L’s story. Capitolo 33. Una domenica “in famiglia”

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dominazione

Domenica mattina, ore 09:00. Oggi sono io che mi alzo per prima, le altre le vedo un po’ stanchine… ora ricordo: siamo 5, più Romina. Io ero indisponibile e Romina non può aver fatto grandi cose, quindi: 9 padroni, più Eugenio e Rodolfo, per solo 4 sottomesse. Al ritorno, Marta mi dice con voce flebile: “Vai tu a preparare la colazione per gli uomini, se chiedono dì che noi arriviamo… appena riusciamo”. Sorrido. Corro da basso.

Infatti, andando in cucina, vedo che sono quasi tutti già svegli: sono gentili, mi chiedono se sto meglio e ridacchiano tra loro.
Man mano che preparo qualcosa lo porto di la’: ci sono solo io e mi guardano tutti per forza. Sorrido a tutti servendoli in ginocchio, ma dentro di me tremo all’idea che decidano di possedermi tutti assieme. Per fortuna non succede.
Arrivo da Balth, mi bacia tenerissimo. Poi da Helio, stessa cosa e mi ricorda. “Elle, oggi dalle 15… ti ricordi?”. Le guance mi diventano rosse, faccio di sì con la testa.
Devo correre fino alle 10:30: sono tanti e ognuno vuole qualcosa in più o in modo diverso. Pian piano vanno tutti a sedersi nei vari salotti e salottini, cominciando a fumare, chiacchierare. Mi metto a sparecchiare e pulire.

Mi si avvicina il generale, mi dice che si sta ambientando e che finalmente gli sembra di frequentare persone normali. Ma sento che mi sta osservando tutta. Faccio finta di niente e lui viene più vicino, mi parla con voce allegra: “Ovviamente a stare con persone normali, ho reazioni normali [ride, ma è più di dolce rispetto alla nostra prima volta a Roma]. Sai che sei proprio fatta bene? Ma io purtroppo sono troppo vecchio…”. Mi provoca o vuole capire come la penso io, l’ho capito. Solo che adesso è socio, non siamo più solo amanti. Mi inginocchio, aspetto il dorso della sua mano e, poi, rispondo: “Mio signore, lei ha circa gli anni di padron Balth, che però… in certi momenti ne dimostra la metà” Lui ride, mi fa alzare e mettere le mani sopra la testa. Mi gira attorno, guarda e riguarda, commentando solo con un “Però!”. Mi fa abbassare le mani e tornare al lavoro, salutandomi con un malizioso “Mai dire mai”. Realizzo che la sua vicinanza mi turba: mi sono tutta bagnata.

Mi si avvicinano Eugenio e Rodolfo, fanno i carini aiutandomi a portare le cose in cucina e metterle nella lavastoviglie. Passa di lì anche Adelmo, anche lui porta qualcosa in cucina, poi si mettono a chiacchierare tra loro, perché con Rodolfo ha in comune la vita militare. Ho quasi finito quando Adelmo mi chiama: è contento della decisione di Romina, ma teme che non possa farcela e, davanti agli altri due: “Elle, ma tu come hai fatto ad essere così brava quando ti ho fatto fare la gang bang con i tre universitari?”. Vorrei sprofondare, abbasso gli occhi per la vergogna.
Rodolfo ed Eugenio ridono, ma almeno con educazione. Solo che è Eugenio è proprio un brigante e chiede: “E con i quattro figli del mio capo, com’è andata?”. Vado in ginocchio, sussurro solo un “Miei signori, mi vergogno”, e resto lì.

