Una Luuunga Estate 7° Giorno

di
genere
comici

Finalmente l’ultimo giorno ed inizia nel migliore dei modi.

Sono tutto un dolore, ho dormito poco e male, il peso della mia ragazza durante la notte ha fatto prendere alla mia spina dorsale una posizione innaturale. Le fitte ai testicoli ormai sono quasi insopportabili. Non vedo l’ora di tornare a casa, questa vacanza si è rivelata una vera e propria tortura. Colazione e alle 9.30 un giro veloce al mercato domenicale, per poi dirigerci come da copione in spiaggia. Metà dai ragazzi erano spariti, qualcun altro, come la sera precedente ha evidentemente dormito lì. Nell’aria c’è qualcosa di diverso, una sorta di calma dopo la tempesta, tutti più rilassati ed allegri, tranne io.

Davanti al nostro ombrellone è apparsa una signora 45_50 anni al massimo con solo un misero tanga addosso. Era sola ed intenta a prendere il sole fregandosene completamente degli sguardi dei passanti. Si! aveva due bellissime tette sode, rifatte senza dubbio, si vedeva la cicatrice nella parte sottostante del seno, credo che valgano i soldi spesi. Il culo invece, anch’esso rotondo e sodo, credo sia tutto naturale.

Verso le 11.30 ci raggiunge mio cugino, la settimana successiva sarebbe toccata a lui la casa. è proprio lui! Quello del divano letto distrutto e sparito. Dopo un sacco di anni ho rivisto anche sua figlia ormai 18 enne, una ragazza davvero bella, ho persino dei dubbi che sia davvero figlia loro. Mio cugino è ormai il classiamo uomo di mezza età: pancione, peluria abbondante e biancastra su tutto il corpo, qualche dente mancante e ingialliti dal fumo ed una grande stempiatura centrale sulla testa, sua maglie (non me ne voglia nessuno in stato di obesità) ma ad occhio e croce pesava sui 200kg, i piedi erano davvero due zamponi, e una pancia grossa e cadente, fino al livello delle cosce. Loro figlia invece era alta circa 1.70, magra, aveva un culetto tondo e sodo, probabilmente entrambi i glutei stavano nel palmo di una delle mie mani, mora capello corto seno forse una seconda scarsa lasciato libero di muoversi sotto al misero top che indossava. Per fortuna l’orrenda visione di mio cugino e sua moglie in costume mi distraevano da tutto il resto.

Poco prima delle 13 rientriamo e prendiamo un po’ di cose da asporto, ultimo pranzo di pesce della nostra vacanza ed il primo per gli altri. La mia ragazza si fa un panino con del prosciutto visto l’accaduto della sera precedente. Prima che qualcuno provi a difendere la moglie di mio cugino dicendo che forse è solo gonfia, beh si è mangiata due vassoi da 1 kg di fritto misto lei da sola ed uno di patatine fritte. Dopo pranzo io e la moglie di mio cugino restiamo soli a pulire, gli faccio vedere cosa è rimasto in frigo da mangiare e le scorte in dispensa. Ad un certo punto suona il telefono fisso della casa, io non mi ero nemmeno accorto che ci fosse un telefono fisso in quella casa. Era la zia proprietaria che uno alla volta ci invita alla cornetta per salutarla, arriva il turno della figlia di mio cugino che viene dolcemente chiamata al telefono dalle urla di sua madre. Scende in mutande bianche e reggiseno, io sono caduto in trans, sguardo fisso sulla sua vagina con la bava alla bocca, la sua siluette magra e tonica, i capezzoli turgidi che sostenevano il reggi seno, si ho un serio bisogno di scopare. Vengo strappato dal sogno ad occhi aperti dalle fitte ai testicoli. Torniamo tutti in spiaggia, vado a pagare l’ombrellone e ce lo godiamo fino a fine giornata, mentre mio cugino ne ha preso uno 2 file prima del nostro.
Loro figlia aveva legato molto con le mie ragazze nel frattempo, infatti quando torno dal bar erano tutte e tre in ginocchio all’ombra intente ad usare un lettino come tavolo, io mi siedo alle loro spalle per godermi la splendida vista dei loro fondo schiena. Non sapevo quale guardare, erano tutti e tre belli e diversi tra di loro, chi più piccolo chi più sodo o rotondeggiante, era inutile fantasticare, non sono riuscito a fare una cosa a tre figuriamoci una a quattro, a dire il vero non ho fatto nemmeno una classica cosa a due e manco una da solo.
Andiamo in acqua e faccio fare i tuffi a tutte quante prendendole in spalla, cercando quando possibile di palpeggiare un po’, almeno questo concedetemelo!
Torniamo a riva e le ragazze prendono un gelato, la più giovane tirava di quelle leccate violente al gelato da cogliere tutta la mia attenzione solo per lei. Alle 18 rientriamo, raccogliamo le nostre cose, prendiamo un pezzo di pizza al taglio e partiamo.

Io tremavo, avevo i brividi, non vedevo l’ora di tornare per svuotarmi, le ragazze in macchina dormono a bocca aperta sorrette dalle cinture di sicurezza, io dolorante, le fitte non cessavano, ora ho pure dei tic nervosi alla mano impaziente di intraprendere il suo lavoro. Scarico le donzelle a casa loro e scappo subito a casa mia. Lascio le valige in auto e mi fiondo in doccia, le immagini nella mia testa calde e ricche di dettagli, il tempo di aspettare l’acqua calda e lui è già duro come il marmo che scodinzola, lo afferro con forza ed inizio il mio lavoretto da falegname. Sarò durato 20 secondi, un’esplosione dolorosa ed abbondante, ogni singolo spasmo di piacere era accompagnato da una fitta dolorosa proveniente dai testicoli, riverso tutto il contenuto sul vetro del box doccia, tanto piacevole quanto doloroso però finalmente mi sono svuotato.



Non ditemi che vi ho illuso ero stato chiaro fin dalle prime righe, in vacanza non è successo assolutamente nulla.
Spero di avervi strappato qualche sorriso, ho altre avventure da raccontare, alcune serie, alcune tragicomiche qualche vendetta e anche stranezze che non so ancora bene in quale categoria possono rientrare.
Un grazie a chi mi ha seguito ed incoraggiato in questo nuovo hobby.
di
scritto il
2022-03-26
1 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Una Luuunga Estate 6° Giorno

racconto sucessivo

"Cena di classe"
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.