Una famiglia per bene

Scritto da , il 2022-12-08, genere etero

Mi chiamo Marco, ho 30 anni, sono consapevole di essere un uomo abbastanza bello, sono alto un metro e settantacinque, capelli corti castani, occhi marroni, un fisico robusto, peso 100 kg, ho gambe di media grandezza, un corpo discretamente peloso forse troppo, ma detesto fare la ceretta se non nei periodi estivi, non necessito di interventi particolari e ho un bel cazzo, difficile che le donne non lo notino sebbene non sia grosso, sono single, per scelta, non ho trovato la donna o ragazza giusta, io non me ne vanto di essere single e tanto meno voglioso di una scopata. per quello che ho sempre cercato di farmi una sega o di guardarmi un porno che potesse soddisfare le mie voglie, non ho quasi mai lavorato, ma il periodo me lo stava chiedendo e dovevo darmi da fare, altrimenti non sarei mai andato in pensione, l'unica cosa che ho ottenuto dalla mia è collega è il suo numero ma era sempre un due di picche, anche se ci sentivamo via messaggio in quel piccolo paesello. Enzo il proprietario di un'agenzia di trasporti aveva bisogno di un aiuto in più e quale occasione di quella occasione semplice che mi avrebbe fatto smettere di cercare una occupazione stabile.
Però dovetti superare una loro prima selezione e poi mi mandarono da Enzo, non gli piacque nessuno ma prese me, tanto gli serviva tenere in ordine il magazzino e il resto ci avrebbe pensato lui, tanto che dopo aver superato quella selezione mi presentò sua figlia Isabella, una bellissima 19enne, alta un metro e settantacinque, che portava i suoi capelli castano chiaro fino al sedere, mi persi via a guardare le sue belle gambe lunghe e affusolate, il suo seno a coppa che mi sembrava bello pieno e un bel culetto da sballo come piacciono a me, notai anche i suoi bei occhi verdi uguali a quelli di suo padre Enzo che da li a poche ore sarebbe diventato il mio datore di lavoro .
L'azienda di Enzo, nel quartiere, scopersi, aveva una certa nomea, la maggior parte delle segretarie erano donne e, sembrava che nel quartiere, chi più chi meno, fossero molto popolari, forse
era per questo che, a parte le solite segretarie, avevamo molti rappresentati maschi, lo vedevo dalle telecamere insieme ad Enzo che trasmettevano le immagini agli schermi che aveva nel suo ufficio privato, e vedevamo anche qualche segretaria che faceva la smorfiosa con i rappresentati e come lavoravano., aveva anche fatto piazzare delle telecamere nascoste che solo io potevo attivare e guardare e questo mi faceva passare meglio la giornata.
Un giorno dovetti portare un documento mancante alla moglie di Enzo, Giulia 42 anni capelli scuri che gli arrivano alle spalle, alta un metro e sessantacinque e supera di poco i 50 chili, era anche una bella donna che mi sarei passato volentieri, mi telefonò chiedendomi se avevo portato tutti i documenti, gli dissi che, probabilmente avrei dovuto controllare a casa, e che avevo trovato una bella occasione lavorativa, e lei mi disse che la figlia sarebbe potuta andare bene a lui, in tutta onestà feci finta di nulla, ma presi la palla al balzo e gli dissi,
- va bene dai, parliamone a colazione da me uno di questi giorni, magari sabato che non lavoro e sono a casa tranquillo, perché non vieni in villa da me verso le 10?
Giulia accettò, l'aspettavano grandi cosa ... a letto, mi feci trovare in piscina a prendere il sole, avevo addosso delle mutande nere che risaltavano sulla mia abbronzatura e quando Eleonora, la mia domestica milf venne ad annunciarmi il suo arrivo, mi asciugai e la accolsi a bordo piscina, avevo fatto preparare un tavolo sotto un pergolato dall'altro lato in posizione abbastanza riservata, apprezzai che fosse vistata in modo casual , Eleonora portò degli aperitivi e ci sedemmo.
- Ho approfittato per darti il documento mancante
- Ah grazie, Enzo sarà felice
-Beh, il mio compito è anche assecondare le sue richieste
-Se se, mi chiami solamente per questo, mai un invito a cena
-Non potrei, non potrei farmi la moglie del capo
-Ma io nasconderei il tutto
Stavo civettando davvero? Si, volevo proprio portarmela a letto, cambio discorso,
-io ti ho portato la tua prima busta paga che ti dicevo, piuttosto ho interrotto il tuo bagno di sole
-eh si, sei arrivata in anticipo e mi hai beccato cosi, non potevo farmi trovare nudo no?
