Mi faccio sbattere per avere un biglietto del concerto
di
Roby123
genere
gay
Ieri sono andato al concerto di Vasco Rossi a Roma allo stadio Olimpico con cinque delle mie amiche.
Ci siamo fatti due settimane a visitare l'intera città, che per inciso è bellissima; siamo stati accolti magnificamente, molto meglio del nord.
Abbiamo mangiato tantissimo e benissimo; abbiamo fatto molte conoscenze; ci siamo portati in camera molti ragazzi; abbiamo fatto moltissimo shopping; abbiamo trascorso due settimane magnifiche.
Cristina, una delle mie cinque amiche, si era trovata lì il ragazzo: carino ma non mi piaceva. Abbiamo passato buona parte di questa permanenza anche con lui, era oramai un membro del nostro gruppo.
Arrivò alla fine il giorno del concerto: ci preparammo già la mattina con la roba da mangiare e da bere.
Passammo la mattinata in albergo, a pranzo uscimmo, come di consueto, a mangiare; alle 20:00 andammo in metro e ci dirigemmo verso lo stadio. Arrivati lì trovammo il ragazzo di Cristina. "Raga," ci disse lei "riusciamo a trovare un biglietto anche per Giacomo (il suo ragazzo)?"
La guardammo tutti "Come puoi pensare che il momento prima del concerto riusciamo a trovare dei biglietti, anche se poi lo trovassimo magari si trova dalla parte opposta." Mischiai un tono divertito e uno serio per comporre questa frase.
Continuammo a discutere riguardo a ciò. Ad un tratto si avvicinò a noi un uomo, molto alto, grosso, con la barba. "State cercando un biglietto?" Ci domandò "Io ne ho uno in più" mostrandocelo.
"Ottimo," dissi guardando il biglietto "non è nemmeno tanto lontano da dove siamo noi. Quanto vuoi per il biglietto?"
"Allora, cerco circa 500 euro."
"Minchia!" Esclamò Serena.
Ci fu un attimo di silenzio poi aggiunse "Posso accettare un altro tipo di pagamento."
"No grazie!" Risposero tutte.
"Non l'ho chiesto a voi, ragazze." Mi guardò.
Mi girai verso Giacomo "Immagino che tu non abbia voglia giusto?"
"Direi che ne faccio a meno, grazie." Mi rispose.
Ritornai a guardare l'uomo, abbassai lo sguardo verso il suo pacco mordendomi leggermente il labbro "Va bene," dissi "dove lo facciamo?"
"Con calma diavoletto. Io intanto vi do il biglietto, ora entriamo e decidiamo per il da farsi."
Mi porse il biglietto, lo presi e iniziammo ad incamminarci per entrare nello stadio.
"Sei in debito con me Cri." Mi rivolsi sorridendo a Cristina.
Entrammo, il concerto stava per iniziare. Ci mettemmo ai nostri posti, che grazie al cielo erano numerati, e aspettammo che iniziasse.
Avevo di fianco ancora questo qui. "Quindi? Andiamo?" Chiesi.
"Ci troviamo alle 21:30 nei bagni, so che sarà appena iniziato il concerto ma almeno sappiamo che non troveremo nessuno." disse lui dandomi una pacca sul culo per poi dirigersi al suo posto.
Feci lo stesso anche io.
Iniziò il concerto, io e tutte le mie amiche iniziammo ad urlare e ad applaudire.
Arrivò l'orario stabilito, toccai la spalla a Serena "Vado a pagare per il biglietto" dissi scherzosamente mimando un pompino.
Mi diressi quindi verso i bagni e una volta entrato ero solo. Mi appoggiai al muro e aspettai. Non feci neanche in tempo a prendere il telefono dalla mia tasca che lo vidi entrare.
Aprì una porta dei bagni e mi fece cenno di entrare.
Entrai e appena dentro iniziò a baciarmi. Chiudemmo la porta.
Subito mi abbassai mettendomi in ginocchio davanti a lui. "Passi subito al sodo, eh? Bella troietta." Mi disse eccitato mentre si iniziava a slacciare i pantaloni.
Lo tirò fuori. Non era molto grande, sarà stato di 15cm, lo presi subito in mano e iniziai a leccargli la punta per poi infilarmelo in bocca. Continuai a succhiarlo, poi mi fece alzare togliendomi i pantaloncini e le mutandine. Mi mise con le mani sul muro tenendomi la gamba sinistra alzata. Si sputò sulla mano per poi passarla sul mio buchino, appoggiò la punta e lo infilò di scatto dentro iniziando subito a sbattermi.
"Com'è largo questo buchino, ti piace farti sbattere, vero puttanella?"
Risposi con gemiti quasi tutti finti, non aveva più di tanto torto, ho il buco del culo molto largo dopo tutti i cazzi che ho preso.
Continuava a sbattermi, io quasi non lo sentivo e forse lui lo aveva notato, motivo per cui aumentava sempre di più la velocità.
Il clap clap che si formava quando il mio culo sbatteva contro il suo pube aumentava sempre più di intensità, se fosse arrivato qualcuno avrebbe di certo capito che lì dentro c'era qualcuno che scopava.
Continuammo finché poi non mi venne dentro, mi riempì la pancia. Mi stavo per rivestire quando poi lui mi chiese un altro pompino così lo accontentai.
Dopo ciò, ci rivestimmo e ritornammo. Quando ritornai notai che Cristina non c'era così mi disse Serena ridendo: "È andata con Giacomo a scopare anche lei nei bagni, ti ha preso di ispirazione."
