La Marty

di
genere
prime esperienze

Quando era arrivata la notifica del nuovo gruppo aveva sbuffato. Non aveva davvero voglia di una cena con gli ex colleghi. Da un certo punto di vista avrebbe voluto aver tagliato tutti i ponti, facevano parte di un passato recente faticoso. Invece era lì. Ed incredibilmente c'erano tutti. Chiacchiere noiose di lavoro si susseguivano senza fine, non sapeva se sbadigliare o scappare. Tra Giulia e Anita d con di fronte Martina, entrambe le opzioni erano impraticabili. Martina l' aveva incontrata una volta in quei tre mesi dal suo licenziamento. Avevano pranzato velocemente assieme. Quella sera era bellissima. Il trucco pesante ma non volgare, il look casual con la camicia in jeans e la canotta bianca stretta che evidenziava le tette generose. Era dimagrita, lo aveva notato subito all' arrivo: lei era di spalle e i jeans la fasciavano meno del solito, il culo era bellissimo, sembrava più sodo. Quel giorno a pranzo aveva effettivamente parlato di dieta r di palestra. Sarà stato l' alcool ma più la guardava più gli sembrava figa ed eccitante, con quelle labbra dipinte di rosso. Ad un certo punto Martina sembrava ricambiare gli sguardi ambigui. E si era fatta l' ora di andare. Baci e abbracci con per salutarsi, dentro di sé sperava che non si dovesse ripetere. Si sparpagliarono verso le auto, scoprendo di andare nella stessa direzione di Martina. "Beviamo un' ultima cosa io e te?" Chiese indicando un microscopico bar ancora aperto. "Certo". Quattro ultime cose dopo si era fatto davvero tardi, il bar chiudeva e le loro auto erano rimaste le ultime in parcheggio. Si avviarono ondeggiando, con un tasso alcolico decisamente eccessivo in corpo, ridacchiando. Faceva caldo,Martina aprì l' auto,tolse la camicia e la lanciò sul sedile del passeggiero, rimanendo appoggiata alla portiera, senza nessuna voglia di salire anche se forse non avevano altro da dirsi. "Sei dimagrita, stai da dio, una figa incredibile!" Si avvicinò per baciarla sulla guancia e salutarla, ma Martina si spostò e il bacio passò sulle labbra. In un attimo fu un attorcigliarsi di lingue, di mani che parlavano, di desiderio inconsapevole covato tutta la sera e da chissà quanto tempo prima.
Non aveva mai baciato un' altra donna.
Martina pensò la stessa cosa e staccandosi un momento dalle sue labbra lo disse: "è la prima volta che limono una donna!"
"Anche io" rispose, deglutì riflettendo solo un istante "è la prima volta che ho voglia di scopare una donna"
Martina chiuse la portiera del guidatore, aprendo quello posteriore la spinse sul sedile seguendola all' interno e chiudendo la macchina. Il parcheggio era deserto, ma erano due donne alle tre di notte meglio essere prudenti. Ripresero a baciarsi e a palpeggiarsi. Martina le sfilò il vestito e si tolse la canotta. Risero nervose, avevano lo stesso reggiseno di intimissimi. Tornarono a baciarsi. Lei si fece più coraggiosa, anche se l' effetto dell' alcool passava e le sembrava tutto pazzesco. Sgancio il reggiseno di Martina, le guardo le tette scendere leggermente verso il basso, le strizzò tra le mani e iniziò a leccarle poi a succhiarle i capezzoli. Martina ansimava, toccandola a sua volta, finché non le slacciò il reggiseno a sua volta. Erano entrambe nude fino alla vita. Martina ancora coi jeans, lei in slip."lo stiamo facendo davvero?" "Si" Martina si contorse nell' abitacolo, sfilandosi i pantaloni, la spinse a stendersi sul sedile e appoggiò le labbra sul pube, sopra gli slip, portandole le mani sui seni. Le leccava la fica attraverso il tessuto, era eccitante da morire, voleva farlo anche lei. "Mettiti 69 le disse", Martina obbedì, spostandosi sfilò il perizoma e poi le tolse gli slip.
Erano nude.
Affondarono ciascuna la lingua nella fica dell' altra, ansimando. Lei era sotto, Martina sopra, iniziò ad accarezzarle le cosce, fino ad arrivare all buco del culo, lo accarezzò lentamente col police, Martina tremò, senza smettere di leccarla. Lei invece smise, le affondò il pollice nel culo, indice me medio nella fica, Martina approvò, con un sommesso"sii", prima di infilarle la lingua tra le piccole labbra, in profondità dentro la vagina, portandole nel contempo le mani sotto il culo stringendolo forte.
Aggiunse il medio nella fica fradicia, anche lei ansimava, senza rendersene conto si trovo ad urlare" Martina scopami scopami scopami". Martina le leccava freneticamente il clitoride. Vennero in contemporanea. Si rivestono lentamente, aiutandosi a vicenda con gancetti e bottoni. Ripresero a baciarsi. La voglia non era placata.
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2025-05-01
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