Solidarietà femminile - Seconda parte
di
Margot85
genere
dominazione
"Lo sai Ricky, stasera avremo delle altre visite. Ho pensato di organizzare una gradevole serata per far sentire Sasha a proprio agio e farle conoscere una persona affascinante. Ti fa piacere?"
Riccardo aveva la testa poggiata sul morbido seno della compagna, che gli stava accarezzando dolcemente il viso. Daria sapeva bene che il suo maschietto non avrebbe potuto rispondere negativamente, tanto più essendo soggetto ad un trattamento così seducente.
"Ma certo amore...posso sapere chi hai invitato?"
"Manuel, il mio nuovo insegnante di yoga. Te ne ricordi, vero?"
Riccardo fu scosso per un attimo da un leggero brivido, che non sfuggì alla donna.
"Sì, certo, me ne hai parlato tanto bene..."
"E' un ragazzo veramente simpatico e gentile, sono certa che ti piacerà. E anche Sasha ne sarà entusiasta..."
"Ah, bene...e io cosa dovrò fare?..." sospirò Riccardo.
"Non ti preoccupare, amore, ti darò delle istruzioni precise. E ti prometto che ti divertirai anche tu..." concluse Daria baciando teneramente il suo fedele paggio mentre gli palpava con trasporto l'uccellino.
Quella sera Daria era più eccitata del solito e non attese la fine della cena per iniziare i suoi giochi amorosi. Si alzò da tavola e si mise alle spalle di Sasha, che era già deliziosamente brilla.
"Ma chi è questa bella signora bionda così allegra?..." disse Daria con tono canzonatorio, mentre posava le sue mani sapienti sul seno dell'amica e le baciava il collo. Mentre esercitava la sua sfrontata opera di seduzione, sotto lo sguardo turbato dei due maschi, la donna pensò che la serata stesse procedendo bene. Sasha era sembrata subito fortemente attratta da Manuel, come aveva previsto: il giovane insegnante di yoga, mulatto di origine cubana, aveva un viso impertinente ed un corpo atletico e agile che si muoveva con scioltezza ed eleganza. Nel corso della serata si era mostrato gentile, affabile e colto, sfoggiando una conversazione interessante, e Sasha se lo era mangiato con gli occhi. Era certa che anche Riccardo ne avesse apprezzato la compagnia...
"Mi stai accarezzando così teneramente, davanti a tutti..." sospirò Sasha. A questo punto Daria giudicò che la sua preda fosse sufficientemente in calore, con i capezzoli induriti a dovere, e decise d'iniziare la seconda parte della serata.
"Piccola mia, sento che sei pronta per la lezione di stasera. Vieni con noi, Manuel..." La donna si diresse verso la camera da letto, conducendo con sé la docile amica tenendola per mano. Naturalmente non dimenticò di guardare il suo Ricky con uno sguardo complice e malizioso...
Le due donne varcarono la soglia della stanza seguite da Manuel, che sembrava consapevole del proprio ruolo in partita. Una volta chiusa la porta, Daria fece accomodare Sasha sul letto e si sedette alla sua destra, ordinando al ragazzo di mettersi sull'altro lato.
"Cosa vuoi che faccia ora?..." sussurrò Sasha alla sua amica prediletta.
"Manuel t'impartirà una lezione di yoga indimenticabile, tesoro. Ti avevo promesso che stasera la mia terapia avrebbe fatto un delizioso passo avanti..." rispose Daria prima di ricoprire di teneri baci la bocca dell'amata, che la ringraziò con un eccitato mugolio. A quel punto la bruna seduttrice fece un imperioso cenno con la mano al bel mulatto, che iniziò di buon grado ad imitarla con baci e carezze che trovarono subito la calda approvazione dell'eccitatissima Sasha, pronta a ricambiare palpando con passione il membro del suo insegnante.
Quando i due amanti iniziarono a sperimentare una plastica posizione alla pecorina, Daria si sfilò piano dal gioco erotico che aveva innescato ed uscì dalla stanza. "Riccardo, dove sei amore?".
Il ragazzo sentì la sua compagna chiamarlo con quel tenero cinguettio, e venne subito davanti alla porta. Era rimasto da solo in soggiorno, dispiaciuto di essere stato escluso dalle sensuali trame orchestrate dalla sua padrona. Avrebbe anche accettato di vedere Daria amoreggiare con quel bel ragazzo...
