Ho svezzato mia madre-4-Ed anche mia sorella

Scritto da , il 2013-06-01, genere incesti

La giovane Sara,rannicchiata sul divano in posizione fetale aderiva al fratello inebriandolo col profumo emanato dalla pelle del suo esuberante corpo ed avvolgendolo col calore del suo abbraccio scioglieva fluidamente i capelli sul grembo del desiderato,affascinante fratellino.

Benché completamente abbandonato,un lieve tremore scuoteva il corpo della fanciulla segnalando al fratello una presenza affettuosa ma imbarazzata e titubante.

Luca era completamente immobile e trattenendo a fatica il respiro per non disturbare il languido abbandono del corpo della sorella sul suo petto,si limitava ad accarezzarle la fronte con tocco lieve ed impercettibile.

Numerosi e confusi pensieri attraversavano la sua mente nel tentativo di controllare le istintive reazioni che con violenza animale cercavano di scaturire dal suo corpo già eccitato.

Immagini dolci e cruenti si alternavano nella sua mente.

Sentiva urla di dolore e gemiti di piacere.

Vedeva rossi spruzzi di sangue e caldi fluidi di godimento.

Percepiva languide e dolci carezze alternate a brutali profanazioni corporali.

Viveva nei suoi contorti pensieri l'impagabile dolcezza dell'amore e la peccaminosa trasgressione dell'incesto.

Sentiva già dal suo turgido e pulsante membro lo scorrere veloce del suo sperma nel corpo appena profanato e sanguinante della sorella.

Immerso nei suoi controversi ed inquietanti pensieri,la sua fronte ed il suo corpo erano matidi di sudore freddo.

Dalla cucina gli giungevano come suoni lontani i rumori provocati dalla mamma al lavoro mentre,i battiti nel suo petto si fondevano con quelli del cuore di sua sorella che pulsavano tanto forti e concitati da rimbombargli nel cervello come colpi di maglio.

Per chi l'avesse vista dall'esterno,la scena poteva apparire come certe misteriose composizioni pittoriche o scultoree dell'era classica per certi versi dolci ed accattivanti per altri,inquietanti e carichi di immanenti tragici eventi.

Due giovani corpi belli,dalla pelle bianca e vellutata e dalle membra esuberanti e sane,pronti al sublime atto dell'accoppiamento amoroso o al devastante compiersi di malefici eventi.

Eros e psiche!

La bella e la bestia!

D'un tratto la scena che esteriormente pareva fissa in uno spazio/tempo indeterminati è stata scossa dall'improvviso sussulto del corpo di Luca.

La mano di Sara sua sorella,aveva sfiorato da sopra l'indumento che lo ricopriva,il suo membro turgido ed inquieto.

In quello stesso momento,come destandosi da un sogno,Luca si è contratto e si è vergognato della lussuria che si era impossessato del suo corpo e del suo essere tutto.

Come in un flash ha rivisto la sua ingenua sorellina come le appariva negli anni passati e come l'aveva vista due giorni prima al suo arrivo dal collegio delle suore.

Certo erano stati giorni fecondi in cui il rapido evolvere degli eventi e l'intervento della mamma,avevano trasformato il piccolo ed ingenuo anatroccolo in una vera bomba sessualmente matura e provocante.

Ma lui era il fratello!

Vero era che da anni aveva un rapporto incestuoso con sua madre ma quella,era tutta un'altra storia!

Tormentato dal risveglio dei suoi intricati dubbi morali,Luca ha scostato la mano della sorella nel momento stesso in cui lei,sollevandosi dalla postura abbandonata tenuta sino a quel momento,non si è portata col corpo addosso al fratello e con le labbra attaccate alla sua bocca.

A quel punto,la situazione è precipitata e abbandonandosi totalmente ai suoi istinti,Luca ha dischiuso le labbra congiungendosi a quelle della sorella in un bacio che più nulla aveva di casto e fraterno.

Mentre la sua esperta lingua profanava con intrusioni profonde la bocca della sorella e le sue mani correvano a lambirle ogni centimetro di pelle nuda,è apparsa la madre che con tono deciso ma compiacente ha detto:

[Piccioncini....la cena è pronta....se vi mangiate ora dovrò buttare tutto quello che ho cucinato....vi sembra una cosa giusta?Sù...su a tavola che per i giochi avete tanto tempo!]

