Il maestoso Antonio

di
genere
corna

Ci frequentavamo da circa 10 mesi, avevamo fatto incontri mensili o al massimo bimestrali, tutti gli incontri durarono un weekend o un giorno in più ad eccezione delll’incontro estivo nel quale ci rilassammo per 10 giorni.

Alessia originaria laziale, io pugliese, ci eravamo conosciuti il Natale precedente, nel 2016 nel corso di una vacanza nella quale lei era con sue amiche e io con miei amici. Nessuno dei due aveva conosciuto i genitori dell’altra persona, nessuno aveva conosciuto amicizie dell’altro salvo durante la prima vacanza, ne tantomeno coinquilini o altri conoscenti, erano state sempre fughe d’amore che avevano fortificato le nostre voglie perverse.
Il nostro era un rapporto a distanza.

Dopo la vacanza estiva (racconto “da dove tutto nacque”) tornammo alla vita quotidiana , ognuno nella sua realtà, ci sentivamo telefonicamente ogni giorno, ci raccontavamo le nostre giornate e se c’era l’opportunità ci masturbavamo in videochiamata. Alessia spesso andava a lavoro senza intimo, mi mandava foto , mi faceva eccitare pur non essendo con me. Aveva iniziato a guardare vestiti super sexy e io contribuivo dando spunti se trovavo qualcosa di interessante.
Nelle nostre chiacchierate non mancavano fantasie con altri uomini, era come se si fosse aperto un canale nel quale stavamo sfogando quei pensieri che non si possono dire a tutti.
I punti principali di questi pensieri si conclusero con me che volevo vederla avere un rapporto sessuale con un uomo superdotato e lei che avrebbe voluto rivivere l esperienza dell’esibizionismo ma spingendosi molto di più , questo era diventato il nostro punto di incontro.

Tra noi c’era complicità e così facemmo il passo successivo ovvero organizzare un’incontro con un superdotato. Avevamo avuto contatti online, come già accennato, con diverse persone ma io cercavo una situazione speciale per lei come prima volta.

