Rossella

di
genere
dominazione

Mi chiamo Rossella, ho 28 anni e sono sposata.
Sposata perchè vengo da quelle famiglie in cui si deve fare così.
Lavoro ogni tanto come colf o cameriera.
Fino a qualche tempo fa pensavo che la mia vita fosse giusta così, ma da qualche mese le cose sono cambiate.
Sono cambiate da quando ho inizito a lavorare per la famiglia B. (non farà il nome per privacy).

Ricevetti una chiamata dove mi veniva proposto un lavoro da colf full time.
La cosa mi interessava, avrei potuto abbandonare tutti i piccoli lavoretti poco remunerativi.
Per l'appuntamento mi vestii in modo semplice, dei jeans una maglietta e delle sneakers.
Uscita di casa mi resi conto di non aver messo il reggiseno, la forza dell'abitudine, ho poco seno e non lo metto praticamente mai.
Arrivai alla casa della famiglia B.
Era in una zona poco fuori la città, una villa moderna e bellissima.
Mi aprì la porta la Signora B.
"Buongiorno, prego accomodati Rossella."
Mi fece entrare, la casa era bella e ben curata, spazi enormi.
"Vieni andiamo in divano a parlare."
La Signora B. era una bella donna, giovane. Molto curata. Indossava un vestito nero stretto che la fasciava molto bene. Arrivava fino a metà coscia e le metteva in mostra un pò di seno.
Il salotto era enorme e pieno di luce.
"Allora Rossella, il tuo curriculm ci è stato suggerito da Monica, credo che sia un'amica comune. Ci parlava molto bene di te, delle tue attitudini particolari."
Ascoltavo la sua voce, non lo so perchè ma mi piaceva.
Notai che mi stava fissando in modo particolare, avevo i capezzoli duri che spingevano da sotto la maglia. Mi sentivo tremendamente in imbarazzo.
Più volte feci caso a come ogni tanto si passava la lingua tra le labbra.
"Noi pensavamo di offrirti circa 2000 euro al mese."
Feci una faccia stupita, incredula.
Erano un sacco di soldi.
"Mi hai fatto una bella impressione, penso che con te potremmo trovarci molto bene."
Il tono della sua voce era fermo sicuro, autoritario ma sensuale. Mi stava lentamente stregando.
"Ovviamente abbiamo alcune richeste che dovresti accettare."
La cosa era chiaramente strana, ma mi incuriosiva.
"Dovresti indossare una divisa, non penso sia un grosso problema. La vado a prendere così la vedi e la provi per vedere come ti sta."
Si alzò e mi lasciò sola qualche minuto in salotto.
Tornò con una divisa da camerira.
"Eccola, provala."
Chiesi dove potevo andare a cambiarmi.
"Fallo qui, vorrei che ti cambiassi qui. Spero non sia un problema."
La richiesta era alcuanto inusuale. I soldi erano comunque tanti.
Inizia a togliermi i jeans, rimasi in perizoma, tolsi anche la maglia, rimasi con il seno fuori.
"Aspetta un secondo. Voglio guardati meglio. Girati."
Cosa mi aveva fatto? La situazione era totalemente assurda ma non riuscivo a dirle di no.
Mi girai come chiesto, stava gurdando la mia schiena ed il mio culo sicuramente poco coperto. Avevo messo un perizoma molto striminzito.
"Sei molto bella, girati nuovamente."
Tornai a guardarla in viso, avevo le braccia conserte per copririmi il seno.
"Tira giù le braccia, vediamoti bene."
Obbedì e le feci vedere il mio seno. Piccolo e con i capezzoli durissimi in quel momento.
Nuovamente notai la sua lingua tra le labbra.
Non nego che ero molto nervosa ed in imbarazzo in quel momento.
"Mi piace quello che vedo! Metti la divisa ora."
Presi la divisa dal tavolo.
"No! Aspetta!!! la divisa la devi indussare nuda. Devi togliere tutto!"
Rimasi immobile per 15 secondi. Interminabili.
Cosa fare?
Decisi d'istinto. Forse non ci pensai nemmeno.
Mi sfilai il perizoma.
