"Stai tranquilla che lo controlliamo noi tuo marito!"
di
lacollezionistadicazzi
genere
tradimenti
Parliamoci con sincerità e con franchezza, sarebbe umiliante se non fosse che ho un equilibrio interiore.
Ora non è più sporadico ma è sistematico. Soprattutto nel caso in cui io non prenda la pastiglietta blu ma io abbia comunque voglia di fare sesso.
Io sono sopra di lei. Il rapporto dura veramente poco perché la voglia mi induce a venire, il cazzo non è completamente duro e la troia mi guarda sorridendo e mi dice: “Dai cornuto dacci dentro con il tuo cazzino” ma non si accontenta di questo “dacci dentro che non lo sento… non lo sento “e rimarca: “sei un cornuto…un cervo…uno stambecco!!!”.
Lei è consapevole che per raggiungere il suo orgasmo ha solo un modo: farmi sborrare! Se continuassi a scoparla in questo modo non lo raggiungerebbe mai. Troppo molle il mio uccello per i suoi standard.
Solo quando sente il mio abbondante (in questo almeno sono ancora super) e bollente sperma in figa allora raggiunge l'orgasmo.
Come ho già avuto modo di dire non è raro che, in quei frangenti, mi metta le corna in testa. Io sopporto il tutto anche perché sono consapevole che la puttana, nel suo momento di forza, è anche vulnerabile in quanto tutti gli aspetti inconfessabili di cui sono venuto a conoscenza, in seguito, sono usciti dalla sua bocca in questi momenti.
A freddo sarebbe stato impossibile.
In altri casi invece (sempre mettendomi le corna in testa) mi ricorda episodi in cui ebbe l'occasione di fare la troia.
E non ha che imbarazzo della scelta!
Non è stato un caso che recentemente (sempre nelle medesime modalità) mi disse;
:” Ti ricordi quando ho passato la notte con Stefano? Ti ricordi cornutone? Che dovevi nascondere il cellulare sotto il cuscino da come urlavo? Ti ricordi pezzo di cornuto?”
Come dire. Non vedi la differenza tra ora e quella volta???
Ogni incontro con quel maiale fu, per la vacca, memorabile. Sia che lo abbia avuto da sola sia con il suo gruppo gang.
Ovviamente lui è un superdotato, uno dei pochi tori da monta mio coscritto in quanto la stragrande maggioranza dei porci da cui si è fatta montare sono più giovani di lei quindi anche di me.
Un'altra caratteristica porca è che quando questo toro viene lui emette un urlo animale che pare lo stiano torturando.
È un urlo a decibel incredibili e molto prolungato. La vacca ebbe modo di chiarire che: “Per tutto il momento che urla dalle sue palle esce sborra!! Tanta e buona!!!”
Il toro può permettersi di ospitare nella sua abitazione in quanto è single e i vicini di casa sono a conoscenza dei suoi divertimenti.
Un'altra caratteristica che lo rende unico nel panorama dei tori e che non ha alcuna remora a farsi mostrare in viso mentre viene filmato. Non solo: gradisce essere ripreso. Nessun problema con la privacy.
È molto vivace anche in termini lavorativi. Apre e chiude attività sempre diverse, anche all ‘estero con il risultato di scomparire per quel periodo per poi ricomparire.
Era il 2017 quando fece ritorno in Italia e, neanche dirlo, per prima cosa contattò la vacca rendendosi disponibile per una delle tante repliche.
Il suo problema era che ora abitava a una cinquantina di chilometri e gestiva un albergo. Di giorni liberi non se ne parlava e di serate tanto meno.
L’ unica soluzione sarebbe stata invitare la zoccola a raggiungerlo per passarci una notte intera.
Cosa che fece e che la troia accettò senza esitare!
Oltretutto il giorno più indicato sarebbe stato la domenica sera quando attività andava scemando con il risultato che la vacca avrebbe passato la notte con lui e al suo rientro io sarei già stato a lavoro.