"Eccomi, mia Regina" rispose con un tono adeguatamente sottomesso.
"Ti prego, tesoro, prepara qualcosa di dissetante. Fra poco ne avremo tutti bisogno." disse Daria accarezzandogli dolcemente la guancia.
Riccardo chinò il capo ubbidiente e fece per tornare verso il soggiorno quando, attraverso la porta socchiusa, vide Sasha che si accarezzava i tondi seni mentre si muoveva ritmicamente sopra Manuel che la stava penetrando. Era una visione veramente eccitante: due corpi belli e sensuali profondamente uniti nell'amore, una posizione che anche la sua Daria avrebbe potuto sperimentare con piacere...
"Smettila di guardare, porcellino! Sei proprio sfacciato..." gli disse la donna con tono di divertito rimprovero, colpendolo con un secco schiaffo sulla guancia prima di richiudere la porta.
Il ragazzo eseguì diligentemente il suo compito e tornò con le bevande davanti alla camera da letto. Quando bussò discretamente alla porta, questa si aprì e Daria si presentò sulla soglia per ritirare il vassoio.
"Grazie tesoro, qui non abbiamo certo finito. Sasha ha ancora tanto bisogno di noi." La donna realizzò in quel momento di essere nuda e che questo avrebbe mandato in confusione il suo compagno. Nondimeno, volle completare l'opera donandogli un tenero bacio sulla bocca e lasciando la porta aperta il tempo necessario per fargli ascoltare i deliziosi mugolii di piacere emessi da Sasha.
Quando ebbe congedato Riccardo, Daria si avvicinò al letto dove la sua amica stava proseguendo con profitto l'apprendimento delle conoscenze che Manuel le stava trasmettendo con grande passione. Vide con piacere che Sasha stava mettendo a dura prova la resistenza del mulatto, scopandolo da instancabile amazzone che sembrava aver rimosso totalmente i suoi problemi esistenziali. Si mise discretamente dietro l'amica, ponendole le mani sul seno che non voleva fosse trascurato, senza tutte le attenzioni che meritava. Mentre alternava decise palpate a raffinate stimolazioni dei capezzoli, Daria non smise di sussurrare tenere parole d'amore nelle orecchie di Sasha, interrompendosi solo per incitare con imperiosa gentilezza Manuel a non interrompere il suo slancio. Si sentiva soddisfatta, felice di aver liberato la sensualità imprigionata della sua amica del cuore.
Daria era comodamente sdraiata su di un divano, con gli occhi chiusi ed un sorriso beato sulle labbra. Si stava rilassando dopo un'intensa giornata di lavoro, godendosi le dolci attenzioni del suo compagno che la stava baciando teneramente. Si trovavano in uno dei night più cool della città, che aveva organizzato una delle serate "a bacio libero" che avevano riscosso grande successo negli ultimi mesi: in queste occasioni, chi partecipava aveva diritto di baciare chi volesse, senza alcuna restrizione. Naturalmente, aveva dato precise istruzioni a Riccardo di non partecipare ad alcuno scambio di effusioni senza il suo permesso esplicito...
Aveva deciso qualche giorno prima di partecipare alla serata per consentire a Sasha di provare una nuova esperienza molto stimolante e formativa e stava aspettando che la sua amica la raggiungesse. Aprì gli occhi per ricevere i baci di una coppia etero di amici che era venuta a salutarla e subito dopo vide apparire in lontananza Manuel. Non si era certo dimenticata d'invitare anche il suo prezioso maestro di Yoga; lo chiamò agitando la sua bella mano, facendolo sedere accanto a sé dopo che lui e Riccardo si salutarono amichevolmente.
Daria si sentiva leggera, disinibita e aveva tanta voglia di giocare. "Ciao tesoro, finalmente sei arrivato..." disse prima di baciarlo ripetutamente, con passione. Mentre si dedicava intensamente a rispettare il tema della serata, pensò che era la prima volta che sbaciucchiava quel bel ragazzo davanti al suo Ricky. La considerazione la divertì, tanto che decise di sfruttare il momento per rendere la situazione ancora più eccitante: senza smettere d'intrecciare le labbra con quelle di Manuel, gli pose la mano sulle palle fino a sentirle tese e dure, per poi spostarla sull'uccello, partendo dalla base per giungere alla punta, dove indugiò a lungo. Per rendere l'approccio ancora più sexy, la donna prese la mano di Manuel e se la posò sul seno, invitandolo a darsi da fare per stimolarlo.
