Dopo lo Shopping con Veronica 2
di
Elisabetta e basta
genere
saffico
“ mio marito invece ne produce poco ecco. Ma è... come dire... gustoso ecco” le dico.
Ride forte. E aggiunge “ ah... la mia amica.
Grande bevitrice lei” pizzicotto sulla natica.
“ ahio oh... e perché tu sei... astemia?!?”
Le stringo il seno destro forte.
“ no no... affatto. Pensa che domenica scorsa si è svegliato alle 9 e dopo avermi presa in ginocchio sul letto mi è venuto in bocca. Anzi meglio dire sul viso. E sui capelli. E nell’occhio che mi ha bruciato tutto il giorno. Non la smetteva più di schizzare. Un casino ha fatto”
“ che disgrazia eeehhhhh”
“ no no occhio a parte no”
Beviamo ancora. Ora siamo davvero cotte.
“ Lilli io mi provo anche l’altro completino e il vestito bianco e nero.”
“ si dai. Io mi provo il tailleur nero”
Tolgo il body e infilo la gonna. Corta a mezza coscia. E gli spacchi laterali che arrivano altezza pube.
Poi metto la giacchina. Che allaccio con un solo bottone.
Mi specchio voltandomi più volte.
Veronica che ha indossato il completino bianco con culotte trasparente. È finito di indossare le autoreggenti bianche e i tacchi bianchi del matrimonio suo si infila il vestito. Che le arriva sotto il ginocchio.
“ bello bello. E ti cade sui fianchi in maniera perfetta” le dico accarezzandole il fianco destro fino a sentire il bordo dell’autoreggente sulla coscia.
“ mmmmmm “ esclama lei e poi “ così però io mi bagno amica mia. Mica sono di legno eeehhhh. E poi... guarda che con quel tailleur sembri davvero la escort da 3000 euro. Che gli spacchi mostrano anche la carne tra il bordo della reggente e il tessuto. Ed è un belvedere, la mia piccola maialina”
E mi sposta il giacchino. Facendo uscire il seno, capezzolo turgido.
“ ah... sei tutta... elettrizzata vedo”. Le rispondo “ beh... tu fai cose... e io sono di carne e cellulite. Ecco”
Mi pizzica il capezzolo. Torcendolo. E tirandolo.
Sbuffo.
Poi.... mi dice “ sono le 22.15. Finiamo la bottiglia e poi andiamo a prendere i gemelli! Mi accompagni? Che poi ti porto a casa”
“ si sì va bene.” Mi da una leccatina sulla lente degli occhiali da vista.
E beve, porgendomi la bottiglia. Io bevo. Mentre lei sfila il vestito. E rimane in lingerie e tacchi.
E devo ammettere che lo porta con eleganza. E sensualità. La mia amica. Secca ma attraente. Molto.
Sfilo la gonna. Rimango con il giacchino le autoreggenti e i tacchi.
Lei guardandomi mi dice “ ah... vedo che hai lasciato la strisciolina di pelo sulla topina. È simpatico. Mi piace.” E sfiora con l’indice il mio pelo. Dall’alto fino a toccare la mia clito. Su cui si ferma.
“Ooouuuufffgggghhhhh” respirando forte. Cuore in gola.
Mi guarda e muovendo il dito tra le grandi labbra...
“ ecco vedi? Sei zuppa. Sei tanto porcellina tu!”
La Mia mano sulla sua... “ s...si eeehhhh. E tu? Tu sei bagnata oppure...”
“ sentita dai...”
E accompagna la Mia mano infilandola dentro la culotte. Lei totalmente depilata.
E spingendo il suo dito sul mio forte le penetro la vagina. Che sento larga e bagnatissima. E il mio dito fruga leggero. E lei sospira e geme.
“ spingi ancora più su” sussurra.
Lo faccio ridendo. E il mio dito scivola fino alla base. Dentro. E lei infila anche il suo. La sento mugugnare mentre percepisco la sua vagina contrarsi e allargarsi ritmica al mio frugare interno.
Le tremano le gambe mentre con voce stridula esclama “ siiiii eccomiiiiiiii”
Un attimo. La sua vulva si espande e.... il sul palmo della mia mano in un attimo sento i suoi umori. Di getto. E caldi caldi.
Mi fermo. Dito sempre dentro. Le sorrido. “ però la
Mia Veronica. Sei sempre stupefacente. Mi sei venuta sulla mano. E gocciola pure.”