Nel dettaglio il programma prevedeva che lei sarebbe uscita la sera e gli sarebbe andata incontro. Al suo arrivo il porco avrebbe avuto comunque bisogno del tempo per ultimare le sue faccende, quindi, avrebbero cenato insieme e solo dopo sarebbe arrivato il momento della monta.
Quindi non ci sarebbe stata altra possibilità che fosse lei a chiamare.
Ditemi se non è ironico l'aspetto che vado a descrivere.
Per la vacca assentarsi tutta notte senza avere trovato un valido pretesto con sua madre sarebbe stato un rischio in quanto, seppur non vivessimo insieme, esisteva sempre la possibilità che lei venisse cercata e non venisse trovata.
Dovevate vederla con quale disinvoltura il giorno prima, a casa di mamma, introdusse il discorso come se fosse casuale “domani sera devo andare da …” non ricordo di preciso che scusa trovò.
Sta di fatto che sua madre e gli altri parenti ci credettero e dissero, seppur scherzosamente:” Vai pure lo controlliamo noi lui (e indicarono me) che non ospiti le donnette in casa!!”
Avete capito? La cagna andava ad una monta e io dovevo essere controllato!!!
Lei uscì all’ora di cena portando con sé la telecamera per filmarsi. Io rimasi in attesa e decisi che avrei filmato la telefonata e soprattutto decisi che la avrei ascoltata per tutto il tempo della telefonata.
Quindi mi misi a letto. Fu la troia ad anticiparmi che dal momento in cui fosse uscita di casa non mi avrebbe più né chiamato né contattato, finché non lo avesse reputato opportuno.
La serata passa senza nessun avviso e arriva velocemente intorno alla mezzanotte. Io non potevo sapere che quel porco aveva avuto dei contrattempi e avevano cenato tardi. Saprò in seguito che i suoi vari collaboratori (che ovviamente conoscevano bene la situazione) per tutta sera ebbero in vista la zoccola sapendo perfettamente il motivo per il quale era lì.
Farsi scopare! E potete immaginare i commenti!!
A mezzanotte inoltrata arriva la sua telefonata. Io sono già organizzato per registrare e, nel video, mi si sente dire: “È iniziata la monta!” quindi cerco di attivare il viva voce ma non ci riesco e tento vanamente per circa una quarantina di secondi.
Poi si attiva e le urla della vacca riempiono la stanza. Non ho mai sentita urlare in quel modo dalla goduria!!!
Non posso certo farlo sentire a tutto il caseggiato. È notte fonda e le sue urla sono troppo intense per passare inascoltate dai vicini.
Ma non voglio rinunciare. Quindi metto il telefono sotto il cuscino per attutire le grida della cagna, ma ci riesco solo in parte. Quindi provo a inserire il telefono nel comodino e anche qui il risultato è parziale.
Allora mi dico “la smetterà di urlare in questo modo “ma mi sbaglio. Pare non ci sia mai fine.
È evidente una cosa: quando diminuisce di intensità è semplicemente perché sta cambiando la posizione. Poco dopo ricomincia come prima.
È solo dopo oltre venti minuti che sentirò distintamente urlo animalesco e lunghissimo di Stefano che avrò la certezza che sta finendo e lui sicuramente gli starà svuotando le palle in bocca in quanto poco prima mi erano giunte le parole: “Ti schizzo in bocca!!!”
Solo la sera del lunedì, al mio rientro dal lavoro rivedrò la troia nella sua consueta tenuta domestica composta da una comoda tuta da casa.
E la videocamera in bella vista. Destinata a me. Venticinque minuti di video.
Io inizio a guardare il video
La troia accende la videocamera e la appoggia sul comò a pochi passi dal letto. La luce è a mille e si vede perfettamente. Il letto è di traverso rispetto alla visuale.
Il porco è al centro. Nudo ma indossa ancora gli slip gonfi del suo contenuto.
La vacca è in piedi e si sta avvicinando al letto. È impressionante la sua disinvoltura.
Imbarazzo zero. Giunonica e come ebbe modo di dirle un altro porco è veramente “, tanta roba “. Si sfila il baby doll lentamente.
Stefano la guarda con occhi di fuoco e dice: “Mi ricordavo bene!”.
