Ricordi di amori passati. Parte 2. D.

Scritto da , il 2021-06-05, genere etero

La breve vacanza all'Elba, l'esperienza di esibirsi in spiaggia, seppure in maniera soft, cambiò D. Tuttavia passò diverso tempo prima che ne capissi il vero motivo.
Sul momento, ne godetti gli effetti immediati.
D. diventò sessualmente vorace. Non faceva altro che cercare il mio cazzo. Ogni momento era buono. Divenne un tutto: ”prendimi, dammelo, ficcalo".
Ogni posto era buono. Il bagno del cinema. Del ristorante. Se la situazione non permetteva a D. di scoparmi, mi segava. A volte scopavamo, poi lei, dopo un po', mi faceva una sega.
A quei tempi ce la facevo...
Le piaceva vedere quando venivo. Ad ogni schizzo di sperma, emetteva un piccolo "oohhh" sottovoce, quasi godesse lei. I fine settimana nel "lettone" divennero delle maratone del sesso, anche se non si andava oltre al solito missionario ed alle seghe.
Fu un fine estate rovente. Pure troppo.
La monotonia e la prevedibilità di cosa sarebbe successo mi stava annoiando. Una sera, mentre D. mi abbracciava da dietro ma allo stesso tempo mi stava facendo un'ennesima, lenta sega, mi sussurrò all'orecchio: "amore, il cazzo mi piace troppo”. Vuoi che mai D. mi aveva parlato così, vuoi che ormai avevo l'uccello in fiamme, venni immediatamente con D. che accompagnava ogni mia contrazione con il solito coro. Prestai poca o nulla attenzione al fatto che D. disse ,"IL cazzo" invece che "il TUO cazzo" come forse, ma solo forse, sarebbe stato più logico dire.
A salvarmi dalla noia, se così posso dire e così credevo, mi venne incontro il fatto che D., dovendo frequentare con maggior frequenza l'Università, lontana una 70ina di km da dove abitavano, dovette prendere con un'amica un appartamento in affitto.
Vista la "fame" di D., la cosa avrebbe dovuto insospettirmi, invece nada de nada. Complice anche il fatto che D. avrebbe condiviso l'appartamento con la sua amica dichiaratamente lesbo. Ad una piaceva la fica, all'altra il cazzo, potevo dormire sonni tranquilli con la certezza di non trasformarmi in un "cervo". Si, colca... Ma lo scoprii solo dieci anni più tardi...

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