-beh forse allora sarebbe stato meglio non mi facessi annunciare
Capivo perché la figlia era gelosa, ci provava anche con me ma a me la cosa andava bene.
-Vero, hai perso uno spettacolo
-Immagino
-Non credo, senti andiamo nella stanza a parlare di tua figlia, così sistemiamo la faccenda e poi pranziamo
-Ok, va bene, ti seguo
Dissi ad Eleonora dove andavamo e che non volevamo essere disturbati, lei aveva già capito, mi conosceva bene, entrammo nella stanza e chiusi la porta, la feci accomodare sul divanetto e presi la busta paga, una volta fatto gli dissi
-Allora mi dici che me la raccomandi?
-Si certo, assolutamente
-Quindi mi devo fidare
-Certo
andandogli davanti gli dissi
-Beh sei la moglie del mio capo ma per fidarmi dovrei conoscerti meglio
-Ci conosciamo solo da due mesi, come potremmo fare?
Si inginocchiò davanti a me sul tappeto e mi mise una mano sulla patta dei pantaloni che, tra parentesi, la sentii ben piena e
-Potremmo cominciare da questa parte
Guardandola negli occhi mi tirò giù la cerniera, mi infilò la mano nei pantaloni e dai miei boxer estrassi il mio pene che già si stava indurendo, lo scappellai e comincia a baciarlo e leccarlo, mi lasciai andare indietro sul divano appoggiandosi allo schienale e tenevo gli occhi chiusi, avevo un bel membro, leggermente storto verso sinistra, guardandolo, era un po' nodoso, pregustai, mentre Giulia insalivava la cappella il momento in cui mi sarei scopato la moglie del capo, ero già eccitato, non ci volle molto ancora perché fosse pronta, allora mi alzai e lasciai cadere a terra il suo vestito, rimanendo solo con il reggiseno, mi tirai un po' più avanti sul sedile del divano e Giulia mi cavalcò infilandosi, con un sospiro, il mio pene nel suo fica che non aspettava altro, le sue mani percorrevano il mio corpo, le sue dita titillavano i suoi capezzoli, le nostre bocche si incontrarono e le nostre lingue si cercarono, io intanto mi facevo cavalcare il mio stallone di razza, lui era ancora completamente vestito, aveva solo il cazzo fuori dai pantaloni, penso che mi avrebbe sporcato con i suoi umori, quando stavamo venendo insieme le mie mani passarono sotto le sue cosce per sollevarla, ma Giulia
-No no vienimi dentro
-Ma non vorrei ........
-Non c'è pericolo
Mi rispose, poi inarcando la schiena detti un ultimo colpo facendo affondare fino in fondo e venni, soddisfatto, la mia sborra bollente la inondò e, solo allora si sollevò e mi lasciò andare al suo fianco.
Dopo aver riacquistato il respiro normale gli chiesi:
-Allora, vorresti fare questo anche con Isabella?
-No no, è davvero solo un favore alla moglie del mio capo
-Beh per me non ci sono problemi se ti scopi mia figlia, lo vorresti? Dai dimmi la verità!