Guardiamo il pavimento. Con una piccola pozzanghera. Lei ancora tremante mi sussurra “ da quando Carlo mi prende vengo così. A getto. E mi devasta di piacere. Tremo tutta. E mi piace da morire.”
“ ho sentito” mentre sfilo il dito piano.
La mano zuppa di umori.
E lei la afferra e.... lecca il mio palmo mentre mi guarda fissa negli occhi.
E io... “ è buona?!?”
Lei “ assaggia nooo?!?”
E mi avvicina la mano alla bocca. E la mia lingua lecca.
Sapore agro dolce. Salato e caldo.
Annuisco e le dico “ gustosissima”
E lei “ io mi assaggio sempre. Mi adoro. E vedo che anche tu...”
“ eh... mi mi mi si mi piace ecco”
“ maialina porcellina la mia Lilli”
“ come lo sei tu amica mia”
Ridiamo. Lei si siede bordo letto gambe accavallate. Il suo viso di fronte al mio pube.
Le prego la bottiglia e beve. Io dopo di lei.
Mi guarda dal basso. Le sorrido.
Si china e mi da un bacino sul pelo. E sempre guardandomi poi lecca dal basso a salire. Occhiolino.
“ mmmmmggggggg”
“ si?” Dice e io “ si.. si si “
Morsetto sul pube. E ancora e ancora più forte. Sempre guardandomi.
Sudata. Bagnata. Eccitata io. Come non mai.
Si alza e mi infila la lingua in bocca. La sua mano che afferra il mio seno sinistro, pastrugnandolo. Con forza. Provocandomi un sapiente dolorino. Che unito alla saliva che rilascia nella mia bocca fa si che senta la mia vagina rilasciare umori che colano sull’interno coscia.
Mi morde il labbro inferiore. Si stacca e guardandomi fissa... “ devo assaggiare te adesso. Sono sicura che i tuoi umori siano gustosi. Più dei miei.”
Rapita io.
E silenziosamente annuisco.
Mi spinge sul letto.
Allargo le gambe. Puntando i tacchi sulla coperta.
Lei si inginocchia sul letto e le sue dita che allargano le mie grandi labbra mi fanno genere.
“ sei aperta tanto porcellina. E... coli umori... li vedo che scivolano sulla margheritina posteriore. Quella che tu dici che è stretta stretta”
“ mmmmggghhhhhhh” scuoto la testa sul letto mentre lei respira sulla mia vagina spalancata.
Sento il calore del suo fiato.
“ e ti si contrae pure Lilli detta la larga”
Scoppia a ridere io dietro a lei e di colpo...
La sua lingua mi penetra roteando internamente.
E tira sempre di più le mie grandi labbra per spalancarle. Gemo e respiro veloce con il naso. Bocca aperta. Mentre mi strizzo e roteò il mio capezzolo.
La sua lingua che spinge più su che può... le dita che tirano forte le grandi labbra. A farmi male. Ma adoro...
E in un attimo... “ V....ve....ngooooooooo”
Orgasmo che mi annebbia la vista, mentre la sua lingua entra, esce e rientra e lecca labbra, clito e periano.
Si alza leccandosi le labbra. Ci guardiamo e lei mi sale sopra. Labbra sulle mie. Le socchiudo. E lei lascia uscire saliva e miei umori che deglutisco.
E poi ancora... e deglutisco.
E lei... “ troia... potevi lasciarmene bere un pochino anche a me. Vai a far del bene...”
Rido forte strozzandomi e tossendo.
riscende e ricomincia.
Succhiando e mordendomi la clito...
Ansimo. Mi agito.... e mi infila piano la punta dell’indice dietro. Spingendo violando la mia margheritina stretta. Che resistenza non oppone.
Morde e spinge... sussulto. E spingo con i muscoli dell’ano. E mentre sento il dito scivolare deciso nello sfintere, per lo spingere con i muscoli... sento che.... mi esce un piccolo getto di urina. E alzando la testa per guardare giù... sento e vedo lei che Serra le labbra intorno alla fonte del nettare salato.
E alzandosi e guardandomi spingendo il dito nel mio sfintere sussurra “ sai che cosa hai fatto porcellina mia? Cioè mi hai urinato in bocca. E io... ti ho bevuta amica mia del cuore...”
“ s...scusa Veronica io... io... non”
“ ancora. Me ne dai ancora maialina mia? L’ho gradita.” E rotea il dito nel mio ano.
Stringo i muscoli del retto.
Annuisco e lei si getta a capofitto. Labbra che si appoggiano socchiuse. Lingua che scivola nella patatina zuppa è mi guarda. Io la guardo.
