Il percorso di Marina, mamma e troia -24-

Scritto da , il 2022-01-21, genere bisex

La notte fu burrascosa, mille pensieri, il dilemma non mi faceva dormire.

Ma l'idea non tardò a balenarmi in testa.

Nè donna né uomo...ma un bel trans, che avrebbe potuto incarnare sia l'una che l'altra parte.

Mi venne in mente una cliente del negozio, tale Jessica, trans Brasiliana, molto femminile.

Non altissima ma con un bellissimo corpo ed un viso stupendo.

L'avrei contattata per capire la sua disponibilità, ma mi ci voleva tempo.




La prossima parte sarà interamente scritta da Marina, vi descriverà la sua personalità e i suoi stati d'animo.

“Dopo le svariate insistenze di Federico eccomi qua, sono Marina la lei di questa coppia diciamo un po' strana, ma poi alla fine ben assortita.

Leggo prima che Federico li pubblichi tutti i suoi scritti, e sinceramente vi devo confessare che quello che scrive corrisponde esattamente a tutta la verità, non ha mai messo una cosa in più, forse ha tralasciato qualche particolare per pudore.

Leggendo quello che ha pubblicato fino ad ora non vi nego che a volte mi sono vergognata per come possa essere apparsa, e a questo proposito vorrei parlare un po' di me.

Ho 43 anni, dicono ben portati, nonostante le tre gravidanze, ma ho sempre tenuto al mio fisico ritagliandomi anche pochi minuti al giorno per me.

Provengo da una famiglia normale, che mi ha impartito un'educazione molto rigida, fin da giovanissima casa e scuola.

L'unica digressione che mi era permessa era la frequentazione dell'oratorio.

E la frase che mi veniva ripetuta alla nausea era di arrivare vergine al matrimonio.

Poche amicizie al di fuori della solita routine, poi al liceo ho incontrato quello che sarebbe diventato mio marito, Matteo.

Un bel ragazzo, pieno di vitalità, con sani principi.

Il fidanzamento e il matrimonio, diciamo dal lato sessuale al buio.

Avevo 19 anni quando ci siamo sposati, ero ancora una ragazzina, con esperienza pari a zero.

Naturalmente per i primi anni tutto era meraviglioso, poi le prime gravidanze, il lavoro e i primi confronti con altre mamme/mogli.

E qui mi si apre un mondo nuovo a me sconosciuto.

I racconti delle colleghe o delle mamme ai giardinetti non mi facevano dormire.

Mio marito, il perfetto padrone di casa, splendido padre, sempre presente a risolvere i problemi, ma a letto la cosa stava prendendo una strana piega.

La sua metodicità, c'era un giorno preciso per farlo.

Sempre nello stesso posto e nella stessa posizione, mai un po' di fantasia, un pizzico di eros.

La monotonia fatta a persona.

Tanti erano i suoi pregi, e questo stava diventando un difetto ingombrante.

Immaginate di mangiare per 20 anni sempre e solo minestrina in brodo.

Prima o poi la voglia di assaggiare una pasta al sugo viene!

Giuro che ho provato più e più volte a parlarne.

CONTINUA ...

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