Mentre sentiva il membro del suo amante indurirsi sempre di più, Daria vide con piacere che Riccardo stava guardando con attenzione i suoi amoreggiamenti; questo le fece venire voglia di portare Manuel all'orgasmo sotto gli occhi del suo compagno, per far godere entrambi. Iniziò ad accelerare il ritmo delle carezze senza staccare lo sguardo dal viso di Riccardo, che sembrava decisamente più eccitato che ingelosito da quella situazione. Stava ormai per far esplodere la sensualità di Manuel quando sentì alle sue spalle una voce conosciuta e tanto amata.
"Ciao ciao, spero di non essere arrivata troppo tardi. Mi sono persa qualcosa d'interessante?" Sasha s'impossessò delle labbra di Daria baciandola con decisione e sfrontatezza. Indossava un vestito nero e aderente, con una profonda scollatura, e sembrava felice e decisa a divertirsi. Senza attendere una risposta, baciò rapidamente prima Manuel e poi, senza chiedere il permesso della sua amica, anche Riccardo, lieto di quello strappo alla regola.
"Amore, sono tanto felice di vederti, però temo che il mio Manuel sia rimasto bloccato proprio sul più bello. Lo stavo facendo bollire al punto giusto..." rispose Daria.
"Oh, mi spiace tanto! Ma non devi preoccuparti, caro, ci penserò io a soddisfarti come si deve. Accompagnami a bere qualcosa, devo caricarmi, sarà una lunga notte..." Sasha diede un altro imperioso bacio al giovane mulatto, ancora turbato dall'orgasmo improvvisamente interrotto, e, prendendolo per un braccio, lo condusse verso il bar.
"Hai visto, Ricky? E' una coppia veramente affiatata, sono molto soddisfatta di aver trovato a Sasha un amante degno di lei. Sono stata brava, non trovi?"
"Sì, certo, però voi due..." sussurrò Riccardo.
Daria si appiccicò al compagno guardandolo fisso negli occhi, per soffocare sul nascere qualsiasi protesta, per quanto debole fosse. "Cosa c'è, amore? Non ti sono piaciute le coccole che ci siamo fatti io e Manuel? Non ci credo, sono certa che tu sia felice quando mi vedi soddisfare i miei desideri. Felice e anche eccitato, non è vero, porcellino? E poi è un ragazzo così carino e simpatico..."
Riccardo non fece in tempo ad esternare le sue deboli perplessità: Daria gli sigillò le labbra con le sue, tenere ma implacabili, completando l'accerchiamento con un prepotente massaggio delle sue parti basse.
"Non ti preoccupare, tesoro, lascia fare a me e tutto andrà bene" disse la donna passando da un tono di voce tenero e sbarazzino ad uno più basso e tranquillamente dominante. "Sai bene che la nostra unione è basata sulla tua dolce sottomissione al mio potere. Non dimenticarlo e saremo felici per sempre..."
La durezza di cui era capace Daria si manifestò solo per un attimo, con la sua voce che ridivenne subito allegra e affettuosa. "Povero caro, mi sono scordata di chiederti se ti fanno male le palline...te le ho legate troppo strette?"
Riccardo rispose con un tono di voce basso e remissivo, per ridurre il rischio che qualcuno sentisse. "Sì amore, sei stata molto severa, però lo spago che hai usato è morbido. Sento tutta la pressione che hai voluto donarmi, ma il dolore è sopportabile..."
"Allora hai intenzione di ringraziarmi per questo delizioso giochetto?" chiese divertita Daria.
"Sì, mia buona padrona..." sussurrò il ragazzo.
"Molto bene! Sarai entusiasta di sapere che ho già pensato a come infliggerti un'altra tortura veramente carina. Ho comprato delle palline di gomma fatte apposta per essere infilate nel tuo tenero culetto e sono certa che proverai una sensazione stimolante nel sentirtele dentro mentre ti muovi..." disse Daria tra un bacio e l'altro. "Sono così felice di stare con te, bambino mio...".
