Mia moglie gravida vuole un cazzo nero

Scritto da , il 2012-12-09, genere tradimenti

Mia moglie era gravida oramai di sette mesi.

Il pancine enorme e incontenibile da ogni cintura,a malapena era coperto da un larghissimo premaman.

Gli enormi seni ormai gonfi di latte,coi capezzoli scuri che svettavano come grosse ciliege,anch'essi non riscivano ad essere contenuti da alcun indumento.

Aveva assunto un'aria da matrona e questo comunque,non le impediva di avere un'aspetto molto sensuale ma,soprattutto,non affievoliva i suoi desideri sessuali che erano sempre vivi e latenti in ogni ora della giornata ed in qualunque faccenda fosse impegnata.

Insieme avevamo deciso che,vista la situazione, non avrebbe più indossato sino al parto,nè mutandine nè reggiseno.

C'è da dire che,anche prima non è che facesse un grande uso di quegli indumenti perchè,diceva lei,il reggiseno era inutile per le sue tette che,sfidando le leggi della gravità,svettavano gonfie e turgide come meloni.

Quanto alle mutande,erano inutili ed ingombranti nel caso si fosse presentata un'occasine che avesse richiesto un'urgente,immediata,disponibilità.

Era già capitato una volta al suprmercato dove,mentre facevamo la spesa,aveva abbordato un "bonazzo" superdotato,come lo chiamava lei che,a causa della difficoltà di mia moglie di sfilare i jeans troppo stretti e le mutande infilate tra le chiappe e nella fica,non ha potuto farsi chiavare ma si è dovuta limitare a fargli un pompino rimanendo lei,completamente insoddisfatta.

Di quella situazione,ricordo bene di averne fatto le spese io che,tornando a casa e dovendomi misurare con l'arnese di cui si era forzatamente privata,sono stato riempito di improperi per la mia insufficiente dotazione.

Lei infuriata come una jena,si è vestita(direi svestita come una troia!) e sbattendo la porta mi ha lasciato col cazzetto in mano ed è uscita a caccia di chi l'avrebbe montata a dovere.

Da quel giorno comunque,quando indossava pantaloni,era senza mutande e,quando indossava gonne corte e comode,metteva dei perizoma talmente sottili che era come se fosse nuda.

Comunque,sarebbe bastato scostare l'esile filo per renderla subito disponibile e pronta per l'uso.

Dunque,mia moglie era incinta di sette mesi e il maschio che l'aveva ingravidata,era all'estero per lavoro da 2 settimane.

Non era mai successo prime che stesse per tanto tempo senza un"vero cazzo".

Una sera,mentre eravamo a letto a tubare come piccioncini mi ha detto:

-Antonio,io ho bisogno di farmi ripassare da un bel cazzo e quello stronzo di Roberto non tornerà prima di due settimane.

Come facciamo?

In queste condizioni non posso certo uscire ed andare a caccia come faccio di solito,mi devi aiutare tu!-

-Ma cosa posso fare io amore...come faccio?-

Le ho risposto con un certo imbarazzo.

-Amore,ricordi quel nero che lavora dal benzinaio?

Ricordi che corte mi faceva e quante proposte mi faceva!

Un giorno gli ho persino fatto un bocchino nel retro del chiosco ed ho potuto verificare che dotazione nasconde sotto la tuta.

Non mi sono mai fatta chiavare da lui per il timore di restarne incinta ma,adesso che sono già gravida,che pericolo posso correre?-

-Nessuno!-
Le ho prontamente risposto mentre sentivo il cazzo gonfiarsi dentro le mutande.

Mia moglie,accorgendosi della mia eccitazione mi ha detto:

-Tesoro,domani vai da lui e senza farti vedere lasciagli il biglietto che gli scriverò io.

Per questo favore,adesso ti faccio un bel pompino e ridiamo pace al tuo uccellino.-

Mentre mi preparavo a chiederle cosa gli avrebbe scritto,lei era già china su di me e con la lingua mi pennellava il "passerotto"come lo chiamava lei.

-Cosa gli scriverai...?-

Cercavo di chiederle mentre mi succhiava il cazzetto e lei,dopo avermi fatto sborrare,mi ha risposto:

-Ma tesoro,gli dirò che dopodomani tu sarai fuori tutto il giorno per lavoro e che avrei bisogno di tamponare una perdita riempiendo il buco.

Lui capirà!-

La sera del giorno prefissato,rientrando a casa,mia moglie era ancora a letto.

Il suo viso era disfatto ma i suoi occhi emanavano una luce speciale che non le avevo mai visto.

Era felice e sorridente!

Il letto era completamente disfatto e vi erano tracce di sperma e di umori sparsi ovunque.

Anche i capelli di mia moglie parevano reduci da un'immersione in un barattolo di colla.

L'ambiente era intriso di odori strani e forti frutto certo,della miscela dei corpi sudati,degli umori di mia moglie e dalla sborra del negro che deve essere stata espulsa in quantità industriali.

Vi erano persino tracce scure sulle lenzuola segno questo,che l'aveva sodomizzata senza la benchè minima attenzione igienica e senza delicatezza.

Quando ho accompagnato mia moglie nella vasca per un bagno ristoratore,ho potuto verificare gli effetti devastanti che sul suo corpo,avevano avuto gli assalti di quello scimione.

Era tutta ricoperta di succhiotti,i capezzoli parevano essere passati in un frullatore mentre la fica,completamente aperta,arrossata e gonfia,pareva quella di una cavalla dopo la monta.

Il buco del culo,completamente slabbrato,era ancora sanguinante ed ho dovuto medicarlo con molta attenzione per evitare di procurarle altre sofferenze.

Solo il pancione,in verità,pareva essere passato indenne dalla furia dell'animale.

-Amore,per fortuna Roberto non sarà quì prima di due settimane.

Per quella data ti sarai ripresa e potrai soddisfare le tue esigenze erotiche come sempre senza ricorrere a quel bestione.-

-Cosa dici amore...!?-

Mi ha risposto lei mentre l'asciugavo delicatamente con un morbido telo di spugna:

-Con Dhair ho già l'appuntamento tra due giorni,gli ho detto che starai fuori per due settimane così potrò godermelo tutto,giorno e notte nell'attesa che ritorni Roberto!

Per quanto riguarda il permesso che dovrà prendere,gli ho detto di non preoccuparsi che lo rimborserai tu!

Quando Roberto tornerà,per giustificare i lividi,gli dirò che sono caduta.

Tu confermerai questa versione non è vero amore!-

-Certo tesoro,gli dirò che sei caduta e pagherò Dhair per le giornate di lavoro perso.

Ti amo amore!

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