Le mie prime esperienze

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Le mie prime esperienze

Quanta adrenalina e eccitazione si provava quando ci mettevamo a giocare con le amiche sul corrimano della scala di casa di mia nonna.
Tutto quello strofinare e il pomolo alla fine che picchiava proprio li.
Non sapevo ancora bene cosa era tutta quella eccitazione che provavo, poi capii che strusciando li mi procurava piacere, ero in seconda media.
E i pomeriggi passati con la mia migliore amica sul letto a studiare i nostri corpi.
Le sensazioni che si provavano toccandoci a vicenda.
Provare i baci tra di noi, la sensazione della lingua con la sua lingua, che eccitazione.
Lasciarsi andare, una davanti all'altra.
Entrambe figlie di genitori naturisti, trovavamo sempre molto naturale stare nude insieme.
Guardarsi e toccarsi una davanti all'altra fino a provare i brividi di piacere che ci scuotevano tutte.
Abbiamo sempre avuto una una forte attrazione tra di noi. Forse siamo state realmente innamorate.
Sempre insieme, ci confidavamo tutto, tutte le sensazioni ormonali che si stavano scatenando in noi.
Sempre mano nella mano quando uscivamo insieme.
Come mi piaceva quella sensazione di sentire la sua mano che prendeva la mia e le dita che si intrecciavano.
Poi è arrivato lui …......Alberto.
Il primo ragazzo che mi ha fatto battere forte il cuore tutte le volte che lo vedevo.
Mi ero già baciata con altri ragazzi, ma lui era unico, baciava benissimo.
Due anni più grande di me........ A 18 anni sembravano secoli.
Poi aveva la macchina.
La prima volta che abbiamo fatto l'amore la ricordo benissimo ed è una cosa bellissima da ricordare.
Mi incuriosiva molto sentire la sua eccitazione.
Con lui è stato tutto molto bello e naturale.
Iniziare a masturbarlo prima solo le manie poi in maniera molto naturale anche con la bocca.
Me lo ha chiesto lui.
Mi guidava nel farlo.
Come farlo, la maniera che a lui piaceva e questo piaceva molto anche a me.
Mi eccitava tantissimo sentire come cresceva la sua eccitazione.
Lui mi toccava il seno facendomi inturgidire i capezzoli, cosa che mi faceva eccitare.
Poi scendeva in mezzo alle mie cosce.
Arrivava in mezzo al mio piacere.
Mi faceva dei ditalini che mi procuravano un orgasmo che mi scuotevano tutta.
Presto sostituì le dita con la lingua.
Mi baciava e leccava da per tutto.
Partiva dai capezzoli, che ho da sempre molto sensibili e poi lentamente scendeva verso l'ombelico dove ci giocava con la lingua spingendola nel suo interno.
Per poi ripartire alla ricerca del mio clitoride, la mia fessura. Non si stufava mai di leccare, baciare e succhiare fino a che non mi portava in paradiso.
A me piaceva masturbarlo mentre ero leccata.
Cercavo sempre di andare alla ricerca del suo membro, di sentire quanto era diventato duro nel farmi godere con la sua lingua.
Nel sentire i miei mugolii, sapevo che a lui piacevano ed eccitavano tanto.
Spesso eravamo in posizioni dove io potevo continuare a masturbarlo ed è capitato che l'orgasmo di uno facesse raggiungere l'orgasmo quasi in contemporanea all'altro.
Poi una sera d'estate, stavamo insieme da quasi due anni, a casa sua , i suoi genitori erano via in vacanza, è successo.
Era già un po' che ci pensavo e mi confrontavo con alcune mie amiche che avevano già fatto l'amore con il proprio ragazzo da tempo.
Con lui mi sentivo pronta.
Mi ero messa un vestito in cotone elasticizzato a cuori piccolini attillato nella parte sopra con i bottoncini sul davanti e con la gonna corta sopra al ginocchio ma larga che mi faceva sentire proprio bella.
Ci eravamo trovati da lui ed ordinato la pizza. Avremmo mangiato e poi raggiunto gli amici.
Lui appena arrivata mi ha chiesto di togliermi le mutande, era già successo che me lo chiedesse, a lui piaceva tanto la cosa e lo eccitava il sapere che lo assecondavo.
Sono andata in bagno con la scusa di lavarmi le mani e me le sono tolte.
Abbiamo iniziato ad apparecchiare la tavola e lui a stuzzicarmi. Toccarmi sotto al vestito alla ricerca del sapere se lo avevo assecondato e ben presto ne ebbe la certezza.
Non portavo il reggiseno, ho il seno piccolo ed è facile che non lo porti, un bacio, una mano che scende sul mio sedere che trova nudo.
Mi sbottona uno, poi due e tre bottoncini davanti, mi tocca il seno che trovava nudo, l'eccitazione cresceva in entrambi,.
