Sul pulman e poi

di
genere
orge

Quel giorno mia moglie ed io non avevamo voglia di andare in macchina e decidemmo di prendere il bus per spostarci in città.
Dato l'orario in cui la gente si reca al lavoro, ci ritrovammo su un mezzo carico di gente. eravamo in piedi uno accanto all'altra quando all'improvviso mi accorsi che mia moglie si muoveva stranamente.
Mi girai a guardare e vidi che due uomini dietro di lei le palpeggiavano il culo con foga ed entrambi tenevano il cappotto sbottonato mettenda in evidenza due enormi cazzoni duri con le cappelle rosse per l'eccitazione. Stranamente nessuno si era accorto di nulla o faceva finta di non accorgersene. Lei ci stava e io la lasciai fare, volevo vedere fin dove sarebbe arrivata.
Mi guardò forse chiedendo la mia approvazione, io annuii con il capo. Lentamente e a fatica si girò verso i due e pre se ad accarezzare quelle verghe infuocate, faceva scorrere le mani lungo le aste con una maestria da vera puttana guardandoli negli occhi e sorridendo senza nessun imbarazzo.
Era arrivata quasi la nostra fermata e lei mi disse: caro, dobbiamo scendere. Strizzò gli occhi a quei due e ci avvicinammo all'uscita. Scesi dall'autobus ci incamminammo verso casa e come avevamo immaginato i due uomini erano scesi anche loro e ci seguivano, senza avere però il coraggio di avvicinarsi. arrivammo a casa e nell'entrare lasciammo il portone aperto, salimmo fino al primo piano e ci fermammo ad aspettare.
Dopo un pò i due entrarono e ci videro, noi ci avviammo per le scale e entrammo in casa. La porta la lasciammo socchiusa e dal ballatoio si poteva sbirciare nell'appartamento. Caro, fa caldo disse lei, apri la porta e la finestra così entra un pò di aria, intanto si era denudata e aveva addosso solo un minuscolo perizoma, la giarrettiera e le calze lasciando in mostra il seno(un'ottava naturale) e il suo culo a mandolino. Intanto, timidamente i due stavano osservando mia moglie che si muoveva sculettando per la stanza, lei li vide mentre con i cazzi in mano si stavano masturbando furiosamente ma fece finta di nulla;si sedette sul divano e dopo essersi tolto tutto di dosso, si mise a cambe larghe mostrando una figa da favola.
Vieni, mi disse tirò il mio cazzo fuori dai pntaloni e cominciò a succhiarmelo mentre si toccava la figa mugolando. ad un cero punto, si alzò, andò verso la porta e prese in mano i cazzi dei due che sborrarono di colpo. :Diamine!, disse, li ho appena toccati!, masapeva benissimo che erano arrivati al limite della resistenza. Li fece entrare e iniziò a segarli e spompinarli alternativamente, leccava le cappelle, succhiava i coglioni di quei due, poi li prese entrambi in bocca e si fece scaricare la sborra in gola bevendola tutta. Ricominciò a lavorarli facendoli indurire di nuovo e messasi a pecorina ne volle uno in figa e l'altro nel culo, il mio lo volle in bocca. Si fece scopare e inculare pompando il mio cazzo e alternava i cazzi nei suoi due buchi. godemmo simultaneamente riempiendola di sborra. Tornò di nuovo a farceli indurire e prese i due nella figa e il mio nel culo e dopo aver pompato come una forsennata, volle che gli piantassero due cazzi nel culo, in un primo momento urlò per il dolore ma poi si gustò quella doppia inculata godendo anche lei alla fine come una vacca. per ultimo, prese in bocca tutti tre i cazzi e si fece venire ancora una volta in gola. Ormai era ora di pranzo e li invitammo a restare, loro accettarono di buon grado. Dopo aver mangiato andammo in camera da letto e contimuammo per ore quello che avevamo fatto prima.
Ci lasciò completamente senza forze, ma lei, ancora fresca ci lasciò dicendo:Vado in cerca di cazzi per stanotte, la voglia non mi è passata.
Tornò una mezz'ora dopo insieme a quattro fusti, si spogliarono((quei cazzi erano enormi) e non vi dico quello che combinarono.
di
scritto il
2010-03-23
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