Sentendo Eugenio, Adelmo si incuriosisce e si mette a chiedere, come non fossi lì.
A.: “Nella gang bang con gli universitari c’ero anch’io e il suo ex fidanzato: ha preso cazzi per varie ore, dappertutto e godeva spessissimo: è stata la prova che l’ha fatta ammettere nella nostra società. Ma non è una baldracca, ve lo assicuro, anzi, è tutto il contrario”.
Rodolfo: “Lo sappiamo: quando è stata ospite da noi, Eugenio ed io ce la siamo fatta per 4 giorni, ogni volta per due ore buone. Gode di culo molto facilmente. Poi stava sola con i quattro figli del nostro capo per altre 2-3 ore. Ma è sempre rimasta pudica e perbenina”.
Discorsi da maschi. Ridono e continuano ancora un po’, scambiandosi particolari su di me, su cosa mi han fatto, su come ho goduto di più. In tutta questa umiliazione… purtroppo mi sono bagnata di nuovo e i capezzoli che sporgono e sono in fiamme. A un certo punto il terribile Eugenio propone: “Maggiore ho un’idea: stavo pensando alla sua Romina che deve superare certe prove con sconosciuti. Sappia che oggi, quando alle 15:00 andrete tutti via, Elle resterà sola con il nostro capo e noi due. Poi, verso le 17:00, arriveranno i 4 ragazzi figli del capo e sarà a loro disposizione fino alle 24:00. Visto che per la sua fidanzata Rodolfo, io e i ragazzi siamo degli sconosciuti… veda lei”. Adelmo ci mette mezzo secondo a capire cosa gli stanno proponendo: mi fa alzare e mi manda via. “Qui basta così, vai pure cara”.

Sono preoccupata e ho un po’ di paura per oggi: Eugenio è geniale e non so cosa aspettarmi: per distrarmi vado a riordinare i salotti, ma quando arrivano le altre? Arriva, invece, Balth con suo figlio Karch, mi vedono un po’ in ansia, ma subito la mano di Balth mi si posa sul sedere cercando di baciarmi. Il figlio è felice di vedere il padre così vivo.
Karch: “Elle, va tutto bene? Ti vedo un po’ scossa” rispondo che va tutto bene, mentre suo papà mi tira dolcemente verso una poltrona dove si siede.
Lui continua: “Vorremmo essere utili, ho già proposto a Giovanni una nuova esperienza per lei, ma cosa possiamo fare di più?” non faccio in tempo a rispondere “noi schiave non decidiamo nulla”, che già Balth mi ha fatta inginocchiare, me lo ha messo in bocca davanti a tutti e mi sta dando il ritmo. Karch si avvicina per vedere meglio, nota che riesco a prenderlo tutto, fino in gola e chiede: “Ma signorina, ma come fa ad entrarle tutto?”. Ma cos’è? han deciso di umiliarmi tutti?

Si dicono qualcosa in greco, poi di nuovo Karch: “Mio padre insiste perché io la provi, ma io ho problemi perché lei è così giovane… però, forse solo un bocchino…”. Siete accanto al padre, abbassa i pantaloni e tutto: ha un uccellone bello come quello di suo padre… padre che già mi sposta con delicatezza tra le gambe del figlio. Lo lecco dal basso verso l’alto, e poi torno giù leccando… quando è ben bagnato lo accolgo in bocca. Respiro col naso, copro di saliva dall’interno e spingo... spingo piano... finché l’ho tutto in bocca. Karch è meno gentile del padre, mi dà il ritmo con decisione, mi forza anche… per fortuna Balth si alza, lo ferma e gli dice qualcosa che immagino sia: “Non devi far così con questa, è sensibilissima, guarda”. Il padre me lo rimette in bocca, piano, si muove a fondo anche lui ma è tutto diverso nei modi… e io, che già ero bagnatissima, godo. Un orgasmo molto bello, non fortissimo… subito seguito da una serie di spruzzate in gola.

Il figlio dice qualcosa tipo “ho capito” e mi fa ricominciare... fare bocchini mi è piaciuto, fin giovanissima: anche prima di incontrare queste persone, gli uomini del mio paesino mi costringevano portandomi in un fienile, sola tra loro Pian piano sono passata dall’essere costretta, ad amarli, sentendo il ricevere uccelli in bocca come una forma di sottomissione e di riconoscimento della mia inferiorità. E ora Karch me lo spinge con più attenzione e, quando mi dice “Ma sei bravissima” e mi alza il viso, godo di nuovo, senza toccarmi. Lui “Ora hai gli occhi verdissimi… sembri felice... mi sbagliavo, sei giovanissima ma molto più brava di tante”. Mi vuol vedere in viso, con il suo cosone che mi deforma la bocca; ha anche smesso di darmi il ritmo: son quasi sicura che mi sta valutando. Mi impegno. Finché geme… geme forte… e mi spruzza tutto il possibile in gola: io vengo travolta da un nuovo orgasmo. Parte un applauso: i maschi mi stavano guardando tutti! Ho un raptus di panico e corro in cucina per calmarmi. No, non voglio diventare una porca, no…