-Vabbè ma solo una volta, una sveltina nel bagno dell'azienda, lo giuro
-Ok, ti credo, ma adesso spogliati, il tuo lavoro per convincermi a fidarti di te non è ancora finito
-Ah ma allora sei proprio una porcellina
-Marco, non immagini quanto
Era passata solo una mezz'ora ed era già quasi pronta di nuovo, mi piacciono le donne con dei tempi di recupero non troppo lunghi, tolsi anche le braghe e mutande, e a lei tutto il suo vestito, si era davvero una bella donna, capivo sempre di più la gelosia del marito. Andai alla mia scrivania e presi un tubetto di crema ed un piccolo vibratore da un cassetto, poi gli dissi di avvicinarsi, gli diedi il tubetto di crema lubrificante e gli dissi cosa doveva fare, mi appoggiai alla scrivania, e allargai le gambe, Giulia davanti a lui fece quello che gli avevo chiesto, nonostante mi disse di non averlo mai fatto fu molto brava, e con un dito, mi spalmò la crema su e dentro il buchino, poi ci appoggiò la punta del cazzo e lentamente, molto lentamente iniziammo la penetrazione, Giulia aiutava tirando indietro il sedere e dandogli istruzioni su quando spingere e quando fermarsi, per dare anche modo alla sua carne di abituarsi all'ospite ci mise un po' ma riuscì ad arrivare in fondo, così avrebbe sollecitato anche le terminazioni nervose del tessuto che separava, a questo punto il suo pene nella vagina di Giulia così da provocare un orgasmo anale, comunque infilai nella sua farfallina il vibratore acceso e lui cominciò a muoversi dentro di lei, sempre lentamente ma sempre più deciso
-Avevi ragione è favoloso, vorrei averlo fatto prima
Gli risposi un po' ansimando
-Quando vuoi
Il leggero dolore che sentivo amplificava il mio piacere, non ci sarebbe stato neppure bisogno del vibratore che, comunque, svolgeva diligentemente il suo compito, adesso la velocità era
aumentata ma la profondità era sempre quella, sentivo il mio scroto che ad ogni colpo accarezzava le sue chiappe e l'orgasmo mi sorprese violento un attimo prima che gli inondassi l'intestino e la mia sborra calda colasse sulle sue cosce. Poi andammo nel bagno dello studio a ricomporci, mi piacque anche vederlo pisciare, corsi a prenderglielo in mano ed a scrollarglielo
-Marco, adesso devo proprio andare
-E se tuo marito o tua figlia volessero fare l'amore?
-C'è la faccio, c'è la faccio e poi proverò a metterglielo nel culo, vediamo come reagisce Isabella
-Ahahah fammi sapere cara, ricordati che la prossima busta me la devi portare qua, non in ufficio, chiaro?
-Chiarissimo e ricordati la promessa
-Si si la chiamo domani e la metto subito alla prova ma sarò indulgente, visto che è tua figlia.
Mi baciò sulla bocca e, dopo essersi rivestita se ne andò, cosi dovetti fare colazione da solo ma ero, comunque, decisamente soddisfatto.
Il mattino dopo chiamai in ufficio Isabella e gli passai il curriculum di Rachel dicendogli di chiamarla e di farla assumere a suo padre con il solito periodo di prova e che, comunque, la raccomandavo io e, quindi, era abbastanza sicura della riuscita, la giornata passò senza intoppi ed il mattino dopo trovai Rachel al suo posto dietro una scrivania con una magliettina e jeans, tutte le segretarie erano diverse, certo che d'estate era difficile che, le ragazze portassero qualcosa oltre la biancheria e sotto la magliettina e si ammirava tanta bella roba quando si passava in quella zona delle segretarie, ed Enzo aveva occhi solamente per Rachel, trascurando la moglie Giulia.
Ormai era un anno che lavoravo direttamente in ditta e, grazie alle telecamere, soprattutto quelle nascoste, conoscevo bene gli altri dipendenti, c'era, ad esempio Giacomo, che nonostante fosse vicino ai 40 anni aveva rifiutato la promozione restando responsabile, che ogni volta che passava vicino ad Alessandra che è un po' più grande e accetta i suoi preventivi, le palpa tranquillamente il sedere e lei, di contro, fa di tutto per provocarlo, soprattutto quando l'ufficio è ancora chiuso e loro due stanno preparando i preventivi, ma la settimana scorsa Giacomo ha colpito, loro arrivano sempre un ora prima, Alessandra tiene sempre uno o due bottoni della camicetta slacciato in modo che, anche i fornitori, quando si chinano sulla scrivania, possano intravedere l'attaccatura dei seni ed anche qualcosa di più, inoltre slaccia anche l'ultimo bottone in modo che camminando la camicetta si apra leggermente e mostri il suo seno, poi adesso, d'estate sono ancora più evidenti i capezzoli, le piace provocare ma Giacomo, immagino, sia arrivato al limite della sopportazione, io e Enzo l'abbiamo visto dalle registrazioni, una mattina l'ha spinta contro l'armadietto, le ha dato un bacio, poi