Le vacanze. Iniziamo

Scritto da , il 2022-08-16, genere dominazione

Quest’anno abbiamo deciso di fare le ferie in un villaggio vacanza. Sardegna la meta scelta. Ha pensato tutto Elisa, che tra una poppata e l’altra ha organizzato le vacanze. Giaja cresce una meraviglia e i suoi occhi neri sono curiosi, ama stare con sua sorella Camilla e adesso anche il Fratello l’ha accettata e la ama più di ogni altra cosa, quando qualche suo amico insinua che è una figlia bastarda non ci pensa due volte a sistemarlo….
Giaja è la mia terzogenita ma non è biologicamente mia.
Elisa ha avuto una storia di sesso con un ragazzo di colore e è rimasta incinta.
Viaggiare in aereo ha provato un po’ tutti… ritardo, bagagli mezzi persi, casino per strada, insomma la vacanza non era partita proprio bene.
Finalmente ci siamo sistemati in villaggio, Elisa ha preso una specie di villetta con tre camere e una zona giorno più grande di casa nostra. Subito si è dedicata a Giaja che, innervosita e stanca dal viaggio, non smetteva di piangere.
I ragazzi ne hanno subito approfittato per andare in cerca dei vari juniorclub e sganciarsi da noi,
Io ho provato a dare aiuto a Elisa ma era talmente nervosa che ho desistito, forse arriveranno le mestruazioni e il viaggio deve aver peggiorato le cose, strano la sera prima avevamo scopato e, come spesso succede, vuole che le riempia l’ano da quando ha scoperto che le piace.
Non mi posso lamentare, la mia vita è tornata a piacermi, superati i 40 anni ho il cazzo che scopa di più di quando ne avevo 20.
Elisa, mia moglie, si concede molto e volentieri sia vagina che analmente, come la mia scopasocia Monica, donna con cui ho aperto un locale e spesso, molto volentieri abbiamo coiti.
Entrambe sanno dell’altra e capita che mia moglie, quando magari indisposta mi indirizzi alla vagina di Monica per calmare i bollenti spiriti e ovviamente Monica non si tira indietro quasi mai.
Tranne una volta che aveva accalappiato un ragazzo veramente carino e lo aveva iniziato al sesso anale, ovviamente rispettando l’unica regola che ci siamo imposti, con gli sconosciuti solo col preservativo.
Elisa era tutta concentrata sulla bimba e di conseguenza non mi badava più di tanto, per cui decisi di andare a vedere la meravigliosa spiaggia bianca con acqua cristallina, uno spettacolo che la Sardegna offre.
Invogliato dalla bellezza del mare decisi di fare snorkeling e, preparata maschera e boccaglio mi tuffai in quel meraviglioso mare cristallino.
Mi aggiunsi a un folto gruppo di persone che scrutavano i fondali e non mi resi conto che per seguire un gruppo di bellissimi pesci grigi con due strisce nere, mi allontanai parecchio dalla spiaggia.
Ero vicino a delle rocce sporgenti e il mare, sebbene calmo mi spinse contee le appuntite rocce che sembrava fossero in difesa della costa,
Sbattei la gamba e un taglio non troppo profondo lambi’ il polpaccio.
Mi spaventai e preso dal panico nuotai con forza verso il largo!
10000 bracciate a perdi fiato e esausto mi fermai, i polmoni chiedevano pietà e il cuore ormai saltava fuori dal petto.
Osservai la mia situazione, la spiaggia era distante, non impossibile se non avessi bruciato tutte le energie per allontanarmi dagli scogli, un po’ più in là verso il mare aperto a una ventina di bracciate c’era una bellissima barca, di quelle da milioni di euro, enorme elegantissima in un grigio scuro con i vetri neri.
Sarà stato sicuramente qualche riccone di Dubai e non credo incline a caricare a bordo
Sfigati pescati in mare, ma le mie forze stavano cedendo e se proprio non mi avessero fatto salire a bordo mi sarei accontentato di stare sul predellino a ricaricare un po’ le forze per tornare alla spiaggia.
Mi avvicinai a fatica a quella meraviglia galleggiante, con voce strozzata urlai “Aiuto” e dopo qualche tentativo dal lato della barca si sporse una donna in topless che gridò qualcosa e subito dopo un salvagente venne a recuperarmi.
Ci misi un attimo a riprendermi sul predellino di quella nave.
Quella che sembrava la titolare della barca mi accolse con gran piacere e non potei non notare che era completamente nuda, come erano nude tutte le persone che vivevano su quella barca, il comandante, i marinai, le inservienti e le cameriere.
Lei si presentò, Vanessa, bellissima donna di 52 anni vedova che aveva ereditato dal marito non so quanti milioni di euro dopo la sua dipartita e tra le altre cos’è questo mega yacht in servizio in Sardegna, ne aveva altri due simili, uno in Sicilia e l’altro a Venezia.
Nuda mostrava con orgoglio i risultati di ore di palestra, sana alimentazione e una vita sessuale attiva!!!