Lei sale sul letto. Gli sfila gli slip. Esce quindi il suo enorme cazzone. La vacca lo succhia avidamente e il porco geme dal piacere.
Lei lo divora, letteralmente. Osservo che sul comodino vicino al letto è pronto il cellulare della puttana.
Quindi il porco si mette faccia verso alto, in posizione supina, sul bordo del letto appoggiando i piedi a terra.
La troia gli va sopra. A cavallo. Comincia un leggero su e giù ma osservando attentamente si nota che non ha ancora il cazzone in figa, lo sta strofinando sul clitoride e questo le provoca i primi gemiti.
Lui le lascia iniziativa. La lascia fare. Nel frattempo, la troia abbassa il reggiseno del corsetto e gli offre le tette da succhiare cosa che lui non si fa ripetere.
Per la puttana arriva il momento di gustarsi il cazzone. Quindi si vede la mano della troia che lo impugna. Il porco la aiuta.
Parte immediatamente un primo urlo. Inizia a cavalcare ma si ricorda della telefonata. Quindi si allunga verso il cellulare. Il maiale la osserva estasiato. Compone il numero e getta quasi infastidita il cellulare sul letto e non se ne curerà più di guardarlo.
Ora può iniziare a cavalcare. Il porco sistema meglio i piedi in modo che seppur lei sia a cavallo possa essere lui a darle il cazzo facendo leva sui piedi, mentre la tiene ferma per le spalle.
La cagna Inizia ad urlare da subito. Il Ho detto urlare non gemere!! In quel momento io ho difficoltà ad attivare il viva voce. Quando lo farò la troia sta urlando a squarciagola il suo godimento. Lo fa talmente forte che non si capisce se siamo dei siiii oppure oooooohhh o cos’altro.
Il godimento si mischia agli orgasmi è evidente che ne ha più di uno e consecutivi.
Il maiale si gode la scena viso a viso con la vacca dicendole:” Brava troia!! Godi tutta troia!!!”.
Quando le urla scompaiono è perché lei estrae la lingua per offrirla al porco per limonare.
Rimane a cavallo otto interminabili minuti! Otto minuti di urla ininterrotte!! E nemmeno lei saprebbe dire quanti orgasmi.
Non hanno bisogno di parole. Si conoscono bene. È il momento della pecorina. La troia sul bordo del letto. Il porco in piedi.
Con sorpresa lo si vede che apre il cassetto del comodino ed estrae un dido nero e armeggia sul culo della troia che si fa fare con la massima naturalezza.
E glielo infila nel culo! Immediatamente dopo le mette anche il cazzone in figa. Impugna i fianchi della troia e inizia a sbatterla. Ricominciano le urla della puttana.
Stefano ora decide che per il suo cazzone è ora di inculare. Estrae il dido. Lo appoggia sul comodino e usa il suo palo enorme di carne per inculate la cagna in calore.
Cagna che oramai è inutile dirlo apprezza inculata urlando, godendo ed avendo altri orgasmi.
Quindi è il momento di andarle sopra. Se notate non ho fatto alcun cenno a nessun preservativo. Non è un caso. Il tutto avviene senza. A pelle!
Anche in questa posizione la vacca continua la sua collezione di orgasmi e arriva finalmente per il porco il momento di godere. Il maiale conosce bene la bocca della zoccola e come le piace bere la sborra.
Lui si mette in ginocchio al centro del letto. Lei appoggiata su un lato gli lavora uccello. Stefano la invita a leccargli le palle e le dice:” ti schizzo in bocca…ti schizzo in bocca “
I suoi gemiti preavvisano il suo memorabile urlo. Tutto il sito lo conosce per questo!! È un urlo animale. Quasi da tortura. Un urlo lungo, almeno una ventina di secondi. Mentre lo fa si copre il viso con una mano. La vacca lo spompina e nonostante abbia tutto il cazzo in bocca non rimane ferma. Si vede la sua testa andare avanti e indietro. Nel frattempo, un fiume di sborra buona e densa (parole della puttana) le riempie la bocca. Quindi la inghiotte tutta.