Sono le 12:00, stiamo apparecchiando. Quando ci siamo tutte Romina parla sottovoce: “Ragazze aiutatemi, ho la possibilità che Adelmo mi riprenda. Mi ha posseduta cinque volte da quando ho chiesto perdono ieri e sono riuscita a toccare l’apice ogni volta, non so cosa mi sia successo, ma ce l’ho fatta. Mi ha chiesto di sottopormi alla quarta prova oggi stesso: ha detto che oggi, dalle 15 una di noi sarà usata da tanti uomini, per molte ore. Sono uomini che non conosco, quindi, per me sconosciuti. Voi cosa dite, potrei provare ad aggiungermi? E se sì, mi aiutate a diventare un po’ più carina, non dico come voi, ma almeno un po’”. Stiamo zitte, parla Marta: “Se sei sicura che Adelmo non ti scacci se non riesci, penso sia bene per te tentare. Io credo di sapere chi di noi verrà umiliata per tutte quelle ore: se è chi penso, è una che raggiunge facilmente i massimi livelli di sottomissione. Perciò non pensare di eguagliarla, sii te stessa e cerca di imprimerti bene nella testa ‘è loro diritto e un onore per me’. Ora lascia tutto, vai in camera con Claudio che è la più esperta nel far tornare a brillare l’oro trascurato. Una schiava in più è un grande aiuto per tutte: Claudio fruga nei beauty-case di tutte e prendi quel che ti serve. Come taglia le andranno bene le cose di Patty, però ricorda: solo color bianco o, almeno, il bianco deve prevalere. C’è poco tempo. Vi raggiungiamo appena finiamo qui, salvo che ci scelgano”.

Manca mezz’ora, siamo tutte attorno a Romina. Claudio ha fatto piedi e mani con relativo smalto bianco; due perettine emollienti, ascelle e gambe depilate. Non ha voluto depilarla laggiù perché non gli piace quel che noi donne abbiamo lì. Così, la sta depilando Ottavia, ma ha solo forbicine, rasoio e le strisce Veet che uso io. Patty pensa al trucco, che deve essere leggero, non da prosti. Io le provo calze e scarpe di Patty, poi spazzolo, ma ha i capelli così corti! Marta le parla, le fa una specie di lavaggio del cervello, facendole ripetere cose che assomigliano al “ripensare” che facevo i primi giorni (vedi capitolo 1) e che mi vergogno a dire: sulla sua inferiorità, sull’adorare il pene e il seme, sui loro diritti e i nostri doveri. È l’ora: prendono i loro trolley e vanno via... Io e Romina aspettiamo che quasi tutte le auto escano dal parcheggio: la ricontrollo di sottecchi, non avrei un carattere abbastanza forte per correggerla. È altissima, con i tacchi è 20cm più alta di me e ha il seno piccolo come me. Son contenta per lei: anche se c’è ancora tanto da fare, nuda è proprio bella...

15:15, Scendiamo: Helio, Eugenio e Rodolfo restano seduti. Adelmo sorride contento vedendola in mise quasi da schiava e aspetta di vedere come si comporterà… lei si prostra, avvicina il viso ai suoi calzoni, sotto c’è lo scroto, aspetta di poterglielo adorare. Io sbaglio: per l’emozione, sono andata direttamente da Helio, ignorando gli altri due… ma lo amo tanto e lui non mi punisce e mi guida ad adorare gli altri due. Ci scambiamo e lei si blocca davanti ai due che non conosce: la guardo con la coda dell’occhio mentre copro di baci lo scroto di Adelmo. Fa un profondo respiro e… torna a provare: finalmente ce la fa. Pian piano si abitua, ci mette cuore… ma il perfido Eugenio: “Apri gli occhi, guardami mentre lecchi”. Provo una sensazione di serenità vedendola umiliata: con un’amica accanto è tutto meno drammatico.

I quattro si rialzano, faccio in tempo a dire sottovoce ad Adelmo: “Aiutala, coccolala, rassicurala... è difficile per lei”, che la circondano, la fanno alzare, la valutano e palpano ovunque. Non strilla quando le pizzicano i capezzoli. Adelmo mi da’ retta e le dice “brava”, “così”, “molto bene”. Io cerco gli occhi di Helio: lo amo e lo desidero, ma non sono gelosa.
Dapprima la umiliano uno alla volta: il primo bocchino è per Rodolfo, lei trema, loro la palpano e controllano: “non è ancora bagnata”. Adelmo chiede e ottiene di farglielo prendere in bocca: e, con lui, Romina per fortuna si bagna. Si è calmata, rassegnata e riesce a sbocchinare un po’ gli ultimi due.

