Mamma&Figlio 6 - Mamma-Sposa-Amante: La più felice del mondo

Scritto da , il 2022-01-06, genere incesti

Come oramai accadeva da diversi giorni, Alfredo mi trovava più eccitante e focosa del solito ed anche lui da parte sua, trascinato dalla mia esplosione di lussuria, cercava di essere all'altezza.

Ci riusciva benissimo come peraltro aveva sempre fatto da quando più di dieci anni prima eravamo diventati amanti.

Devo anche precisare che, se escludiamo i due giorni alla settimana consacrati ai doveri coniugali (piacevoli anch'essi) con mio marito, fatico a ricordare i giorni in cui non mi aveva soddisfatta col suo bel cazzo e la passione, sempre viva che mostrava per me.

Anche qual mattino dunque, dopo la meravigliosa notte passata con mio figlio ed il pompino che gli avevo fatto prima che uscisse di casa, Alfredo si era mostrato all'altezza facendomi godere con la bocca due volte ed altre due insieme a lui mentre mi riempiva la fica di sborra.

Quando ero tornata a casa dopo che lui era uscito ed avergli rassettato il letto e la cucina, ero radiosa di felicità!

Mi sentivo davvero la mamma, l'amante e la moglie più felice del mondo.

Nella mente si rincorrevano le immagini di tutto quello che era successo con mio figlio.

Dico tutto!

Ma intendo solo tutto ciò che di bello era successo avendo completamente dimenticato l'ansia ed i sensi di colpa che mi avevano angosciato per diversi giorni e notti.

Ero felice e non stavo nella pelle all'idea che il giorno dopo avrei chiuso il cerchio concedendomi completamente a mio figlio!

D'altra parte, lo avevo masturbato già diverse volte facendomi anche sporcare dappertutto coi suoi potenti getti di sperma.

Gli avevo già fatto dei pompini con ingoio e me l'ero fatto sborrare sul pelo della fica facendomi anche succhiare i capezzoli.

Dunque, era una formalità quello che ci restava da fare.

Certo, una formalità fortemente trasgressiva!

Una formalità incestuosa con la quale tradivo definitivamente mio marito ed il mio amante Alfredo.

Da quel momento tuttavia, la parola incesto era sparita del mio vocabolario sostituita dalla parola "AMORE" che in quei giorni riempiva il mio cuore ed il mio cervello al solo pensiero di mio figlio.

Solo un cruccio mi tormentava nelle ora che mancavano alla trasformazione di un sogno in realtà.

Mi crucciavo il cervello nel tentativo di escogitare qualcosa che rendesse magiche quelle ore, volevo qualcosa di epico, da imprimere davvero per sempre nella nostra memoria.

L'idea di farmi trovare nuda con le cosce aperte e le braccia protese in un esplicito invito a prendere la mamma e tornare col cazzo nel paradiso che lo aveva generato, mi eccitava moltissimo e tuttavia mi sembrava che fosse troppo scontato, troppo banale.

Immersa in quei pensieri, distesa sul divano con una mano tra le cosce bagnate, mi ero appisolata e nel dormiveglia mi ero rivista bellissima ed amata dal mio sposo mentre mi giurava eterno amore in chiesa.

E mi sono rivista con lui quella prima notte in cui gli avevo donato la mia verginità gelosamente custodita per quella occasione.

Era tanto il suo/nostro desiderio che mi aveva presa subito senza lasciarmi il tempo di spogliarmi e prepararmi in bagno per lui.

Anch'io ero presa dall'urgenza di fargli quel dono e dunque, con ancora l'abito bianco indosso, mi ero sdraiata sul letto e tirandomi su i vaporosi tessuti di tulle e di seta, mi ero sfilata il perizoma e gli avevo gridato:

-Prendimi amore.. prendimi.. fammi tua.. fammi l'amore.. prenditi la mia illibatezza.. sverginami.. chiavami amore chiavami e godi dentro di me!-

Credo che sia stato proprio quello il momento in cui mi aveva ingravidata regalandomi Nevio che da li era uscito e li si apprestava a rientrare.

Destandomi di scatto da quei soporosi pensieri, mi ero precipitata in camera da letto per cercare in una scatola dimenticata in un angolo del guardaroba, il mio abito da sposa!

segue

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