È finita. Venticinque minuti. Se fosse durata un minuto in più probabilmente la videocamera si sarebbe spenta causa esaurimento memoria.
La troia si alza ridendo soddisfatta e spegne la videocamera.
Sono una e mezza di notte. Io sono a casa. Ho ascoltato praticamente tutta la monta ed ho faticato a non venire dall’eccitazione.
Ora posso masturbarmi in santa pace e vengo come un maiale!
È arrivato il momento di addormentarmi in quanto tra poche ore devo alzarmi per andare al lavoro. La vacca, infatti, rientrerà quando io sarò al lavoro.
Detto questo, mi aspetto un'altra telefonata nel cuore della notte. Telefonata che non arriva tanto che la troia mi dirà che, finita quella monta (avvenuta nella camera che Stefano le aveva assegnato) lei si addormentò e la mattina successiva, dopo la colazione, saluto Stefano e fece ritorno a casa.
Io non credetti mai alla versione che quella monta finì in quel modo. E feci bene
Versione successiva, del 2020. Versione avuta nei momenti che descrivo all’inizio del racconto, quando lei si sente forte nell’umiliarmi.
Quando il porco era in procinto di uscire le disse:” Se ti va ti vengo a trovare dopo. Ho la chiave.!”
“Certo che si!” fu sicuramente la pronta risposta della troia.
“Ok. Allora se mi senti non accendere la luce” aggiunse Stefano.
Un paio di ore dopo la troia si era assopita. Fu svegliata dalla voce del porco: “Sei sveglia?”
Lei confermò quindi lui la invito a mettersi seduta sul bordo del letto. Se il buio non era totale poco ci mancava.
Quindi senti dei passi. Stefano non era solo.
“Ti ho portato un regalino “disse il maiale e con molta probabilità (visto il buio) accompagno due anonimi maschi davanti a lei. Avevano già il cazzo fuori e le disse: “So che ti piace conoscerli così! Puttana!”
La vacca si attaccò immediatamente ai due uccelli ma non fece in tempo a gustarseli come avrebbe voluto che Steve le chiede: “Ne vuoi ancora??”
La troia rispose con un:” Che porco che sei! Si. Ne voglio ancora!”
E se ne aggiunsero altri due che erano presenti in un angolo della camera. Questi già completamente nudi.
Solo allora Stefano accede la abat jour e la cagna si rese conto che tre di questi erano molto giovani. Praticamente dei ragazzi. Il quarto invece più avanti con età.
Iniziò Steve a pomparla dicendo:” Vi faccio vedere come si scopa una puttana simile e come gode questa cagna!”
Quindi fece fare “il giro “a tutti e quattro.
Successivamente fece mettere alla pecorina la troia invitandoli a incularla ma senza mai farle mancare il cazzo in bocca con la raccomandazione ripetuta più volte:” Se vi viene da sborrare fatelo in bocca. A questa maiala piace bere la sborra!”
La puttana si rese conto che non erano molto esperti e quello fu il motivo per cui Stefano invito' la troia a salire su di lui ma dandogli le spalle per poi metterglielo in culo.
In questa posizione è più agevole, per uno inesperto, riempire la vacca rispetto alla doppietta tradizionale.
E la vacca se li passo tutti in questo modo. Poco dopo, uno alla volta, le fecero tutti assaggiare la loro sborra.
L’ ultimo (con il consueto urlo da animale) fu Stefano.
La mattina successiva quando la vacca fece colazione riconobbe nel barista e in uno dei camerieri due ragazzi di poche ore prima.
Come sempre in queste situazioni se la sarà sicuramente cavata (lo posso immaginare) con quella espressione di finto imbarazzo.
È sempre stata brava a gestire queste situazioni. Fin da ragazza. Quando al suo matrimonio, tra gli invitati (e ironia della sorte fu il marito, ovviamente ignaro, a invitarli) erano presenti due ragazzi che ebbero modo di scoparsela e di sborrarle in bocca!!
La sua goffa giustificazione al fatto che mi tenne nascosto questo “dettaglio”?