le ha slacciato altri due bottoni del camice mettendo a nudo il suo reggiseno e , tirandone giù le spalle le ha bloccato le braccia lungo il corpo, poi l'ha sbattuta contro una delle scrivanie e, mentre la teneva con una mano bloccata in avanti, con l'altra le ha abbassato i jeans dietro ed abbassato le mutandine, poi ha armeggiato un po' con le sue braghe e le sue mutande e abbiamo avuto solo una fugace visione del suo pene che estraeva e puntava tra le cosce di Alessandra cominciando poi a spingerla contro la scrivania ad ogni colpo, lei non la sentivamo, le telecamere non hanno il sonoro, ma da quella che li riprendeva di fronte immaginavamo urlasse ad ogni affondo di Giacomo che, ad un certo punto si raddrizzò, inarcò la schiena ed immaginammo la riempì perché solo dopo si staccò da lei, le diede uno schiaffo sul sedere e passò in magazzino, nel video la vedemmo tirarsi su, mettersi a posto le mutandine che aveva alle caviglie, riallacciarsi la camicetta sistemandosi anche il reggiseno e po', con un sorrisino sul volto raggiunse Giacomo in magazzino, mi sa che lei aveva sempre voluto che lui facesse quello che, quella mattina, aveva fatto. Ogni tanto Enzo ed io uscivamo dall'ufficio e facevamo un giro in magazzino, teneva molto all'ordine ed alla pulizia ed il nostro personale lo sapeva e collaborava, quella mattina trovammo Marika sullo scaletto che sistemava alcuni pacchi su uno scaffale, era con noi da poco, molto giovane, mi sembra 21 anni, stava facendo uno stage, comunque retribuito, uno dei programmi del governo per introdurre i giovani nel mondo del lavoro, uno nostro fornitore abituale le stava passando i pacchetti da un carrello, immagino fosse un po' attratto dalla ragazza che era sempre bella in ordine, e ben truccata, anche lui, però, non era male in quanto possente, avrà avuto una trentina d'anni, abbastanza alto, almeno 1,90, come piacciono ad Isabella, robusto, passando Isabella vicino gli fece una battuta
-Buongiorno, abbiamo un nuovo assunto e non lo sapevo?
-No no signora, stavo facendo un controllo e ho visato questa ragazza fare su e giù dalla scala e mi sono fermato a darle una mano, comunque piacere, io sono Nicola, sono un amico di Karim, lui si che lavora qui, io, purtroppo no
Karim era un ragazzo giovane, che Marco aveva fatto assumere ad Enzo da circa 3 mesi, sempre preciso e puntuale, era molto soddisfatto del suo lavoro
-Quindi non lavori per noi
-Ah no no, mi piacerebbe
-Purtroppo non siamo alla ricerca di altro personale, se mai capitasse glielo farò sapere
Eravamo abbastanza incuriositi da questo fornitore e, quando tornammo in ufficio ci mettendo a guardare le registrazioni delle telecamere, andammo indietro al massimo di tre mesi, ed è quello che facemmo. Scoprimmo cosi qualcosa di interessante, sembrava che questo Nicola avesse avuto una tresca con Kiara, l'altra stagista, sempre dalle riprese abbiamo visto il ragazzo venirla a prendere in macchina dopo il lavoro e salutarla con un bacio, lei doveva essere più giovane di lui e, sicuramente, era l'oggetto del desiderio di diversi fornitori perché era una tipa abbastanza provocante, anche lei con qualche bottone slacciato di troppo ed era anche svelta di lingua, le telecamere regolati avevano anche il sonoro e l'avevamo vista e sentita civettare diverse volte con i fornitori, poi arrivati ad una registrazione particolarmente istruttiva, una sera Nicola era venuto a prenderla, ma dopo mezz'ora, il video andava anche di notte, vedemmo la macchina di Nicola ritornare e girare dietro al magazzino, le telecamere regolari registravano sempre anche l'esterno, aveva parcheggiato nascosto in mezzo alle file di bancali, dovemmo usare lo zoom per vedere meglio, c'era lui appoggiato al sedile con una mano sulla testa di lei che aveva tra le gambe, beh immaginammo quello che stava facendo Kiara, ci venne addirittura da toccarci mentre guardavamo, poi Nicola scese dalla macchina e passò dalla parte del passeggero, aprì lo sportello e fece scendere Kiara, lei aveva ancora addosso la camicetta di lavoro, lei si stese sul cofano e lui sollevò le gambe portandole sopra le sue spalle, avemmo anche una fugace visione del suo membro, non male, poi penetrò e cominciò a scopare, il livello del sonoro era buono e riuscimmo a capire molte delle sue parole:
-Dai dai, così, più forte dai, fammi godere
Il tutto tra i vari sospiri e gemiti, durò anche molto più interessante questo Nicola , quando finirono lei quasi scivolò giù dal cofano, trattenuta solo dalla mani di Nicola che le avevano artigliato il seno, si sistemarono e risalirono in macchina, andarono via prima che arrivasse la vigilanza.
