Storie di uno stupratore professionista – Jennifer 5

Scritto da , il 2021-01-15, genere dominazione

Stupro e sverginamento anale 2 – Il clistere

ATTENZIONE : QUESTO RACCONTO CONTIENE SCENE, DESCRIZIONI E RIFERIMENTI VIOLENTI. GLI EVENTI RAPPRESENTATI SONO RIGOROSAMENTE DI FANTASIA E NON RIFERITI AD EPISODI REALMENTE AVVENUTI PER CUI QUALUNQUE SOMIGLIANZA A PERSONE OD A FATTI VERIFICATISI NELLA REALTA' E' NON VOLUTA E PURAMENTE CASUALE. CHI SCRIVE NON INTENDE TURBARE NESSUNO E, PERTANTO, INVITA CHIUNQUE POSSA ESSERE IMPRESSIONABILE O SIA CONTRARIO A RACCONTI VIOLENTI DI NON PROSEGUIRE NELLA LETTURA. IL SADISMO ESPRESSO DA ALCUNI PERSONAGGI DELLA STORIA COSI' COME I LORO COMPORTAMENTI ABERRANTI NON SONO CONDONATI DA CHI SCRIVE E NON CORRISPONDONO AI SUOI GUSTI OD ALLE SUE TENDENZE.

Jennifer non fu pronta ad obbedire e come incentivo le vibrai da di fronte un forte colpo con il bastone. Il movimento dal basso verso l’alto lo portò a colpire la figa di taglio divaricandone le grandi labbra e facendogli raggiungere il clitoride…il colpo fu così forte che la fece sollevare sulla punta dei piedi prima che il dolore lancinante la facesse cadere in ginocchio e poi a bocconi.

Se hai mai visto una bella donna nuda sullo stomaco, è uno spettacolo meraviglioso. I suoi seni si appoggiano sotto di lei, spingendo leggermente fuori di lato, la curva della sua vita e fianchi e culo sono esaltati mentre le sue gambe sono come pilastri che portano alla V oscura della sua fica e al suo buco del culo.

Mi misi dietro di lei e le ordinai ”alza il culo troia e divarica le natiche con le mani…su esponi il buco del culo e fammelo vedere…mettilo in mostra!” Jennifer gemendo per il dolore e l’umiliazione eseguì l’ordine, anche se con la spalla ferita divaricarsi le natiche era doloroso, la feci restare in quella posizione mentre appendevo ad un gancio l’occorrente per un clistere, poi con brutalità e determinazione le infilai nel culo una grossa sonda per clistere. “AAAAHH!” gemette Jennifer sentendo il metallo gelido farsi strada nel suo culetto e forzarle l’ano, subito seguito da un getto di liquido freddo ed irritante “brava Jennifer resta immobile così…adesso ti godrai un bel clistere da tre litri così avrai l’intestino libero e pulito…sai in Iraq ho conosciuto un poliziotto, mi pare si chiamasse Jazeed, che praticava sempre un abbondante clistere alla prigioniere prima di sodomizzarle e di mandarle a prostituirsi, mi ricordo anche che avevamo liberato una pilota, un gran figa come te, che era stata stuprata a fondo da Jazeed e, poi, fatta lavorare come troia nel bordello ufficiali, a lei il clistere lo facevano tutte le mattine…era diventata così adusa alla monta di gruppo e bisognosa di cazzo che di ritorno alla base dopo qualche giorno ci ringraziò con una bella ammucchiata…era diventata proprio una gran troia e da quel che so adesso fa la battona di lusso…vedrai anche Tu farai la battona per me…te lo prometto”

Terminato il clistere da tre litri rimossi la sonda ed infilai a Jennifer un plug anale, poi la costrinsi a sedersi su una seggiola e lì la legai saldamente “adesso troia aspettiamo qualche minuto, il clistere al ricino e peperoncino fa miracoli…dovresti cominciare a sentirne gli effetti…pensa che quella pilota al bordello ufficiali se lo doveva praticare da sola di fronte a quelli che, poi, se la sarebbero goduta e poi, mentre si svuotava sul cesso, doveva spompinare le guardie sino a farle godere nella sua bocca…la sborra dei soldati e dei clienti era il suo pranzo” mentre parlavo le accarezzavo e le palpavo le sue splendide mammelle, strizzandole e mungendogliele delicatamente e titillandole i capezzoli che involontariamente cominciavano ad indurirsi ed a farsi visibilmente eretti, nel frattempo il lassativo faceva la sua azione e Jennifer cominciava a sentire crampi intestinali sempre più forti, sudava freddo, si agitava e gemeva mentre si sentiva come se stesse per esplodere, la pressione nel suo ventre era indescrivibile, ma il plug anale tenuto in posizione dalla seggiola le impediva di svuotarsi. In breve tempo Jennifer fu completamente coperta di sudore freddo, dopo mezz’ora di tormento la slegai e la feci accomodare sulla tazza del cesso ed ordinai “adesso Jennifer puoi toglierti il plug anale e svuotarti qui di fronte a me” Jennifer, con evidente sofferenza fisica e psicologica, rimosse il plug dal suo ano teso e subito dopo espulse un torrente di merda. Jennifer non aveva mai provato un tal senso di sollievo, per un attimo dimenticò perfino il suo imminente stupro e sverginamento anale mentre la pressione nei suoi intestini diminuiva. A questo punto presi un tubo e lo usai per pulire le feci dal suo sedere e dalle sue gambe, poi, senza nessuna delicatezza, le infilai la punta della sistola nel suo ano per ripulire la materia fecale che era rimasta lì. Jennifer subito dopo il dolore arrecatole dall’introduzione nella sistola nel suo buco del culo ancora vergine sentì uno shock mentre l'acqua fredda le riempiva l’intestino. Appena rimossa la sistola la riportai nella “palestra da stupro” e le ordinai di sdraiarsi a pancia sotto, Jennifer era sconvolta ed oramai obbediva in modo passivo, a questo punto mi misi sopra di lei e la sentii soffocare un gemito mentre il mio peso la spingeva forte nella stuoia. Con le mani le divaricai ben bene le splendide natiche sino a scoprire la rosellina del suo ano ancora vergine poi appoggiai la punta del mio cazzo che era diventato duro come il ferro proprio sul suo buco del culo. “TI SUPPLICO…NO!” gridò Jennifer appena sentì le natiche divaricarsi ed il contatto del mio cazzo con il suo buchetto poi “AAAARGH!” gemette mentre premevo il mio cazzo contro il suo culo, tendendo le sue natiche totalmente divaricate mentre spingevo, costringendo il mio cazzo in quel buco umido e scuro.

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