Quel giorno scoprii di avere una sorella 2.

Scritto da , il 2022-04-10, genere etero

Al mattino mi svegliai che era quasi mezzogiorno e c'era il sole. Andai subito in cucina a preparare un vassoio con caffè e latte con cornetti caldi che poi portai sul letto svegliando Susan che appena aprì gli occhioni si mise a rotolare per abbracciarmi e baciarmi poi in bocca e lì ci scatenammo in slinguate che poi dedicai ai suoi seni per me assai belli e graziosi i capezzoli sul roseo. Poi però la fame, l'appetito ebbe il sopravvento sul pomiciare e quindi ci gustammo la colazione a letto, poi, riposto il vassio sul comò, mi ficcai sotto le lenzuola e accarezzai Susan dal collo ai seni per poi scendere sulla figona che carezzai infilandoci poi un dito sgrillettandogliela, facendola così godere e, quando proprio non se lo aspettava, m'insalivai il batacchio che poi le infilai tutto in figa e lei così iniziò a gemere, sussultare, godere ed io ero al settimo cielo nel sentirla smaniare con lunghi gemiti che m'incitavano a farla godere sempre di più e ci riuscii magnificamente, infatti lei cominciò a schizzarmi la pancia con getti intensissimi di umori. Io, dopo la lunga cavalcata giunsi all'apice del godimento sborrandole dentro tanta quantità e, quando il cazzone si ammosciò scivolando fuori dalla figona, lei si spostò da me e si alzò dal letto per andare in bagno dove sentii scrosciare la doccia. Sentii subito il bisogno di lavarmi anch'io e m'infilai sotto la doccia spostando Susan un poco e lo strusciare il batacchio al suo bel culo mi provocò una nuova erezione. Chiesi così a lei se aveva finito di lavarsi ed insieme uscimmo dalla doccia andando ad infilarci sotto le lenzuola e lei palpò il cazzo per poi mettersi in modo da poterlo prendere in bocca e me lo ciucciò a lungo facendomelo indurire assai, così mi girai ritrovandomi così col cazzo proprio davanti al suo culone sodo ed invitante e immediatamente insalivai il glande e lo infilai nell'ano forzando la sua resistenza che presto riuscii a superare creandole, mi disse lei stessa, un gran dolore ma subito dopo fu lei ad invitarmi ad incularla con foga ed impeto ed allora diedi alcuni colpi energicamente e lì lei iniziò a dirmi di continuare sempre più intensament soddisfeci la sua richiesta. Dopo che sborrai a lungo, le proposi di uscire a farle conoscere roma con le sue opere d'arte e di storia. Accettò la mia proposta e, dopo un lungo tempo di preparazione, come tutte le donne del Mondo che sanno farci attendere, fu pronta ed iniziammo un giro fino ad arrivare partendo da piazza Venezia fino a piazza San Pietro, dove sostammo per farle godere in una trattoria la vera cucina romana : rigatoni con la paiata e dopo abbacchio con patate e lì lei mi disse di avere goduto veramente come mai prima d'ora in vita sua, abituata ad una cucina che maggiormente usciva da barattoli solo da riscaldare e quindi la nostra cucina fu per lei un vero idillio. Continuammo il giro turistico fino al trado pomeriggio poi con taxi tornammo a casa per prendere la mia auto ed andare a Fiumicino a mangiare pesce che lei apprezzò così tanto da promettermi di ricambiare il piacere del palato con quello erotico da svolgere sul letto. Dopo un dolce a lei naturalemnte sconosciuto a base di caffè, riprendemmo la strada di casa e lì iniziarono i guai: mentre guidavo, Susan slacciò la patta dei calzoni estraendo fuori il cazzone iniziandolo a spompinare ma poco dopo fui fermato dalla Polizia Sradale per un normale controllo ma non avemmo il tempo di ricomporci subito, così la nostra storia fu subito interrotta con il fermo alla stazione di polizia e lì Susan fu immediatamente rimpatriata nella notte stessa ed io, dopo la nottata trascorsa in camera di sicurezza perchè oltre agli atti osceni per cui fummo ambedue denunciati...io ero anche "su di giri" grazie al vinello di Velletri che ne ingoiai assai. Al mattino fui lasciato libero e così me ne andai subito all'aeroporto per vedere se potevo avere la fortuna di ritrovarci Susan ma l'ufficio informazioni mi confermò che Susan Proietti era già in volo per Perth. Così me ne tornai a casa dove crollai in un sonno per riprendere coscienza. Quando il telefono suonò, pensai subito che era qulcuno che mi chiamava per l'increscioso episodio avvenuto ma riconobbi subito la voce di Susan che, senza perdere tempo, mi disse di preparare le sue valige ed anche la mia per volare subito a Perth. Poi la telefonata terminò. Io prenotai un posto sul volo per Perth e tutto il resto ve lo racconterò presto.

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