Che bella la montagna con due bei maschi

di
genere
gay

Questa storia la sto scrivendo ora nel viaggio di ritorno dalla montagna in compagnia di Matteo e suo fratello, nonché il mio fidanzato, Luca. Domenica 5 Marzo.
È parecchio lunga come storia ma vi consiglio di leggerla tutta.
Ho scoperto giovedì che quei due vengono da una famiglia particolarmente agiata e che hanno una casa in montagna anche abbastanza grossa.
Luca mi messaggiò giovedì chiedendomi se fossi stato disponibile ad andare con lui e Matteo nella loro casa in montagna per il weekend. Senza pensare risposi di sì ma mi accorsi subito dopo della cazzata, avrei prima di tutto dovuto confrontarmi con i miei. Mi inventai qualche cazzata inerente ai miei amici e mi lasciarono campo libero.
Quindi risentii Luca, mi spiegò dicendomi che saremmo partiti venerdì pomeriggio tardi per poi ritornare domenica più o meno per le quattro del pomeriggio. Saremmo andati in macchina e ci avremmo impiegato circa due ore.
Venerdì sera mi vennero a prendere a casa mia, avevo la mia valigia. Appena mi videro sia Luca che Matteo notai i loro bei visi diventare felicissimi.
Misi la valigia nel bagagliaio, salii e partimmo.
È stato un viaggio molto lungo ma non completamente noioso: abbiamo ascoltato molta musica, abbiamo parlato, cantato e ho provocavo un pochino sia Luca che Matteo con varie movenze. Quando interagivo con Luca, baciandolo, accarezzandolo, Matteo lo vedevo che diventava subito geloso, quando lo facevo con lui era Luca a diventarlo (ovviamente non lo baciavo sulla bocca davanti a Luca).
Alla fine arrivammo, tardi però: c'era una vista pazzesca su tutta la valle illuminata dalle case. Iniziammo a portare tutto dentro casa, la mia valigia la portò dentro Matteo, che cavaliere!
Era enorme la casa e calda.
Sistemammo tutto nelle stanze: io avrei dormito con Luca, Matteo nella stanza accanto. Mangiammo tutti e tre assieme ma era tardi quindi subito dopo andammo nelle nostre stanze.
Mi stavo mettendo il pigiama, ero completamente nudo e mentre mi stavo mettendo i pantaloni, quindi ero piegato, arrivò da dietro Luca che mi diede una pacca sul sedere. Non dissi niente, sorrisi dolcemente.
Finii di vestirmi e subito Luca mi mise le mani sui fianchi iniziandomi a baciare. Ad un certo punto si staccò e mi disse: "Penso che tu piaccia a Matteo"
Mi venne un infarto in quel momento.
"Ah sì? Dici?" Dissi io con voce tremolante
"Mi sa di sì ma non mi importa, che rosichi! Il mio angioletto non lo toccherà mai!" mi baciò
Ci mettemmo sotto le coperte. Mi abbraccio a cucchiaio iniziandomi a baciare il collo e le guance, avevo ben capito dove voleva andare a parare.
"Che ne dici di fare qualcosina?" Mi chiese continuando a baciarmi.
"E se tuo fratello ci sentisse?"
"Faremo piano, ti prego" mi guardò con un visino dolcissimo.
Non risposi mi girai verso di lui e iniziai a baciarlo; abbassai la mano infilandogliela nei pantaloni del pigiama iniziando a massaggiargli il cazzo, lui invece fece lo stesso palpandomi però il culo infilandomi un dito dentro. Togliemmo le coperte, ero sopra di lui, gli tolsi i pantaloni e mi tolsi i miei; passava le mani sui miei fianchi e sul mio culo. Mi bagnai la mano con un po' di saliva, gli presi il cazzo iniziandolo a lubrificare per poi infilarmelo dentro. Stavo per fare uno dei miei soliti urletti quando poi lui si tirò su mettendomi una mano sulla bocca, appena il dolore si affievolì si tolse sdraiandosi di nuovo come prima ed io seduto sul suo cazzo che iniziai a muovermi piano col bacino e poi lentamente con tutto il corpo. Continuammo sempre facendo molto piano e poi appena mi disse che stava per venire lo feci subito uscire iniziando a fargli un pompino per farlo venire nella mia bocca in modo tale che non avremmo fatto un casino. Venne e ingoiai tutto.