Alta poco meno di 1,70 un corpo snello e abbronzatissimo senza nessun segno di costume, una quarta orgogliosamente naturale, un culo che una ventenne invidierebbe, la vagina completamente glabra e un viso a tratti severo ma estremamente rassicurante quando esplode in un sorriso e gli occhi verde chiaro rafforzano quell’aura di Femmina alpha che la contraddistingue.
“Buon giorno buon uomo come sta? Ho sentito che chiedeva aiuto e l’abbiamo presa a bordo! Non mi faccia stare in pensiero, mi dica che le è successo!” Cominciai a spiegare l’accaduto quando di colpo “ma lei sta sanguinando!!!! Rebecca vai a chiamare subito Vittorio e che porti il kit medico!!!!! Su muoviti puttanella, so che ti piace il cazzo di Vittorio corri!!!!!!”
Basito da questo modo di impartire ordini non mi permisi di contraddire Vanessa e quando tornò a concentrarsi su di me continuai il racconto.
Vittorio arrivo’ poco dopo e mi fece accomodare su un divanetto per disinfettare la ferita del polpaccio e applicare la garza. Il ragazzo, sulla trentina aveva un fisico scultoreo, mi vergognai per il mio monoaddominale rilassato che sfigurava di fianco un così prestante ragazzo.
“Vittorio è un medico bravissimo, viene sempre con me, anche perché qui lavora ma ha la possibilità di divertirsi!!! Vero Vittorio???” Un cenno del capo e un sorriso diedero ragione a Vanessa.
“Ma che maleducata, non le ho chiesto come si chiama! Ha fame desidera qualcosa? Suvvia non faccia il timido e….. si tolga il costume e mi segua, qui vigono le mie regole”
“Sono Michele, piacere, la ringrazio per l’ospitalità e le cure ma vorrei tornare alla spiaggia, non vorrei che si preoccupassero”
“Lei è sposato?” “ Si e ho tre figli”
“Bene!!!! Venga con me le mostro una cosa, anzi tre”
Mi prese per mano e mi trascino’ verso il ponte di prua dove, sdraiate a prendere il sole completamente nude c’erano tre bellissime ragazze.
“Agata! Silvia! Giorgia! Voglio presentarvi il mio ospite, Michele, lo abbiamo pescato in mare che era in difficoltà”
Si alzarono visibilmente emozionate e incredibilmente preoccupate per la mia salute mi vennero incontro.
Tre fighe da paura completamente nude.
Agata la primogenita, 24 anni 1,70 cm per 50 chili scarsi di cui 20 solo di tette, capelli neri lisci, occhi azzurri come il mare, uno sguardo sensuale che farebbe rinascere i morti, glabra come la madre è molto autoritari proprio come Vanessa, al suo “piacere Agata” non potei nascondere che il mio cazzo stava prendendo vigore e lei, abbassando lo sguardo disse”vedo anche per lei….” “Piacere mio” riuscì a dire e come risposta ottenni un “lo vedo”.
Silvia, la seconda, 21 anni, alta come Agata capelli castano scuri occhi verdi eun viso d’angelo su un corpo da favola, una bella terza abbondante e un filetto impertinente a sovrastare una vagina giovane e morbida, “Cuao sono Silvia, Spero Vittorio abbia fatto un buon lavoro!!!! Altrimenti lo buttiamo a mare!!!!” Mi si gelo il sangue, poi esplose in una risata” ma va non potremmo vivere senza Vittorio” continuò con “vedo che le fa piacere conoscermi” avevo il cazzo talmente duro che avrei potuto bucare la nave e farla affondare.
Non riuscì a dire nulla che mi si presentò Giorgia. 19 anni, capelli rossi e ricci, sul viso un bel po di lentiggini, anche lei occhi verdi, anche lei una terza abbondante e anche lei un filetto rosso sovrastava una vagina giovane e fresca.
Tutte e tre abbronzatissime senza segni, tutte e tre sprigionavano sesso da ogni poro della pelle.
“Ciao Michele…..” e dicendo questo mi prese il cazzo in mano e mi fece una sega, non mi era mai capitato ma in pochi colpi le schizzai addosso tutto lo sperma che avevo nelle palle.
Mi sentii tremendamente imbarazzato e cominciai a farfugliare scuse stupide.
“Tranquillo Michele, anche le altre avrebbero voluto farlo, solo che io ho più coraggio di loro, vero mamma?” “Si Giorgia sei la più coraggiosa, ma hai disubbidito alle regole, per questa volta sarò clemente, due giorni!”
Non capii cosa intendeva ma non volli approfondire per non creare altri disguidi.
“Michele si metta comodo, ho una proposta per lei, mi ascolti e ci pensi bene prima di rispondere,
Dunque, secondo me lei è la persona giusta, vorrei avere dei nipotini e fin ora chi ha provato non è riuscito a fecondare le mie figlie. Abbiamo provato con ragazzi coetanei ma nessuno ha ingravidato nessuna della mie figlie.
Secondo me un uomo come lei, padre, sicuramente avrà successo. Ovviamente ci sono delle regole per cui non transigo e vanno TUTTE rispettate.
Cosa ne pensa?”
