La famiglia 8 - Il segreto rivelato alla suocera.

di
genere
incesti

Sergio aveva ragione sul conto della mamma di Elio che presto avrebbe sposato sua figlia che lui stesso, suo padre, aveva messo incinta.

Aveva ragione anche se non ne aveva le prove ma la reazione che aveva avuto quando aveva saputo che suo figlio aveva ingravidato la fidanzata, aveva un non so ché di eccessivo, di isterico!

Il tempo comunque, avrebbe chiarito ogni cosa.

Mentre nella famiglia della futura sposa i giorni scorrevano con una montante carica di libidine grazie al fatto che i maschi erano sempre più arrapati col crescere delle pance delle due donne, nella famiglia dello sposo, i preparativi alle nozze venivano vissuti con una frenesia ossessiva che coinvolgeva anche Lia(La sposa) la quale, all'uscita dall'università trovava sempre ad aspettarla la futura suocera che se la portava a casa per discutere tutti i dettagli del matrimonio con un particolare assillo sull'abito nuziale che secondo i suoi desideri doveva valorizzare al massimo la figura della sposa e soprattutto mettere ben in evidenza la sua pancia pregna.

Le incursioni quotidiane della suocera stressavano non poco la ragazza impedendole tra l'altro di concentrarsi negli studi come avrebbe dovuto con gli esami che l'aspettavano prima del matrimonio.

Fortunatamente la sera, col pretesto dello studio riusciva a liberarsi dall'invadente presenza del fidanzato e ripararsi tra le calde braccia dei suoi famigliari che l'aspettavano per farle scaricare attraverso goduriose sedute di sesso, lo stress accumulato durante il giorno.

Solitamente era la mamma ad occuparsi per prima di lei.

L'accompagnava in bagno e dopo averla spogliata e verificato davanti allo specchio i mutamenti che la gravidanza provocava ai loro prosperosi corpi, andavano insieme sotto la doccia e mentre si lavavano reciprocamente, si abbandonavano sotto lo scroscio di acqua tiepida a languidi toccamenti saffici fatti di baci profondi, lievi carezze e massaggi con le mani e le bocche sui loro sessi accaldati sino a sciogliersi in lunghi e dolcissimi orgasmi.

Ad aspettarle in camera da letto già nudi vi erano i loro maschi, fortunati responsabili del loro stato di dolce attesa.

La ragazza si adagiava subito a sessantanove sul corpo della mamma mentre il fratello se la chiavava sfiorando, allo stesso tempo con lo scroto, gli occhi della mamma impegnata a leccarle la fica e la verga del figlio nei suoi movimenti dentro-fuori.

Dall'altra parte di quei corpi intrecciati, il padre alternava i suoi affondi nella bocca della figlia e nella fica della mamma.

Il coinvolgimenti fisico e cerebrale di quei corpi che vibravano e si contorcevano emettendo suoni lussuriosi era tale che, in un bagno di sudore e di liquidi corporali, perdevano il senso del tempo e dello spazio mentre le donne venivano squassate da orgasmi a raffica prima che i loro maschi scaldassero coi loro bollenti fiotti le loro pance pregne.

Poi seguivano leccamenti senza regole in cui tutte le bocche si dedicavano a ripulire i sessi grondanti umori e sperma in un'orgia liquida senza distinzione di ruoli.

La libidine più sfrenata si impossessava di loro sino a che un nuovo godimento, nuove grida, nuovi orgasmi e nuovi spruzzi di sperma non giungeva a placare le loro voglie incestuose.

Da quando le due donne erano state inseminate, per la notte avevano deciso di scambiarsi i letti ed i partner e dunque, il ragazzo dormiva nel lettone con la sorella mentre nel letto apparecchiato nella camera dei ragazzi, giacevano e facevano l'amore il padre con la madre.

Tutto ciò avveniva di notte!

Durante il giorno invece, vi era l'impegno nello studio dei ragazzi seguito poi, dall'ossessiva presenza della futura suocera.

Mancavano pochi giorni alla fatidica data del matrimonio e la ragazza aveva già provato centinaia di abiti da sposa tutte scartate dalla suocera in quanto non valorizzavano a sufficienza il capolavoro di suo figlio: "La pancia gravida della sposa!"

"Tutti devono vedere, ed invidiare la virilità di mio figlio e lo splendore della ragazza che gli va in sposa!"

Ripeteva sempre tra se e se dal momento in cui aveva avuto la notizia.

