Un incubo

di
genere
dominazione

Mi distesi nel letto, lavato ed improfumato, cena leggera, coperto dal solo lenzuolo.
Girato sul fianco alla fine mi assopii.
-Psss-
Aprii gli occhi e intravidi una figura snella: Chloe, nuda, si stagliava sulla porta prima di chiudere la porta ed, alzato il lenzuolo, si infilasse dietro di me.
Carezzò le mie spalle “ci sa fare questa” pensai e prese a segarmi da dietro, scappellando molto lentamente il prepuzio e richiudendolo, scappellandolo e ritirando la pelle fino a che delle gocce umide non fuoriuscirono dall’uretra.
Cinse la base mettendoci quello che dopo capii essere un laccio, il pisello divenne durissimo e turgido mentre continuava la danza estenuante delle dita. A poco a poco, persi vigore ma nonostante ciò avevo i testicoli caldi e tesi, turgidi. I suoi seni premuti contro la schiena erano sodi, forti e caldi: i capezzoli, duri come chiodi, premevano sulla mia pelle.
-Ho un regalo per papi- non so come fece ma mi sentii improvvisamente costretto, imbrigliato da quello che poi mi resi conto essere una cintura di castità. Le palle sentii che si gonfiavano, le sacche si allungavano toccando il materasso, erano sensibilissime e vi si strusciavano involontariamente. Il cazzo, mezzo scappellato, mi vibrava ma non poteva ergersi.
-Il mio boy gode da matti, vedrai-
-Cosa…-
Prese a leccarmi il culo, tenendo le natiche divaricate con le dita. La sua lingua lappava la rosellina, l’ano e piano piano aggiunse un dito, poi un altro fino a che capii che cercava di incularmi con qualcosa. Istintivamente cercai di sottrarmi, stringendo il culo ma le sue carezze, i suoi baci e morsetti sulle cosce mi fecero rilassare e la testa di un dildo entrò in me. Subito fui preso da spasmi anali involontari e Chloe lasciò l’attrezzo ben piantato tornando allo scroto impossibilitato a muoversi nella costrizione, tirò indietro la pelle del prepuzio denudando la cappella cosicché la mia sofferenza aumentò. Spostandosi sul davanti, massaggiò le sacche dei testicoli a lungo con le dita ed i polpastrelli, strizzandoli e soppesandoli.
Mi sembrava di scoppiare, i muscoli pubici tesi all’inverosimile, tutto al buio, ma anche se non vedevo l’aria sotto il lenzuolo era certamente greve, il petto di Chloe si alzava ed abbassava mentre leccava i coglioni, li tastava, bagnati di saliva. Con i minuti che passavano non avevo più fastidio dietro e lei se ne accorse.
Si capovolse mettendo i piedi sulla testata del letto e il pube in faccia a me: presi a leccarla, aveva un sapore aspro ed era un lago, di già. Allungai le mani verso le tette, giocavo e strizzavo, come un bimbo.
Soffocai un gemito tra le sue labbra mentre riprese a spingere il dildo: un calore intenso si diffuse dal perineo ai testicoli, avevo spasmi involontari con il bacino.
-mmhhh!-
-Schhh papi..- aumentò il ritmo del dentro-fuori, divenne ben presto feroce. Avevo il culo in fiamme e soffocavo i gemiti lappandole gli abbondanti succhi che la giovane fighetta emetteva.
Prima di perdere i sensi, come nel peggiore degli incubi, cominciai a bagnare il materasso con lunghi e filanti fiotti di sborra tiepida mentre i coglioni vibravano.
Riacquistai lucidità, aveva tolto la cintura e pompava con la bocca il pisello, spremette gli ultimi filamenti, ripulì anche i coglioni baciandomi poi voracemente.
Ripresi incredibilmente turgore, avevo ancora il dildo in corpo, e scopammo a lungo. Quando la mattina mi svegliai, il letto era sfatto ed imbrattato di sborra, un filamento lattiginoso era ancora impiastricciato tra le labbra ed il clito di Chloe ed avevo la punta dentro di lei. Mi sfilai…sarebbe stata una lunga giornata!
di
scritto il
2022-10-01
2 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Caffellatte a colazione
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.