Teresa

Scritto da , il 2022-04-14, genere etero

Teresa e Valerio hanno preso possesso della ex casa di zia Laura. Lei è un insegnante delle scuole medie, ha 54 anni rossa di capelli, un po’ cicciottella. Lui 63 anni, ex ferroviere, in pensione anticipata da anni per un grave infortunio ad un braccio, che lo ha reso invalido. Hanno un figlio di 25 anni, che li ha resi nonni di una bambina pestifera. Dopo che avevano finito il trasloco un pomeriggio mi suonano e si presentano come nuovi vicini, li feci accomodare e gli offri da bere. Una sera venne a cena la mia amica Vanessa, sempre vestita in maniera succinta, con le tette in mostra, s’incontrò con Valerio e Teresa salirono in ascensore insieme. Vanessa suonò alla mia porta io andai ad aprire, e mi bacio in bocca, sotto lo sguardo attento di Teresa, che si era attardata sulla sua porta di casa, la salutai e lei mi salutò. Ovviamente Vanessa veniva a casa mia il venerdì o il sabato e si fermava a dormire da me. Scopavano a lungo inoltre durante l’amplesso Vanessa gode ad alta voce, e i vicini la sentono. Mentre facevo il culo di Vanessa lei emise un gridolino di piacere che secondo me fu sentito almeno fino al piano di sotto, poi ne emise un altro e un altro ancora. Passarono dei giorni, e incontrai Teresa con le buste della spesa e cassa di acqua, mi proposi per aiutarla, presi la cassa d’acqua e una busta, salimmo in ascensore, mi disse ma la tua amica grida sempre così? Rimasi interdetto e imbarazzato, mi scusai e dissi si purtroppo grida alcune volte, lei disse grida in particolari occasioni. Mi scusai di nuovo, arrivammo al piano, la aiutai con la spesa lasciando il tutto vicino la sua porta salutai e lei mi ringraziò. Dopo una settimana mi invitò a cena accettai di buon grado, portai una bottiglia di vino, m venne ad aprire il marito, mi fece accomodare, la tavola era già apparecchiata, ma non si era ancora fatta viva Teresa, dopo circa un quarto d’ora si presentò con una zuppiera piena di pasta, scusandosi, per non aver fatto gli onori di casa, ma che era impegnatissima in cucina cibo ottimo, conversazione anche ,durante la serata chiesi i loro numeri di telefono, per eventuali esigenze, acconsentirono, io diedi il mio . Verso le 11 salutai e mi ritirai nel mio appartamento. L’indomani mattina mi mandò su whatsapp una tazzina di caffè con il buongiorno, io risposi con un semplice buongiorno e la ringrazia nuovamente per la gustosa cena, e l’ottima ospitalità ero ancora tutto assonnato. Iniziai a contattarla su whatsapp con il buongiorno, le prime volte rispondeva sempre dopo molto tempo, poi la contattavo con frasi banali, durante l’arco della giornata ma sempre fredda e distaccata. Mi ero scocciato di questa freddezza, cosi evitai il buongiorno, e tutti gli altri messaggi, quando mi arrivò un suo messaggio il quale diceva non mi dai più il buongiorno io gli risposi dicendo che mi sembrava di disturbarla, in quanto le sue risposte erano di una freddezza inaudita. Non ebbi risposta, quando verso le 11 di sera ricevetti un messaggio Buonanotte con un insieme di cuoricini e faccine, io risposi con una buonanotte e una faccina che ride, subito dopo mi arriva un altro suo messaggio in cui mi dice stupido mi fa piacere il tuo buongiorno, e non dimenticarti di mandarmelo risposi con uno smackkk. Cosi, iniziammo a messaggiare spesso, anche quando aveva lezione, un giorno mi disse ho una classe di asini, non li sopporto risposi ridendo. Un giorno mi suonò la porta andai ad aprire era Teresa, mi disse vado a fare la spesa ti occorre