Un'altra delle dipendenti era Christine quella che Rachel doveva sostituire fissa alla scrivania, lei sarebbe passata di grado diventando la responsabile con due segretarie sotto il suo controllo, era un po' più grande di me, sempre in ordine, capelli perfetti, unghie laccate, un bel viso, sapeva di essere una donna piacente, secondo i canoni di bellezza di Enzo avrebbe dovuto perdere una decina di kg ma, anche così, attirava gli uomini, soprattutto quelli più giovani e, a detta di Enzo e Marco, era particolarmente vanitosa, chissà se la nuova arrivata Rachel, si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da lei oppure l'avrebbe osteggiata, avevano tutte e due più o meno la stessa corporatura ed erano carine entrambe, solo che Rachel aveva quasi 20 anni di meno, tornando a Karim sapevo che aveva una ragazza, lei veniva spesso a fare gli ordini e si scambiava un bacio fugace, una volta che li vidi uscii dall'ufficio per fare in modo di conoscerla, si chiamava Erica, forse più grande di lui ma carina.
Passò qualche mese e Marco notò una certa tensione tra Isabella e Rachel, l'ultima assunta, il mio capo non mi seppe spiegare perché allora chiesi aiuto alle solite telecamere e , finalmente, capii. Enzo ogni volta che passava, non si fermava più alla scrivania della figlia Isabella ma a quella di Rachel ed Isabella lanciava occhiatacce a tutti e due che sembravano non farci caso e ridacchiavano alle battute che si scambiavano, Rachel era anche molto apprezzata dai rappresentanti anche se ogni tanto arrivava in ritardo, dimenticava il reggiseno ed altre cosette del genere, del resto si sentiva al sicuro per la mia raccomandazione, raccomandazione di cui avevo approfittato anch'io già altre due volte.
Altra sorpresa fu Annamaria, amica di Giulia, a parte il capo e me ad avere le chiavi del magazzino, un mattino, guardando le telecamere private che avevo fatto istallato, soprattutto nel magazzino, vidi che la notte prima Annamaria era entrata in magazzino e, subito dietro di lei il marito Davide, vidi loro lasciare su una pila di fogli e poi, Annamaria mettere per terra un vecchio fascicolo da buttare in magazzino da un sacco di tempo e poi, tutti e due togliersi tutti i vestiti, ah però, vedi Annamaria, e, mentre lei si metteva in ginocchio, Davide si piazzò in piedi tenendosi il cazzo in mano e posizionandosi davanti a lei che, non se lo fece dire due volte, lo impugnò e cominciò a segarlo e a lavorarci con la bocca e la lingua mentre, Davide gli teneva una mano sulla testa, sentii anche qualche parola di sonoro da una telecamera regolare che però non era in posizione tale da permettere la ripresa, Davide diceva
-Adesso ho capito dove sparivi per ore e non ti sentivo per telefono, per questo ti ho seguito.
-E vabbè adesso me ne fai una colpa?
-No no visto che partecipo anch'io, però paghi pegno
Intanto Annamaria si interruppe un attimo
-Non mi aspettavo questo ma ormai ci siamo e facciamolo
-Ah perché ti dispiace?
-No ma è stata una sorpresa
-E non sarà l'unica
-Cosa vuoi dire?
-Non ti preoccupare e continua, che poi te ci penso io
Continuai a guardare mentre loro smisero di parlare e, devo dire che ,, nonostante fosse mattina la mia mano corse sotto i mie pantaloni e raggiungendo il mio cazzo moscio, intanto Davide si era steso sul pavimento e Annamaria gli si mise sopra a cavalcioni e lo aiutò con la mano ad inserire il suo pene nella sua fica, l'espressione di Annamaria era estremamente eloquente mentre cominciava a cavalcarlo.