Si arriva al dunque. Eugenio: “Chi la monta per primo?”. A Romina si inumidiscono gli occhi, ma si morde un labbro e resta a 4 zampe tra di loro: le va dietro Rodolfo, la penetra piano… ma quando lo ha spinto tutto dentro, lei scoppia a piangere. Adelmo scuote la testa, ma Helio ha un’idea: “Lara, qui, accanto a Romina. Tienila per mano”. Mi rialzo e di corsa ubbidisco.
Helio: “Romina, calmati: guarda noi, guarda come reagisce L.”. Helio mi penetra, reagisco subito con un dolce gemito d’amore. Spinge e io miagolo per le emozioni e il piacere, i capezzoli mi si gonfiano e sono già bagnata. Helio si muove dentro di me: non capisco più niente, non vedo nessuno… miagolo, lo sto chiamando.

Adelmo, con tono dolce: “Hai visto Romi? Non è difficile… sei inferiore, devi sottometterti, è un grande onore per te… ora Rodolfo riprova, tu impegnati”.
Rodolfo ripete, Romina mi guarda affascinata, Adelmo le accarezza il viso… dopo vari affondi… un gemito di piacere! Romina ha chiuso gli occhi, si morde un labbro, ma si è sottomessa e ora geme. Rodolfo è un buon amante, non perde il controllo, continua penetrarla in modo regolare.
Adelmo: “Romi, ora guarda cosa faccio a Elle mentre Helio la penetra, guarda bene”. Si mette davanti a me in ginocchio, tira fuori il sesso e mi spinge il viso in basso. Come lo imbocco, godo. Miagolo a lungo e tremo: mi conoscono tutti e due, sanno come non ferirmi e si scatenano. Questa situazione nuova mi provoca un grande orgasmo.

Subito Eugenio imita Adelmo… e stavolta Romina non piange, lo accoglie in bocca, lo succhia: non è molto brava a far bocchini, ma si è arresa e ubbidisce.
Continuano ancora un po’, poi Eugenio e Rodolfo si scambiano posto, mentre Helio e Adelmo escono da me e van vicino alla nuova.
Adelmo a Eugenio: “Come va?”
Eugenio: “E’ fradicia, è bravissima… ora è una bestiolina come l’altra”. Romina sente il “complimento”: geme più a lungo.
Approfittano del momento… piano piano Helio prende il posto di Eugenio e penetra. Eugenio si affianca a Rodolfo e si alternano nella bocca di lei.
Lei apre gli occhi un attimo e si rende conto di tutto, ma non piange, né si ribella: subisce, umilmente. Sono così felice per lei! Non riesco a controllarmi, le stringo la mano e le sussurro. “Romi, amica mia, ce l’hai fatta! Ce l’hai fatta!”. Mi guarda e diventa rossa anche lei… ma sorride. Ora si dimenticano di me, si dedicano tutti a lei: è un alternarsi di membri maschili: noto che lei li osserva prima di prenderli in bocca, sorride, poi schiude le labbra e succhia: le stanno piacendo gli uccelli!.

Gli uomini si prendono ciò a cui han diritto, le spruzzano dentro uno dopo l’altro e ci lasciano sole: sono più piccola di lei, anche come età, ma la abbraccio, le accarezzo il viso, le bacio di fronte. Chiedo: “Allora? Come stai? Com’è andata?”.
Tace, alza gli occhi e mi guarda, si guarda attorno per esser sicura che siamo sole, poi: “E’… è stato bellissimo... non ho mai avuto un orgasmo così intenso” ed è lei che stavolta nasconde il viso contro la mia piccola spalla!

Gli uomini tornano con un drink ciascuno si siedono: hanno capito cosa è successo e non la forzano, anzi, si complimentano per il suo pudore e modestia. Lei ha timore di guardare il suo fidanzato, resta a occhi bassi... finché trova la forza: “Adelmo, amore… sei arrabbiato con me?”. Lui le sorride dolce, non risponde, scende dalla poltrona e le va vicino: un fiocco pauroso in bocca! e lei ricambia con evidente felicità. Helio, con moltissimo tatto: “Sono le 16:30… tra un po’ stanno per arrivare i miei figli… Elle vuoi stare un po’ sola con Romina? Deve rimettersi in ordine e forse… decidete voi, da sottomesse e amiche”.

