Ho svezzato mia madre-3

Scritto da , il 2013-05-01, genere incesti

Luca e la mamma erano abbracciati nel letto matrimoniale sotto le coperte.

Lui era già completamente nudo mentre la mamma che abitualmente giaceva nuda accanto al figlio quella sera,prevedendo l'arrivo della ragazza aveva indossato l'ultimo completino sexi che Luca le avevo regalato alcuni giorni prima e che aveva potuto esibirgli solo quando il padre si era assentato per uno dei suoi viaggi di "lavoro" con la sua segretaria/amante.

Come previsto e mentre erano avvinghiati come un sol corpo e con le labbra sigillate in un bacio lungo e voluttuoso,un leggerissimo toc alla porta annunciava l'arrivo della ragazza.

[Avanti....avanti bambina...entra!]

Le ha gridato a mezza voce la mamma liberando con uno schiocco la bocca dall'invadenza della sinuosa e impertinente lingua dell'amato figlio.

[Posso...non disturbo!]

Ha pigolato con un filo di voce Mara.

[Ma no...bambina mia...quale disturbo...vieni...vieni Mara c'è anche tuo fratello quì accanto a me...ti stavamo aspettando!]

La ragazza con passo incerto e gli occhi bassi rivolti verso il pavimento è entrata chiudendosi silenziosamente la porta alle sue spalle.

Aveva i capelli raccolti in una lunga coda di cavallo,le braccia tese,le mani appoggiate ai fianchi ed un incedere lento e misurato frutto forse,delle mortificanti imposizioni ricevute in collegio.

Indossava un pigiama dalla foggia molto castigata con la blusa a girocollo.

Sia la parte sopra che i pantaloni erano talmente abbondanti da nascondere completamente le sue belle forme ancorché adolescenziali,già piene e rotonde.

A prima vista nella penombra che avvolgeva la stanza,quella visione aveva favorevolmente colpito il fratello per la delicatezza del decoro provenzale fatto di fiorellini rosa a foglie verdi e blu.

Osservandola meglio mentre si avvicinava si rendevo conto però che quel capo-divisa d'ordinanza notturno-sicuramente imposto dalle monache,era la migliore testimonianza del clima ipocrita e bacchettone che vigeva in quella pseudo scuola.

Mentre la figlia si avvicinava al letto dal suo lato,la mamma si è liberata dall'abbraccio di Luca e si è girata verso di lei.

Poi con un atteggiamento quasi infantile imbarazzato e pudico,uscendo dal letto con movenze schive ma eleganti,ha cercato di celare con le mani agli occhi della sua imbarazzata bambina,ciò che era impossibile nascondere.

Il cortissimo e trasparente baby doll che indossava,piuttosto che coprire faceva risaltare in modo provocante e sensuale le sue magnifiche forme.

Il reggiseno a balconcino sosteneva le gonfie mammelle che,come rigogliosi frutti appoggiati su coppe preziose,completamente nudi e maturi,si offrivano agli occhi della figlia in tutta la loro sensuale carnalità.

I capezzoli pungevano spavaldi il leggero velo di chiffon dando l'impressione di volerli bucare tanto erano irti e gonfi.

Del perizoma chiaro e stringatissimo si intuiva la presenza solo grazie ad una microscopica coccarda rossa posizionata a guardia della clitoride anch'essa sicuramente turgida e scappucciata.

Il monte di venere ed il sesso erano pressoché invisibili a causa di una meticolosa e totale depilazione di cui si prendevo cura personalmente il suo aitante giovane figlio/amante.

La luce radente dell'abajour faceva luccicare un filo di umore che uscendo dalle labbra socchiuse,le scivolava tra le cosce.

Sicuramente di questo,la ragazza,incantata dalla sensuale figura di sua madre e dalla incredibile ed inquietante situazione in cui si trovava forse,non si accorgeva.

Quando la ragazza era finalmente giunta a tiro,la mamma era già seduta sul bordo del letto con le braccia protese verso la sua timida bambina.

Le ha afferrato le mani e l'ha attirata a sé stringendola in un abbraccio caldo e materno.