Poi sentii Annamaria che urlava
-Cosa stai facendo no, non voglio
guardai bene e vidi Enzo che sicuramente pronto era dietro di lei e le aveva infilato un dito nel culo
-tranquilla, vedrai che ti piacerà
lei cercava di alzarsi ma tutti e due la tennero giù incastrata nel cazzo di Davide, poi Enzo dietro di lei vidi che era passato ad infilare le due dita e poi sentiii che diceva
-Adesso devi stare tranquilla, se ti agiti ti farà più male
- Ma io non l'ho mai fatto
-Vedrai che ti piacerà
vidi che appoggiava la punta del pene al suo buchino tenendoselo con una mano mentre con l'altra cercava di allargare le chiappe, poi altre urla e nel video Enzo che aveva cominciato ad introdurre il suo membro per qualche centimetro, sentivo lei come se iperventilasse e intanto lui entrava, Davide, come Annalisa del resto, era fermo poi sentii
-Fatto adesso ci sono
poi lui cominciò a muoversi e lei di riflesso lo stesso, sempre lanciando urletti ad ogni colpo, poi qualche minuto la sentii
-Dio mio, dio mio siii siii
-Ah adesso ti piace, hai visto?
-Si si
Dopo poco li vidi di nuovo in piedi con i cazzi in mano e lei in ginocchio che riceveva in bocca e sulla faccia tutto il loro sperma mentre io ricevevo sulla mano il risultato della mia sega mattutina
-Hai capito Annamaria?
Guardando poi ancora vidi che non avevano finito e dopo un ulteriore lavoro di bocca della stessa, Davide e Enzo si scambiarono di posto, beh un altro culetto che non era più vergine.
Bisognava che controllassi un po' Giulia. Strano che con tanti rappresentanti intorno non ci avesse mai provato con nessuno, vidi che, praticamente usciva sempre per ultima, quando gli altri se ne erano già andati, il suo cartellino era sempre quello con l'orario più tardo e durante il giorno, guardando le registrazioni non la vidi mai girare intorno a nessuno, poi, guardando le registrazioni del suo ufficio, ebbene si avevo una telecamera nascosta anche nel suo ufficio, la beccai, o meglio le beccai, Giulia e la stagista molto carina e sensuale, la giovanissima Marika, a me aveva sempre dato l'impressione di essere una che aspettava il vero amore, illusa, probabilmente era ancora vergine, o almeno lo era prima di quel pomeriggio. Noi avevamo una pausa pranzo di due ore, dalle 12 alle 14, anche per la pausa si doveva timbrare il cartellino, per quello non me era accorto, lei, quel giorno aveva sicuramente timbrato l'uscita ma non era uscita affatto era andata nell'ufficio di Giulia che, aveva fatto altrettanto, il video dove non avevo il sonoro iniziava con una discussione tra le due e poi Marika baciò Giulia, si baciarono per un bel quarto d'ora e le mani di lei la palpavano un po' dappertutto e lei, devo dire, la lasciava fare, poi vidi che gli slacciava la camicetta e lei faceva cenno di no con la testa, l'aveva spinta contro la scrivania, una mano sui seni e l'altra che non vedevo era nascosta ma, sicuramente era sulle sue mutandine, lei continuava sicuramente a dire di no perché scuoteva la testa e Giulia allora si tirò fuori una tetta e Marika allora fece di si e si chinò a succhiarle, beh era quello che facevano le ragazzine a scuola, pratica del succhiotto, ed era anche brava me ne accorsi subito e Giulia non era neanche mal fornita. altro che etero, però vidi che lei insisteva a volerle togliere le mutandine e lei la bloccava, poi Giulia la baciò e mentre lo faceva le slacciò il reggiseno scendendo poi con la bocca a suggerle i capezzoli eh, quello le piaceva, si tirava indietro e aveva gli occhi chiusi, si capiva che le piaceva, però Giulia insisteva con le mutandine e alla fine gliele tolse, lei aveva ancora addosso la camicetta completamente slacciata ma non aveva più addosso la biancheria che giaceva sul pavimento. Una mano di Giulia vidi che scendeva ad accarezzarle la fighetta e Marika con la testa faceva sempre di no, intanto si vedeva bene il clitoride di Giulia che svettava in mezzo alle sue gambe, pensai che doveva essere più decisa, quasi mi sentì perché ad un certo punto la prese e la fece girare ed appoggiare le mani alla scrivania, le tirò su la camicetta e cominciò a leccarle la figa ed il buchino e lei teneva gli occhi chiusi, si era convinta, invece no, quando Giulia le strofinò lo strap-on sulle grandi labbra Marika lo respinse con la mano, allora lei ci riprovò e lei ancora