Nessuno ha mai capito se quell'intervento fosse stato premeditato certo è che i ragazzi,dopo una scrosciante risata,hanno abbandonato le loro effusioni ed abbracciati come fidanzatini sono andati a tavola.

Luca nei momenti in cui con le mani esplorava ogni lembo di pelle della sorella le aveva anche sfiorato, il sesso e l'interno delle cosce impregnandosi le dita coi suoi filanti umori.

Mentre si dirigeva verso la tavola,incrociando lo sguardo della madre,con fare intrigante e complice si è succhiato le dita ancora lucenti degli umori di sua sorella.

La mamma ha risposto alla sua maliziosa occhiata e gli ha sorriso con evidente soddisfazione.

La cena si è svolta in un clima eccitato e festoso e mentre Luca e la sorella si scambiavano occhiate dolci e sensuali,la madre con modi complici,amorevoli ed allusivi,serviva a tavola.

Alla fine della cena e dopo una breve e silenziosa pausa in soggiorno la mamma:

[Mara,bambina mia...tesoro....vuoi restare da sola con tuo fratello.....se è questo che volete,vi lascio soli ed io vado a dormire nella tua camera...]

[Cosa dici mamma....?]

Ha risposto immediatamente Sara:

[Io voglio che ci sia anche tu mamma quando Luca......è vero Luca che anche tu vuoi che ci sia la mamma con noi?]

Il ragazzo senza rispondere,si è alzato dal divano ed abbracciando la mamma,l'ha baciata sulla bocca sussurrandole subito dopo:

[Vieni mamma....vieni anche tu a letto con noi...]

Mentre Luca tenendo la sorella per mano la conduceva,seguiti dalla mamma,verso la camera da letto,sentiva attraverso la mano che Sara aveva ricominciato a tremare.

Lui rendendosi conto che per la sorella il momento era davvero importante,si è fermato ed ha atteso che anche la mamma si stringesse alla figlia in un abbraccio caldo e rassicurante.

Con modi gentili come se si trattasse della sua sposa la prima notte di nozze,Luca ha preso la sorella in braccio e l'ha deposta sulle candide lenzuola che la mamma aveva in precedenza già cambiate.

Poi,mentre le accarezzava il viso,sentiva le mani della mamma che lo liberavano dagli ingombranti vestiti.

Sara era distesa sul bordo del letto quando il fratello,restando in piedi al suo fianco,ha cominciato a baciarla ed accarezzarla.

La madre era rimasta vestita coll'abbondante vestaglia in seta che abitualmente indossava in casa e come d'abitudine,non aveva indosso nessun altro indumento; neanche intimo.

I ragazzi si baciavano con profonde esplorazioni di lingua e rumorosi risucchi sino a che,il ragazzo è salito sul letto aderendo disteso sul corpo della sorella.

La mamma seduta sul letto accanto a loro,seguiva ogni movimento attenta a che nulla potesse succedere di male alla figlia in procinto di donare al fratello la propria verginità.

Il ragazzo,perduta ogni incertezza e forte della sua esperienza,ha cominciato a trattare il corpo della sorella come fosse uno strumento musicale e ben presto anche lei si è rilassata e perdendo ogni timore si è abbandonata alle sensuali carezze del fratello iniziando a vibrare come un vero strumento.

Il corpo della ragazza reagiva ad ogni stimolo delle mani e delle labbra di suo fratello e dalla sua bocca sortivano,oramai senza ritegno,gemiti di piacere.

La lingua del ragazzo,partendo dalle labbra della sorella,scorreva a lambirne ogni centimetro di pelle umettando tutto al suo passaggio e soffermandosi a mordicchiare e suggere ogni lembo sporgente.

Nulla tralasciava nel suo lungo percorso.

Le mordicchiava i lombi delle orecchie soffiando il suo alito caldo nei padiglioni auricolari.

Le leccava e mordeva il collo,i capezzoli pennellando i seni e percorrendo con la lingua il solco tra le sode mammelle.

Sino a che,sotto gli occhi lucidi e compiciuti della mamma,non le ha divaricato le cosce infilandovi la testa sino a toccare con la lingua l'accesso ancora chiuso del suo inviolato scrigno.

Quando la lingua del fratello si è intrufolato tra le grandi alette sino a lambirne il rosso interno delle piccole labbra,la ragazza ha sussultato come colpita da una lieve scarica elettrica e mentre dalla sua bocca sortiva un gemito più intenso e lungo,la sua mano è corsa a cercare la rassicurante stretta delle dita di sua madre.

