Mia moglie gravida - 2 - Era di mio figlio

di
genere
incesti

Alla vista di quella macchiolina nera (Così simile alla voglia che mio figlio aveva sulla natica destra)sul culetto del neonato in braccio a mia moglie, avevo avuto una erezione istantanea con l'urgenza di correre in bagno a masturbarmi.

Avevo fatto appena in tempo a chiudermi alle spalle la porta del cesso ed abbassare la cerniera dei pantaloni che un fiume di sborra era spruzzato bagnandomi la mano e sporcando cogli schizzi, l'asse del gabinetto, il muro ed il pavimento.

Dopo essermi rimesso in ordine ed aver ripulito le tracce del "Misfatto", anziché tornare da mia moglie, mi ero fermato nella sala d'aspetto dove anche altri papà aspettavano di vedere i loro figli.

Dopo essermi ripreso da quella specie di trance in cui ero caduto, avevo cercato di riordinare i pensieri per capire a cosa dovevo quella istantanea reazione.

Era forse la conferma di quanto fossi cornuto?

Oppure era la definitiva consacrazione del fatto che per amore di mia moglie, ero disposto a concederle tutto?!

Sin da quando ci eravamo sposati e dopo la nascita di nostro figlio, rendendomi conto della differente sessualità esistente tra noi, l'avevo lasciata libera di vivere il suo erotismo in modo distinto dal nostro vincolo coniugale.

Avevamo dunque raggiunto un equilibrio che non esito a definire perfetto.

Mia moglie era bella, affettuosa e totalmente dedita alla cura del figlio, della casa e del nostro amore mai venuto meno, compreso il reciproco rispetto ed i suoi doveri coniugali a letto, le poche volte che la cercavo.

A volte mi avvicinavo a lei dopo che era tornata da un incontro con uno dei suoi amanti e benché un po' stanca e visibilmente appagata, non si negava e si dedicava a me con la stessa passione di quando eravamo fidanzati.

Un rapporto meraviglioso ed una complicità senza pruriti.

Certo mi piaceva quando mi raccontava di quanto le fosse piaciuto e di quanto avesse goduto in quella situazione che a volte ci spingeva ad abbracciarci languidamente ed addormentarci così, come due adolescenti innamorati.

Un amore platonico? Non proprio visto che oltre all'intesa cerebrale, vi era anche un coinvolgimento fisico fatto di occhiate, carezze ed una condivisione del suo piacere anche senza penetrazione ma con abbondante rilascio di umori genitali: Lei colava dalle ghiandole vaginali come una fontanella, mentre io sborravo anche senza toccamenti!

Altre volte, mentre eravamo stretti, mi raccontava con le labbra attaccate al mio orecchio e contemporaneamente mi masturbava sino a farmi godere per poi addormentarsi attaccata a me.

Anche la scoperta che mia moglie avesse un rapporto con nostro figlio e che lui l'avesse ingravidata, non mi aveva sorpreso più di tanto giacché, la sua libertà era totale e dunque, poteva anche scegliere di avere un rapporto incestuoso senza dirmelo.

Chissà, forse voleva farmi una sorpresa dopo quei nove mesi d'attesa per vedere come sarebbe stato quel bambino frutto del rapporto con uno sconosciuto.

Per tutti quei mesi, tra noi si era stabilita una nuova, intrigante complicità fatta di supposizioni, sogni e desideri che talvolta ci spingeva a fare l'amore.

Erano momenti particolarmente intensi giacché il raffreddamento dei rapporti col suo fidanzato Antonio, la rendeva nervosa ed in assenza di altro, cercava soddisfazione in me che, mi rendevo sempre disponibile.

Poi finalmente era giunto Kevin, il maschione nero che l'aveva ringiovanita risvegliando le sue debordanti voglie mai sopite.

Ma tornando al parto ed al giorno in cui era tornata a casa col nostro nuovo cucciolo.

-Amore.. hai fatto una creatura meravigliosa.. grazie!

Somiglia a me ed in modo impressionante al fratello del quale porta persino il timbro sul culetto.-

Avevamo riso e quella, era la prima volta che le dicevo che avevo capito che il padre fosse anche suo fratello e l'avevo ringraziata per il fatto che comunque, fosse rimasto tutto in famiglia compreso i nostri geni e il DNA.

Era figlio di nostro figlio e dunque, era a tutti gli effetti nostro figlio.. mio figlio!

La settimana successiva da Bologna era arrivato anche Bruno che, alla vista del suo bambino era scoppiato in un pianto di gioia.

Quando poi, aveva visto la voglia sul culetto, la mamma aveva commentato: "E' il marchio di fabbrica come lo ha definito tuo padre!"

-Ma perché glielo hai detto?-

Aveva chiesto mio figlio.

-E come potevo non dirglielo, quando sono rimasta incinta, con tuo padre non facevo l'amore da tre mesi e poi, la somiglianza di famiglia è tale che non poteva che essere così.. col timbro poi!-

Avevano riso ancora.

-Mamma, io tra una settimana devo tornare a Bologna per degli esami.. quando possiamo fare l'amore?-

-Bruno, amore di mamma, per quello ci vogliono minimo 30/40 giorni e quindi devi aspettare quando torni la prossima volta.-

-E dietro? Non possiamo fare dietro?-

-Neanche li cucciolo, gli sforzi del parto mi hanno procurato delle emorroidi che impiegheranno ancora più tempo a rendere agibile quel passaggio.

Una soluzione per te, comunque si trova sempre per evitare che ti scoppi gonfio com'è sotto quel pantalone.

Vieni qua cucciolo, tiralo fuori che la mamma ha bisogno di succhiare tutta la cremina che hai dentro.-

Nascosto dietro la porta per non disturbare quel loro bellissimo momento di intimità, avevo assistito alla scena più incredibile della mia vita.

Mia moglie col seno gonfio allattava il neonato mentre con la testa sul cuscino rivolta verso il figlio, aveva dischiuso le labbra per accogliere il cazzo di suo figlio gonfio e livido dalla dolorosa stretta nei pantaloni a cui era stato costretto.

Con le mani tra i capelli, le teneva ferma la testa per evitare scossoni al bambino mentre poppava dal capezzolo della mamma.

Una scena davvero incredibile, materna, poetica ed al tempo stesso eccitante al punto che, mentre lui chiavava sua madre in bocca, io mi ero masturbato sborrandomi in mano.

A completare quella incredibile visione, vi aveva pensato mia moglie che, con la bocca piena di sperma, vi aveva infilato un dito che poi, completamente bagnato aveva messo in bocca al bambino facendoselo succhiare come fosse un ciucciotto o lo stesso capezzolo.

Il porcellino pareva gradire dall'impegno mostrato mentre succhiava.



scritto il
2024-01-28
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