La donna del mistero -2-

Scritto da , il 2021-11-20, genere dominazione

Sento sotto le mani un tessuto liscio e morbido, le mani scendono sul seno, capisco che indossa un reggiseno che lascia uscire i capezzoli dalle coppe.

È come quello che ho ammirato in un negozio di intimo, faceva parte di un completino con perizoma microscopico e aperto in mezzo.

Mentre lo guardavo, ho notato che la commessa che era sulla porta mi guardava con un sorriso accattivante, quasi invitandolo ad entrare per acquistarlo.

Le mani si sono soffermate un attimo sulle tette sode e piuttosto grandi, come piacciono a me, poi sul ventre piatto.

Si sono soffermate un attimo fra le gambe, dandomi la possibilità di capire che il perizoma era veramente ridottissimo.

Non sono riuscito a capire se fosse aperto in mezzo, ma chiaramente la figa era perfettamente depilata, non sentivo i peli

Poi scesi sulle gambe, scendendo verso le caviglie.

Evidentemente Gabriella si era inginocchiata per scendere in basso.

Poi si è rialzata, e mi ha lasciato le mani.

“Sto per girarmi, voglio che mi tocchi e mi conosci anche dietro, porta le mani sulle spalle e scendi”.

Ho obbedito, e accarezzato per un attimo le spalle, sono sceso lungo la schiena, arrivato sulle natiche ho scoperto un culetto veramente tonico.

Non ho resistito alla tentazione di palparlo un po', e visto che Gabriella non obiettava, mi sono avvicinato al solco fra le natiche e ho sollecitato con un dito il buchetto sopra la stoffa.

Sentendola fremere, poi sono sceso sino ai piedi e mi sono rialzato.

“Cosa ne dici ? sono di tuo gradimento?

Adesso spogliati che tocca a me esaminarti a fondo”.

Mi riprende la mano, e mi conduce in una stanza che profuma in un modo strano.

Mi ricorda la giovinezza e i primi amori furtivi, di nascosto ai genitori.

Si ferma e sento che si sta sfilando il vestito, poi l'intimo.

Mi fa appoggiare le mani sui seni e fra le gambe per farmi sentire che è nuda, poi si inchina e mi fa sfilare le scarpe e i calzini, mi apre i pantaloni e li fa cadere a terra.

Mi sbottona i bottoni della camicia, la apre, poi passa dietro di me.

Mi toglie la camicia e si appoggia per un attimo con il suo corpo al mio.

La sento fremente e vogliosa.

Mi afferra l'elastico degli slip e li abbassa, io li scalcio via e rimango nudo.

È una situazione che ho scritto infinite volte nei miei racconti, ma viverla dal vivo è una cosa assolutamente diversa.

Ero imbarazzato, ma mi stavo eccitando.

Chi era quella donna misteriosa, come era il suo corpo che avevo solo sentito attraverso la seta del vestito?

Non poterla vedere, mi faceva eccitare maggiormente, e la mia voglia era chiaramente visibile dal membro che cominciava ad indurirsi, facendomi vergognare.

Non potevo fare assolutamente nulla per impedirlo.

Gabriella torna a prendermi per mano e mi fa sedere su qualche cosa di morbido ed instabile, forse un materasso ad acqua, coperto da lenzuola chiaramente di seta.

Chissà se erano nere come la sensualità o rosse come la passione.

La tentazione di togliersi la benda era forte, ma sapevo che sarebbe finito tutto, e assolutamente volevo continuare a vivere quella situazione così intrigante.

Mi accorgo che la donna del mistero si è posta dietro di me, seduta sul letto.

CONTINUA ...

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