Tortura

Scritto da , il 2023-01-28, genere feticismo

Tornati dalla serata, io e lei ci abbracciammo e iniziammo a baciarci appassionatamente. Finalmente me l'avrebbe data e sarei riuscito finalmente ad avere i suoi piedini.

Erano mesi che me la lavoravo, lei stivalara incallita, di quelle che indossano stivali e stivaletti anche d'estate, che trovano sempre una scusa per non mettere in mostra i piedi, quando ad esempio la invitavi al mare o in palestra.

Entrando in camera mia, la spinsi sul letto e afferrai con decisione le caviglie. Tra le mani avevo i suoi stivaloni in pelle nera alti fino al ginocchio e con i tacchi a spillo, guardandoli con desiderio.

Lei a quel punto mi chiese un po' allarmata, cercando di ritrarre i piedi .

A quel punto non mi interessava più di avere rispetto per lei o anche solo di scoparmela, volevo solo scoprire come erano fatti i suoi piedini.

Casa mia si trova in aperta campagna e l'unico vicino di casa era andato in vacanza con la famiglia, qualunque cosa avessi fatto non ci avrebbe sentito nessuno.

Sempre con le caviglie tra le mani la rigirai torcendo le gambe e facendola sdraiare a pancia sotto, distesa con la testa sui cuscini e le gambe verso i piedi del letto. Io mi sedetti sopra le sue gambe, in una posizione dove lei non poteva raggiungermi in alcun modo e con le suole degli stivali davanti a me.

Lei ripeté, stavolta più spaventata

E a quel punto iniziai a sfilarle uno stivale... appena incominciai ad abbassare la lampo lei iniziò subito a dimenarsi e urlare , ma invano.

A quel punto afferrai il tacco e iniziai con desiderio a sfilarle lo stivale e lei , inutile dire che questa confessione mi fece eccitare ancora di più!

Sfilato lo stivale, l'unico ostacolo alla nudità del suo piedino era un fantasmino con le punte e i talloni neri e lei

Lo feci...

Le tolsi il fantasmino, rivelando finalmente il piedino completamente nudo!

Piede piccolo e ben fatto, dita paffute e con i polpastrelli che formano dei semicerchi perfetti e tutti scoperti per via delle unghie rosse molto corte, completamente sotto al livello dei polpastrelli, in forte contrasto con quelle lunghe lunghe delle mani, il dorso liscio come la seta e la pianta morbidissima, carnosa e completamente ricoperta di rughe, caviglie eleganti e sensuali, niente tatuaggi ne anelli o cavigliere.

Lei nel frattempo era scoppiata a piangere.

Ovviamente feci la stessa cosa con l'altro stivale e in pochi secondi lei rimase completamente a piedi nudi.

Non persi tempo, mi spalmai le piante favolose in faccia sentendo l'odore meraviglioso e la pelle morbidissima addosso a me, mentre lei continuava a piangere.

A quel punto iniziai a dare dei grossi baci alle piante e infine le leccai con enorme gusto e piacere, facendo muovere sinuosamente tutte le rughe, CHE BONTA'!!!

Lei esplose!... Non avevo mai visto nessuno soffrire il solletico sotto ai piedi in quel modo a dir poco isterico.

.

La cosa ovviamente non migliorò quando iniziai a mordicchiare i punti dove la carne è più tenera... diedi un bel morso sull'avampiede tenerissimo e lei divento ancora più i sterica, e ancora mordicchiando i bordi teneri teneri e slinguazzando tra le piccole dita.

, ma non smisi.

In fine guardai con avidità i talloni, molto accentuati per via dell'arco plantare particolarmente acuto, in pratica erano delle palle di carne tenerissima. Azzannai letteralmente un tallone, i denti affondarono senza problemi nella carne tenera come quella di vitella, arrivando fino all'osso. Le sue risate si interruppero di colpo, sostituite da un urlo di dolore. Azzannai anche l'altro, facendogli uscire anche il sangue.

Aveva ripreso a piangere.

A quel punto, dopo aver mordicchiato anche i teneri polpastrelli tutti scoperti, abbassai i piedi e semplicemente strofinai le mie dita sulle sue piante rugose, facendola diventare nuovamente isterica e questa volta continuai ininterrottamente per 5 minuti di fila, finche lei iniziò a sentirsi male veramente.

Io mi sentii totalmente appagato ma inutile dire che lei non volle più avere niente a che fare con me. Non sporse denuncia ne lo disse ad anima viva, perché sapeva che se l'avesse fatto io avrei detto a tutti come erano fatti i piedini di qui si vergognava così tanto.

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