Il mio piede, un turbamento

di
genere
tradimenti

Mi chiamo Roberta e sono una donna sposata di 39 anni. Sono alta 1,55, castana chiara bionda con capelli sul collo. Sono morbidina, un po sui fianchi e glutei. Seno ho una 2/3. Non ho mai tradito mio marito, non ci ho mai pensato e ne ho voglia di farlo. Tuttavia un po di tempo fa mi è capitato un episodio che mi ha molto turbato. Io sono infermiera. Una sera ero assegnata al turno di notte. I colleghi del pomeriggio nelle consegne mi raccomandarono un paziente che nel pomeriggio non si era sentito bene. Decisi pertanto di sedermi nella sua stanza con la sedia accanto al suo letto. Era un signore sulla sessantina. Chiusi le luci e allungai le mie gambe sul letto per potermi rilassare e provare a chiudere gli occhi. Il signore con molta gentilezza mi chiese che, se volevo, potevo mettere le gambe sotto le coperte. In effetti essendo inverno soffrivo sempre di freddo alle mani e ai piedi e pertanto accettai ringraziando. Dopo poco presi sonno. Ma era un sonno strano. Non ricordo quanto dormii ma ad un certo punto mi svegliai, aprii gli occhi. Avevo la sensazione di essere a contatto con qualcosa. Non riuscivo a capire cosa anche perché ero ancora mezza addormentata. Nella penombra vedevo che sotto le coperte il signore si muoveva con il bacino. Tutto ad un tratto realizzai che mi sentivo sfregata sul piede. Ed ero anche umida. Sentivo la calza sollevata...e d'un tratto capii che si stava sfregando il suo membro sulla mia pianta del piede. Mi bloccai dalla paura. L'istinto era quello di levare immediatamente la gamba e urlare di fermarsi ma non lo feci. Avevo timore e imbarazzo. Se avessi fatto casino sarebbe stato imbarazzante e pertanto decisi di non fare nulla. Feci finta di dormire e pensai che l'unica cosa da fare era quella di continuare a far finta di dormire nella speranza che smettesse. Lui continuò ancora qualche minuto che a me sembravano anni. Sentivo il suo membro, non credo particolarmente grosso, che si strofinava sul mio piede rendendolo sempre più umido. Sentivo la cappella sulla pianta e sulle dita. Ad un certo punto sentii uscire lo sperma caldo che in breve tempo mi ricoprì tutta la pianta. In modo un po goffo subito dopo sentii la sua mano rimettermi il calzino (avevo fantasmini colorati). Fatto questo si rigiró dall'altra parte. Rimasi turbata, non ripresi più sonno e quando si addormentò lasciai la stanza. La mattina ovviamente non dissi nulla e me ne tornai a casa. Ero così turbata. Non mi perdonavo di essere stata zitta. Arrivata a casa entrai in bagno per fare la doccia. Mi sedetti sul Wc, mi tolsi le calze e vidi il mio piede ancora umido di sperma. Avevo sensazioni strane. In mezzo alle gambe mi sentivo calda. Perché? Non capivo. Con le dita toccai lo sperma rimasto sul piede, lo annusai istintivamente. Ero imbarazzata. Che stavo facendo?? Quel dito umido di sperma mi procurava strane sensazioni, mi batteva il cuore....lo portai inconsciamente vicino alla mia vagina e mi bagnai il clito. Ero come in trans. Mi ripresi subito ed entrai in doccia, confusa. Volevo andarmene a letto e dimenticare tutto. Al pomeriggio arrivo però una telefonata. La collega che doveva fare la notte non poteva e chiesero a me di rifare il turno. Il cuore iniziò a battere a 1000. Quello strano calore mi tornò tra le gambe. Provai a non pensarci. Tornai al lavoro e mi ridiedero la consegna della sera prima. Dovevo sorvegliare da vicino lo stesso paziente. Ero imbarazzata e rossa in viso. Mi rimisi seduta vicino a lui. Quando le luci si chiusero lui si girò di schiena e io non mi azzardavo a rimettere i piedi sul letto. Ma come in trans dopo un po rimisi i piedi sotto le coperte. Ma chiaramente non presi sonno. Ero agitata. Cosa stavo facendo? Cosa speravo? Dopo un oretta il signore si girò verso di me . Sentivo che si muoveva sotto le coperte per avvicinare il bacino e il pube al mio piede. Lui credeva che io dormissi. Iniziai a sentire le mutande contro le mie calze. In modo molto goffo da sotto avvicinò le mani alle mie caviglie e cerco riuscendoci ad abbassare il mio fantasmino. Ora avevo nuovamente il piede nudo. Sempre in modo imbranato abbassò gli slip e adagiò il suo membro caldo sul mio piede. Sentivo che prendeva forma piano piano lasciandomi umida nella pianta. Ad un certo punto iniziò a muoversi ritmicamente in modo da strofinare il membro sul mio piede. Da lì a poco lo sentivo umido e appiccicoso. Avevo il cuore a mille e csensazioni strane, di piacere. Le strofinate erano ritmiche, a volte piano e a volte più forte. Credo cercasse di essere discreto per non farmi svegliare. Ad un certo punto sentii la cappella ingrossarsi e pulsare e lo sperma uscire caldo e bagnarmi tutta la pianta. Come la sera prima mi rimise il calzino e si girò dall'altra parte. Ero confusa, feci finta di dormire e di non essermi accorta di nulla. Dopo un paio di ore, quando lui dormiva mi alzai e mi diressi in bagno. Mi levai il calzino, il piede era tutto bagnato di sperma. A quella vista mi bagnai tra le gambe. Erano sensazioni che non controllavo. Ebbi nuovamente il desiderio di sentirlo tra le mie dita della mano. Lo spalmai sul piede e la stessa mano la portai tra le mie mutandine bagnandomi le labbra. Non capivo perché stavo facendo così. Razionalmente non lo avrei mai fatto ma provavo piacere. Mi bagnai là passerina e rimasi così sono alla fine del turno. Non capii mai che cosa mi prese. Credo rimarrà un segreto
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scritto il
2022-05-23
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