Naturalmente, non era un assillo ingiustificato il suo e neanche una fisima atta a mostrare a tutti la sua grande disponibilità economica.

Il suo atteggiamento era la fine di un incubo!

Suo figlio infatti, sin da ragazzo veniva preso in giro dai suoi compagni per i suoi modi gentili, vagamente effemminati.

Crescendo poi, ero oggetto si un vero e proprio stalking da parte dei ragazzi che lo vedevano nudo quando facevano la doccia insieme: "Pisellino! Femminuccia! Frocetto! Senza palle! " Erano gli epiteti cui veniva regolarmente sottoposto anche in presenza delle ragazze le quali a loro volta, ridacchiavano e lo schernivano provocandogli una tale sofferenza che la mamma era stata costretta ad iscriverlo ad un collegio gestito da preti.

Contemporaneamente, ne controllava in continuazione lo sviluppo del pene sottoponendolo a continue visite mediche con improbabili cure.

Come già scritto, aveva cominciato lei stessa a masturbarlo e poi a fargli i pompini sino a portarselo a letto al posto del marito trasferito nella camera del figlio.

A nulla erano servite le proteste dell'uomo che non aveva mai avuto spiegazioni dalla moglie la quale si vergognava persino di parlare col marito di quel problema che la tormentava.

Il marito aveva accettato quella situazione senza protestare giacché il "portafoglio" in quella famiglia era della moglie: I soldi erano di lei!

Quando il ragazzo aveva raggiunto la maggiore età, la mamma, per verificare la capacità del figlio di mettere incinta una donna, aveva smesso di prendere la pillola.
Nessun risultato era stato raggiunto!

Aveva tentato in ogni modo, ogni tecnica, ogni postura senza mai ottenere ciò che desiderava.

Dunque, quando le avevano detto che la fidanzata di suo figlio era incinta, aveva subito capito che non poteva essere stato lui e da quel momento con molto tatto e la furbizia della disperazione, aveva cominciato ad indagare.

Il giorno in cui finalmente aveva trovato l'abito che cercava, aveva la felicità che le sprizzava da tutti i pori e persino gli occhi generalmente privi di espressione, erano l'immagine della gioia come quando aveva saputo.

Con l'abito indosso per gli ultimi ritocchi, l'aveva abbracciata attraversando il corpo della ragazza come un fluido elettrico col suo tremore, il cuore che le batteva a mille ed il respiro pesante.

L'abito, molto costoso era davvero bellissimo e faceva risaltare il corpo della sposa come una scultura di marmo del Canova.

Un corsetto di sete le teneva sollevato il rigoglioso seno lasciato generosamente scoperto da un audace scollatura appena velata da uno scialle di voile di seta.

La gonna sagomata in modo da avvolgere la pancia, cadeva a tubino sino a sfiorare il pavimento.

Una larga cintura stretta in vita, accentuava facendoli sbocciare come rigogliosi frutti i seni segnati in trasparenza dai capezzoli ed in basso, spingeva in fuori la pancia esaltandone al massimo la figura materna.

Uno schianto!

L'immagina di una divinità classica!

Bella come il sole: Afrodite!

Ecco, suo figlio avrebbe sposato Afrodite, la dea dell'amore in procinto di partorire un suo figlio!

Questo avrebbero visto in chiesa i parenti ed i numerosissimi invitati tra i quali tutti coloro che l'avevano bullizzato e deriso per tanto tempo.

Mentre tremante la stringeva a se, appoggiando le labbra sul suo orecchio dal quale pendeva un ciondolo d'oro con un diamante incastonato che lei le aveva regalato, le aveva bisbigliato:

-Lia, amore mio!

Io ti considero già la mia figlia prediletta e ti sarò grata per tutta la vita per il meraviglioso regalo che porti in grembo per mio figlio e per me!

Ho solo un favore da chiederti con la promessa che mai nulla cambierà tra noi e che, semmai, il mio amore per te, sarà ancora più forte: Dimmi Lia, chi dobbiamo ringraziare per il prezioso regalo che porti in grembo?-

A quella domanda, anche il corpo della ragazza aveva cominciato a tremare fuori controllo e, stringendola con tutte le sue forze, dopo averla guardata negli occhi ed un profondo respiro, le aveva sussurrato pianissimo:

-Mio padre!-

segue
di
scritto il
2022-03-09
6 . 4 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.