Un misto paura, terrore, eccitazione mi pervasero la mente, ingravidare delle ragazzine??? Con l’incitamento della madre??? Se poi mi denunciasse??? Tipo per stupro??? Magari non sono consenzienti?????
“Mia figlia Giorgia le ha fatto una sega e l’ha fatta venire su di lei, disobbedendo a una regola e ricevendo una punizione per due giorni di non praticare nemmeno la masturbazione, non è sufficiente come motivazione?”
“No non le leggo la mente se è quello che pensa, solo che sappiamo ormai come presentarci”
“Quindi lei vuole che io ingravidi tutte e tre le sue figlie e poi????”
“Lei qui sarà assistito dalle mie figlie H24, se vorrà, in qualsiasi momento potrà avere accesso alle vagine delle mie figlie, badi bene solo le vagine, assolutamente niente sesso anale o pompini. Voglio che il suo sperma abbia il solo obiettivo di fecondare.
Potrà solo ed esclusivamente avere rapporti con Agata,Silvia e Giorgia, le inservienti, le cameriere o qualsiasi altro componente dell’equipaggio sono esclusi dai rapporti sessuali con lei. Come le mie ragazze avranno solo lei come unico membro da cui ricevere sperma.
Potrò assistere alla fecondazione e richiederle rapporti in qualsiasi momento e lei non potrà rifiutare.
Non dovrà assolutamente eiaculare dopo una masturbazione oppure eiaculare in coito interrotto, ogni rapporto sessuale deve concludersi con la sua eiaculazione nella vagina delle mie figlie, tutto chiaro???”
“Senta, mi scusi, ha tre figlie meravigliose giovani e belle, perché vuole costringerle a avere un figlio con me, quando il mondo è pieno di ragazzi che pagherebbero per ingravidarle?”
“Non devo spiegare a lei i motivi nostri, le mie ragazze sono assolutamente accondiscendenti a procreare per me dei nipotini, sono felici di poterlo fare e mi chiedono di reperire maschi affinché affrontino la gravidanza.”
“Io sono basito….”
“La pagherò, 5000 euro al mese per tutta la vita per ogni nipote che verrà al mondo, ovviamente non avrà nessun tipo di contatto e non potrà esigere nessuna patria podestà… ci pensi bene”
“Guardi la mia vita mi piace com’è, ho due donne che concedono ogni orefizio e si trastullano spesso e volentieri con me, mi spiace non credo di essere l’uomo giusto.”
“Michele, prima di decidere le concedo la possibilità di provare una della mie figlie scelga quale vuole”
Mi girai e vidi…. Tre bellissime ragazze messe a pecora che si atteggiavano a essere scelte per essere montate, gemiti e sguardi ammalianti da parte di ognuna, le vagine li a un passo che bramavano un membro dentro di loro, bagnate e gonfie di umori, Giorgia, col filetto rosso, allargava con le dita la sua piccola vagina, a supplicare di essere penetrata.
“Scegli!!!! Vuoi assaggiare la più giovane? Giorgia?” E in quello mise un paio di dita dentro la vagina della figlia, la quale crollò a terra in un gemito stridulo, ora con le spalle a terra e il culo alto, la voglia di infilarglielo fece diventare marmoreo il cazzo,
“Assaggia che buona” e mi mise in bocca le dita che istanti prima erano nella figa della figlia.
Un sapore unico, mai provato, sapeva di miele, con una punta acida però…. Andai in visibilio e senza pensarci mi avvicinai, Vanessa mi prese il cazzo in mano e lo puntò dritto nella vagina di Giorgia, mi abbraccio da dietro e spingendo il mio bacino mi fece affondare nell’ utero caldo e umido di Giorgia.
Giorgia era veramente stretta e quell affondo così impetuoso pensavo l’avesse lacerata e invece la sentii godere.
Si rimise a pecora e comincio’ a muoversi. La vagina restava sempre stretta sebbene il cazzo era già da qualche momento dentro di lei.
“Sei tanto stretta, quasi sembra un culo da quanto non mi molla”
“Aspetta” disse tra un ansimata e l’altra “non è ancora arrivato il bello!”
Io stavo fermo faceva tutto lei, anche perché Vanessa mi obbligava da dietro a non muovere il bacino.
“Ora senti”
Sentii il cazzo massaggiato da dentro la figa, come dei rulli che partivano dalla base e arrivavano alla cappella, continuamente.
Una sensazione mai provata prima, la costrizione che c’era mi stava dando un piacere mai provato prima, nemmeno quando ho sfondato il culo a Monica e Elisa.
“È un antica tecnica indiana, l’ho imparata l’anno scorso in India dalle donne che vivono nei bordelli. Le aiuta a far venire prima l’uomo così possono avere più clienti al giorno”.
Ormai ero prossimo, ultimi colpi di quella tecnica e il mio cazzo esplose una valanga di sperma, sei sette schizzate riempirono la vagina di Giorgia e lei contenta si staccò da me e, sdraiatasi alzò le gambe.”così aiuto lo sperma a raggiungere le ovaie.
“Allora Michele accetti????”

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