Uno strano lamento 2.
di
Batacchione.
genere
etero
ontinuavo lentamente ad incularla il più dolcemente possibile...con le mie modeste dimensioni ma la morettina, consolata dalla sua amichetta, si girò verso di me e mi disse di dare dei colpi più intensi ed allora la sua richiesta divenne per me un ordine e subito mi diedi da fare penetrandola con colpi decisi che la fecero subito sobbalzare e, quando proprio non me lo aspettavo, la sento schizzare umori in quantità e la sua amica si precipita a gustarsi succhiando la fighina riempendosi la sua bocca fino af uscire dagli angoli della bocca assai carnosa e molto sensuale, eccitantissima per me. A quel punto mi lasciai andare e le riempii il culetto di sborra bollentissima e lei gemette sia di piacere, sia di dolorini che si smorzarono subito lasciando solo lo strascico del piacere intenso. Corsero insieme al bagno a lavarsi sotto la doccia e dopo le raggiunsi anch'io a rinfrescarmi, lavarmi ed infine passai a leccare le fighettine e lì la morettina mi rivelò che la biondina aveva tutt'e due i buchini ancora intatti: era quindi vergine e la interessata mi disse che ne aveva tantissima di voglia di essere prima solo scopata nella fighina e poi si sarebbe fatto sfondare il buchino del culetto sodo, armonioso...che idillio!! Così ci sdraiammo sul letto e la morettina si mise ad eccitare la biondina leccandole la figa e poi il culo ed io mi misi a baciarla in bocca e la biondina, che poi seppi si chiamasse Gioconda e quindi anche la morettina mi disse il proprio: Simonetta. La biondina mi chiese di baciarla in bocca a lungo per smorzare un poco la sua tensione nervosa per la paura delle dimensioni del batacchione. Le mordicchiai le labbra e poi succhiai la lingua, dopo le stuzzicavo la fighina con l'Indice ed arrivai a sentire la parte stretta dalla presenza dell'imene, poi scesi a succhiarle i capezzoli e lei gemette intensamente e mi pregò poi di mordicchiarla un pò dapertutto: sui fianchi, sull'ombellico, sulle natiche, alle cosce ed ai polpacci. La morsi lievemente in ogni punto del suo grazioso corpicino e mi fermai alla fighina già sbrodolante dagli umori che mi suggerirono di approfittare della discreta quantità ed allora m'infilai il preservativo che costrinse il povero batacchio ad indossare un abito succinto perciò stretto. Chiesi a Gioconda se potevo mettere la punta del batacchio appoggiata alle labbra della sua fighetta e lei subito sussultò ma mi fermai rimanendo immobile ma poi le diedi un bacio sulla bocca e le suggerii di abbracciarmi ai fianchi stringendomi quanto voleva lei, poi, quando sentii che stava rilassandosi, allora glielo puntai alla figa e spinsi dentro lentissimamente e lei sospirò ansimando poi mi chiese di fare piano, ma poi, al contatto col suo imene, allora dovevo dargi un colpo secco per rompere la membrana senza esitare, dandole così meno dolore possibile ma le consigliai di lasciarmi fare e così avrebbe solo sentito un lieve dolorino alla membrana che sarebbe seguito da piacere e niente più dolore...solo piacere! Diedi quindi una spintarella ed andai a toccare di nuovo l'imene e subito diedi il colpettino per romperlo definitivamente. Lei si lasciò andare con un lieve gridolino che fu però più di stupore invece che dolore perchè poi mi confessò che era convintissima di sentire un lungo ed acuto dolore. Mi chiese poi se farsi rompere il culetto fosse simile all'imene ma le spiegai che lì non cèerano barriere e solo l'ano un pò stretto, rendeva simile all'imene la "rottura di culo" ma bastava solo riempire il forellino di gel, tanto da rendere scivoloso anche un ruvido batacchio ma io potevo vantarmi di avere una certa esperienza, tale da rendere quasi piacevole e non dolorosa penetrazione. Poi mi chiese di riscoparla di nuovo per sentire se c'era rimasto del dolore da provare oppure solo e solamente piacere. La tranquillizzai che a quel punto cèera solo da godere il batacchione nell'ancora ben stretta fighina ed allora, solo dopo pochi baci in bocca, le accostai il batacchio alla figetta e glielo infilai tutto dentro con delicatezza, con dolcezza, lentezza e lì, lei cominciò a gemere a lungo per poi gridare ma di solo poacere. Glielo spinsi dentro scatenandomi, scopandola a lungo e, dopo che le sborrai fino a riempire il preservativo, allora mi sfilai il "guanto" per sostituirlo con un altro e lì nuovamente la penetrai col batacchione già di nuovo drtitto e duro. Lei mi chiese quante scopate avremmo fatte ed allora le risposi che al solo guardarla in viso, credo che avremmo potuto avere varii amplessi ancora da goderci. Lei m'abbracciò al collo e dopo sentimmo la sua amichetta chiedere se avevo ancora una cartuccia da sparare con lei e, guardata negli occhioni Gioconda, capii che acconsentiva di sparare una cartuccia con Simona la morona! Senza tanti premboli leccai un pco la figa a Simona e, accostatole il batacchio alla fighina, la penetrai a fondo e subito mi scatenai in una galoppata da sfiancare anche la meglio cavallina. Dopo che godemmo insieme, fu Gioconda a sfilarmi il preservativo e con la lingua mi ripulì il batacchio a fondo.
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