Riccardo aveva la testa poggiata sul morbido seno della compagna, che gli stava accarezzando dolcemente il viso. Daria sapeva bene che il suo maschietto non avrebbe potuto rispondere negativamente, tanto più essendo soggetto ad un trattamento così seducente.
"Ma certo amore...posso sapere chi hai invitato?"
"Manuel, il mio nuovo insegnante di yoga. Te ne ricordi, vero?"
Riccardo fu scosso per un attimo da un leggero brivido, che non sfuggì alla donna.
"Sì, certo, me ne hai parlato tanto bene..."
"E' un ragazzo veramente simpatico e gentile, sono certa che ti piacerà. E anche Sasha ne sarà entusiasta..."
"Ah, bene...e io cosa dovrò fare?..." sospirò Riccardo.
"Non ti preoccupare, amore, ti darò delle istruzioni precise. E ti prometto che ti divertirai anche tu..." concluse Daria baciando teneramente il suo fedele paggio mentre gli palpava con trasporto l'uccellino.
Quella sera Daria era più eccitata del solito e non attese la fine della cena per iniziare i suoi giochi amorosi. Si alzò da tavola e si mise alle spalle di Sasha, che era già deliziosamente brilla.
"Ma chi è questa bella signora bionda così allegra?..." disse Daria con tono canzonatorio, mentre posava le sue mani sapienti sul seno dell'amica e le baciava il collo. Mentre esercitava la sua sfrontata opera di seduzione, sotto lo sguardo turbato dei due maschi, la donna pensò che la serata stesse procedendo bene. Sasha era sembrata subito fortemente attratta da Manuel, come aveva previsto: il giovane insegnante di yoga, mulatto di origine cubana, aveva un viso impertinente ed un corpo atletico e agile che si muoveva con scioltezza ed eleganza. Nel corso della serata si era mostrato gentile, affabile e colto, sfoggiando una conversazione interessante, e Sasha se lo era mangiato con gli occhi. Era certa che anche Riccardo ne avesse apprezzato la compagnia...
"Mi stai accarezzando così teneramente, davanti a tutti..." sospirò Sasha. A questo punto Daria giudicò che la sua preda fosse sufficientemente in calore, con i capezzoli induriti a dovere, e decise d'iniziare la seconda parte della serata.
"Piccola mia, sento che sei pronta per la lezione di stasera. Vieni con noi, Manuel..." La donna si diresse verso la camera da letto, conducendo con sé la docile amica tenendola per mano. Naturalmente non dimenticò di guardare il suo Ricky con uno sguardo complice e malizioso...
Le due donne varcarono la soglia della stanza seguite da Manuel, che sembrava consapevole del proprio ruolo in partita. Una volta chiusa la porta, Daria fece accomodare Sasha sul letto e si sedette alla sua destra, ordinando al ragazzo di mettersi sull'altro lato.
"Cosa vuoi che faccia ora?..." sussurrò Sasha alla sua amica prediletta.
"Manuel t'impartirà una lezione di yoga indimenticabile, tesoro. Ti avevo promesso che stasera la mia terapia avrebbe fatto un delizioso passo avanti..." rispose Daria prima di ricoprire di teneri baci la bocca dell'amata, che la ringraziò con un eccitato mugolio. A quel punto la bruna seduttrice fece un imperioso cenno con la mano al bel mulatto, che iniziò di buon grado ad imitarla con baci e carezze che trovarono subito la calda approvazione dell'eccitatissima Sasha, pronta a ricambiare palpando con passione il membro del suo insegnante.
Quando i due amanti iniziarono a sperimentare una plastica posizione alla pecorina, Daria si sfilò piano dal gioco erotico che aveva innescato ed uscì dalla stanza. "Riccardo, dove sei amore?".
Il ragazzo sentì la sua compagna chiamarlo con quel tenero cinguettio, e venne subito davanti alla porta. Era rimasto da solo in soggiorno, dispiaciuto di essere stato escluso dalle sensuali trame orchestrate dalla sua padrona. Avrebbe anche accettato di vedere Daria amoreggiare con quel bel ragazzo...