qualcosa? Risposi di no che avevo già provveduto, gli dissi devo fare colazione vuoi un caffè? Accettò , io mi preparai il mio solito cappuccino feci l caffè per lei parlammo del più e del meno, ma il suo sguardo furbo e intrigante, mi suggeriva di andare oltre gli chiesi se fosse su facebook, rispose di no poi mi chiese come la cavavo con il computer, gli dissi un po’ lo so usare, doveva fare dei power point, risposi non ci sono problemi, quando vuoi dopo le 16 se sono a casa ti posso aiutare. Così il martedì mi mandò un messaggio su whatsapp gli risposi che ero in casa e che ero libero. Mi suonò portò il suo pc iniziammo a scaricare foto testi , gli consigliai di prendere appunti , in modo da poterlo poi rifare da sola , mi disse e tu che ci stai a fare ,finimmo il lavoro io, dissi in genere uso la filosofia ” insegnami a pescare non darmi il pesce” lei rispose si giusta teoria ma sta volta preferisco il pesce sorrisi , gli feci una carezza , mentre la mia mano stava sulla sua guancia, lei appoggio la sua mano sulla mia. La baciai in bocca, mettendogli le mani sulle tette forse una quinta, sicuro una quarta abbondante era senza reggiseno, la feci alzare dalla sedia accarezzandogli i capelli profumati, la portai in camera da letto si sbottonò il giacchetto abbottonato quasi fino al collo, e uscirono 2 tette enormi, ti piacciono io dissi molto sono grandissime, iniziai a succhiarle a morderle mentre infilavo la mano in fica, scostai le mutande, e infilai 2 dita che poi gli feci leccare, mi disse che ero un maiale , sorrisi mi abbassai i pantaloni della tutta, mi abbassai le mutande, rimase sorpresa, gli dissi ti piace? Lei rispose è grande si tolse la gonna, le mutande, grassoccia ma soda, gli misi una mano in testa e la condussi verso il mio cazzo, inizio un bel bocchino, l’alzai inizia a leccargli la fica, infiali 2 dita, gli sollevai le gambe, puntai il cazzo sulla fica, e spinsi dentro con decisione. Fece un sobbalzo, la scopavo prepotentemente, emise un verso anomalo aveva goduto. Gli iniziai di nuovo a leccare la fica, poi la baciai in bocca gli rimisi il cazzo in bocca ciucciava benissimo, mentre gli accarezzavo i capelli, mi staccai la misi a pecorina, iniziai a scoparla con foga, poi mi fermai leccai fica e culo, infilai un dito nel culo disse che cosa mi vuoi fare? Io risposi indovina? Puntai il cazzo nel culo, spinsi piano piano poi lo feci entrare , si dimenava ma poi lo feci entrare tutto mi ero aggrappato alle cicce dei fianchi morbide, il cazzo si era fatto strada la inculavo a dovere, iniziava a mugolare poi di nuovo quel verso anomalo continuai ancora un po’ stavo per godere, mi staccai, lei si voltò iniziò a fami un succulento bocchino finché non gli sborrai tutto in bocca, tenendogli la testa ingoiò tutto, si alzò andò in bagno poi ritornò a letto con me mi abbracciò e mi baciò. Stemmo , un po’ abbracciati, poi mi disse ora capisco la tua amica, si riferiva a Vanessa si avvicinò m baciò in bocca, mentre mi accarezzava il cazzo, si porto con la bocca sul mio cazzo che diventava sempre più duro, massaggiandomi le palle, la voltai e la inculai di nuovo, con foga gli piaceva, finché non venne, poi l misi a pancia in aria infilai il cazzo in fica, pompai forte e gli venni dentro, con immensa soddisfazione di entrambi, mi disse l’unica nota positiva della menopausa, si coprì la fica con una mano, andò in bagno si diede una lavata veloce, poi tornò a letto stemmo un po’ insieme poi mi disse scusa ma devo andare.


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