Ma viene interrotta dal campanello della porta.
Lui in braghette corte aveva chiaramente problemi ad andare ad aprire con il rigonfiamento che si ritrovava davanti.
Nei nostri giochi glielo avevo toccato e glielo avevo sentito diventare durissimo.
Con una mano mi ero insinuata sotto le braghette e le mutande, glielo avevo steso verso l'alto dove potevo vedere il suo rigonfiamento.
Sentirlo bene se mi ci appoggiavo nel nostro gioco di apparecchiare.
Mi sono ricomposta un attimo e sono andata ad aprire , mentre lui si è seduto sul divano dove però vedeva l'ingresso.
Aperto la porta ho riconosciuto il ragazzo della pizzeria che faceva le consegne e che conoscevamo anche noi.
Lui mi ha posato le pizze sul tavolo, mi ha dato il conto e mentre cercavo i soldi non ha mai tolto gli occhi dai i miei seni che avevano i capezzoli talmente turgidi che sembravano due bottoncini.
Subito non me ne ero resa conto, ma vedendo lui che continuava ad indugiare a guardare e probabilmente vedendo i bottoni quasi tutti sbottonati si è sicuramente immaginato cosa stessimo facendo prima del suo arrivo.
Appena andato via ci siamo messi a mangiare le pizze.
Devo ammettere che aprire al ragazzo delle pizze in quella situazione mi aveva procurato parecchio imbarazzo mi sentivo completamente nuda.
Ero sicuramente diventata rossa.
Ero sicura che sapesse che non portavo intimo.
Alberto ha continuato a darmi baci e farmi complimenti e dirmi come mi aveva guardato il ragazzo della pizzeria.
Ogni tanto mi metteva le mani in mezzo alle gambe alzandomi la gonna.
Credo che a lui non sia mai scesa l'erezione.
Arrivati neanche a metà pizza mi ha fatto alzare e presa per mano mi ha portato verso la sua camera.
Mentre eravamo ancora nel corridoio mi ha abbracciato da dietro su i fianchi e mentre mi baciava sul collo mi ha guidato verso la sua camera.
Siamo arrivati in camera e mi ha fermata in piedi hai bordi del letto standomi sempre dietro.
Ci siamo baciati sentendo lui che spingeva il suo membro su la parte alta del mio sedere, le sue mani sono salite a massaggiarmi i seni indugiando su i capezzoli già inturgiditi, pizzicandomeli e massaggiandomeli da sotto.
Poi una mano e scesa sul mio monte di venere che tenevo completamente depilato come piaceva a lui e con un dito ha cercato il mio clitoride.
Ero bagnatissima e mi sono fatta cadere sul letto mi sono girata e ho cercato il suo pene.
Ho iniziato a massaggiarglielo da sopra i pantaloncini e i boxer.
Sentivo la durezza e il calore che emanava il suo sesso, mentre lui si è piegato su di me e aveva ripreso a baciarmi come sapeva fare lui con la sua lingua che mi esplorava in bocca, cercava la mia, a volte lenta, a volte sicura e invadente.
Gli ho calato sia i calzoncini che le mutande e lui si è steso sopra di me e gli ho sussurrato in un orecchio che lo desideravo dentro di me.
Lui ha tirato fuori da un cassetto i preservativi, come se fosse la cosa più naturale del mondo e se lo è infilato, sicuramente lo aveva già fatto.
In un attimo era sopra di me, dentro di me, un lieve dolore iniziale, ma poi ho sentito quella sensazione di pienezza e piacere che ti da il prendere il membro caldo e durissimo.
Rimase un attimo perplesso dal sangue che perdevo: era per lui sicuramente la prima volta, con una vergine, anche perché imbrattammo tutto il copriletto e un po' anche i mio vestito che avevo ancora addosso.
Ero bloccata mi sentivo tutta riempita, una sensazione indescrivibile di pienezza, lui inizio a muoversi avanti e indietro ma ben presto è venuto.
Ma nonostante che avessi sentito il suo amplesso ha continuato ad andare avanti ed indietro , ero bagnatissima e non faceva più nessuno attrito.
Ho sentito che si stava sgonfiando ma ben presto è diventato ancora più grosso di prima.
Lui continuava a baciarmi dappertutto, io ero un po bloccata da questa nuova esperienza di piacere ed ero supina ad occhi chiusi cercando di capire il piacere che iniziava a salire.
Mentre Alberto aveva ripreso ad andare avanti e indietro con molta più costanza.
Ero in estasi sentivo che sarei potuta venire ma in maniera diversa da quando mi si toccava il clitoride ma Alberto venne la seconda.
Il suo membro inizio a sgonfiarsi velocemente.
Lui riprese a baciarmi e a toccarmi come faceva di solito ma questa volta infilando un dito dentro finché non venni anche io.
Ci addormentammo nudi ed abbracciati.
di
scritto il
2024-01-31
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