“Ho pensato che ti saresti scocciato e poi la videocamera aveva la memoria piena!’
Ora non è più sporadico ma è sistematico. Soprattutto nel caso in cui io non prenda la pastiglietta blu ma io abbia comunque voglia di fare sesso.
Io sono sopra di lei. Il rapporto dura veramente poco perché la voglia mi induce a venire, il cazzo non è completamente duro e la troia mi guarda sorridendo e mi dice: “Dai cornuto dacci dentro con il tuo cazzino” ma non si accontenta di questo “dacci dentro che non lo sento… non lo sento “e rimarca: “sei un cornuto…un cervo…uno stambecco!!!”.
Lei è consapevole che per raggiungere il suo orgasmo ha solo un modo: farmi sborrare! Se continuassi a scoparla in questo modo non lo raggiungerebbe mai. Troppo molle il mio uccello per i suoi standard.
Solo quando sente il mio abbondante (in questo almeno sono ancora super) e bollente sperma in figa allora raggiunge l'orgasmo.
Come ho già avuto modo di dire non è raro che, in quei frangenti, mi metta le corna in testa. Io sopporto il tutto anche perché sono consapevole che la puttana, nel suo momento di forza, è anche vulnerabile in quanto tutti gli aspetti inconfessabili di cui sono venuto a conoscenza, in seguito, sono usciti dalla sua bocca in questi momenti.
A freddo sarebbe stato impossibile.
In altri casi invece (sempre mettendomi le corna in testa) mi ricorda episodi in cui ebbe l'occasione di fare la troia.
E non ha che imbarazzo della scelta!
Non è stato un caso che recentemente (sempre nelle medesime modalità) mi disse;
:” Ti ricordi quando ho passato la notte con Stefano? Ti ricordi cornutone? Che dovevi nascondere il cellulare sotto il cuscino da come urlavo? Ti ricordi pezzo di cornuto?”
Come dire. Non vedi la differenza tra ora e quella volta???
Ogni incontro con quel maiale fu, per la vacca, memorabile. Sia che lo abbia avuto da sola sia con il suo gruppo gang.
Ovviamente lui è un superdotato, uno dei pochi tori da monta mio coscritto in quanto la stragrande maggioranza dei porci da cui si è fatta montare sono più giovani di lei quindi anche di me.
Un'altra caratteristica porca è che quando questo toro viene lui emette un urlo animale che pare lo stiano torturando.
È un urlo a decibel incredibili e molto prolungato. La vacca ebbe modo di chiarire che: “Per tutto il momento che urla dalle sue palle esce sborra!! Tanta e buona!!!”
Il toro può permettersi di ospitare nella sua abitazione in quanto è single e i vicini di casa sono a conoscenza dei suoi divertimenti.
Un'altra caratteristica che lo rende unico nel panorama dei tori e che non ha alcuna remora a farsi mostrare in viso mentre viene filmato. Non solo: gradisce essere ripreso. Nessun problema con la privacy.
È molto vivace anche in termini lavorativi. Apre e chiude attività sempre diverse, anche all ‘estero con il risultato di scomparire per quel periodo per poi ricomparire.
Era il 2017 quando fece ritorno in Italia e, neanche dirlo, per prima cosa contattò la vacca rendendosi disponibile per una delle tante repliche.
Il suo problema era che ora abitava a una cinquantina di chilometri e gestiva un albergo. Di giorni liberi non se ne parlava e di serate tanto meno.
L’ unica soluzione sarebbe stata invitare la zoccola a raggiungerlo per passarci una notte intera.
Cosa che fece e che la troia accettò senza esitare!
Oltretutto il giorno più indicato sarebbe stato la domenica sera quando attività andava scemando con il risultato che la vacca avrebbe passato la notte con lui e al suo rientro io sarei già stato a lavoro.
Nel dettaglio il programma prevedeva che lei sarebbe uscita la sera e gli sarebbe andata incontro. Al suo arrivo il porco avrebbe avuto comunque bisogno del tempo per ultimare le sue faccende, quindi, avrebbero cenato insieme e solo dopo sarebbe arrivato il momento della monta.
