Grazie alle cosce di cinzia tani mi si aprì un mondo

Scritto da , il 2022-09-29, genere trans

E mi si aprì anche il culo. Ma prendiamola con metodo narrativo giusto. Il genere è trans, perchè così mi si è messa inaspettatamente, ma sia ben chiaro che non sono un cultore del genere. Precisato questo veniamo al dunque. Ho un ufficio di redazione dove da anni collabora con me una direttrice-segretaria di redazione (tutto fare, non sono mondadori) che si chiama Vera. Anni 60 circa. Sposata. Serissima. 3 lauree, se la cava con 6 lingue, compreso l'arabo. Cultrice di cultura letteraria e musicale e di ogni argomento che tiene in movimento i neuroni. Poi viene a fare le pulizie Iride, qualche anno meno di Iride. Una stangona appariscente, godereccia, affatto colta, alla quale non frega una sega della cultura e tira a sbarcare il lunario, con una automobile seminuova, che nemmeno io potrei permettermi. Ma questa è un'altra storia. L'ufficio ha 2 serrature in porta blindata, quella della donna di servizio, appunto e quella normale sopra. Iride ha la chiave di sua competenza. Chiudo tutto se per molti giorni non si lavora e mi allontano. Altrimenti c'è una girata della serratura di "servizio". Una volta arrivando la mattina dopo aver chiuso a una girata, ne ho trovate 2, come se qualcuno fosse andato di notte e avsse girato una volta di troppo per chiudere. Già questo mi ha fatto venire la pulce nell'orecchio che Iride si servisse dell'ufficio per i cazzi suoi, per farsi una scopata magari.
Ora veniamo al punto. Sennò sembra la brifavola di Bistento. In un paese c'era la conferenza per la presentazione di un libro di Cinzia Tani, con lei stessa come relatrice.
Mi ci sono fiondato e la sala era moltissimo gremita con gente in piedi. Il tavolo della relatrice era un normale tavolo e che "scosciasse" lo vedevano con attenzione tutti quanti.
Per capire di cosa sto parlando andate su google e digitate cinzia tani cosce.
AD UN CERTO PUNTO MI ACCORGO CHE NELLE PRIME FILE C'ERA LA MIA SEGRETARIA VERA SEDUTA ACCANTO AD IRIDE. Mi sono chiesto che cazzo ci facessero insieme una intellettuale e una trucidona che passa lo straccio nelle case e pulisce wc. Da dove erano sedute centralmente non potevano non vedere "a zoom" quelle splendide cosce di Cinzia Tani e dal modo di tenere le loro teste mi sono sembrate tutte e 2 più interessate alla cosce, che a quel che stava dicendo la celebre relatrice. Le ho tenute d'occhio per tutta la conferenza purtroppo da dietro e Iride, da come si toccava i capelli (questo segreto di comunicazione non verbale l'ho imparato da un mio amico grande filosofo e sapiente), mi sembrava eccitata sessualmente anzichè no. Iride è una donnina delicata, piccolina, capelli biondini, molto bianchi nell'insieme, perchè non impazzisce per le tinte ertificiali. Alta sull'1,65 con occhiali aggrazziati, da intellettuale. Io ad essere sincero nel tempo mi sono sorpeso a desiderare di farmela molto volentieri. Ho soprasseduto, invece di dire desistito, per "quieto vivere", diciamo. (Hai visto mai creo qualche casino che poi si ripercuote sul lavoro? Pensane un'altra.mi sono detto, ma più volte il pensierino sono tornato a farcelo, specie quando la sentivo parlare al telefono in Francese, che mi sembrava Caterine Spack da giovane).
Ritorniamo alla sala conferenze. C'è stato un momento, che io guardavo le 2 donne concentrato più di un detective che tiene d'occhio una scena ed ho colto un attimo che Vera
dava un po' troppa confidenza ad Iride, con un contatto fisico fuoriluogo tra 2 donne diciamo di estrazione culturale diversa. Ed Iride ricambiava "generosamente", credo toccandole le cosce. Dico credo, perchè non vedendo da davanti, immaginavo semplicemente.