La ragazza,stretta tra le rassicuranti braccia della mamma,tremava come una foglia scossa dal vento.

I suoi brividi erano talmente violenti ed incontrollabili che persino il corpo della madre ne veniva scosso al punto che anche il fratello discretamente disteso dall'altro lato del letto,ne poteva percepire le vibrazioni.

Mentre la mamma la stringeva al suo seno nudo,le accarezzava i capelli e le sussurrava parole rassicuranti:

[Bambina mia...non aver paura...non tremare....sai...anche a me la prima volta è successo così!]

[Siiiii.....ma tu mamma....]

Senza lasciarle finire la frase,la mamma si è sollevata dalla sua postura e prendendola per mano l'ha portata in soggiorno.

Dopo averla fatta sedere sul divano è andata in cucina a prenderle una bibita ed una fetta di torta che faceva ogni volta che la figlia tornava a casa dal collegio.

Anche la mamma aveva trovato giovamento dal fatto di essersi spostata con la figlia in soggiorno.

Infatti quel breve spostamento le aveva fatto perdere quel senso di pudore e di vergogna che aveva provato nel mostrarsi in panni così sfacciatamente erotici al cospetto della sua ingenua bambina.

Sedute entrambe sul divano,la mamma le stringeva le mani nel tentativo di rassicurarla e ricondurla ad una serena rilassatezza:

[Lo so bambina...ti capisco!

Anch'io la prima volta che mi sono sentita addosso le mani di tuo fratello ne ero sconvolta.

Ma la colpa non era sua.

Non vi era morbosità o violenza nei suoi gesti ma solo amore e la voglia di restituirmi tutto quello che la vita mi aveva negato attraverso un'educazione bigotta ed un matrimonio fallimentare.

Ero io a sentirmi dapprima violentata e poi in colpa per avergli ceduto.

Ma lui col suo immenso amore,con la sua intelligenza ed una infinita pazienza mi ha accompagnata in un meraviglioso percorso che ha fatto di me un'altra donna.]

[Ma mamma....come potrò io essere alla tua altezza?

Come potrò dare a mio fratello la gioia che gli dai tu?

Ma mi vedi mamma....come sono brutta e sgraziata....come potrà Luca innamorarsi di una come me dopo aver avuto te?]

La ragazza parlava piano ed ogni parola scandita le si smorzava in gola.

La mamma ascoltandola col fiato sospeso e mentre la figlia le parlava non smetteva di accarezzarle il viso ed i capelli:

[Ma cosa dici Sara...tu sei una ragazza bellissima,sono quelle streghe del collegio che soggiogano la tua anima e umiliano il tuo corpo.

Ma ora c'è qui la tua mamma e tuo fratello.

Mancano poche settimane alla chiusura della scuola e domani stesso andrò ad iscriverti ad un liceo in città.

E poi,domattina ci occuperemo di te del tuo corpo e del tuo abbigliamento.

Come prima cosa andremo dal mio ginecologo per farti prescrivere la pillola e poi,andremo dal mio estetista vedrai,con le sue mani magiche,tirerà fuori la meravigliosa ragazza che convive a tua insaputa,nel tuo stesso corpo.

Alla tua mente provvederà tuo fratello e stanne certa,farà di te una donna stupenda come ha fatto con me.]

Mentre le parlava,la mamma le ha sfilato il pigiama lasciandole addosso solo le candide mutandine di cotone bianco ed il reggiseno che somigliava tanto a quello della nonna.

Poi estraendo un seno dalla coppa ha cominciato ad accarezzare l'imberbe capezzolo sussurrandole nell'orecchio:

[Bambina hai mai giocato con questi bottoncini?]

[No mamma...mai!]

Ha risposto la ragazza che nel frattempo aveva smesso di tremare e pareva aver conquistato una certa tranquillità.

La mamma dopo aver strizzato delicatamente il capezzolo,lo ha imboccato sino a che,non lo la sentito indurirsi tra le sue labbra.