Ci rimettemmo i pantaloni e subito nella posizione di prima per poi riaddormentarci.
La mattina seguente Luca si svegliò prima iniziando a preparare la colazione per tutti. Io, ancora in pigiama, per andare in cucina passai davanti a camera di Matteo che era aperta. Lui mi vide e chiamandomi mi disse di entrare un attimo. Chiusi la porta dietro di me e andai verso di lui.
"Divertito ieri notte?" Mi chiese un po' col broncio.
Non risposi, abbassai lo sguardo.
"Mi spiace" dissi a bassa voce
"Lo sai quanto vorrei averti solo con me? Non poterti baciare, abbracciare, banalmente toccare, mi fa davvero male" continuò lui.
"Troveremo un attimo per noi te lo prometto. Ti amo Matte"
"Anche io piccolo" mi disse più sollevato.
Mi misi in punta di piedi (essendo io parecchio più basso sia di Matteo che di Luca) e lo baciai.
Andammo insieme in cucina e insieme a Luca abbiamo mangiato ciò che Luca ci ha fatto per colazione.
Una volta finito ed esserci preparati andammo tutti in soggiorno dove Luca ci doveva dire il programma della giornata.
"Allora" disse "andremo con la macchina in un posto dove poi andremo a partire da lì su una spiaggia in riva al fiume dove accenderemo un fuoco poi magari per riscaldare il cibo, tipo barbecue. Rimarremo lì per un po' poi torneremo indietro, vi và come idea?"
Matteo sembrava molto convinto, intervenne poi dicendo: "Dobbiamo però fare la spesa!"
"Tranquillo ci ho pensato già io, dobbiamo solo preparare gli zaini, la borsa frigo e poi siamo pronti." Disse Luca
Erano molto entusiasti tutti e due. Intervenni io scherzosamente: "Allora, intanto che voi due uomini preparate tutto io dovrei fare delle cosine."
"Tipo cosa?" Chiese Matteo
"Devo farmi una bella maschera per il viso e devo farmi la ceretta, ok?" Dissi scherzosamente.
Subito allora iniziarono a preparare tutto e a caricare la macchina, io intanto feci ciò che avevo affermato e mi preparai con un look abbastanza sexy e femminile anche se le temperature erano abbastanza bassine.
Era tutto pronto e non appena uscii vidi quei due che iniziavano praticamente a sbavare appena mi videro.
Partimmo e una volta arrivati ci dirigemmo verso la spiaggia con tutta la roba: avevano portato dei piatti di carta, una griglia, ovviamente la borsa frigo col cibo e tutto ciò che serviva per mangiare in circostanze del genere.
Luca iniziò a mettere giù degli asciugamani dove ci saremmo seduti per mangiare.
"Dobbiamo prendere della legna per accendere il fuoco. Dobbiamo andare nel bosco a prenderne un po'. Andiamo io e Matteo." Disse Luca
Li trovai una possibilità per soddisfare anche Matteo. Dissi: "Posso andare io con Matteo, rimani pure a mettere tutto a posto. Tanto non è lontano il bosco."
Matteo non sembrava capire
"Sei sicuro?" Mi chiese Luca.
Risposi di sì e subito mi addentrai nel bosco con Matteo. Non appena eravamo abbastanza lontani e Luca non ci avrebbe più potuto vedere mi avvicinai a Matteo e gli presi la mano. Mi guardò sorridendo e mi baciò. Arrivammo in un punto dove c'era un tronco caduto, io mi sedetti sopra mentre guardavo Matteo che iniziava a raccogliere dei pezzi di legno. In tutto ciò eravamo in silenzio. Iniziai a mordermi il labbro, accavallai le gambe e guardavo Matteo, poi lui alzò lo sguardo e mi vide.