“ va...vado?”
Annuisce.
E io... rilasso e sento la mia pipì che sgorga. Continua e decisa nella bocca di Veronica che Serra le labbra. E sorride con gli occhi mentre ingoia.
Trattengo ora. Lei si inginocchia bocca piena....
Sfila il dito... “ mggghhhbbblllggghhh”
Il suo dito indica la sua bocca poi tocca le mie labbra e guardandomi annuisce.
“Si” esclamo.
Si china su di me e io bocca aperta lingua fuori aspetto lei.
Le sue mani sulle mie guance. Ci guardiamo e lei lascia che il liquido della sua bocca coli nella
Mia. Caldo, salato. Che mi riempie.
La trattengo in bocca e le con le labbra che colano mi dice “ non berla tutta. Lasciamene un pochina”
Annuisco e mi siedo. Lei lingua sul mio mento bocca aperta aspetta. E le sputo in bocca. Tenendone un po’ per me.
Ingoia felice. “ sei buonissima Lilli.” Io ingoio la mia.
“ davvero ti sono piaciuta?”
“ si amoruccio mio”
Ci alziamo. Sono le 23.
“ sbrighiamoci Lilli. Tardissimo”
Annuisco. E infilo il tailleur.
Lei mette su il tubino nero.
Cappotto e raccogliendo le mie cose usciamo.
Di corsa.
Siamo sotto casa a prendere i gemelli.
Io mando un messaggio a mio marito che tardo una decina di minuti.
Lei rientra in macchina dicendomi “ dormono. Li prendo domani mattina”
“ ah ok”
Arriviamo sotto casa mia.
Scendiamo. Apro il portone.
Entriamo e...
Scale... mi tira in garage.
Sottoscala.
sussurrando “ shhhhhhhhh” si toglie il cappotto e si sfila il tubino.
In intimo bianco e autoreggenti si accovaccia di fronte a me. E mi solleva la gonna.
Mi guarda e annuendo sussurra “ sete di te”
Divarico le gambe. E le faccio poca pipì in bocca. Che lei beve veloce. Perché sentiamo gente in garage che si avvicina.
Si alza e infila il cappotto. Giusto in tempo.
Saliamo le scale seguiti da alcuni condomini.
Ci salutiamo.
Entro a casa.
Veronica mi manda un messaggio.
“ ti adoro amica mia”
Ride forte. E aggiunge “ ah... la mia amica.
Grande bevitrice lei” pizzicotto sulla natica.
“ ahio oh... e perché tu sei... astemia?!?”
Le stringo il seno destro forte.
“ no no... affatto. Pensa che domenica scorsa si è svegliato alle 9 e dopo avermi presa in ginocchio sul letto mi è venuto in bocca. Anzi meglio dire sul viso. E sui capelli. E nell’occhio che mi ha bruciato tutto il giorno. Non la smetteva più di schizzare. Un casino ha fatto”
“ che disgrazia eeehhhhh”
“ no no occhio a parte no”
Beviamo ancora. Ora siamo davvero cotte.
“ Lilli io mi provo anche l’altro completino e il vestito bianco e nero.”
“ si dai. Io mi provo il tailleur nero”
Tolgo il body e infilo la gonna. Corta a mezza coscia. E gli spacchi laterali che arrivano altezza pube.
Poi metto la giacchina. Che allaccio con un solo bottone.
Mi specchio voltandomi più volte.
Veronica che ha indossato il completino bianco con culotte trasparente. È finito di indossare le autoreggenti bianche e i tacchi bianchi del matrimonio suo si infila il vestito. Che le arriva sotto il ginocchio.
“ bello bello. E ti cade sui fianchi in maniera perfetta” le dico accarezzandole il fianco destro fino a sentire il bordo dell’autoreggente sulla coscia.
“ mmmmmm “ esclama lei e poi “ così però io mi bagno amica mia. Mica sono di legno eeehhhh. E poi... guarda che con quel tailleur sembri davvero la escort da 3000 euro. Che gli spacchi mostrano anche la carne tra il bordo della reggente e il tessuto. Ed è un belvedere, la mia piccola maialina”
E mi sposta il giacchino. Facendo uscire il seno, capezzolo turgido.
“ ah... sei tutta... elettrizzata vedo”. Le rispondo “ beh... tu fai cose... e io sono di carne e cellulite. Ecco”
Mi pizzica il capezzolo. Torcendolo. E tirandolo.
Sbuffo.