La ragazza si era abbandonata completamente alle attenzioni della madre e con la testa reclinata sulla spalliera del divano,il suo respiro via via si trasformava in ansimi di un piacere a lei sconosciuto:

[Ti piace così Sara?]

[Siiiiiiiii.......]

E' stata la lunga sibilata risposta della ragazza.

La mamma le ha estratto anche l'altro seno conducendo la figlia in uno stato di languidissimo abbandono.

[Sara.....metti una mano dentro le tue mutandine,vai a toccarti le labbra della cosina e dimmi cosa ci trovi!]

[La ragazza ubbidendo meccanicamente alla richiesta della mamma,ha portato le dita sul suo fiore segreto e prima ancora di dischiudere la grandi labbra,è sobbalzata sul divano e sbarrando gli occhi ha gridato:

[Oddio mamma...sono tutta bagnata....ho le mie cose.....sporcherò tutto il cuscino!]

[Tranquilla bambina....tranquilla...quelle non sono le tue cose....amore....quello è il preavviso che il tuo primo piacere è in arrivo e che se vuoi,potrai darti da sola o potrà aiutarti la tua mamma.]

La ragazza,facendosi sfilare il pigiama e le mutandine ha chiuso gli occhi e dalle delicate dita della mamma,si è lasciata condurre per la prima volta nel meraviglioso e assai terreno,paradiso dei sensi.

Mentre la ragazza godeva la mamma le accarezzava il seno e con le labbra le sfiorava la bocca ansimante.

[Amore,adesso andiamo a letto ed anche tu dormirai nel lettone ma non temere,tra te e tuo fratello ci sarò io e non gli permetterò di toccarti sino a quando tu stessa non ti sentirai pronta.]

Quando sono tornate in camera da letto,il ragazzo ha potuto vedere con stupore e grande piacere che sia sua madre che la sorella erano completamente nude.

La mamma piegata sul fianco stringeva a sé la sua esausta bambina mentre il figlio da dietro,le faceva sentire la pressione del suo fremente membro.

Quando la ragazza pareva completamente addormentata,la mamma,sollevando leggermente la coscia e spingendo indietro il culo,ha aperto la già grondante fica dando il via libera all'affondo dello scalpitante stallone.

Nonostante le raccomandazioni della madre,il ragazzo non riusciva a controllare le sue spinte ed il letto veniva scosso da violenti,ritmati e rumorosi sussulti.

Ad ogni affondo il corpo della donna veniva spinto su quello della figlia che non pareva disturbata dal trambusto e non dava segni di essersi risvegliata.

Per tutta la sera la mamma e suo figlio avevano atteso il momento per poter sfogare la loro libidine esasperata anche dal fatto che sapevano che prima o poi anche la ragazza avrebbe partecipato ai loro giochi.

Come spesso capitava quando facevano l'amore,il piacere li aveva travolti insieme.

Nei momenti precedenti l'acme e mentre il ragazzo sborrava inondando coi suoi numerosi fiotti il corpo della madre,lo scuotimento dei loro corpi era incontrollabile come incontrollabili erano i loro ansimi e sospiri di piacere che,nel momento sublime,è stato accompagnato dalle grida della ragazza che memore degli insegnamenti della madre,mentre loro chiavavano,si masturbava furiosamente.

Al mattino,nessun cenno alla notte appena trascorsa e l'unico vero segno di novità consisteva nel fatto che mamma e figlia,dopo aver fatto colazione,si sono preparate e sono uscite.

Al loro rientro a pomeriggio inoltrato Luca ha dovuto strizzarsi gli occhi più volte prima di riuscire a riconoscere nella ragazza che accompagnava la mamma,sua sorella.

Era bellissima e non aveva più quell'aria timida da cane bastonato.

Appariva piuttosto,spigliata e sicura di se!

Una corta minigonna e scarpe dal tacco alto,mettevano in mostra due gambe lisce,perfette e lunghe ed affusolate.

Una maglietta bianca molto aderente,veniva plasmata da un seno non grande ma molto sodo e con due capezzoli che,massaggiati dal tessuto,benchè molto piccoli,apparivano duri e sporgenti.