Lei va direttamente da Adelmo: la fermo. “Romi non puoi fare così, ora hai cominciato il tuo cammino. Quando siamo in loro presenza dobbiamo stare in ginocchio. Non possiamo guardarli in viso se non ce lo dicono. E, prima di parlare devi prostrarti, cioè portare il viso contro il pavimento e chiedere il permesso, hai visto già come facciamo noi, su!”. Lei diventa rossa, porta una mano sulla bocca come per dire “scusate”, poi esegue, quasi perfetta! Ottiene subito il permesso, chiede. “Adelmo… cioè, mio signore… mi terrà adesso? Almeno in prova, mi tiene?”. Adelmo risponde con un tono gioioso “Sì”.
Romina prosegue: “E se provassi con i figli del signor Helio e non dovessi riuscire, mi manderà via?”.
Adelmo: “Non ti scaccerò, te lo prometto: proviamo e sono sicuro che riuscirai. Ma una cosa mi sta a cuore: non diventare una troia, resta innocente e pudica, come sei sempre stata, hai capito?”.

Arrivano i figli di Helio, restano stupiti al vedere un’altra come me e 4 uomini adulti. Ma dopo pochi attimi si scatena la festa: “Ciao Elle!” “Io ti ho portato un piccolo regalo!” “Io invece ho la ragazza adesso! Solo che, non mi ubbidisce quanto te, cosa devo fare?”, “Grazie di averci permesso di rivederti, come sei bella!”. Non ho mai avuto una amica, e gli “amici” maschi volevano solo una cosa e poi andavano via, per spifferare tutto in giro. Con questi, invece, mi sento tanto amata perché sono leali, allegri, con tanta voglia di ridere.

Interviene Helio, che mi sembra felice nel profondo: “Figlioli, mi raccomando: non fate piangere la piccina, e neanche l’altra ragazza se la conoscerete. Badate bene che io e i miei amici resteremo qui fino a mezzanotte anche noi: quindi occhio! Ultima cosa: quando avete conosciuto L. lei era indisposta: tutte le donne, una volta al mese, non possono fare l’amore. Per questo avete fatto altre cose. Oggi Elle è libera e se sarete gentili con lei vedrete come vi divertirete!”.

F3 propone uno dei loro soliti giochi: “Facciamo il gioco dell’alunna somara, dai!”. Gli altri, in coro: “Sì, dai!”. Io, l’alunna somara, sto seduta nuda tra loro, i “prof.” seduti attorno. Sono professori simpatici ma anche severi, sono tutti e quattro nudi e in erezione: se sbaglio la risposta devo fare una penitenza scelta da loro. Il primo a interrogarmi è F4 che, anche se ha migliorato, continua ad eiaculare un po’ troppo presto. Sbaglio la risposta: per penitenza devo pregarlo di sporcarmi il viso di seme.
Insomma, a parte le sculacciate di F2, che mi fan piangere ma sono scherzose, passo una bellissima domenica pomeriggio-sera, con tante risate, rispetto, giochi e ovviamente... sesso e penetrazioni.

Romina inizialmente guarda, sta stretta al suo padrone, ma ride anche lei quando ridiamo noi. Dopo un’ora, quando vengo posseduta da F1, si scioglie… Eugenio le si avvicina e lei si lascia stendere sul tappetto, si lascia aprire le gambe, e…
Loro sono otto e noi due, ma tutto viene fatto senza smanie di record e ci lasciano anche il tempo per fare da cena e servirli. Persino il terribile Eugenio si è addolcito.
Lei è serena, ride spesso ma gode anche tante volte, quasi con tutti… si lascia sodomizzare da f4, quello che lo ha più piccolo… e poi via via da altri, anche adulti.

Per quanto riguarda me, ormai tutti capiscono che sono cotta persa di Helio. Lui supera sé stesso e mi prende 4 volte... Purtroppo, nei momenti dell’apice, mi scappano alcuni “Ti amo Helio”, anche davanti ai figli.

Alle 23:30 ci fermiamo, ci lasciano andare a far la doccia e rifarci belle per loro. Quando Romina torna tra le braccia di Adelmo, si baciano felici.
Per me, invece, è stato un bellissimo fine settimana. Non lo dimenticherò facilmente.

Continua
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scritto il
2023-01-03
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