I piedi di una donna
di
gfranco
genere
sentimentali
Questa mattina mi sono svegliato e all'altezza del mio viso mi sono trovato due piedi, quasi grandi, sicuramente attorno alla misura quaranta. Stanotte tra me e la Bianca ci sono state solo coccole e niente sesso. Mi chiedo se sto guardando il mondo al contrario. Mi accorgo che anche il suo viso è all'altezza dei miei piedi, visto che è alta almeno un metro e settanta. Mi sono reso conto che uno dei due, nel dormire, si è rivoltato all'incontrario del cuscino. Una occasione per morderle le dita inferiori e ricevere quasi un calcio nei denti. Chiedo ai presenti, che poi è solo lei, di chi sono quei piedi numero quarantasei che mi danno fastidio. Si è girata e per tutta risposta mi ha leccato il viso, riempendomi di saliva e costingendomi ad andare a lavarmi la faccia, neanche avesse fatto una gara di sputo.
La Bianca è felice, il fatto che io da lei abbia preferito ricevere un bacio invece che fare sesso, ha rivalutato il mio punteggio presso di lei. Abituata a ricevere complimenti, proposte spesso oscene ed altro per il suo corpo e per un viso molto carino, finalmente ha trovato chi la rivaluta interiormente e non fisicamente. Lo sapevo che questa era l'unica maniera per fare breccia nel suo cuoricino.
Bianca mi ha fatto una proposta, ovvero di convivere assieme, in prova, per qualche mese. In caso di problemi o dissidi insanabili, ognuno a casa sua senza rancore. Sul fatto senza rancore, ho dei dubbi. Avrebbe cercato qui, un lavoro anche provvisorio in attesa di trovare qualcosa di meglio. In fin dei conti è laureata, fisicamente ok e sa come destreggiarsi.
Le ho risposto affermattivamente, anche se mi ero messo in un guaio, dovevo liquidare la Amira e la Manuela e non era facile farlo diplomaticamente. La Amira, da buona tunisina è tipo da coltelli. Dovrò dire inizialmente che qualcuno mi controlla, che mi sento pedinato ed avedo lei paura del marito, potrebbe anche crederci e poi la Bianca potrebbe essere una mia cugina di passaggio.
Si è vestita, gonne corte e una bella maglietta, leggermente scollata ed attilata. Per evitare brontolii da parte mia, ha sollevato la maglietta e mostrato il reggiseno, stavolta lo portava davvero. Per non darle ragione ho detto che il reggiseno era piccolo e le tette rischiavano di straripare, come un fiume in piena che sta per rompere gli argini. Per contro si è girata e mi ha mostrato il sedere, con i mini slip di oggi si vede tutto, come non li avesse, dietro cè un misero filo.
Vuoi mettere i mutandoni di lana di una volta, quelli sì che erano casti. Siamo andati al bar. La sua presenza ha avuto successo. I nonnetti del bar Sport abitati a fare una corte velata alla prorompente Barista, la Erica, questa volta si sono dedicati alla mia Bianca e l'hanno trattata come una regina. Abbiamo fatto le compere e poi ha deciso di farmi da mangiare, qualcosa di speciale o così lo dice lei. Troppo presto per mangiare, ore undici. Ma ha preparato lo stesso: prosecco, gnocchi al ragù, vitello tonnato, formaggio tenero e verdura. Una bella mangiata, stavo per alzarmi ed andare in camera, quando mi ha fermato con la promessa del dessert. Secondo lei la cosa più buona del mondo ed io penso subito allo strudel. Si è tolta la maglietta mettendo in mostra le sue pere, dal frigo ha prelevato la panna spry e spalmandola sui seni o meglio riempiendo i seni di panna. Mi ha detto di assagiarla e dare un parere sulle capacità della cuoca, con i suoi piatti nuovi ed innovativi. Oltre che la panna, per almeno un quarto d'ora ho assaggiato i suoi seni, che a mio modesto parere erano il miglior piatto, rispetto a quelli che aveva fatto sino d'ora. Ho leccato tutta la panna e poi lei ha detto basta, senò le consumavo le tette. Ha affermato che siamo matti da legare, uno più dell'altro. Quindi si è spogliata e mi ha seguito in camera, dicendomi che tra noi ci sarebbe stata una bella partita a carte, con premio finale per il vincitore. Il mio pisello ascolta e tace, ma sta già preparandosi alla partita finale.