Quindi non ci sarebbe stata altra possibilità che fosse lei a chiamare.
Ditemi se non è ironico l'aspetto che vado a descrivere.
Per la vacca assentarsi tutta notte senza avere trovato un valido pretesto con sua madre sarebbe stato un rischio in quanto, seppur non vivessimo insieme, esisteva sempre la possibilità che lei venisse cercata e non venisse trovata.
Dovevate vederla con quale disinvoltura il giorno prima, a casa di mamma, introdusse il discorso come se fosse casuale “domani sera devo andare da …” non ricordo di preciso che scusa trovò.
Sta di fatto che sua madre e gli altri parenti ci credettero e dissero, seppur scherzosamente:” Vai pure lo controlliamo noi lui (e indicarono me) che non ospiti le donnette in casa!!”
Avete capito? La cagna andava ad una monta e io dovevo essere controllato!!!
Lei uscì all’ora di cena portando con sé la telecamera per filmarsi. Io rimasi in attesa e decisi che avrei filmato la telefonata e soprattutto decisi che la avrei ascoltata per tutto il tempo della telefonata.
Quindi mi misi a letto. Fu la troia ad anticiparmi che dal momento in cui fosse uscita di casa non mi avrebbe più né chiamato né contattato, finché non lo avesse reputato opportuno.
La serata passa senza nessun avviso e arriva velocemente intorno alla mezzanotte. Io non potevo sapere che quel porco aveva avuto dei contrattempi e avevano cenato tardi. Saprò in seguito che i suoi vari collaboratori (che ovviamente conoscevano bene la situazione) per tutta sera ebbero in vista la zoccola sapendo perfettamente il motivo per il quale era lì.
Farsi scopare! E potete immaginare i commenti!!
A mezzanotte inoltrata arriva la sua telefonata. Io sono già organizzato per registrare e, nel video, mi si sente dire: “È iniziata la monta!” quindi cerco di attivare il viva voce ma non ci riesco e tento vanamente per circa una quarantina di secondi.
Poi si attiva e le urla della vacca riempiono la stanza. Non ho mai sentita urlare in quel modo dalla goduria!!!
Non posso certo farlo sentire a tutto il caseggiato. È notte fonda e le sue urla sono troppo intense per passare inascoltate dai vicini.
Ma non voglio rinunciare. Quindi metto il telefono sotto il cuscino per attutire le grida della cagna, ma ci riesco solo in parte. Quindi provo a inserire il telefono nel comodino e anche qui il risultato è parziale.
Allora mi dico “la smetterà di urlare in questo modo “ma mi sbaglio. Pare non ci sia mai fine.
È evidente una cosa: quando diminuisce di intensità è semplicemente perché sta cambiando la posizione. Poco dopo ricomincia come prima.
È solo dopo oltre venti minuti che sentirò distintamente urlo animalesco e lunghissimo di Stefano che avrò la certezza che sta finendo e lui sicuramente gli starà svuotando le palle in bocca in quanto poco prima mi erano giunte le parole: “Ti schizzo in bocca!!!”
Solo la sera del lunedì, al mio rientro dal lavoro rivedrò la troia nella sua consueta tenuta domestica composta da una comoda tuta da casa.
E la videocamera in bella vista. Destinata a me. Venticinque minuti di video.
Io inizio a guardare il video
La troia accende la videocamera e la appoggia sul comò a pochi passi dal letto. La luce è a mille e si vede perfettamente. Il letto è di traverso rispetto alla visuale.
Il porco è al centro. Nudo ma indossa ancora gli slip gonfi del suo contenuto.
La vacca è in piedi e si sta avvicinando al letto. È impressionante la sua disinvoltura.
Imbarazzo zero. Giunonica e come ebbe modo di dirle un altro porco è veramente “, tanta roba “. Si sfila il baby doll lentamente.
Stefano la guarda con occhi di fuoco e dice: “Mi ricordavo bene!”.