una volta lo respinse, allora Giulia si chinò ancora a leccare ma stavolta solo il buchino, ci infilò anche un dito, mentre lei fece una smorfia ma non lo respinse stavolta, poverina, la prima volta nel culetto e senza neppure un po' di lubrificante, a questo punto Giulia gli allargò le chiappe e ci appoggiò lo strap-on dopo averlo fatto ancora una volta strisciare sulle grandi labbra di Marika che doveva essere bagnata, poi cominciò un millimetro per volta ad entrare nel suo sederino, lei soffiava e, sicuramente urlava anche un po' non credo forte per non farsi sentire, lei piano piano entrava, sarà entrata circa per metà quando cominciò lentamente a tirarlo un po' fuori e poi a rientrare, i soldi spesi per le mie telecamere erano stati spesi bene, con lo zoom avevo una visione nitidissima, e cosi continuò mentre Marika teneva la schiena inarcata, beh adesso la stava davvero scopando nel culetto i suoi movimenti erano lenti ma continuò ed era entrata molto di più e poi lo fece, disgraziata, uscì dal suo sedere e d'un colpo spostò la mira e si ficcò tra le sue grandi labbra, un colpo solo, lei cercò di andare più avanti ma lei ormai era dentro, riusciva anche a vedere un rivoletto di sangue scendere sulle cosce di lei, Giulia ormai stava andando a tutta birra ma, ad un certo punto uscì dalla sua figa e le rimise lo strap-on nel culetto, e lì rimase per gli ultimi colpi prima di godere, Marika invece aveva già goduto, eccome, lei, sempre da dietro, cominciò a baciarle il collo e dietro le orecchie e lei si tirò indietro permettendogli anche di metterle le mani su tutti e due i seni, poi sempre, ogni tanto scambiandosi qualche bacio si ricomposero, la pausa pranzo era quasi finita e cosi anche Marika ebbe la sua prima razione di strap-on.
Intanto una mia pazza idea cominciava a prendere forma, chissà se ci sarei riuscito, tra tre settimane sarebbe stato un anno esatto dall'inizio del mio nuovo lavoro, volevo organizzare una festa in villa da me invitando tutti i dipendenti ma volevo fosse una cosa un po' particolare, ormai conoscevo i loro segreti, almeno quelli dal punto di vista sessuale, certo io non mi sarei mai mischiato a loro, mi sarei organizzato diversamente ma volevo qualcosa che, probabilmente, oltre a fargli piacere, avrebbe fatto in modo che la squadra fosse più unita che mai.
Avevo un amico che aveva un locale dove si faceva lo scambio di coppie, gli raccontai quello che volevo fare e lui si disse pronto ad aiutarmi, anche fornendomi il catering ed il personale di servizio che avrebbe coadiuvato la mia Eleonora che comunque era anche lei una bella tipina, una mamma, una grandissima milf e un po' puttana, avrebbe partecipato volentieri.
Invitai quindi tutti i dipendenti ed estesi l'invito anche a Enzo, Giulia e la loro figlia Isabella, il mio amico organizzò davvero bene, avevo un ricco buffet, tre cameriere ben piantate, ed una cameriera stagista che, comunque, si sarebbe sicuramente intesa con Eleonora. Arrivarono tutti, chiaramente in costume, era estate e la festa era in piscina, io stesso misi dei boxer blu, tutti mangiarono, bevvero qualcosa anche si tuffò in piscina, poi fu il momento del brindisi, e allora che feci il mio discorso, alcune coppie si erano formate: Karim con Erica, io con Rachel, il capo Enzo con la moglie Giulia, Giacomo con Alessandra, Annamaria e Davide, solo Christine ed Isabella erano senza cavaliere, poi arrivarono in piscina anche Eleonora ed il personale del catering.
Esordii con un ringraziamento per essere venuti, ed esposi quali erano i miei progetti per il futuro auspicando che la squadra lavorasse unita per il bene comune e poi, dissi a tutti delle telecamere nascoste e di quello che avevo visto, cominciò il brontolio e intanto si guardavano tra di loro quindi conclusi,
-Visto che tutti, chi più chi meno, avete dimostrato una particolare predisposizione per il sesso perché non rinforzare la nostra unione facendolo tutti insieme?
E così dicendo mi tolsi il costume, Isabella fu la più veloce e mi seguì a ruota, Rachel fece lo stesso e via e via tutti gli altri, fu anche la volta di Eleonora e del personale del catering ed io mi appoggiai subito ad una delle cameriere, poi completai il mio discorso
-Ragazze e ragazzi che la vera festa inizi e che non ci siano limitazioni, è solo sesso.
