Tutto cominciò per caso 2

Scritto da , il 2021-08-09, genere dominazione

Puntuale bussò alla mia porta alle 20.30, aprii e la vidi che aveva il vestito che gli avevo dato, la feci entrare nel salone, la guardavo che girava la testa guardandosi intorno, poi mi guardò e gli rifilai uno schiaffo da farla cadere per terra, con la mano sulla faccia mi guardava senza dire una parola…….questo perché ti sei cambiata quando sei andata via, adesso alzati spogliati va in cucina e prepara qualcosa da mangiare, ce tutto quello che potrebbe occorrere….si alzò si tolse il vestito e sotto era nuda, ma non gli diedi peso poi mi guardava come a dire qualcosa capii….si a destra ce la cucina….mi presi del liquore e mi sedetti sul divano in attesa della cena, la sentivo armeggiare in cucina e veniva un odorino niente male, venne nel salone eee……dimmi cosa vuoi dire……signore apparecchio qui ho in qualche altra stanza?......qui va bene…..cosi cominciò a preparare il tavolo stese la tovaglia, e il suo culetto era una cosa sublime da guardare e le tette erano come mi piacevano e stupende, ovviamente apparecchiò per due, poi andò in cucina a prendere il tutto la vidi rientrare….signore è pronto in tavola……mi alzai mi misi seduto e lei mi servi, poi si servi e prima di sedersi mi chiese…..posso signore…..aveva capito tutto oppure gli piaceva la piega che aveva preso la ns storia?
Certo ma non seduta a tavola con me, te lo devi guadagnare, quindi sai che fare vero?.......non disse una parola prese il piatto e si girò per tornare in cucina…..dove vai, ho detto a tavola ma sotto la tavola puoi……mi guardò forse sperava altro ma portò il piatto sotto il tavolo prese le posate…..niente posate, mangi come una bella cagnolina a quattro zampe e con la bocca senza mani……riposò le posate e si mise sotto il tavolo a quattro zampe e cercò di mangiare, almeno ci provava aveva preparato del sugo e immergendo la faccia nel piatto divenne rossa almeno come i capelli che cercava di non far cadere nel piatto, mi venne da ridere era stato tutto troppo facile, il mio fiuto non mi aveva ingannato, dopo qualche minuto che la sentivo masticare usci da sotto il tavolo, era uno spasso da guardare, aveva tutta la faccia imbrattata dal pomodoro e da qualche pezzetto di pasta, prese un tovagliolo e mentre stava per passarselo sul viso la fermai…….ferma non ti pulire devi chiedere sempre il permesso mai e dico mai devi fare le cose di tua iniziativa, anzi adesso vai sotto e mi fai un pompino , lo sai fare vero?.......mai fatto….mi rispose……ma niente niente sei vergine……..si signore in tutto e per tutto non ho mai fatto sesso con nessuno neanche con Giovanni lui è molto timido……ok imparerai, vieni sotto e prendilo in bocca il resto lo impari facendo, apri la vestaglia e credo per la prima volta vide un cazzo dal vero e vicino, lo toccò con paura cercò di baciarlo poi apri la bocca e…….hai che fai, mi stai facendo male con i denti, la bocca deve essere aperta e la lingua deve leccare la testa e il corpo facendolo scorrere su e giù per la bocca…..lo fece ma veramente era la prima volta, la feci smettere…..fa niente ma ti farò imparare a fare tutto e ti aprirò tutti i buchi, adesso siediti in ginocchio davanti a me, e dimmi come mai sei cosi remissiva, non hai mai provato a contraddirmi, Giovanni è tuo marito o un gay che vuole nascondere il suo stato racconta e dimmi la verità senza tralasciare nessun particolare………era seduta di fronte a me sui talloni, le braccia penzolanti sui lati era ancora sporca del sugo era bellissima quel rosso dei capelli e gli occhioni chiari era stupenda, mi guardò deglutì più volte e poi cominciò……..sa signore io sono l’ultima di sette figli, i miei non mi volevano e mia mamma cercava di abortire, ma