Mi alzai e mi misi di spalle rispetto a lui piegandomi a novanta appoggiando le mani sul tronco su cui ero seduto poi dissi sensualmente: "Allora?"
Subito mi venne incontro, lasciò cadere la legna che aveva raccolto e iniziò a toccarmi il culo, mi abbassò i pantaloni e le mutande, tirò fuori il suo bel pacco già duro, mi bagnò con un po' di saliva il mio buchetto e ci infilò due dita dentro. Iniziai a gemere e subito dopo il ditalino me lo infilò. Iniziò a scoparmi a novanta anche abbastanza forte, si vedeva che aveva voglia! Mi tolse i pantaloni e le mutande almeno da una gamba e me la mise sul tronco in modo da aprire ancora di più il mio culo. Mi alzò la maglia e la felpa lasciando scoperta la vita dove mise le mani continuando a sbattermi. Continuava e continuava finché non mi venne dentro. Era piacevole la sensazione di avere la pancia calda piena di sperma con quel fresco che c'era.
Con dei fazzoletti mi pulii il più possibile e una volta rivestiti prendemmo la legna e tornammo.
Nella strada del ritorno Matteo mi disse: "Ti amo tanto sai?"
"Anche io, tantissimo!" Lo baciai rischiando di fargli cadere la legna.
Arrivammo da Luca, ci disse che era da un po' che eravamo via e si stava preoccupando ma io subito colsi nello sguardo di Luca che stava iniziando a sospettare.
Mangiammo, rimanemmo un po' lì poi verso le 17:00 tornammo indietro.
Arrivò la sera. Cenammo, guardammo un po' di televisione tutti assieme, io abbracciato a Luca, notai la gelosia di Matteo. Dopo poi andammo tutti a dormire.
Una volta a letto Luca iniziò, come la sera prima a stuzzicarmi, ma subito gli dissi che non avevo voglia e che avevo sonno; lui si girò sbuffando e si addormentò. Aspettai un'ora in modo tale che fossi certo che dormisse, russava quindi era collassato. In punta di piedi senza fare rumore andai in camera di Matteo e sussurrando lo chiamai: era sveglio anche lui, non riusciva a prendere sonno.
Sempre sussurrando gli dissi, mettendomi sopra di lui che era ancora sdraiato: "Ho voglia di divertirmi"
Mi guardò si tirò su col tronco e lasciandomi seduto sulle sue gambe mi iniziò a baciare. Con molta calma iniziammo a spogliarci senza ovviamente parlare: eravamo completamente nudi e rimanemmo nella stessa posizione a baciarci. Mi baciama il collo, mi accarezzava la schiena, mi toccava il culo e mi infilò anche due dita dentro. Mi abbassai per succhiarglielo un poco giusto per lubrificarlo. Ritornai nella stessa posizione, gli presi il cazzo e me lo infilai subito nel culo; Matteo immediatamente mi mise una mano sulla bocca per sicurezza poi iniziai a muovere il bacino lentamente. Continuavamo poi provammo a cambiare posizione: ci mettemmo a cucchiaino, mi mise una mano sotto la coscia per alzarmi la gamba e quindi aprirmi di più il culo e baciandoci me lo riinfilò. Continuammo per un po' senza fare alcun rumore e appena mi sussurrò all'orecchio che stava per venire me lo estrassi subito dal culo e come con Luca me lo infilai in bocca facendolo venire e quindi bevendo tutto.
Appena finito mi rivestii, gli diedi la buonanotte, lo baciai e tornai lentamente nella mia stanza con Luca che stava ancora dormendo, poi mi addormentai anche io.
Il giorno dopo non abbiamo fatto niente di ché. Alle 17 siamo poi partiti per tornare a casa.
di
scritto il
2023-03-05
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