatto color caffelatte li osservava con aria distratta dalla finestra.
"Quello è Macchia. Affettuoso e tenero," disse Samuel, indicando il felino con un sorriso.
"Che carino," rispose Magda, il suo cuore che si riscaldava di fronte a quel piccolo segno di normalità che brillava in mezzo alla loro serata carica di emozioni. Samuel aprì la porta e la fece entrare in casa, che emanava un'atmosfera intima e accogliente. Non appena varcarono la soglia, Macchia saltò giù dalla finestra e si strusciò contro di lei, con il suo grosso corpo morbido.
"Ruffiano," sorrise Samuel, accarezzando il micio mentre questi si contorceva con disinvoltura, cercando l'attenzione.
Sorridendo all'innocenza di quel momento, Samuel guidò Magda verso la camera da letto. "No, sei ancora minorenne," disse a Macchia, il tono affettuosamente autoritario, mentre chiudeva la porta dietro di sé, ascoltando il miagolio di protesta del gatto.
"Povero micetto," disse Magda, un sorriso complice sulle labbra mentre gettava le braccia attorno al collo di Samuel, sentendo la sua calda vicinanza. "Dunque…?"
"Dunque," replicò lui, poggiando le mani sui fianchi di Magda, la sua espressione che si fece seria e carica di tensione. "Sei pronta a riaprire la saracinesca?"
Magda imprecò un "Mmmpf", strizzando il naso con una smorfia. "Frase bruttina..."
"Fammi rimediare," disse lui, avvicinandosi e catturando le sue labbra con un bacio profondo, le bocche che si cercavano e si trovavano in un atto di pura connessione. Rimasero lì per un po', persi in quel gesto, muovendosi insieme come se danzassero su una melodia che conoscevano solo loro, il mondo esterno completamente dimenticato.
Con crescente audacia, Magda cominciò a spogliare Samuel, le sue dita che danzavano sui bottoni della camicia, svelando il corpo muscoloso sottostante. Ogni attimo erano carichi di desiderio crescete
Samuel rispose in egual modo, le mani di entrambi che si muovevano in sincronia, esplorando i corpi di ciascuno come se stessero componendo un poema di sensualità e scoperta. Magda accarezzò il petto di lui, il suo tocco diventava sempre più audace, le dita che tracciavano percorsi sul suo corpo
Si ritrovarono infine sul letto, il confine tra realtà e sogno si dissolse, e si sciolsero in un abbraccio tenero e passionale. La sintonia tra loro era quasi perfetta, come se il dolore e la gioia che avevano vissuto ciascuno potessero ora fondersi in un'unica emozione, in un'unica tangibile connessione.
Samuel, con il suo fisico atletico, sovrasta Magda, la cui bellezza matura e il corpo tonico emanano un fascino irresistibile. "Sei pronta?" chiede lui, la voce roca di desiderio. Magda arrossisce, il cuore che batte forte nel petto, consapevole che sta per varcare un confine che non attraversava da anni. Il momento è sacro, carico di aspettativa e di una tensione erotica palpabile.
Le mani di Samuel si intrecciano con quelle di Magda, un gesto che sembra sigillare il loro patto di intimità. Con decisione, lui entra in lei, e in quell'istante, i loro sguardi si fondono, diventando un unico sguardo di passione e desiderio. Le gambe di Magda si avvolgono attorno ai fianchi di Samuel, stringendolo come se volesse assorbirlo nella sua essenza.
È una fusione perfetta, ogni movimento sincronizzato in una danza erotica che sembra essere stata coreografata dal desiderio stesso. I loro corpi si muovono in un ritmo crescente, ogni spinta di Samuel accolta con un gemito di piacere da Magda. I loro respiri si mescolano, diventando uno solo, un'eco dei loro cuori che battono all'unisono.
Il sudore lucida la loro pelle, ogni contatto è elettrico, ogni carezza è un'esplosione di sensazioni. Samuel affonda il viso nel collo di Magda, inspirando il suo profumo mentre lei geme il suo nome, le dita che si aggrappano alla sua schiena, lasciando tracce di passione sulla sua pelle.
È un momento di puro amore, spinto oltre i confini del semplice piacere fisico, diventando un'espressione di desiderio profondo, di connessione totale. Ogni affondo di Samuel è un'affermazione della loro unione, ogni risposta di Magda è una celebrazione della loro libertà di esplorare questa nuova dimensione di intimità. È un atto di amore che trascende il tempo, un ricordo che si incide nella loro memoria come un marchio indelebile.

"Oh, Dio" fece lei ansante..
"Beh, grazie del paragone" ride Samuel..
"Sciocco" fa lei tirandogli uno scherzoso buffo sulla spalla "È stato incredibile"..
"La mia schiena ringrazia" sorride lui baciandole la mano..
"Dopo ti metto il disinfettante" scherza lei..
"È stato l'atto più intenso che abbia mai concepito" dice lui serio "E vorrei ripetere l'esperienza"..
"Sì ma, niente performance alla Rocco, per favore" scherza lei..
"Ah, non mi metto a scomodare simili personaggi. Quindi, accontentati del mio" dice lui..
"Mi considero soddisfatta" sorride lei sporgendosi verso di lui e baciandolo "Quanto ti serve a recuperare, giovanotto?"..
"Oh, wow, ancora voglia?" fa stupito Samuel..
"Sai com'è? Dopo tanto tempo che non la usi.." commenta lei..
"Cinque minuti" dice lui prendendo a baciarla sui seni e sul ventre..
"Mmm, mi piace" sorride lei..
Lui si avvicina alla sua fica ancora bagnata dal recente amplesso. Poi risale fino alle labbra di lei. Dopo cinque minuti, la libido di Samuel si risveglia e osserva lo sguardo di Magda "Sono pronto per un altro round" dice lui ..E lei accoglie nuovamente il sesso di lui tra le sue gambe, fondendosi nuovamente in un unico corpo passionale, scopando come se non ci fosse un domani, con lui che la penetra profondamente, facendola gemere e urlare di piacere, mentre il sudore gocciola dai loro corpi e il desiderio li consuma in un'estasi senza fine.