Ma questa ragazza, anche un pò bruttina, dove lo trova uno come me che si sacrifica ad assaggiare la panna industriale e non quella artigianale? Alla mia frasesi gira e mi arriva una sberla, che prontamento riesco a schivare. Guarda te a lasciare la libertà alle donne e mi arriva un'altra sberla che per fortuna schivo.
La Bianca è felice, il fatto che io da lei abbia preferito ricevere un bacio invece che fare sesso, ha rivalutato il mio punteggio presso di lei. Abituata a ricevere complimenti, proposte spesso oscene ed altro per il suo corpo e per un viso molto carino, finalmente ha trovato chi la rivaluta interiormente e non fisicamente. Lo sapevo che questa era l'unica maniera per fare breccia nel suo cuoricino.
Bianca mi ha fatto una proposta, ovvero di convivere assieme, in prova, per qualche mese. In caso di problemi o dissidi insanabili, ognuno a casa sua senza rancore. Sul fatto senza rancore, ho dei dubbi. Avrebbe cercato qui, un lavoro anche provvisorio in attesa di trovare qualcosa di meglio. In fin dei conti è laureata, fisicamente ok e sa come destreggiarsi.
Le ho risposto affermattivamente, anche se mi ero messo in un guaio, dovevo liquidare la Amira e la Manuela e non era facile farlo diplomaticamente. La Amira, da buona tunisina è tipo da coltelli. Dovrò dire inizialmente che qualcuno mi controlla, che mi sento pedinato ed avedo lei paura del marito, potrebbe anche crederci e poi la Bianca potrebbe essere una mia cugina di passaggio.
Si è vestita, gonne corte e una bella maglietta, leggermente scollata ed attilata. Per evitare brontolii da parte mia, ha sollevato la maglietta e mostrato il reggiseno, stavolta lo portava davvero. Per non darle ragione ho detto che il reggiseno era piccolo e le tette rischiavano di straripare, come un fiume in piena che sta per rompere gli argini. Per contro si è girata e mi ha mostrato il sedere, con i mini slip di oggi si vede tutto, come non li avesse, dietro cè un misero filo.
Vuoi mettere i mutandoni di lana di una volta, quelli sì che erano casti. Siamo andati al bar. La sua presenza ha avuto successo. I nonnetti del bar Sport abitati a fare una corte velata alla prorompente Barista, la Erica, questa volta si sono dedicati alla mia Bianca e l'hanno trattata come una regina. Abbiamo fatto le compere e poi ha deciso di farmi da mangiare, qualcosa di speciale o così lo dice lei. Troppo presto per mangiare, ore undici. Ma ha preparato lo stesso: prosecco, gnocchi al ragù, vitello tonnato, formaggio tenero e verdura. Una bella mangiata, stavo per alzarmi ed andare in camera, quando mi ha fermato con la promessa del dessert. Secondo lei la cosa più buona del mondo ed io penso subito allo strudel. Si è tolta la maglietta mettendo in mostra le sue pere, dal frigo ha prelevato la panna spry e spalmandola sui seni o meglio riempiendo i seni di panna. Mi ha detto di assagiarla e dare un parere sulle capacità della cuoca, con i suoi piatti nuovi ed innovativi. Oltre che la panna, per almeno un quarto d'ora ho assaggiato i suoi seni, che a mio modesto parere erano il miglior piatto, rispetto a quelli che aveva fatto sino d'ora. Ho leccato tutta la panna e poi lei ha detto basta, senò le consumavo le tette. Ha affermato che siamo matti da legare, uno più dell'altro. Quindi si è spogliata e mi ha seguito in camera, dicendomi che tra noi ci sarebbe stata una bella partita a carte, con premio finale per il vincitore. Il mio pisello ascolta e tace, ma sta già preparandosi alla partita finale.
Ma questa ragazza, anche un pò bruttina, dove lo trova uno come me che si sacrifica ad assaggiare la panna industriale e non quella artigianale? Alla mia frasesi gira e mi arriva una sberla, che prontamento riesco a schivare. Guarda te a lasciare la libertà alle donne e mi arriva un'altra sberla che per fortuna schivo.
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