nacqui lo stesso, fui quella che era sempre emarginata, trattata male e sempre malmenata da tutti, i miei fratelli e sorelle sono tutti più grandi di me e io dovevo subire i loro soprusi, sempre anche qualche volta mentre dormivo mi prendevano a scudisciate senza motivo solo perché non dovevo esistere e loro si sentivano i miei padroni, e mano a mano mi sono abituata, qualche volta mi sculaccio da sola solo perché mi manca, Giovanni è vero è gay me lo disse che voleva avere una relazione con me ma senza sesso, lui ha i suoi amici e io i miei, adesso se lei vuole sono sua e rimarrò sempre con lei e può chiedere tutto quello che vuole, io e Giovanni viviamo insieme sempre per le apparenze ma posso anche restare qui e non tornare più da lui……..ma che dici, io vi voglio entrambi, dal primo momento mi siete piaciuti e ho cercato di portarvi con me, anzi domani dopo il lavoro lo vai a prendere e…..prendi due collari larghi due guinzagli e crocchette per cani e vieni insieme a lui, disdite la casa che avete in affitto e restate con me, se lui non vuole resti solo tu……….grazie signore o posso chiamarvi PADRONE?...... padrone va bene……..
La sera dopo bussò alla porta era lei aveva sempre il vestito che gli avevo dato, ma non vidi Giovanni……..e Giovanni!!!......gli dissi…….non so che vuole fare ha detto di avviarmi che dopo mi chiamava…….e come si permette di disobbedire ad un mio ordine? Chiamalo digli che deve venire subito ho degli ospiti e ho bisogno di un cameriere, intento spogliati di tutto e va in cucina stasera devi preparare qualcosa di squisito……Agnese si spogliò e chiamò Giovanni……devi venire subito il Padrone è infuriato gli serviamo come camerieri subito ho detto……poi andò in cucina e cominciò a cucinare, bussarono alla porta Agnese stava per andare ad aprire ma……ferma ci penso io continua a fare quello che stai facendo….aperta la porta si trovò davanti Giovanni che a testa bassa chiese scusa di non essere venuto subito, per tutta risposta gli diedi due schiaffi talmente forti che cadde a terra quasi svenuto, lo presi per la giacca e lo alzai….va subito a cambiarti in quella stanza ci sono gli abiti che devi mettere per stasera…..gli abiti consistevano in un frc con code un cravattino una gabbietta per il cazzo e un plug anale con la coda, era un poco ambiguo ma faceva ridere, in testa un fermacapelli con le orecchio e al collo il collare che aveva portato Agnese, quando venne nel salone mi feci una risata di quelle che non si scordano, non riuscivo a smettere lo guardavo e ridevo, lui era fermo con le braccia penzoloni la testa bassa e non diceva una parola…….penso che tu abbia fatto qualche pompino ad un amico……..no signore mai fatti ancora non ne ho il coraggio……anche tu sei vergine, allora sono proprio fortunato, be vieni qui in ginocchio a fammi vedere un approccio….cosi si avvicinò si mise in ginocchio apri la vestaglia e alzando gli occhi vide il mio cazzo che era di dimensione molto alte a confronto al suo, timidamente me lo sfiorò con la lingua e cominciò a leccarlo mi mise una mano sulla gamba…..no, niente mani devono restare dietro la schiena altrimenti te le lego io….cosi immediatamente tolse la mano e continuò, continuò a leccare poi lo prese timidamente tra le labbra e la cosa era piacevole tanto che cominciò a irrigidirsi, cosi prese coraggio e lo imboccò facendo avanti e indietro con la testa, al che misi le mie mani intorno alla sua testa e gli infilai il cazzo fino in gola, lui cominciò a tossire e sbavare ma continuai poi mi fermai….ok va anche bene ma con il tempo imparerai anche molte altre cose, va ad aiutare Agnese e falle vedere come si comincia un pompino….si alzò si inchinò e andò in cucina


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