Risveglio

Samuel, uscendo dalla doccia, si sente improvvisamente travolto da un'ondata di desiderio vedendo Magda davanti a lui, la sua pelle bagnata dal vapore che si alzava nell'aria. Il suo sguardo si abbassò inevitabilmente verso il membro di Samuel, che si era risvegliato con una prepotenza che non poteva essere ignorata. Magda, con un sorriso malizioso, si mordeva il labbro inferiore, i suoi occhi accesi di una voglia crescente mentre fissava la sua virilità.
Senza esitazione, lei lo spinse dolcemente indietro nel vano doccia, il suo corpo nudo che scivolava contro il suo con una facilità sensuale. "Non così in fretta, uomo," sussurrò con voce roca, prima di baciarlo con una passione che incendiava l'aria umida intorno a loro. Il getto dell'acqua calda si aprì sopra di loro, creando una cortina di vapore che avvolgeva i loro corpi in una nebbia erotica.
Samuel sentiva il desiderio montare dentro di sé come un'onda impetuosa, ogni goccia d'acqua che cadeva sul suo corpo amplificava la sua eccitazione. Le mani di Magda esploravano il suo corpo con audacia, scivolando lungo i muscoli tesi della sua schiena fino a stringere i suoi glutei, tirandolo più vicino a sé. Il contatto diretto della sua pelle contro la sua, reso ancora più intenso dall'acqua calda, era un tormento delizioso.
Con un movimento deciso, Magda si sollevò leggermente, guidando Samuel dentro di lei con una precisione che strappò un gemito gutturale da parte di entrambi. L'acqua cadeva su di loro, massaggiando i loro corpi mentre si muovevano in un ritmo crescente di desiderio. Ogni spinta di Samuel era accolta con un'ondata di piacere che attraversava Magda, i suoi gemiti si mescolavano con il suono dell'acqua che cadeva.
Il vapore riempiva l'aria, rendendo ogni respiro un affanno di passione. Samuel guardava negli occhi di Magda, vedendo il riflesso del suo stesso desiderio, mentre l'acqua scivolava lungo i loro volti, mescolandosi con il sudore della loro unione. La doccia era diventata il loro teatro privato, dove ogni movimento era amplificato dall'acqua, ogni sensazione intensificata dalla calda umidità.
Il loro amplesso sotto il getto dell'acqua era un atto di pura audacia, un abbandono totale ai loro istinti più primitivi. Samuel sentiva ogni centimetro di sé dentro Magda, ogni spinta un'affermazione del loro desiderio sfrenato. E mentre raggiungevano l'apice del piacere, il mondo esterno svaniva, lasciando solo il suono dell'acqua e i loro respiri affannosi, un coro perfetto per la loro danza erotica.


Ripromessa

"Fare l'amore con te è stata una piacevole scoperta," disse Magda, mentre le sue dita carezzavano dolcemente le spalle di lui, tracciando linee di affetto. La luce morbida del mattino si rifletteva nei loro occhi, creando un'atmosfera di intimità che sembrava avvolgerli come un caldo abbraccio.
"Anche se solo per una notte e mezza, posso azzardare che, per la prima volta dopo anni, potrei addirittura innamorarmi," rispose lui, con un sorriso che mescolava speranza e una leggera vulnerabilità. Le parole fluttuavano nell'aria, cariche di una promessa silenziosa.
"Addirittura?" sorrise lei, il suo viso illuminato da una gioia contagiosa. I suoi occhi brillavano di curiosità, mentre un leggero rossore le coloriva le guance. "Quindi, vuoi ancora rivedermi?"
"Certo che sì," rispose lui, con fermezza, il suo sorriso radiato da una luce nuova. In quel momento, il mondo intorno a loro scomparve; c'era solo il battito dei loro cuori, le emozioni in crescendo, il silenzio carico di significato.

"Allora è una promessa," disse Magda, avvicinandosi a lui, le labbra pronte per un bacio che racchiudeva tutte le aspettative e la tenerezza di ciò che avevano costruito insieme. Quando le loro labbra si incontrarono, il bacio non fu solo un semplice gesto, ma un sigillo di un legame che si andava a creare
Le loro anime si sfioravano con dolcezza, i mondi di entrambi si avvicinavano, promettendo di esplorare nuove avventure insieme. Con quel bacio, Magda e Samuel si ripromisero di frequentarsi ancora, ogni volta che lo avessero voluto, consapevoli che, loro storia si stava appena delineando
E mentre il sole continuava a sorgere, portando con sé una nuova giornata, il loro legame si solidificava pronto per una nuova avventura ricca di erotismo e intesa..
di
scritto il
2025-04-19
3 1 0
visite
3
voti
valutazione
7.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Joriel e l’orgia di fine anno

racconto sucessivo

Una storia sentimentale
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.