Ci incontrammo dopo quasi due mesi dalla vacanza in cui si era esibita.
Il bull con cui organizzai era a Genova, così andammo lì come meta per il nostro incontro. Dovevamo incontrare l’uomo una sera in quei tre giorni, in albergo lei mi mostrò l’outfit per la serata. Maglia ricamata a buchi , calze auto reggenti nere , gonna colorata a quadretti con uno spacco laterale e lunga abbastanza da coprire l’elastico dele calze, tacchi alti. Uscì così, senza intimo , con la fica in fiamme già prima dell’incontro.
Il bull si fece attendere, ci rinviò più volte l’invito spiegando i suoi problemi lavorativi. Noi nel frattempo uscimmo inaugurando da soli quella serata tanto attesa. Andammo prima in un ristorante dove Alessia mise in mostra le calze da seduta, e si lasciò sbirciare i seni attraverso la maglia poi ci spostammo in un bar dove ci sedemmo al bancone in attesa del bull. Quando lo stesso ci disse che era disponibile, ci facemmo raggiungere nel bar in cui eravamo. Era un bar con non molta gente , luci molto soffuse. Vidi Antonio , il bull, entrare, guardarsi intorno e cercarci, trovò il mio sguardo, ci guardammo in faccia e ci facemmo un mezzo cenno di intesa, Antonio mi disse che dal vivo era più figa che in foto. Passammo una buona ora lì a chiacchierare avanti a un cocktail, Alessia sembrava a suo agio e sembrava ci fosse feeling con lui. Ci sedemmo in modo tale che lei fosse in mezzo.
Antonio era un uomo divorziato di 44 anni portati bene, sul sito aveva diversi feedback soprattutto veniva sempre menzionata la dimensione eccessiva del suo pene, del quale vi erano anche foto che non rendevano quanto davvero grande fosse.
Chiacchierando gli animi iniziarono a riscaldarsi, Antonio mise una mano sulla coscia di Alessia e la tenne lì per tutto il tempo, era un uomo che ci sapeva fare. Parlammo per lo più di cose generali senza approfondire subito l’argomento sesso. Finimmo i nostri drink, Antonio ci chiese se volessimo continuare o spostarci, lasciai la decisione ad Alessia, non volevo decidere per lei, così andai in bagno e lasciai a lei la decisione.
Appena tornai Antonio disse che era il momento di andare. Prendemmo le giacche. Antonio pagò tutto il conto, ci avviammo verso l’uscita, io avanti e loro dietro, mi voltai quando arrivai alla porta e vidi lui che le teneva la mano sul fianco. Già sobbollivo dalle emozioni.
Antonio chiese ad Alessia se volesse andare con me o con lui, ci fu un momento di indecisione e io dissi che se voleva poteva andar con lui e io li avrei seguiti e così fù.
Arrivammo a destinazione, località marina, lui parcheggiò dentro il cortile, io cercai parcheggio fuori. Dopo aver parcheggiato mi avviai a piedi. Telefonai per farmi aprire e salii al piano. Avevano lasciato la porta aperta, entrai, la casa era piccola un bilocale sui 40 metri e appena dentro la scena che mi aspettava era di Alessia inginocchiata con la gonna sollevata e il sedere di fuori, Antonio poggiato alla cucina con i pantaloni calati.
Alessia stava con tanto impegno succhiando quel cazzo, un cazzo enorme, lo teneva con due mani e provava a succhiarlo al meglio e in profondità. Antonio mi salutò in modo simpatico e lei inginocchiata mi guardò, sembrava affannata. Mi disse che era incredibilmente enorme. Non persi tempo, non mi tolsi nemmeno la giacca che iniziai a filmare, mi avvicinai e lei sembrava atteggiarsi come se fosse un film porno. Glielò succhiò diversi minuti, lo sollevava e leccava le palle per poi rimetterlo in bocca, se lo sbatteva sulle guance, se lo posizionava sul viso, non l’avevo mai vista così vogliosa nel leccare un cazzo e soprattutto non avevo mai visto un cazzo di quelle dimensioni. Antonio iniziò a dire cose del tipo che era nata per fare questo, che si vedeva la passione, e parole spinte. Alessia sembrava non volersi staccare più. Fu Antonio a decidere quando era il momento di passare oltre, dopo che si fece succhiare e adornare il cazzo per una decina di minuti, dopo che aveva più volte bloccato Alessia per i capelli e aveva provato a scoparsela in gola facendole venire conati di vomito, decise che era abbastanza. La fece staccare, lui si tolse definitivamente i pantaloni, si tolse la camicia già sbottonata, Alessia era ferma sotto , era stordita da quel cazzo, se l’era gustato, se l’era sbattuto in faccia ripetutamente. Antonio si spostò, andò in camera da letto a prendere i preservativi.
Alessia quando eravamo soli mi disse che aveva timore, aveva paura che fosse eccessivamente grande quel membro. Antonio tornò e io subito gli comunicai i nostri timori, Antonio ci rispose come rispondeva immagino a tutti, ovvero che ne era consapevole, che tante donne rifiutavano il rapporto e preferivano solo destreggiarsi in grandi pompini.
Tornarono ai fatti, Antonio le fece togliere la maglia, poi la fece sedere sul divano e lui si mise di fronte rimettendo in bocca quel cazzo enorme. In seguito la fece mettere a gambe aperte e la leccò con tanta passione, Alessia nel mentre cercava il mio sguardo, voleva la mia complicità. Lui sapeva leccare, sapeva toccarla, poi si mise sopra di lei, sempre in quella posizione, a gambe divaricate, si infilò il preservativo e iniziò a penetrarla. Alessia da subito strillò, mentre lui andava più a fondo lei iniziò a ripetere che era troppo grande, lui andava piano, non fu troppo violento, lei aveva un modo di godere molto diverso rispetto al sesso con me. Era visibile sia il dolore che il piacere. Io ripresi a filmare, stavo inquadrando il viso di Alessia che guardando negli occhi Antonio ripeteva:
“Per favore fai piano, fa malissimo, è enorme”. Parole indelebili.