"Eccomi, mia Regina" rispose con un tono adeguatamente sottomesso.
"Ti prego, tesoro, prepara qualcosa di dissetante. Fra poco ne avremo tutti bisogno." disse Daria accarezzandogli dolcemente la guancia.
Riccardo chinò il capo ubbidiente e fece per tornare verso il soggiorno quando, attraverso la porta socchiusa, vide Sasha che si accarezzava i tondi seni mentre si muoveva ritmicamente sopra Manuel che la stava penetrando. Era una visione veramente eccitante: due corpi belli e sensuali profondamente uniti nell'amore, una posizione che anche la sua Daria avrebbe potuto sperimentare con piacere...
"Smettila di guardare, porcellino! Sei proprio sfacciato..." gli disse la donna con tono di divertito rimprovero, colpendolo con un secco schiaffo sulla guancia prima di richiudere la porta.
Il ragazzo eseguì diligentemente il suo compito e tornò con le bevande davanti alla camera da letto. Quando bussò discretamente alla porta, questa si aprì e Daria si presentò sulla soglia per ritirare il vassoio.
"Grazie tesoro, qui non abbiamo certo finito. Sasha ha ancora tanto bisogno di noi." La donna realizzò in quel momento di essere nuda e che questo avrebbe mandato in confusione il suo compagno. Nondimeno, volle completare l'opera donandogli un tenero bacio sulla bocca e lasciando la porta aperta il tempo necessario per fargli ascoltare i deliziosi mugolii di piacere emessi da Sasha.
Quando ebbe congedato Riccardo, Daria si avvicinò al letto dove la sua amica stava proseguendo con profitto l'apprendimento delle conoscenze che Manuel le stava trasmettendo con grande passione. Vide con piacere che Sasha stava mettendo a dura prova la resistenza del mulatto, scopandolo da instancabile amazzone che sembrava aver rimosso totalmente i suoi problemi esistenziali. Si mise discretamente dietro l'amica, ponendole le mani sul seno che non voleva fosse trascurato, senza tutte le attenzioni che meritava. Mentre alternava decise palpate a raffinate stimolazioni dei capezzoli, Daria non smise di sussurrare tenere parole d'amore nelle orecchie di Sasha, interrompendosi solo per incitare con imperiosa gentilezza Manuel a non interrompere il suo slancio. Si sentiva soddisfatta, felice di aver liberato la sensualità imprigionata della sua amica del cuore.
Daria era comodamente sdraiata su di un divano, con gli occhi chiusi ed un sorriso beato sulle labbra. Si stava rilassando dopo un'intensa giornata di lavoro, godendosi le dolci attenzioni del suo compagno che la stava baciando teneramente. Si trovavano in uno dei night più cool della città, che aveva organizzato una delle serate "a bacio libero" che avevano riscosso grande successo negli ultimi mesi: in queste occasioni, chi partecipava aveva diritto di baciare chi volesse, senza alcuna restrizione. Naturalmente, aveva dato precise istruzioni a Riccardo di non partecipare ad alcuno scambio di effusioni senza il suo permesso esplicito...
Aveva deciso qualche giorno prima di partecipare alla serata per consentire a Sasha di provare una nuova esperienza molto stimolante e formativa e stava aspettando che la sua amica la raggiungesse. Aprì gli occhi per ricevere i baci di una coppia etero di amici che era venuta a salutarla e subito dopo vide apparire in lontananza Manuel. Non si era certo dimenticata d'invitare anche il suo prezioso maestro di Yoga; lo chiamò agitando la sua bella mano, facendolo sedere accanto a sé dopo che lui e Riccardo si salutarono amichevolmente.
Daria si sentiva leggera, disinibita e aveva tanta voglia di giocare. "Ciao tesoro, finalmente sei arrivato..." disse prima di baciarlo ripetutamente, con passione. Mentre si dedicava intensamente a rispettare il tema della serata, pensò che era la prima volta che sbaciucchiava quel bel ragazzo davanti al suo Ricky. La considerazione la divertì, tanto che decise di sfruttare il momento per rendere la situazione ancora più eccitante: senza smettere d'intrecciare le labbra con quelle di Manuel, gli pose la mano sulle palle fino a sentirle tese e dure, per poi spostarla sull'uccello, partendo dalla base per giungere alla punta, dove indugiò a lungo. Per rendere l'approccio ancora più sexy, la donna prese la mano di Manuel e se la posò sul seno, invitandolo a darsi da fare per stimolarlo.