Ora ero nuda davanti a lei.
"Bene, vedo che sei una donna curata. Mi piace! Però ho detto nuda! Via anche le scarpe.Voglio vedere i piedi."
Ero nuda ed inerme davanti ad una donna che conoscevo da solo 15 minuti.
Cosa stavo facendo?
Sentivo il pavimento freddo sotto i piedi. Questo mi faceva sentire spaventata ma anche inspiegabilemte eccitata.
"Vedi Rossella, cerchiamo una persona che faccia esattamente quello che le viene chiesto. Adesso prima di metterti la divasi, vieni qui in ginocchio davanti a me."
E mentre lo diceva si era tolta le scarpe.
Ero in ginocchio come mi aveva chiesto.
La sua gamba si alzò e mi mise il piede sulle labbra.
"Vediamo se sei una ragazza sveglia. Cosa devi fare ora?"
In automatico aprii la bocca, le dita del suo piede entrarono ed io comiciai a leccarle.
Le presi il piede con le mani, per accarezzarlo e per mettermelo fino in gola. Mi stavo soffocando. Lo leccavo, leccavo anche al pianta del piede. Aveva un sapore forte. Ero eccitata.
Aveva anche un pò aperto le gambe, il suo vestito era salito. Vedevo che non portava intimo.
Intravedevo la sua figa nuda.
Leccavo il suo piedo come se stessi leccando un cazzo! Mi piaceva da matti.
"Sei molto brava Rossella!"
Presi un pò di iniziativa e con la lingua inizia a risalire le sue gambe lisce, lunghe.
Lei aprì ancora di più le gambe per invitarmi, per indicarmi la strada.
Arrivai alla sua figa, non era liscia come la mia, aveva una piccola striscia di pelo.
L'odore era forte, acre.
"Sono stata in bagno poco fa e non mi sono ne lavata ne asciugata, spero che il sapore ti piaccia!"
Mi spinse la testa contro la sua figa. Sapeva da piscio, mi entrò nella testa come una lama in modo inaspettato.
Mi stava piacendo da matti.
Sentivo che stavo colando tra le gambe.
Sentivo che anche lei si stava bagnando un sacco.
"Scusa Rossella, ma mi scappa ancora un pò. Resta li! Fai in modo che il tappeto non si sporchi."
E mentre ero intenta a leccare, ecco arrivare come un fiume la sua pisciata.
Mio dio. Mi ritrovai la faccia innondata del suo piscio. La bocca piena.
Mai avrei pensato di ritrovarmi in quella situazione. Mai avrei pensato di farmi pisciare in faccia ed in bocca.
Mai avrei pensato che questa cosa mi sarebbe piaciuta così tanto.
Ebbi un orgasmo.
"Brava Rossella, adesso mettiti pure la divisa, vediamo come ti sta."
Mi alzai ancora con il viso bagnato del suo piscio e andai verso il tavolo dove aveva appoggiato la divisa.
Da un primo sguardo sembrava una normale divisa.
Misi la gonna, non copriva praticamente nulla, la mia figa ed il mio culo erano praticamente in vista.
La camicietta aveva solo 3 bottoni, e lasciava totalmente in mostra le mie tette.
"Ti sta bene, fai un giro, fammi vedere meglio."
Faci come mi chiese.
"Manca solo una cosa adesso"
Da una cassetto del mobile li vicini tirò fuori un oggetto.
"Sai cosè questo?"
Feci di no con la testa.
"Questo è un plug anale. Voglio che tu lo metta, fa parte della divisa. Vieni qui. E girati"
Mi avvicinai a lei e mi girai come chiesto.
Con decisione me lo ficcò nel culo, all'inizio provai un pò di dolore e fastidio, ma dopo qualche minuto sentivo che iniziva a piacermi.


Al contrario degli altri miei racconti, dove la protagonista è inventata, in questo è una persona reale che si chiama veramente Rossella, una persona che legge i racconti di questo sito. Questo è come lei vorrebbe essere veramente.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Commentate o scrivetiemi bside77@outlook.com
di
scritto il
2022-03-21
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