E non ho potuto non pensare che entrambe le donne fossero rapite dalle cosce della Cinzia Tani, come del resto probabilmente parecchio pubblico lo era. Compreso quello femminile.
La conferenza è finita nel tardo pomeriggio, quasi a sera. Attentissimo a non farmi vedere ho seguito Vera e Iride, fino a vedere che Vera saliva sulla macchina di Iride e la vettura partiva. Il fatto che io fossi eccitatissimo da "quelle" cosce, non mi fate ripetere di chi e che sarei andato nel mio ufficio a spararmi una poderosa sega, mi ha fatto maliziosamente pensare questo: stai a vedere che alle due piace l'amore saffico e pure loro hanno avuto la mia stessa idea, per appartarsi e sditalinarsi reciprocamente.
Non mi resta che andare a vedere con i miei occhi. OVVIAMENTE IRIDE, AVENDO LE CHIAVI DI UN COMODO UFFICIO, CON TANTO DI DIVANI, non avrebbe portato vera a casa sua, che non ispira proprio l'erotismo più sfrenato entrandoci. Suppongo, non ci sono mai entrato, ma una donna che fa le pulizie non credo che abbia una camera da letto con le candele rosse da accendere e la musica per scopare. Nel mio ufficio c'è pure la musica HI-FI.
Insomma, mi è venuto un certo sospetto che avrei trovato le due donne a leccarsi la fica. In quel momento sperai tanto che fosse così.
Ho aperto la porta facendo meno rumore possibile e cercando di raggiungere la mia stanza personale, dove c'è la porta chiusa della segretaria, dove ci sono i divani per far accomodare gli ospiti a parlare nelle varie lingue con Vera.
Potevo sentire tutto. Eureka! Eureca un cazzo. Vera stava dicendo a Iride: - tutto dentro no, mi fai maleee! Che le stava mettendo dentro un cazzo finto, che si era allacciato con le cinghie? Poi la frase di Vera. - Iride, ce l'hai troppo grosso e non ho sentito bene il resto. Che ci aveva troppo grosso Iride? Poi la frase di Vera: - sono pulita dentro, non mettere il preservativo, voglio sentire dentro lo schizzo tuo bollente. E la risposta di Iride: - Vera io per sborrare mi devo arrapare, contentati di quello che viene fuori, non mi mettere obblighi, che così non riesco nemmeno a tenerlo duro per fartelo entrare e poi devo farti male per dilatarti con le dita.
Ahh! Mi sono detto: - qui c'è qulcosa che non torna. Fregna non torna no, che non torna.
Non mi sono potuto trattenere dall'aprire la porta chiusa dalla parte del mio studio e mi si è schiuso un mondo. Come si suole dire. Iride aveva un uccellone di dimensioni ragguardevoli e in sottana. Vera era nuda come mamma l'aveva fatta china sul tavolo a 8 posti, dove in genere si mettono cartelle, pronta a farsi sodomizzare.
Tutte e due le donne (uno non proprio donna visto cosa aveva di grosso davanti) erano imbarazzatissime e non si aspettavano la mia presenza minimamente. Non sapevano che cazzo dire, anche se una delle due sa parlare 6 lingue. Vera non sapeva che cazzo rimediare per coprire le tette e le cosce. Iride si copriva il cazzo, ancora eretto, con la sottana.
A parte il grosso cazzo, Iride aveva un fisico ancora mozzafiato pur non essendo più di primo pelo. Cosce affusolate, caviglie sottili, tette da sballo con vistosi capezzoli. Pelle liscia e abbronzata da donna arrapante. Purtroppo donna non era ... del tutto.
Tante volte pure su Iride il pensierino di farmi fare almeno un pompino e perchè no, di incularmela poi, ce lo avevo fatto e come nel tempo.
Dovevo trovare un modo di sdrammatizzare la situazione. La scenata del testa di cazzo che urla: - andate ad incularvi da un'altra parte, non era da me.