Lei sale sul letto. Gli sfila gli slip. Esce quindi il suo enorme cazzone. La vacca lo succhia avidamente e il porco geme dal piacere.
Lei lo divora, letteralmente. Osservo che sul comodino vicino al letto è pronto il cellulare della puttana.
Quindi il porco si mette faccia verso alto, in posizione supina, sul bordo del letto appoggiando i piedi a terra.
La troia gli va sopra. A cavallo. Comincia un leggero su e giù ma osservando attentamente si nota che non ha ancora il cazzone in figa, lo sta strofinando sul clitoride e questo le provoca i primi gemiti.
Lui le lascia iniziativa. La lascia fare. Nel frattempo, la troia abbassa il reggiseno del corsetto e gli offre le tette da succhiare cosa che lui non si fa ripetere.
Per la puttana arriva il momento di gustarsi il cazzone. Quindi si vede la mano della troia che lo impugna. Il porco la aiuta.
Parte immediatamente un primo urlo. Inizia a cavalcare ma si ricorda della telefonata. Quindi si allunga verso il cellulare. Il maiale la osserva estasiato. Compone il numero e getta quasi infastidita il cellulare sul letto e non se ne curerà più di guardarlo.
Ora può iniziare a cavalcare. Il porco sistema meglio i piedi in modo che seppur lei sia a cavallo possa essere lui a darle il cazzo facendo leva sui piedi, mentre la tiene ferma per le spalle.
La cagna Inizia ad urlare da subito. Il Ho detto urlare non gemere!! In quel momento io ho difficoltà ad attivare il viva voce. Quando lo farò la troia sta urlando a squarciagola il suo godimento. Lo fa talmente forte che non si capisce se siamo dei siiii oppure oooooohhh o cos’altro.
Il godimento si mischia agli orgasmi è evidente che ne ha più di uno e consecutivi.
Il maiale si gode la scena viso a viso con la vacca dicendole:” Brava troia!! Godi tutta troia!!!”.
Quando le urla scompaiono è perché lei estrae la lingua per offrirla al porco per limonare.
Rimane a cavallo otto interminabili minuti! Otto minuti di urla ininterrotte!! E nemmeno lei saprebbe dire quanti orgasmi.
Non hanno bisogno di parole. Si conoscono bene. È il momento della pecorina. La troia sul bordo del letto. Il porco in piedi.
Con sorpresa lo si vede che apre il cassetto del comodino ed estrae un dido nero e armeggia sul culo della troia che si fa fare con la massima naturalezza.
E glielo infila nel culo! Immediatamente dopo le mette anche il cazzone in figa. Impugna i fianchi della troia e inizia a sbatterla. Ricominciano le urla della puttana.
Stefano ora decide che per il suo cazzone è ora di inculare. Estrae il dido. Lo appoggia sul comodino e usa il suo palo enorme di carne per inculate la cagna in calore.
Cagna che oramai è inutile dirlo apprezza inculata urlando, godendo ed avendo altri orgasmi.
Quindi è il momento di andarle sopra. Se notate non ho fatto alcun cenno a nessun preservativo. Non è un caso. Il tutto avviene senza. A pelle!
Anche in questa posizione la vacca continua la sua collezione di orgasmi e arriva finalmente per il porco il momento di godere. Il maiale conosce bene la bocca della zoccola e come le piace bere la sborra.
Lui si mette in ginocchio al centro del letto. Lei appoggiata su un lato gli lavora uccello. Stefano la invita a leccargli le palle e le dice:” ti schizzo in bocca…ti schizzo in bocca “
I suoi gemiti preavvisano il suo memorabile urlo. Tutto il sito lo conosce per questo!! È un urlo animale. Quasi da tortura. Un urlo lungo, almeno una ventina di secondi. Mentre lo fa si copre il viso con una mano. La vacca lo spompina e nonostante abbia tutto il cazzo in bocca non rimane ferma. Si vede la sua testa andare avanti e indietro. Nel frattempo, un fiume di sborra buona e densa (parole della puttana) le riempie la bocca. Quindi la inghiotte tutta.
