La commessa mi regala le sue infradito -2a parte

Scritto da , il 2022-05-30, genere saffico

Confusa, ero confusa. Tra me e me pensavo alle vibrazioni che quella mattina mi aveva dato. Sensazioni strane che non sapevo decifrare. Quella ragazza mi aveva imbarazzato. Mettere le sue infradito mi aveva scosso. Sentire il mio piede caldo del suo e umido del suo mi aveva provocato inquietudine. E poi avevo le sue infradito dietro, nel baule della macchina Arrivai a casa, incredula....era tutto surreale. Le lasciai nel mio porta scarpe. Ma il pensiero correva li. Le presi, le guardai. Mi tremavano le gambe. Le portai al mio naso, annusai e sentii il suo odore. Oddio, stavo sentendo l'odore di un'altra donna. Mi sentivo elettrica, il suo odore mi piaceva. Mi sentivo calda. Ebbi paura. Le rimisi nel porta scarpe e tornai al mio tram tram. Passarono due giorni. Uscii nuovamente da lavoro dopo il turno di mattina. Un brivido passando vicino al centro commerciale. Mi fermai. Entrai è combattuta da mille pensieri e sensi di colpa mi fermai a guardare la vetrina del negozio di scarpe. Lei era lì. Oddio. Tra me pensavo "ma sei scema, sei una mamma, moglie e ti metti a guardare se c'è una commessa???" . Ma lei mi vide e mi salutò, uscii sulla porta e mi sorrise. "Ciao, tu sei la ragazza dell'altro giorno, come stai?". Ricambiai il sorriso e risposi:" ti ringrazio per la ragazza ah ah ma ormai ho 40 anni " - "ma davvero? Non te li darei sei molto bella" queste parole mi provocarono una forte emozione. Lei incalzò "dai vieni dentro, non ho clienti - ti faccio vedere qualche nuovo arrivo". Non mi diede il tempo di reagire. Mi prese per mano e mi trascinò all'interno. "Dai siediti, ti porto una scarpa elegante...aperta, con un pò di tacco così se questa estate vai a qualche festa sarai bellissima". Mi sedetti, ero imbarazzata. Lei arrivò con le scarpe. Prese con la mano la mia caviglia, tolse le ballerine. Con la mano prese il mio piede e delicatamente passò la mano sotto la pianta quasi a volerlo pulire. Mi batteva il cuore. Mi disse "scusami, ti passo le mani sulla pianta così ti asciugo un pò e calzi meglio" . Diventai rossa. "Non ti preoccupare, lascia stare dai sono appena uscita da lavoro". - "ma figurati, no mi fa schifo, mi dai l'idea di essere una donna molto pulita e mi sembra di conoscerti da sempre ah ah " sorrise e divenne un po rossa in volto ma anche io divenni rossa. La sua mano sulla mia pianta mi stava procurando forte emozioni. Credo che mi piacesse. Ma ero frenata dai sensi di colpa per queste emozioni strane che non volevo capire. Lei continuò ancora un pò con le mani e poi mi infilò le scarpe. "Guarda come stai bene, sei bellissima, hai un piede molto molto bello e femminile". "Grazie, sei gentile. Trovi?" "Si sì, trovo - dai passami l'altro che ti metto anche l'altra scarpa." Allungai l'altra gamba, lei tolse la ballerina e fece lo stesso gesto con la sua mano. Prese il mio piede e passo la sua mano sotto la pianta. Poi porto il mio piedino al suo seno appoggiandolo li mentre slacciava la scarpa per poi mettermela. "Ecco, ora prova a caminare...guardati quanto sei bella". Ero imbarazzata ma mi piacevano i complimenti di questa ragazza. Mi stava dicendo che ero bella. Mi stava lusingando. "Dai vieni qui che ti aiuto a toglierle" . Mi sedetti e mentre mi stava togliendo le scarpe me ne raccontava le caratteristiche. Le tolse entrambe, rimasi a piedi nudi mentre mi parlava. Era carina, un pò morbidina ma molto femminile. Si muoveva in modo naturale. Aveva un seno abbondante. "Vedrai che tuo marito con queste scarpe ti riempirà di baci ai piedi" mi ispiazzò con questa frase. "Ah non credo, è molto orso lui ah ah" Risi nervosamente. "Ciòè mi stai dicendo che non ti bacia mai così?" ...e mentre Fini la frase afferrò il mio piedino e diede un bacetto apparentemente innocuo sulla pianta del mio piede e poi un altro più sotto e un'altra ancora e sorrise dolcemente. Ero in trans e non sapevo che dire. "Eh no, non me li dà ah ah " mi uscì un sorriso nervoso. "Tra l'altro hai un odore buonissimo, secondo me si perde tanto ah ah" anche lei fece un sorriso imbarazzato e nervoso. Tra me e me pensavo che anche io avevo sentito il suo odore e anche io penavo che era molto buono. Oddio. Si era creata una situazione strana, eravamo entrambe paonazze. "Sei gentile, nessuno mi hai mai fatto questo complimento" . "Eh sì, hai un odore molto buono, posso risentirlo?" Timidamente annuì con la testa e lei con le mani che tremavano portò nuovamente il mio piedino vicino alla sua bocca e diede qualche altro bacetto. Era una scenda imbarazzante ma molto dolce. Quelle attenzioni mi lusingavano. Eravamo entrambe ignare di dove stavamo planando. Stava guidando l'istinto, l'irrazionalità, l'imbarazzo. "Sai che mi piace darti questi baciotti ah ah ? Hai i piedi morbidissimi " a guardavo sorridendo e non riuscivo a rispondere. " grazie sei gentile" - " posso ancora un altro bacio?" Non spiccicavo più una parola sorrisi e lei riprese il mio piedino e torno a baciarlo...le dita, la pianta, il calcagno. Erano baci timidissimi. Poi si fece un pò più audace, uscì un pochino la lingua e la passò sotto la mia pianta". "Ah ah ...sei salata ah ah ...che scemine che siamo". Ero completamente incredula di quello che stava avvenendo. Dalla porta entrò una cliente e lei si ricompose subito...mi rimise le mie ballerine. "Senti, sei molto simpatica, ti va se prendiamo un caffè domani?" . "Eh, domani ho il turno di pomeriggio, esco dall'ospedale alle 21e30." "Ah che bello, sei infermiera, medico?" "Eh sì ah ah, sono infermiera". "Dai, il centro commerciale chiude alle 21. Ti aspetto. Dai prendiamo un caffè. Mi sembra di conoscerti da sempre." Ero talmente incredula che non riuscii a dire nulla se non un "ok". "Senti segnati il mio numero, mandami un messaggio che memorizzo il tuo è poi ci sentiamo tra oggi e domani per accordarci ok?" E si alzò, mi sorrise molto timidamente, ricambiai e si avvicinò alla cliente. Io uscii dal negozio turbata e con mille dubbi, domande. Mi sembrava di non conoscermi più.

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