Ho imparato che bisogna saper cogliere l'opportunità dalle situazioni apparentemente brutte.
Non VOLEVO FAR CENNO A LORO DUE CHE LE AVESSI VISTE ALLA CONFERENZA DI CINZIA TANI.
Ma lasciavo cadere il miglior argomento. E non l'ho lasciato cadere.
Ho esordito placando l'atmosfera di colpa, dicendo che anche io ero alla conferenza di Cinzia Tani e quelle 2 splendite cosce mi avevano fatto andare fuoi di testa, tanto che io ero venuto in ufficio a farmi una sega.
Iride ignorantona, ma con la giusta maialaggine per uscire dal "gelo" di quel momento iniziale, non ha tardato un millesimo di secondo per dire: - dottò se vi piace assistere all'inculata di Vera, fate pure, poi la sega ve la faccio io.
Vera me la sarei aspettata imbarazzata dalla proposta indecente, ma partita eroticamente come era già in sala conferenze, si è messa sul tavolo alla pecorina cambiando lato, in modo che io potessi vederla di faccia. Iride l'ha sditalinata per lubrificarle il culo con il liquido vaginale intanto e poi ha messo il luan anestetico abbondantissimamente.
Mi sono messo seduto sul divano. Vera la facevo donna serissima e giammai godereccia, invero ha trattenuto l'urlo al momento della penetrazione del grosso arnese di Iride, ma mi ha fatto vedere il suo viso con una grossa smorfia di dolore e dopo poco grondante di lacrime. Poi ha detto di essere venuta da Dio, ostentando gemiti imbarazzanti a sentirli, ha detto basta. Iride ha estratto l'attrezzatura. Forse era venuta davvero e scaricarsi dell'eccitazione sessuale l'ha riportata alla realtà. Tant'è che si è vestita, assestata in bagno e dichiarando che doveva correre a casa, si è defilata. Imbarazzata non poco di essersi fatta vedere da me in una scena Hard del genere. Ha chiuso la porta salutando.
Sono rimasto io e ... Iride. Qual è il maschile di Iride. Stavo solo con un uomo o con una donna? Per togliermi dal dubbio Iride mi ha detto: - dottò, siete rimasto male che io ho davanti questo coso? Però io sono una femmina e come se sono femmina dottò. A me mi piacciono gli uomini, mica le donne. Non sono mica venuta con Vera!
Vi faccio la sega dottò?
Si è seduta sul divano con la sottana, con calze e reggicalze e anche se non avevo risposto, mi ha tirato fuori l'uccello, tirandosi poi su la sottana per mostrare le cosce, come fa una femmina. Sapere che sotto quella sottana c'era quel salsiccione, mi imbarazzava con me stesso. Pur reduce dalla cosce di Cinzia Tani e reduce dall'inculata alla quale avevo assistito, dove a lacrimare era Vera, vera donna, ero confuso non poco.
Volendo "quagliare" Iride ha detto: dottò, mi inculate voi o vi inculo a voi, così sentite quello che ha sentito Vera, se non vi rendete conto, che mai vi siete fatto inculare. Per tutta la vita mi ero chiesto cosa sentisse una donna nel farsi sodomizzare.
Una certa signora Rossana, gran bonona, al telefono, durante una strana telefonata che le feci da ragazzo, mi disse che il suo compagno le faceva sentire un dolore atroce e che lei poi sentiva l'ano dolentissimo per quindici giorni. E il suo compagno la inculava ogni 15 giorni, mandandoglielo su e gli altri giorni strofinandolo tra le sue chiappe di culo.
Un conto essere inculato da un energumeno, un conto farselo fare dalla tipa che per anni hai sognato di incularti, che ha un corpo mozzafiato, una faccia di trucidona, ma sempre femminile e ... molti centimetri sporgenti.
Mi sono messo giù come stava prima Vera. Iride ha preso il luan è a lungo mi ha diilatato prima entrando con 2, poi con 3, poi con 4 e poi con le cinque dita e spingendo forte per dilatare. Operazione dove uno evita di strillare, per non fare brutta figura. Però la porcona Iride (non mi va di dire il porcone) con 2 belle zinne per fortuna, ha avuto l'improntidudine di dirmi che se non strillo un po', non gli viene duro, per mettermelo su.