È finita. Venticinque minuti. Se fosse durata un minuto in più probabilmente la videocamera si sarebbe spenta causa esaurimento memoria.
La troia si alza ridendo soddisfatta e spegne la videocamera.
Sono una e mezza di notte. Io sono a casa. Ho ascoltato praticamente tutta la monta ed ho faticato a non venire dall’eccitazione.
Ora posso masturbarmi in santa pace e vengo come un maiale!
È arrivato il momento di addormentarmi in quanto tra poche ore devo alzarmi per andare al lavoro. La vacca, infatti, rientrerà quando io sarò al lavoro.
Detto questo, mi aspetto un'altra telefonata nel cuore della notte. Telefonata che non arriva tanto che la troia mi dirà che, finita quella monta (avvenuta nella camera che Stefano le aveva assegnato) lei si addormentò e la mattina successiva, dopo la colazione, saluto Stefano e fece ritorno a casa.
Io non credetti mai alla versione che quella monta finì in quel modo. E feci bene
Versione successiva, del 2020. Versione avuta nei momenti che descrivo all’inizio del racconto, quando lei si sente forte nell’umiliarmi.
Quando il porco era in procinto di uscire le disse:” Se ti va ti vengo a trovare dopo. Ho la chiave.!”
“Certo che si!” fu sicuramente la pronta risposta della troia.
“Ok. Allora se mi senti non accendere la luce” aggiunse Stefano.
Un paio di ore dopo la troia si era assopita. Fu svegliata dalla voce del porco: “Sei sveglia?”
Lei confermò quindi lui la invito a mettersi seduta sul bordo del letto. Se il buio non era totale poco ci mancava.
Quindi senti dei passi. Stefano non era solo.
“Ti ho portato un regalino “disse il maiale e con molta probabilità (visto il buio) accompagno due anonimi maschi davanti a lei. Avevano già il cazzo fuori e le disse: “So che ti piace conoscerli così! Puttana!”
La vacca si attaccò immediatamente ai due uccelli ma non fece in tempo a gustarseli come avrebbe voluto che Steve le chiede: “Ne vuoi ancora??”
La troia rispose con un:” Che porco che sei! Si. Ne voglio ancora!”
E se ne aggiunsero altri due che erano presenti in un angolo della camera. Questi già completamente nudi.
Solo allora Stefano accede la abat jour e la cagna si rese conto che tre di questi erano molto giovani. Praticamente dei ragazzi. Il quarto invece più avanti con età.
Iniziò Steve a pomparla dicendo:” Vi faccio vedere come si scopa una puttana simile e come gode questa cagna!”
Quindi fece fare “il giro “a tutti e quattro.
Successivamente fece mettere alla pecorina la troia invitandoli a incularla ma senza mai farle mancare il cazzo in bocca con la raccomandazione ripetuta più volte:” Se vi viene da sborrare fatelo in bocca. A questa maiala piace bere la sborra!”
La puttana si rese conto che non erano molto esperti e quello fu il motivo per cui Stefano invito' la troia a salire su di lui ma dandogli le spalle per poi metterglielo in culo.
In questa posizione è più agevole, per uno inesperto, riempire la vacca rispetto alla doppietta tradizionale.
E la vacca se li passo tutti in questo modo. Poco dopo, uno alla volta, le fecero tutti assaggiare la loro sborra.
L’ ultimo (con il consueto urlo da animale) fu Stefano.
La mattina successiva quando la vacca fece colazione riconobbe nel barista e in uno dei camerieri due ragazzi di poche ore prima.
Come sempre in queste situazioni se la sarà sicuramente cavata (lo posso immaginare) con quella espressione di finto imbarazzo.
È sempre stata brava a gestire queste situazioni. Fin da ragazza. Quando al suo matrimonio, tra gli invitati (e ironia della sorte fu il marito, ovviamente ignaro, a invitarli) erano presenti due ragazzi che ebbero modo di scoparsela e di sborrarle in bocca!!
La sua goffa giustificazione al fatto che mi tenne nascosto questo “dettaglio”?
“Ho pensato che ti saresti scocciato e poi la videocamera aveva la memoria piena!’
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