Avventura al sud

Scritto da , il 2012-12-05, genere gay

Parte prima
Ho raggiunto il piccolo villaggio di pescatori e ho trovato un piccolo caratteristico motel che dominava il golfo. Mi stavo crogiolando sulla spiaggia... era una giornata di sole brillante e sono stato disturbato da un venditore da spiaggia. Ho 34 anni, sono alto un metro e settantasette, occhi azzurri, abbronzato, costituzione sportiva, pochi peli sul torace con una deliziosa striscia che corre dal'ombelico ai miei diciannove centimetri. Indossavo gli speedo; ho aperto gli occhi e ho visto un giovane di circa venticinque anni, molto bello e ben fatto come me. La camicia era sbottonata, indossava pantaloncini ed era a piedi nudi. Pelle bronzea, capelli neri e profondi occhi marroni. Ho seguito attraverso gli occhiali da sole la peluria sensuale che dai pettorali scendeva al'addome dove i pantaloncini pendevano dalle anche. Aveva un aspetto dannatamente eccitante. Vendeva cappelli; naturalmente ho perso tempo per esaminarne la pila e trattare sui prezzi, così potevo avere tutto il tempo necessario per ammirare quel campione. Mentre mi provavo i cappelli, ho cominciato ad accarezzarmi i pettorali e l'addome sudati e ho osservato che i suoi occhi seguivano la mia mano. Mi sono immaginato che gli piacesse ciò che vedeva e ho fatto la prima mossa accarezzandomi cazzo e palle costretti dal costume. Ho capito di averlo quando i suoi occhi sono passati dal mio addome al mio cazzo e la sua mano si è appoggiata al mio addome senza spostarsi. Il mio cazzo è diventato un osso mentre lui mi fissava e sentiva i miei diciannove centimetri. L'ho guardato sorridendo e ho detto "Ti piace?" Mi ha ritornato il sorriso e accennando col capo ha detto "Ventimila." Ci siamo messi d'accordo per quindicimila. Ho preso dallo zaino i soldi e la chiave della mia stanza; mentre gli davo i soldi gli ho fatto vedere il numero della mia stanza. Ha scosso la testa accennando di no e ha indicato una grande area della spiaggia dove sporgevano rocce su cui si frangevano le onde. Ho preso il mio asciugamano e lui mi ha guidato. Ero rigido per l'attesa mentre camminavamo sui grandi ciottoli; ben presto ci siamo trovati dietro a alcune rocce, ha deposto i cappelli e le sue mani sono andate verso il mio addome. Sono rimasto fermo sorridendo e ho lasciato che mi toccasse; il suo dito è entrato nel mio ombelico e quindi è sceso ala cintura del costume dove le sue dita sono penetrate fino al cespuglio pubico alla base del cazzo. Gli ho sfilato la camicia dalle spalle e l'ho lasciata cadere sui cappelli, le mie mani hanno strisciate sulle sue spalle fino al collo, poi l'ho tirato a me, le nostre labbra si sono schiacciate le une contro le altre ed abbiamo fatto turbinare le lingue avanti ed indietro mentre ci baciavamo. La sua mano nel mio costume mi carezzava il cazzo e le palle e le mie mani pizzicavano i suoi pettorali, scendevano all'addome e gli slacciavano i pantaloncini, non portava biancheria intima e ventun centimetri di carne dura sono saltati fuori. Mi ha condotto sopra a una roccia enorme mentre ci baciavamo ed ognuno di noi ha afferrato la carne e le palle dell'altro, mi ha fatto sdraiare sulla roccia calda, la sua bocca mi baciava il collo, scendeva e passava da un capezzolo al'altro, succhiando e mordicchiando. La sua lingua si è trascinata giù al mio addome dove ha percorso ogni fessura e l'ombelico. Dannazione com'era eccitato ed eccitante! Le sue mani mi hanno tirato giù il costume mentre scendeva con la lingua ala base del cazzo. Volevo che mi prendesse, ma lui ha leccato intorno alla verga dura ed è sceso alle palle seppellendo il naso nel mio pube succhiando una noce poi l'altra e facendole turbinare in bocca. La lingua è salita lungo la parte posteriore del bastone seguendo la vena enorme fino al'orlo della cappella, ha circondato la testa del fungo prima di muoversi alla fessura dove ha assaggiato con la lingua la mia pre eiaculazione. Le sue mani correvano lungo le cosce fino al culo che carezzavano e stringevano, giravano intorno fino al'addome ed i pettorali e di nuovo indietro, senza mai toccarmi il cazzo, solo con la bocca ed il viso stuzzicava e giocava con la mia carne. La sua lingua circondava la cappella, ha lappato il buchino e ha cominciato lentamente a serrare le labbra intorno al pene, prendendone poco per volta. Finalmente l'ha preso tutto; ho messo le mani sulla sua testa per fottergli il viso, ma me le ha tirate via e mi ha aperto le braccia sulla roccia. Ero il suo giocattolo che voleva usare come preferiva. Mi ha martellato il cazzo con la bocca, il naso era seppellito nel cespuglio del pube ed il mento mi schiaffeggiava lo scroto. Ha tolto la bocca dal cazzo, ha stuzzicato la punta con lingua e labbra, ha mangiato il mio liquido pre seminale, l'ha preso sulla lingua e da lì è salito e ha cominciato a leccarmi l'ombelico mentre il mio cazzo gli schiaffeggiava il collo. Ho capito che presto sarei venuto, e ho detto "Sborro, sborro." Ha guardato in su verso di me con la lingua