Finito il concerto tornammo in albergo e durante il tragitto gli raccontai dell'esperienza.
Ci siamo fatti due settimane a visitare l'intera città, che per inciso è bellissima; siamo stati accolti magnificamente, molto meglio del nord.
Abbiamo mangiato tantissimo e benissimo; abbiamo fatto molte conoscenze; ci siamo portati in camera molti ragazzi; abbiamo fatto moltissimo shopping; abbiamo trascorso due settimane magnifiche.
Cristina, una delle mie cinque amiche, si era trovata lì il ragazzo: carino ma non mi piaceva. Abbiamo passato buona parte di questa permanenza anche con lui, era oramai un membro del nostro gruppo.
Arrivò alla fine il giorno del concerto: ci preparammo già la mattina con la roba da mangiare e da bere.
Passammo la mattinata in albergo, a pranzo uscimmo, come di consueto, a mangiare; alle 20:00 andammo in metro e ci dirigemmo verso lo stadio. Arrivati lì trovammo il ragazzo di Cristina. "Raga," ci disse lei "riusciamo a trovare un biglietto anche per Giacomo (il suo ragazzo)?"
La guardammo tutti "Come puoi pensare che il momento prima del concerto riusciamo a trovare dei biglietti, anche se poi lo trovassimo magari si trova dalla parte opposta." Mischiai un tono divertito e uno serio per comporre questa frase.
Continuammo a discutere riguardo a ciò. Ad un tratto si avvicinò a noi un uomo, molto alto, grosso, con la barba. "State cercando un biglietto?" Ci domandò "Io ne ho uno in più" mostrandocelo.
"Ottimo," dissi guardando il biglietto "non è nemmeno tanto lontano da dove siamo noi. Quanto vuoi per il biglietto?"
"Allora, cerco circa 500 euro."
"Minchia!" Esclamò Serena.
Ci fu un attimo di silenzio poi aggiunse "Posso accettare un altro tipo di pagamento."
"No grazie!" Risposero tutte.
"Non l'ho chiesto a voi, ragazze." Mi guardò.
Mi girai verso Giacomo "Immagino che tu non abbia voglia giusto?"
"Direi che ne faccio a meno, grazie." Mi rispose.
Ritornai a guardare l'uomo, abbassai lo sguardo verso il suo pacco mordendomi leggermente il labbro "Va bene," dissi "dove lo facciamo?"
"Con calma diavoletto. Io intanto vi do il biglietto, ora entriamo e decidiamo per il da farsi."
Mi porse il biglietto, lo presi e iniziammo ad incamminarci per entrare nello stadio.
"Sei in debito con me Cri." Mi rivolsi sorridendo a Cristina.
Entrammo, il concerto stava per iniziare. Ci mettemmo ai nostri posti, che grazie al cielo erano numerati, e aspettammo che iniziasse.
Avevo di fianco ancora questo qui. "Quindi? Andiamo?" Chiesi.
"Ci troviamo alle 21:30 nei bagni, so che sarà appena iniziato il concerto ma almeno sappiamo che non troveremo nessuno." disse lui dandomi una pacca sul culo per poi dirigersi al suo posto.
Feci lo stesso anche io.
Iniziò il concerto, io e tutte le mie amiche iniziammo ad urlare e ad applaudire.
Arrivò l'orario stabilito, toccai la spalla a Serena "Vado a pagare per il biglietto" dissi scherzosamente mimando un pompino.
Mi diressi quindi verso i bagni e una volta entrato ero solo. Mi appoggiai al muro e aspettai. Non feci neanche in tempo a prendere il telefono dalla mia tasca che lo vidi entrare.
Aprì una porta dei bagni e mi fece cenno di entrare.
Entrai e appena dentro iniziò a baciarmi. Chiudemmo la porta.
Subito mi abbassai mettendomi in ginocchio davanti a lui. "Passi subito al sodo, eh? Bella troietta." Mi disse eccitato mentre si iniziava a slacciare i pantaloni.
Lo tirò fuori. Non era molto grande, sarà stato di 15cm, lo presi subito in mano e iniziai a leccargli la punta per poi infilarmelo in bocca. Continuai a succhiarlo, poi mi fece alzare togliendomi i pantaloncini e le mutandine. Mi mise con le mani sul muro tenendomi la gamba sinistra alzata. Si sputò sulla mano per poi passarla sul mio buchino, appoggiò la punta e lo infilò di scatto dentro iniziando subito a sbattermi.
"Com'è largo questo buchino, ti piace farti sbattere, vero puttanella?"
Risposi con gemiti quasi tutti finti, non aveva più di tanto torto, ho il buco del culo molto largo dopo tutti i cazzi che ho preso.
Continuava a sbattermi, io quasi non lo sentivo e forse lui lo aveva notato, motivo per cui aumentava sempre di più la velocità.
Il clap clap che si formava quando il mio culo sbatteva contro il suo pube aumentava sempre più di intensità, se fosse arrivato qualcuno avrebbe di certo capito che lì dentro c'era qualcuno che scopava.
Continuammo finché poi non mi venne dentro, mi riempì la pancia. Mi stavo per rivestire quando poi lui mi chiese un altro pompino così lo accontentai.
Dopo ciò, ci rivestimmo e ritornammo. Quando ritornai notai che Cristina non c'era così mi disse Serena ridendo: "È andata con Giacomo a scopare anche lei nei bagni, ti ha preso di ispirazione."
Finito il concerto tornammo in albergo e durante il tragitto gli raccontai dell'esperienza.
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