Antonio inizio a fare avanti e dietro ma senza spingerlo tutto dentro, Alessia aveva iniziato a provare piacere e a incitarlo, fu un momento chiave , quando Alessia presa dall’eccitazione disse ad Antonio di scoparla più forte, Antonio non se lo fece ripetere due volte, le diede una serie di colpi completi e violenti, le infilò tutto il cazzo dentro la fica. Alessia strillò dal dolore e dal piacere fino a bloccarlo spingendolo dal petto. Vidi Antonio sollevarsi con il cazzo in tiro, era spaventoso , era enorme. Alessia diede dei sospiri poi si sollevò, e riprese a leccare le palle e il cazzo con ancora il preservativo, mentre leccava da seduta, Antonio era in piedi con una gamba sul divano , io filmavo. Alessia stava menando il cazzo mentre leccava le palle, Antonio le spingeva la testa che nel leccare andò più in profondità oltre le palle, tra le gambe. Si spostarono, lui spinse lei con la testa sullo schienale del divano e le si mise con le palle in faccia, lei leccava e a un certo punto la vidi scivolare con il culo, vidi Antonio salire con entrambi i piedi sul divano e continuare a spingere la testa di Alessia. Quello che stavo vedendo non l’avevo mai immaginato, Alessia stava leccando l’ano di Antonio , e da quella posizione scivolarono ancor di più sul divano , ovvero Alessia scivolava con il bacino giù e lui si abbassava con lo scroto sulla sua bocca, Antonio era praticamente con le ginocchia piegate e con l ano in bocca ad Alessia e io stavo filmando tutto. Alessia con una mano lo toccava nelle parti intime e con una si masturbava. Erano scivolati al punto che Alessia era con la schiena sulla seduta e il culo fuori dal divano mentre lui era praticamente seduto sul suo viso. Era assurdo vedere lei con che intensità leccava.
Antonio gestiva la situazione, scese dal divano con fare molto arrapato, la mise a pecora e inizio a scoparla a ritmo, Alessia non faceva altro che godere e ripetere che era enorme , le diede una ventina di colpi fortissimi prima che Alessia di nuovo lo fermasse.
Antonio si allontanò per andare in bagno, Alessia era lì con me , mi diceva a bassa voce che era grandissimo, non smetteva di ripeterlo. Quando Antonio tornò sembrava volerci mandar via. Io lo intuii e mi alzai dalla poltrona, Alessia invece non volle, voleva continuare a palpeggiare quel cazzo, iniziammo a chiacchierare di esperienze vissute mentre lei era lì che massaggiava il cazzo di Antonio.
Chiacchierammo riguardo alle esperienze vissute e Alessia si ritrovò nuda e sdraiava con la testa tra le gambe di Antonio, lo spompinava mentre parlavamo. Antonio a un certo punto chiese ad Alessia quante esperienze avesse nel rimming, Alessia ebbe una reazione imbarazzata, tentennò, mi guardò in faccia e disse che lo aveva sempre praticato, sfruttò quel momento per dirmi che anche l’ ingoio dal preservativo era una pratica che faceva in modo ricorrente e con un suo ex. Era un momento strano data la situazione. Stavo continuando a scoprire la mia donna. Fu dopo queste confessioni che Alessia intensificò il pompino, gli mise un nuovo preservativo e gli salì sù a cavalcioni, iniziò a cavalcare quel cazzo equino, era divina , sbatteva saltando, lo prendeva tutto, era inizialmente con i piedi sul divano, di viso verso lui, poi di mise di spalle a lui con i piedi a terra, saltò per oltre venti minuti come una forsennata mentre mi ringraziava per quella scopata pazzesca. Quando iniziò a sentire la stanchezza, Antonio si rifece sotto,la fece mettere a pecora e iniziò a stantuffarla, la scopò con tanta forza , lei strillava come una vera cagna fino al punto di iniziare a venire, Alessia aveva la voce tremante mentre godeva con quel cazzone in fica. Antonio continuò a sbatterla più che poteva finché dovette riprendere le energie per il troppo impegno. Una scopata che durava da oltre 20 minuti nei quali Antonio nel mentre rincarava la dose con un turpiloquio molto spinto verso me e lei. Alessia era con le braccia e la testa oltre lo schienale del divano quando lui si fermò, era distrutta. Antonio prese un minutino di tempo per riprendersi, poi la leccò appassionatamente e riprese in seguito a scoparla. Io mi sedetti, la stava scopando incessantemente da minuti, le stava davvero limando la fica. Alessia continuava a strillare e poi iniziarono a farlo ancora più coinvolti , Alessia iniziò a ripetere che era bellissimo che lo sentiva tutto, Antonio le dava della puttana adoratrice di cazzi, le diceva di guardarmi mentre veniva allargata, la colpiva in modo costante e violento finché esplicito l’arrivo del gran finale, stava per venire e io stavo filmando il tutto. Inquadrai il cazzo che entrava e vidi subito che il preservativo era rotto, lo feci notare ad Antonio che lo uscì fuori, Alessia continuava a godere pure quando lui era fuori. Antonio continuò segandosi in quanto in prossimità di sborrare. Alessia si voltò, lo aspettò con il viso sotto il membro e ricevette diversi schizzi di sborra in faccia, totalmente ripresi da me.
Ero emozionato, ero arrapato, ero sconvolto e felice.
Alessia andò poi in bagno, io restai lì ad aspettare. Tornò nuda e bellissima , si rivestii mentre scherzavamo con Antonio che nel frattempo aveva indossato un accappatoio. Quando fummo pronti andammo via, anche se Alessia sembrava voler restare lì per sempre.
Tornammo all’albergo, Alessia camminava con soddisfazione, appena in camera ci baciammo, la feci straziare sul letto a pancia in su , iniziai a penetrarla mentre ero ancora vestito, Alessia mi chiese di metterlo in culo, eravamo eccitati, ci stavamo lasciando andare a parole mai dette. Mentre la penetravo le parlavo del rapporto appena avuto con Antonio, le dissi più volte che la volevo rivedere con cazzi enormi e lei mi rispose che avrebbe voluto essere inculata da lui, eravamo in foga, eccitati, non pensavamo più, avevo il mio oramai cazzetto che entrava e usciva dal suo culo, sentivo che non sarei durato molto, che avrei sborrato subito dopo, nel mentre la offendevo, godevo a chiamarla puttana e lei godeva a sentirselo dire, fu un momento tanto tanto intenso, io insistevo nel dirle che amava quel cazzone e che le era piaciuto essere aperta da lui e lei che fino a quel momento non faceva altro che confermare le mie parole, mi disse che il mio cazzo nella fica non l’avrebbe sentito. Appena quelle parole arrivarono negli input del cervello, il mio cazzo inizio a spinger fuori tutto lo sperma che aveva dentro, le sborrai in culo e lei era soddisfatta nel riceverlo.
Quell’incontro era stato essenziale per il nostro futuro perverso.
scritto il
2024-11-05
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