nell'ombelico, sorridendo. Ho cominciato a spingere le anche ed il torso... lui ha cominciato a giocare coi miei capezzoli e toccava con la lingua la mia pancia mentre il mio pene gli batteva sul collo e sulla parte superiore del torace. Ho emesso un forte lamento, lui ha afferrato il mio cazzo con la mano e ha pompato ruscelli di crema calda sul suo torace. Ha continuato a masturbarmi mentre la mia sborra gli colpiva i capezzoli ed il collo e grumi caldi gli cadevano sul torace e sull'addome. Ha preso la verga in bocca e ha succhiato fuori dal buchino tutto lo sperma restante, dopo di che mi ha afferrato il cazzo e si è imbrattato con la mia sborra i pettorali, il collo ed il mento, fino ala bocca con la quale ha pulito la mia carne assaporando lo sperma con la lingua. Strisciando verso l'alto il suo torace rivestito di sborra scivolava contro il mio addome sino ai pettorali e sentivo il mio sperma caldo cementare i nostri caldi corpi sudati pigiati l'uno contro l'altro. Abbiamo incollato le nostre labbra, assaporando il mio sperma che turbinava nelle nostre bocche. Gli ho afferrato le braccia e gliele ho alzate sopra la testa mentre ci baciavamo, ora era il mio turno di giocare con quel giocattolo bronzeo.
Lo sperma continuava a fluire...
Parte seconda
Non appena gli ho portato le mani sopra la testa, la mia lingua è scivolata sulla sua mentre sentivo il calore della crema di sborra sparsa sui nostri petti e la sua erezione coperta di sperma spingere contro le mie viscere. Gli ho leccato il mento ed il collo, muovendomi nella buca dell'omero e ricevendo l'aroma del suo odore muschiato di uomo. La mia bocca si è spostata al suo capezzolo dove ho assaggiato il mio sperma facendovi turbinare intorno la lingua e mordendolo con piccoli morsi. Sono passato al'altro capezzolo disegnando una scia di sudore e sperma e l'ho sentito lamentarsi mentre il suo cazzo cominciava a strofinare contro il mio bacino. Ho spinto il suo torso contro la roccia, le mie mani gli carezzavano il torace e scendevano al'addome ricoperto di eiaculazione con cui mi rivestivo le mani per lubrificare la sua salsiccia di ventun centimetri. Le sue mani scivolavano sulla sborra che aveva lasciato su di me e scendevano alle mie noci e poi al mio buco dove ha spalmato la salsa, le sue dita lavoravano il mio buco caldo. Le mie mani hanno afferrato la sua asta e ho mosso il pugno fino ala testa del fungo. Mi sono chinato e ho sputato sul buchetto lasciando poi gocciolare lentamente la saliva sopra la corona. Gli ho masturbato l'asta, lubrificandola con quel misto di sborra e saliva. Mi sono abbassato e gli ho preso il cazzo in bocca, ingoiandone ogni centimetro: la verga ha colpito il fondo della mia gola ed è scesa, ho afferrato la sua carne con le labbra e la gola. Trattenendo il fiato ho sbattuto la sua carne più in fondo, facendola scendere sempre di più, poi ho tirato indietro la bocca e ho sputato di nuovo sulla sua carne. Ho strisciato per mettermi a cavalcioni sul suo cazzo, le mie mani hanno guidato il bastone al mio buco in attesa. La testa è entrata facendomi inspirare profondamente; le sue mani erano sulle mie anche e mi spingeva sempre più giù sul suo idolo bronzeo. Mi sono abbassato completamente a prenderlo tutto, mi ha riempito le budella con la sua giovane carne. Mi alzava ed io spingevo giù, le mie palle ed il cazzo gli schiaffeggiavano la pancia. Si inarcava e mi arava il culo mentre cavalcavo quel puledro di bronzo. Mi sono chinato su di lui e ci siamo baciati di nuovo mentre lui mi penetrava, mentre cavalcavo le nostre mani gli accarezzavano il petto; sentivo la sua carne spingere nel mio culo e sapevo che era pronto a sborrare. Continuavo a cavalcarlo e le sue mani cominciavano ancora una volta a masturbare il mio duro cazzo. Mentre mi sparava la sega spingevo sulla sua verga, il mio culo schiaffeggiava le sue pale. Le sue mani si spostavano alle mie anche, mi masturbavo con una mano mentre con l'altra gli accarezzavo le chiappe. Spingevamo sempre di più, le mie palle volevano eruttare altra sborra. Mi ha fatto scivolare via dal suo cazzo, si è inginocchiato mentre masturbavo tutti e due sino al'orgasmo. Ha spruzzato la sua sborra rivestendo il mio addome ed anch'io ho spruzzato al'unisono con lui. Le nostre mani sono rivestite del nostro caldo latte d'uomo. Ci siamo massaggiati l'un l'altro l'addome ed il torace coi nostri umori. La sensazione delle sue mani che spalmavano la sua crema sopra il mio petto, le mie spalle, il mio addome, la parte bassa della schiena dovevano essere le stesse che provava lui mentre gli lubrificavo i capezzoli eretti, la pancia increspata ed il piccolo ombelico con la mia eiaculazione, mentre ci rilassavamo e prendevamo fiato. Mi sono chinato su di lui ancora una volta mentre i nostri cazzi riposavano tra le nostre pance fradice, i nostri capezzoli si sono uniti e le nostre bocche si sono riempite di quella dell'altro. È stato il cappello più eccitante che abbia mai comprato.

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