La strana bestia

di
genere
fantascienza

Stanotte è stata una notte molto turbolenta dal punto di vista ormonale. Ha fatto un sogno strano, dove correva con un vestitino bianco che svolazzava col vento, su un prato verde ricoperto di fiori dai colori vivaci. Iniziò a raccogliere qualche fiore quà e là, sentendo una sensazione strana alla bocca dello stomaco , si sentiva osservata.
- Ma non era possibile ?! Era da sola in quell'immenso prato .
Erano circa le 15 del pomeriggio di una giornata particolarmente afosa d'agosto, si stava aggiustando il vestito tirandosi sù, raccogliendo il suo piccolo mazzo di fiori, la sensazione crebbe sempre di più. Con la coda dell' occhio, si accorse che acquattato in mezzo all' erba folta e rigogliosa vi era
un grosso animale nero con peluria folta a metà tra un lupo mannaro e un orso, ma che non riusciva in ogni caso bene a distinguere . Di colpo non lo vide più, decise allora anche se impietrita dalla paura di ritornare a casa , che si trovava poco distante dal prato ma in mezzo ad una fitta foresta. All'improvviso lo sentì arrivare da dietro le sue spalle. La cosa la raggelò . Lei rimase immobile, terrorizzata , questo grosso animale si avvicinò ,iniziò ad annusarla cominciando dalla testa, iniziò a leccarle il collo in modo insistente e scese in basso verso l'addome dove le diede una leccata sull'ombelico. Riprese insistentemente ad annusarla, concentrandosi nelle parti intime, dove lei seppur impaurita, iniziò ad eccitarsi, un po' per l'adrenalina e un po' per il calore del suo naso , decise di rimanere immobile per tentare di salvarsi, perché da vicino era ancora più grande. Il grosso animale, continuava a leccare la figa senza sosta e ogni tanto mordicchiava se lei si muoveva. Rimase inerme ,allora e anche se con vergogna , iniziò a bagnarsi, e mentre lei si bagnava, la bestia non la smetteva di leccare. Strappò le mutandine con i denti aguzzi , ma la cosa che più di tutte la sorprese , fu che non la ferì in alcun modo , era a suo modo delicata quella strana bestia.
Lei allora divaricò le gambe e tentò di rilassarsi, pensando che magari avrebbe finito da lì a poco. Da quella posizione poteva vederne le fattezze , e si presentava come un animale alto almeno due metri, tutto peloso, con la faccia da lupo , le orecchie grandi , e una bocca enorme. La lingua che guizzava, lungo tutto il suo corpo, insistendo poi nel suo sesso ormai completamente aperto, e roseo davanti alla bestia. Lei provò a toccarlo, e stranamente la bestia la lasciava interagire. Fu incuriosita poi dal fatto che avesse un enorme cazzo, di circa 40 cm , e che penzolando le toccava i piedi. Iniziò a toccare con i piedi allora l'enorme cazzo , e più lo toccava, più la bestia si infervorava e leccava il seno , e la figa. Lei continuò a masturbare il grosso animale con i piedi , le stava sempre più addosso, desiderava anche lei adesso il suo lungo cazzo dentro di lei. Ma si mosse verso il lungo cazzo e iniziò a leccarglielo, leccò la punta con un movimento circolare e anche se strano la cosa la stava eccitando da morire , tentó perfino di metterlo in bocca, ma era troppo largo , ci tentó comunque e per metà ha provato a succhiare, sentì un sapore selvatico e dolce allo stesso tempo, succhiò altre due volte , si mise il cazzo in mezzo alle tette, e strusciandosi contro fece sborrare il grosso animale - un enorme colata di sborra la assalì fino alla faccia, che prontamente con le mani , si portò alla bocca .
Davanti a lei il grosso cazzo , in erezione . Stravolta dalle circostanze si mise sdraiata di pancia, la bestia allora l'afferrò da dietro e cercò di infilare dentro di lei il suo grosso cazzo . All' iniziò fece fatica ad entrare ma pian piano , che saliva l'eccitazione di lei che ormai si era completamente abbandonata tra le sue grinfie e della bestia, la sua figa cominciò a dilatarsi per fare spazio a quell'enorme fallo. Lei trasalì dal dolore, ma tanta era l'eccitazione che nonostante il sangue, e nonostante la bestia era diventata un po' violenta , da portarla a sé come fosse una bambola di pezza , cominciò a sbatterla contro il proprio corpo. Il cazzo entrava e usciva da lei tra un misto di sangue e umori vaginali di lei, che dopo poco la bestia la riempì di sperma e saliva . Iniziò a leccare il grosso Cazzo della bestia. E ne assaggiava anche la bestia da lei, mentre colava fuori dalla sua figa, ma non era ancora sazia. Riprese a strusciarsi su di lei, e mettendola di nuovo a pancia in giù, le sverginò il culo . Lei svenne dal male. Si risvegliò, guardandosi attorno pensando che fosse stato solo un sogno, e invece la bestia stava ancora sopra di lei e la stava cavalcando. Con il buco del culo che si apriva ogni volta di più, lei iniziò a leccarsi le labbra per l'eccitazione fino a che il ritmo diventò più regolare e più calzante. Ancora una volta esplose in una lunga sborrata, che uscendo finalmente con il cazzo moscio portava con sé e che la fradiciava in mezzo alle gambe. La bestia iniziò allora a leccarla dolcemente per pulirla da ogni sostanza , ma lei si eccitava di nuovo. Si svegliò da questo incubo completamente bagnata, e con le mani che indugiavano nel suo sesso . Mentre dormiva gemeva e aveva prima urlato di paura e dall'altra stanza la sua amica spaventandosi, era entrata e avendola trovata intenta a toccarsi si eccitò a tal punto da sdraiarsi vicino a lei , seppur all'inizio con l'intento di abbracciarla e rassicurarla , si ritrovò avvinghiata a lei in un turbinio di lingua e mani vaganti. Ma lei non si era ancora del tutto svegliata, era in una sorta di dormiveglia, dove confondeva la finzione con la realtà. La sua amica si mise sotto le coperte a leccarle la figa gocciolante ormai , i seni con i capezzoli turgidi , la sua amica si spogliò e iniziò a muoversi facendo una sforbiciata fenomenale, e godettero all'unisono. Continuò poi a baciarla dolcemente e le mise in faccia poi la sua figa, finalmente che poteva godere delle sue leccate . Si muoveva davanti la sua faccia con una maestria tale da disegnare il simbolo dell'infinito sulla sua faccia . Cominciò a trasalire, mordendosi le labbra quando l'eccitazione aumentava fino a farla venire in un'onda di piacere. Il suo sogno era talmente vivido da riuscire persino a sentire la penetrazione della bestia . Era un sogno che la eccitava e al tempo stesso la terrorizzava. Dovevano fare piano, al piano di sotto la zia come un falco rimaneva sempre di vedetta , convinta che la nipote potesse avere una tresca col vicino di casa di qualche anno più vecchio .
scritto il
2024-12-08
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