Sono una donna dottò e come a voi vi piace sentire strillare la donna, quando la inculate, a me piace sentire strillare l'uomo. Di buono pertanto c'era che mi stava entrando in culo una donna, 25 cm di roba x 5,5 com di diametro a parte. Così ho strillato, ma non volontariamente piuttosto ,perchè mi stava sfondando con la mano a 5 dita chiuse spingendo come un operaio edile nerboruto. Poi tutto è avvenuto a catena, il cazzo di Iride si è indurito e ha dilaniato lo sfintere, facendomi sudare freddo e piangere dal dolore.
La penetrazione è cominciata 1 colpo forte e 9 delicati. Arrivati 9 colpi forti e 1 delicato, poi il successivo colpo forte è entrato sul serio tutto e una volta tutto dentro i colpi di reni sono stati tutti e 10 fortissimi. Da sentirselo arrivare alle meningi. Oltre al sentirsi dilaniato l'intestino e dilatato lo sfintere oltre misura, ci si sente un forte mal di testa insopportabile. A quel punto c'è stata la sborrata non completamente percepi6ta, perchè Iride si era messo il preservativo. Lo ha sfilato completamemnte pieno.
Gemeva e ansimava come una femmina "durante" ma sborrava come un maschio, Iride.
Adesso so cosa prova una donna, ho detto ad Iride.
Pensate di saperlo, mi ha risposto Iride. Io vi ho dilatato per una mezzora, vi ho messo mezzo tubo di luan, anestetico, se volete saperlo veramente cosa prova una donna, inculata come di solito viene inculata da un maschio, dopodomani dopo le pulizie dell'ufficio, chiedetemi di rimanere.
Quella mattina ho fatto uscire Vera per una commissione, mentre Iride stava dando lo straccio. Aspettavo che finisse.
Mentre dava lo straccio e io ero impreparato, Iride ha smesso di colpo e mi ha energicamente messo a 90° sul tavolo, come sere prima. Mi ha abbassato i pantaloni, ha preso del lubrificante tipo olio di vasellina, si è lubrificata il preservativo e me lo ha puntato nello sfintere, spingendo come una forsennata.
Quello che ho sentito è irriferibile. Dopo altro che il mal di testa.
Credo che sia il dolore più forte che un uomo possa sentire durante la vita. Anche perchè un 25 x 5,5 è difficile che un maschio lo abbia, per farlo sentire ad una donna.
Ecco come grazie alle cosce di Cinzia Tani mi si è aperto un mondo.
PER LA CRONACA tutto è rimasto come prima, poi. Vera viene al lavoro, seria e pudica. Iride, se non richiesta fa le sue pulizie e va via. Non mi è sembrato il caso di richiederla. Paganini non ripete. Ripetere non gioverebbe un cazzo.
Ricordano l'infanzia adesso ho capito perchè quel giorno che sono entrato in sacrestia, Piero di xyz anni urlava come un disperato. Padre Tommaso se lo stava sodomizzando.
Ha un fisico taurino, con due braccia grosse come le cosce di una donna in carne. Alto quasi 2 metri. Poi dicono che la parrocchia non è pro-pedeutica alla vita. E si mormora che anche le mamme di quei pargoli di xyz anni urlino di brutto dentro la sacrestia di quel prelato. Adesso, sempre grazie a Cinzia Tani, ho idea di quel che "si sente".
Non credo che padre Tommaso prima le dilati pazientemente le signore e poi le anestetizzi col luan. E che non perda tempo nemmeno con i suoi giovani adepti. Finirebbe la propedeuticità del nerboruto alto prelato. Alto, perchè è alto 2 metri. Ce lo avrà più grosso e più lungo di Iride, uguale o persino più piccolo? Mistero della fede. Imprerscrutabile mistero. Secondo voi? In commento si attendono risposte.

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