Il ragazzo,per meglio gestire la situazione le teneva i gomiti all'interno delle cosce,con le mani le apriva le valve e con la lingua le pennellava la fichetta e le succhiava il piccolo bottoncino ancora non completamente sbocciato.

Sottoposta a quelle nuove inaspettate sensazioni,la ragazza ha cominciato ad agitarsi e scuotersi in modo disordinato come in preda a convulsioni e dalla sua bocca uscivano oramai solo rantoli di piacere e grida di incitamento nei confronti del fratello e della mamma che le stringeva le mani e le baciava il volto congestionato dal troppo godimento.

La ragazza si scioglieva tra le cosce come una fontana ed il fratello con libidine e gusto,ingoiava ogni goccia di quel caldo e filante fluido.

La ragazza dopo aver raggiunto numerosi orgasmi,si è accasciata con la testa immersa nei seni della mamma.

A quel punto,il ragazzo si stava sollevando e,come aveva fatto la prima volta con sua madre,voleva farsi succhiare il cazzo dalla sorella per darle un primo assaggio della sua sborra.

La mamma,senza interrompere le carezze sul volto trasognato della ragazza si è rivolta al figlio dicendogli:

[Luca...credo che oggi non sia il caso di farle provare troppe emozioni alla nostra bambina.

Ci sarà tempo per insegnarle a farti godere con la bocca...ora prendi quello che da tempo tua sorella aspetta di regalarti....fai l'amore con lei e prenditi la sua verginità!]

La sorella che come in uno stato di dormiveglia aveva sentito tutto è intervenuta:

[Luca....amore mio...ha ragione la mamma......ti voglio...ti voglio ora.....prendimi subito...amore....adesso!]

Il ragazzo dopo essersi sollevato sino all'altezza dei visi di sua sorella e della mamma,dopo averle baciate entrambe con profondi lingua in bocca,si è posizionato in ginocchio tra le cosce della sorella.

A quel punto la mamma,stringendo forte la mano di sua figlia,si è portata col viso all'altezza del membro incredibilmente livido e turgido di Luca e stringendogli i testicoli tra le dita,ha cominciato a leccarlo per prepararlo ben umido alla penetrazione.

Dopo aver ben umettato il cazzo del figlio si è dedicata,anche se non ve n'era bisogno,alla fica della figlia e quando l'ha sentita già pronta ancora ansimare di piacere,ha accompagnato il cazzo del fratello tra le sue grandi labbra.

Mentre Luca cominciava a spingere,la mamma controllava le reazioni della figlia e controllava anche che il fratello non fosse troppo violento nel suo percorso dentro il corpo della sua inesperta bambina.

Luca le teneva le mani sotto i glutei e mentre spingeva,la sollevava tirandola a sé.

Col fiato sospeso in una lunga,interminabile apnea,il ragazzo scivolava senza trovare resistenza dentro l'intimità inviolata della sorella.

Poi un'intoppo,il corpo della ragazza che tremava come scossa da brividi di freddo,la mamma con gli occhi fissi ed il fiato mozzo....una spinta....un grido....un filo di lacrime che solcava il viso arrossata della ragazza...il pianto della madre ed il membro del ragazzo che come lubrifcato da un afflusso di olio,scivolava dolcemente sino al lieve contatto con l'utero della sorella.

Era tutto dentro di lei!

Un liberatorio sospiro e poi un profondo respiro ha ridato fiato ai polmoni del ragazzo che rimanendole dentro immobile,si è sdraiato sulla sorella ed ha cominciato a baciarla sugli occhi e sul volto bagnati di calde lacrime ed infine ai loro baci si sono uniti quelli della mamma.

Il seguito è stato un delirio dei sensi che ha accompagnato la ragazza a divenire amante del fratello e dividerne con la mamma tutti i momenti più belli.

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A questo punto la storia potrebbe avere un numero infinito di epiloghi;a me piace pensare che il padre fosse stato definitivamente cacciato di casa.

La mamma ha allevato i tre bambini più un quarto che le ha fatto partorire suo figlio mentre Luca e sua sorella hanno formato una loro famiglia in un'altra città lontani da pettegolezzi e da ipocriti pregiudizi.

Hanno anche loro due bambini il cui grado di parentela all'interno della famiglia lascio che siano i lettori di questo racconto a stabilire.


Fine










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