Poi.... mi dice “ sono le 22.15. Finiamo la bottiglia e poi andiamo a prendere i gemelli! Mi accompagni? Che poi ti porto a casa”
“ si sì va bene.” Mi da una leccatina sulla lente degli occhiali da vista.
E beve, porgendomi la bottiglia. Io bevo. Mentre lei sfila il vestito. E rimane in lingerie e tacchi.
E devo ammettere che lo porta con eleganza. E sensualità. La mia amica. Secca ma attraente. Molto.
Sfilo la gonna. Rimango con il giacchino le autoreggenti e i tacchi.
Lei guardandomi mi dice “ ah... vedo che hai lasciato la strisciolina di pelo sulla topina. È simpatico. Mi piace.” E sfiora con l’indice il mio pelo. Dall’alto fino a toccare la mia clito. Su cui si ferma.
“Ooouuuufffgggghhhhh” respirando forte. Cuore in gola.
Mi guarda e muovendo il dito tra le grandi labbra...
“ ecco vedi? Sei zuppa. Sei tanto porcellina tu!”
La Mia mano sulla sua... “ s...si eeehhhh. E tu? Tu sei bagnata oppure...”
“ sentita dai...”
E accompagna la Mia mano infilandola dentro la culotte. Lei totalmente depilata.
E spingendo il suo dito sul mio forte le penetro la vagina. Che sento larga e bagnatissima. E il mio dito fruga leggero. E lei sospira e geme.
“ spingi ancora più su” sussurra.
Lo faccio ridendo. E il mio dito scivola fino alla base. Dentro. E lei infila anche il suo. La sento mugugnare mentre percepisco la sua vagina contrarsi e allargarsi ritmica al mio frugare interno.
Le tremano le gambe mentre con voce stridula esclama “ siiiii eccomiiiiiiii”
Un attimo. La sua vulva si espande e.... il sul palmo della mia mano in un attimo sento i suoi umori. Di getto. E caldi caldi.
Mi fermo. Dito sempre dentro. Le sorrido. “ però la
Mia Veronica. Sei sempre stupefacente. Mi sei venuta sulla mano. E gocciola pure.”
Guardiamo il pavimento. Con una piccola pozzanghera. Lei ancora tremante mi sussurra “ da quando Carlo mi prende vengo così. A getto. E mi devasta di piacere. Tremo tutta. E mi piace da morire.”
“ ho sentito” mentre sfilo il dito piano.
La mano zuppa di umori.
E lei la afferra e.... lecca il mio palmo mentre mi guarda fissa negli occhi.
E io... “ è buona?!?”
Lei “ assaggia nooo?!?”
E mi avvicina la mano alla bocca. E la mia lingua lecca.
Sapore agro dolce. Salato e caldo.
Annuisco e le dico “ gustosissima”
E lei “ io mi assaggio sempre. Mi adoro. E vedo che anche tu...”
“ eh... mi mi mi si mi piace ecco”
“ maialina porcellina la mia Lilli”
“ come lo sei tu amica mia”
Ridiamo. Lei si siede bordo letto gambe accavallate. Il suo viso di fronte al mio pube.
Le prego la bottiglia e beve. Io dopo di lei.
Mi guarda dal basso. Le sorrido.
Si china e mi da un bacino sul pelo. E sempre guardandomi poi lecca dal basso a salire. Occhiolino.
“ mmmmmggggggg”
“ si?” Dice e io “ si.. si si “
Morsetto sul pube. E ancora e ancora più forte. Sempre guardandomi.
Sudata. Bagnata. Eccitata io. Come non mai.
Si alza e mi infila la lingua in bocca. La sua mano che afferra il mio seno sinistro, pastrugnandolo. Con forza. Provocandomi un sapiente dolorino. Che unito alla saliva che rilascia nella mia bocca fa si che senta la mia vagina rilasciare umori che colano sull’interno coscia.
Mi morde il labbro inferiore. Si stacca e guardandomi fissa... “ devo assaggiare te adesso. Sono sicura che i tuoi umori siano gustosi. Più dei miei.”
Rapita io.
E silenziosamente annuisco.
Mi spinge sul letto.
Allargo le gambe. Puntando i tacchi sulla coperta.
Lei si inginocchia sul letto e le sue dita che allargano le mie grandi labbra mi fanno genere.
“ sei aperta tanto porcellina. E... coli umori... li vedo che scivolano sulla margheritina posteriore. Quella che tu dici che è stretta stretta”
“ mmmmggghhhhhhh” scuoto la testa sul letto mentre lei respira sulla mia vagina spalancata.