A parte Karim che stava baciando Erica, Isabella vide che gli altri si stavano già adeguando, vide Eleonora disputarsi con Rachel il cazzo di Marco. Christine si era attaccata ad uno dei camerieri, Anna si stava baciando Giulia, Annamaria si stava occupando di Enzo e Davide, beh, anche Giacomo ricevette le attenzioni di Alessandra, praticamente stavano facendo pompini a tutto spiano, Isabella aveva due bei bastoni d'ebano da succhiare e pregustava già il momento in cui l'avrebbero presa entrambi, Marco se la godeva un mondo, aveva il cazzo che svettava alto leccato da due ragazze devo dire molto attive, chissà se ce l'avrebbe fatta con entrambe ma voglio andare con ordine:
Christine, che ormai non aveva più limitazioni di alcun genere si era messa di pecora e si stava facendo trapanare da uno dei camerieri, Isabella si distrasse un attimo mentre leccava i due maschietti per vedere che il suo glielo aveva infilato alternativamente sia davanti che dietro e la cosa le piaceva parecchio,
Giacomo era quello più tranquillo, stava scopando Alessandra nel modo più classico possibile,
Karim non lo vedevamo, sicuramente si era appartato da qualche parte con Erica,
Enzo e Davide, invece stavano inculando Annamaria alla grande, e come gemeva ed urlava
Marco intanto si scopava con impegno Rachel con Eleonora che la baciava e si auto gratificava da sola,
I due ragazzi, intanto si davano da fare con Isabella, aveva i loro bastoni piantati nel suo corpo e la facevano ballare, gli piaceva ed era incredibile, erano davvero bravi e dotati, dio come gli piaceva. Ormai tutti ci eravamo scatenati e nel proseguo della serata le coppie si sfaldavano e se ne formavano di nuove, Eleonora ebbe la sua dose di casso perché Marco, mentre lui si calava sul suo membro decise di cambiare obiettivo, se ne accorse perché sentii un urlo che si affievolì mano a mano che Marco portava i suoi colpi e lei si abituava all'ospite indesiderato, nel suo culetto, Giulia volle far passare uno sfizio e, catturato Karim gli fece un pompino che se lo sarebbe ricordato per sempre, mentre Erica. Da sua amica si faceva scopare da Giacomo che aveva lasciato Alessandra alle cure dei due camerieri, Karim venne in bocca a Giulia, sembrava un idrante.
Non finimmo ancora perché dopo essere entrati tutti in piscina che, a quel punto avrei dovuto far ripulire fummo tutti pronti per un altro round, facemmo un gioco che si chiamava tana, le ragazze si mettevano piegate a pecorina e tutti i maschietti dovevano fare il giro dando 5 colpi ad ognuna fino a che non fossero venute tutte, solo Christine e Marika non parteciparono perché troppo impegnate a lesbicare sul canapè sotto il portico, poi fu la volta dei maschietti ed i 5 colpi dovettero darli nei nostri culetti finché non venivano, devo dire che anche Giulia e Isabella godevano anche delle inculate, poi ci riposammo sui teli da bagno intorno alla piscina, eravamo davvero una bella squadra e, con qualche aiutino, i tre camerieri, ci eravamo divertiti abbastanza, Eleonora, però dovette farsi passare un ultimo sfizio, prese per mano Marco e lo portò a casa nella sua camera da letto, facendosi leccare le gambe, poi l'interno delle cosce ed infine Eleonora prese in mano il suo membro, imboccò il suo scroto, leccando, poi l'asta a lingua aperta, gli mordicchiò il filetto e a piccoli e veloci colpi di lingua gli scolpii la cappella che poi insalivò con cura e gli disse:
-Se ti faccio godere tre volte di fila fammi assumere.
Lunedì mattina chiamai Giulia mandandogli ciò che serviva per l'assunzione di Eleonora e la stessa cosa feci con Erica.
Adesso l’atmosfera nel magazzino è molto più rilassata, il fatto di venir ripresi anche da altre telecamere oltre a quelle ufficiali non rappresenta un problema per i miei dipendenti che, anzi mi sono sembrati più attivi di prima, non ci sono gelosie tra di loro ed anch’io contravvengo spesso al mio principio di non fare sesso con i miei dipendenti e, ogni tanto, nelle pause qualcuno di loro mi viene a trovare in ufficio.

Per qualsiasi suggerimento per migliorare o consigli, lasciateli nei commenti
Grazie

Questo racconto di è stato letto 2 7 4 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.