I capelli tagliati molto corti "alla maschietta" mettevano in risalto l'ovale del viso non perfetto ma che gli ricordava molto,certe eleganti figure di Modigliani.

Anche il trucco leggero aveva un non so che dell'artista livornese.

Il pezzo forte però è arrivato quando dopo aver messo a posto i vari pacchetti che avevano portato dallo shopping,la mamma dopo aver abbracciato la figlia ponendosi dietro di lei ha chiamato Luca e chiedendogli di sedersi al divani gli ha detto:

[Luca.....guarda che splendore la tua sorellina e quante gioie nasconde dentro il suo scrigno!

Lei stessa è un gioiellino...non trovi?]

Mentre lo diceva con un gesto repentino ha sollevato la maglietta della figlia mettendo in mostra i piccoli,candidi seni che parevano scolpiti nel bianco marmo di Carrara.

Subito dopo,senza neanche dare al figlio il tempo di riprendersi dalla sorpresa,ha abbassato la maglietta e le ha sollevato la minigonna.

Per diversi secondi il ragazzo è rimasto col fiato mozzato come in apnea.

La mamma facendo tenere a Mara il gonnellino sollevato,la faceva girare su se stessa come fosse la bambolina di un carillon.

Davanti agli occhi sempre più stupiti, come colpi di flash si alternavano quadri inattesi e conturbanti.

Scivolava veloce la visione di un perizoma minutissimo e trasparente che lasciava intravedere un sottile filo di peli scuri curatissimi che partendo dal bottoncino ancora nascosto,risalivano sino al bordo dell'indumento.

L'ombellico pareva essere la chiave per varcare la soglia di un mondo magico.

Nel vortice di quei movimenti,vedeva come in un sogno i glutei pieni,alti e sodi dentro ai quali come in una promessa si perdeva il sottilissimo filo interdentale del perizoma.

La ragazza pareva per nulla scandalizzata da quella improvvisa esibizione suggeritole dalla mamma anzi,pareva fiera di esibire le sue grazie davanti al fratello chiaramente turbato ed eccitato.

La mamma sapeva che quando Luca aveva il membro così duro,era assolutamente necessario farlo scaricare altrimenti ne avrebbe sofferto per ore.

Chiedendo alla figlia di ritirarsi in camera sua e lasciarli soli,si è inginocchiata davanti a Luca e dopo avergli slacciato i pantaloni ed estratto il membro,lo ha leccato a lungo facendo attenzione a non farlo venire.

Quando infine ha cominciato a succhiarlo e sbocchinarlo,il ragazzo era talmente infoiato che quasi subito,afferrandola per la testa,si è schiantato in lei scaricandole in gola numerosi spruzzi di calda sborra.

Poi,con la passione e la delicatezza che usava dopo ogni pompino,lo ha leccato e succhiato sino a lasciarlo completamente vuoto e pulito.

Come d'accordo,la figlia aveva finto di andare in camera in realtà la mamma l'aveva fatta assistere alla prima lezione di pompini con ingoio.

Dopo che Luca si era ricomposto,la mamma senza mai smettere di coprirgli il viso di baci,lo ha informato che Mara aveva preso la prima pillola che però,non essendo in periodo fertile,forse quella sera stessa avrebbero potuto fare l'amore.

Al solo sentire quelle parole,il cazzo gli era tornato ancora durissimo e la mamma con tono severo lo ha così rimbrottato:

[Luca....sei un vero porco,hai appena sborrato riempiendomi lo stomaco di crema e hai già ancora voglia.

Sta attento che oggi ho portato tua sorella dal ginecologo ma domani potrei portare te dall'andrologo per farti prescrivere qualche calmante!]

Dopo una sonora risata,la mamma è andata in cucina a preparare la cena mentre la sorella,che non si era cambiata,è andata a sedersi accanto a lui stringendosi come una gatta in amore al suo corpo e mostrandosi scosciata sino all'inguine.

segue











Questo racconto di è stato letto 2 1 2 1 3 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.