Sento il calore del suo fiato.
“ e ti si contrae pure Lilli detta la larga”
Scoppia a ridere io dietro a lei e di colpo...
La sua lingua mi penetra roteando internamente.
E tira sempre di più le mie grandi labbra per spalancarle. Gemo e respiro veloce con il naso. Bocca aperta. Mentre mi strizzo e roteò il mio capezzolo.
La sua lingua che spinge più su che può... le dita che tirano forte le grandi labbra. A farmi male. Ma adoro...
E in un attimo... “ V....ve....ngooooooooo”
Orgasmo che mi annebbia la vista, mentre la sua lingua entra, esce e rientra e lecca labbra, clito e periano.
Si alza leccandosi le labbra. Ci guardiamo e lei mi sale sopra. Labbra sulle mie. Le socchiudo. E lei lascia uscire saliva e miei umori che deglutisco.
E poi ancora... e deglutisco.
E lei... “ troia... potevi lasciarmene bere un pochino anche a me. Vai a far del bene...”
Rido forte strozzandomi e tossendo.
riscende e ricomincia.
Succhiando e mordendomi la clito...
Ansimo. Mi agito.... e mi infila piano la punta dell’indice dietro. Spingendo violando la mia margheritina stretta. Che resistenza non oppone.
Morde e spinge... sussulto. E spingo con i muscoli dell’ano. E mentre sento il dito scivolare deciso nello sfintere, per lo spingere con i muscoli... sento che.... mi esce un piccolo getto di urina. E alzando la testa per guardare giù... sento e vedo lei che Serra le labbra intorno alla fonte del nettare salato.
E alzandosi e guardandomi spingendo il dito nel mio sfintere sussurra “ sai che cosa hai fatto porcellina mia? Cioè mi hai urinato in bocca. E io... ti ho bevuta amica mia del cuore...”
“ s...scusa Veronica io... io... non”
“ ancora. Me ne dai ancora maialina mia? L’ho gradita.” E rotea il dito nel mio ano.
Stringo i muscoli del retto.
Annuisco e lei si getta a capofitto. Labbra che si appoggiano socchiuse. Lingua che scivola nella patatina zuppa è mi guarda. Io la guardo.
“ va...vado?”
Annuisce.
E io... rilasso e sento la mia pipì che sgorga. Continua e decisa nella bocca di Veronica che Serra le labbra. E sorride con gli occhi mentre ingoia.
Trattengo ora. Lei si inginocchia bocca piena....
Sfila il dito... “ mggghhhbbblllggghhh”
Il suo dito indica la sua bocca poi tocca le mie labbra e guardandomi annuisce.
“Si” esclamo.
Si china su di me e io bocca aperta lingua fuori aspetto lei.
Le sue mani sulle mie guance. Ci guardiamo e lei lascia che il liquido della sua bocca coli nella
Mia. Caldo, salato. Che mi riempie.
La trattengo in bocca e le con le labbra che colano mi dice “ non berla tutta. Lasciamene un pochina”
Annuisco e mi siedo. Lei lingua sul mio mento bocca aperta aspetta. E le sputo in bocca. Tenendone un po’ per me.
Ingoia felice. “ sei buonissima Lilli.” Io ingoio la mia.
“ davvero ti sono piaciuta?”
“ si amoruccio mio”
Ci alziamo. Sono le 23.
“ sbrighiamoci Lilli. Tardissimo”
Annuisco. E infilo il tailleur.
Lei mette su il tubino nero.
Cappotto e raccogliendo le mie cose usciamo.
Di corsa.
Siamo sotto casa a prendere i gemelli.
Io mando un messaggio a mio marito che tardo una decina di minuti.
Lei rientra in macchina dicendomi “ dormono. Li prendo domani mattina”
“ ah ok”
Arriviamo sotto casa mia.
Scendiamo. Apro il portone.
Entriamo e...
Scale... mi tira in garage.
Sottoscala.
sussurrando “ shhhhhhhhh” si toglie il cappotto e si sfila il tubino.
In intimo bianco e autoreggenti si accovaccia di fronte a me. E mi solleva la gonna.
Mi guarda e annuendo sussurra “ sete di te”
Divarico le gambe. E le faccio poca pipì in bocca. Che lei beve veloce. Perché sentiamo gente in garage che si avvicina.
Si alza e infila il cappotto. Giusto in tempo.
Saliamo le scale seguiti da alcuni condomini.
Ci salutiamo.
Entro a casa.
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