Mentre sentiva il membro del suo amante indurirsi sempre di più, Daria vide con piacere che Riccardo stava guardando con attenzione i suoi amoreggiamenti; questo le fece venire voglia di portare Manuel all'orgasmo sotto gli occhi del suo compagno, per far godere entrambi. Iniziò ad accelerare il ritmo delle carezze senza staccare lo sguardo dal viso di Riccardo, che sembrava decisamente più eccitato che ingelosito da quella situazione. Stava ormai per far esplodere la sensualità di Manuel quando sentì alle sue spalle una voce conosciuta e tanto amata.
"Ciao ciao, spero di non essere arrivata troppo tardi. Mi sono persa qualcosa d'interessante?" Sasha s'impossessò delle labbra di Daria baciandola con decisione e sfrontatezza. Indossava un vestito nero e aderente, con una profonda scollatura, e sembrava felice e decisa a divertirsi. Senza attendere una risposta, baciò rapidamente prima Manuel e poi, senza chiedere il permesso della sua amica, anche Riccardo, lieto di quello strappo alla regola.
"Amore, sono tanto felice di vederti, però temo che il mio Manuel sia rimasto bloccato proprio sul più bello. Lo stavo facendo bollire al punto giusto..." rispose Daria.
"Oh, mi spiace tanto! Ma non devi preoccuparti, caro, ci penserò io a soddisfarti come si deve. Accompagnami a bere qualcosa, devo caricarmi, sarà una lunga notte..." Sasha diede un altro imperioso bacio al giovane mulatto, ancora turbato dall'orgasmo improvvisamente interrotto, e, prendendolo per un braccio, lo condusse verso il bar.
"Hai visto, Ricky? E' una coppia veramente affiatata, sono molto soddisfatta di aver trovato a Sasha un amante degno di lei. Sono stata brava, non trovi?"
"Sì, certo, però voi due..." sussurrò Riccardo.
Daria si appiccicò al compagno guardandolo fisso negli occhi, per soffocare sul nascere qualsiasi protesta, per quanto debole fosse. "Cosa c'è, amore? Non ti sono piaciute le coccole che ci siamo fatti io e Manuel? Non ci credo, sono certa che tu sia felice quando mi vedi soddisfare i miei desideri. Felice e anche eccitato, non è vero, porcellino? E poi è un ragazzo così carino e simpatico..."
Riccardo non fece in tempo ad esternare le sue deboli perplessità: Daria gli sigillò le labbra con le sue, tenere ma implacabili, completando l'accerchiamento con un prepotente massaggio delle sue parti basse.
"Non ti preoccupare, tesoro, lascia fare a me e tutto andrà bene" disse la donna passando da un tono di voce tenero e sbarazzino ad uno più basso e tranquillamente dominante. "Sai bene che la nostra unione è basata sulla tua dolce sottomissione al mio potere. Non dimenticarlo e saremo felici per sempre..."
La durezza di cui era capace Daria si manifestò solo per un attimo, con la sua voce che ridivenne subito allegra e affettuosa. "Povero caro, mi sono scordata di chiederti se ti fanno male le palline...te le ho legate troppo strette?"
Riccardo rispose con un tono di voce basso e remissivo, per ridurre il rischio che qualcuno sentisse. "Sì amore, sei stata molto severa, però lo spago che hai usato è morbido. Sento tutta la pressione che hai voluto donarmi, ma il dolore è sopportabile..."
"Allora hai intenzione di ringraziarmi per questo delizioso giochetto?" chiese divertita Daria.
"Sì, mia buona padrona..." sussurrò il ragazzo.
"Molto bene! Sarai entusiasta di sapere che ho già pensato a come infliggerti un'altra tortura veramente carina. Ho comprato delle palline di gomma fatte apposta per essere infilate nel tuo tenero culetto e sono certa che proverai una sensazione stimolante nel sentirtele dentro mentre ti muovi..." disse Daria tra un bacio e l'altro. "Sono così felice di stare con te, bambino mio...".
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