Alex
di
e.c.
genere
etero
Avevamo bevuto come dei folli, non so nemmeno come fosse possibile raggiungere casa di Ambra. Ero ospite da lei per una settimana, per il secondo anno di fila, i suoi erano dei genitori così diversi dai miei! Tanto per capirci prima che uscissimo suo padre ci aveva guardate con disappunto "dove andate a stomaco vuoto?" E ci aveva allungato un bicchierino di grappa. Era cominciata così ed ero finita sbronza nel letto della camera degli ospiti, al piano terra, impossibile raggiungere la camera di Ambra dove avevo dormito le notti precedenti. Il letto era matrimoniale, Ambra disse a Simone e Alex di fermarsi anche loro, che non li avrebbe lasciati andare via in quelle condizioni. Con Simone avevo avuto un piccolo flirt l' estate precedente e credo avesse in mente di finire il discorso, ma Alex lo sorprese e anticipò, buttandosi al centro del letto tra di noi. Crollammo tutti e tre, vinti dall' alcool. Quasi uno svenimento collettivo. Mi svegliai qualche ora dopo, era ancora notte, la luce della luna filtrava dalle persiane, Simone russava leggermente, la mano di Alex mi accarezza l' interno coscia, lo lasciai fare, fingendo di dormire ancora. Ero girata sul fianco sinistro, lui era a cucchiaio contro di me, il cazzo duro appoggiato sul mio culo. Chissà come ero in perizoma e maglietta, niente reggiseno,niente jeans. Mi chiesi quanto avevo bevuto, mentre lo lasciavo fare tra le mie cosce. La memoria si fermava al sesto short ma ero certamente andata oltre. Spinsi il culo contro il suo cazzo, per fargli capire che ero sveglia, spostai la mano dalle mie coscia alla mia bocca e gli succhiai l'indice, come gli avrei succhiato il cazzo se fossimo stati soli. Mi appoggiò le labbra all' orecchio ,leccandomi il lobo. Portò l' altra mano sulla fica. Spostò il perizoma e raggiunse il mio clitoride iniziando a strofinarlo. Smisi di succhiargli il dito, mi portai la sua mano sul seno, stringendolo forte. Mi penetrò con due dita, sussultai, allungai la mano sui suoi boxer facendo uscire il cazzo.. iniziai a segarlo, piano, silenziosamente soffermandomi a lungo ad accarezzargli il glande col pollice,come se glielo leccassi. Eravamo come annodati, stretti a settantasette, la sua bocca sul mio collo, la lingua che mi leccava avida, il suo braccio sinistro sotto di me con la mano che mi stringeva le tette, la destra sulla mia fica, le dita che mi scopavano silenziose, la mia mano destra che lo segava. Appoggiai la sinistra sopra la sua destra, invitando anche il suo anulare nella mia fica. Lui osò, spinse il pollice nel mio culo. Lo assecondai per qualche istante. "Scopami" Mi portai il cazzo tra le gambe, spostai la sua mano, mi penetrò. "Scopami". Iniziò a stantufarmi energicamente eppure silenziosamente. Mi portò la mano destra sulla bocca, per zittire il mio orgasmo. La sborra mi riempì la fica, la sentii scorrermi tra le cosce. Rimanemmo immobili. Entrambi col fiatone. Simone accanto a noi continuava a dormire beato. Lentamente ci addormentarmi anche noi. Ambra mi svegliò a mezzogiorno, Alex e Simone se n'erano andati alle 10.
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